Quali shampoo usare: guida alla scelta

Come scegliere lo shampoo più adatto al proprio tipo di capello? Questa rapida guida ha lo scopo di descrivere le principali caratteristiche da ricercare in ogni specifica tipologia di shampoo.

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quali shampoo usare

Quali shampoo usare? Le tre tipologie base

1) Gli shampoo lavanti “classici”

Sono gli shampoo familiari, economici, che hanno lo scopo di lavare bene i capelli. Contengono soprattutto tensioattivi anionici e cercano la loro personalità attorno ad un ingrediente naturale, vegetale o biologico. Il limite di questa tipologia di shampoo è la composizione stessa. Infatti, normalmente, per mantenere un costo contenuto, soprattutto alla produzione, vengono utilizzate basi lavanti ed ingredienti economici. Per questa ragione, il risultato sul capello può essere deludente.

2) Gli shampoo cosmetici

Si tratta di shampoo specifici che consentono di correggere gli inconvenienti inerenti a una determinata natura dei capelli. La loro formulazione esige una intelligente modulazione dell’azione detergente e dell’azione “condizionante”.
Nello specifico, gli shampoo formulati per determinate esigenze dovrebbero avere le seguenti virtù:

  • gli shampoo per capelli secchi: donano dolcezza e facilità alle pettinature;
  • i detergenti per capelli grassi: tendono a ritardare gli effetti di appesantimento legati al grasso dei capelli;
  • gli shampoo per capelli sottili: intendono garantire volume e mantenimento;
  • i prodotti per capelli fragili: danno brillantezza e morbidezza.

3) Gli shampoo trattanti specifici e gli shampoo “anticaduta”

Questi tipi di shampoo cercano di adattarsi ad un cuoio capelluto alterato mediante aggiunta di molecole che hanno un azione farmacologica riconosciuta.

Shampoo per forfora

L’eziopatogenesi della forfora fa intervenire una proliferazione eccessiva di microrganismi residenti, per cui uno shampoo antiforfora dovrà avere due qualità principali:
– una reale attività battericida ed antimicotica;
– una base lavante con potere lavante sufficiente per eliminare la forfora presente ma con dolcezza indispensabile per non aggredire ulteriormente l’epidermide già irritata.

Gli additivi hanno reali virtù antiforfora: gli shampoo contenenti catrami (ad esempio l’ottimo Neutrogena T-GEL), come l’olio di cade (catrame di legno di ginepro) o il catrame di carbone fossile vengono utilizzati per la psoriasi e la forfora del cuoio capelluto, in quanto hanno una certa efficacia cheratolitica ed antipruriginosa. L’inconveniente del loro odore e del loro colore scompare dopo il risciacquo.

Gli shampoo antiforfora classici contengono amidi dell’acido undecilenico, sali di zinco o derivati di piridintione. L’octopyrox ha un attività paragonabile. Sono attualmente in commercio anche shampoo contenenti imidazolici di cui la più famosa e commercialmente formulazione contiene ketoconazolo: Revita Shampoo,  Nizoral (2%) e Triatop (1%)  veicolati da eccipienti schiumogeni ma molto aggressivi per la cheratina.

Gli shampoo antiseborroici

Gli shampoo contenenti legno di Panama, detergente non ionico dolce, possono essere utilizzati dai soggetti aventi cuoio capelluto grasso. Hanno la fama di non danneggiare la cheratina pilare né di provocare seborrea reattiva. Tuttavia, il loro carattere poco schiumogeno determina il rifiuto da parte dell’utente. Inoltre, alcuni shampoo per capelli grassi contengono agenti che tendono a rallentare la secrezione sebacea, abitualmente derivati dello zolfo e olio di cade.

Gli shampoo anti-caduta

In tutta onestà va chiarito che non esistono veri e propri shampoo dalle virtù anticaduta, certo è che validi prodotti commerciali per il trattamento della caduta di capelli hanno spesso associato al trattamento topico uno shampoo che richiama all’interno della propria formula i principali agenti di trattamento e dovrebbero avere lo scopo di “preparare” il cuoio capelluto al trattamento topico successivo.
Eccezzion fatta per shampoo medicali veri e propri, acquiatabili in farmacia e che possono richiedere la prescrizione medica, il prodotto attualmente forse più interessante in commercio è il Revita Shampoo, che è apprezzato da moltissimi utilizzatori e nella cui formula troviamo interessantissimi ingredienti anticalvizie quali il Ketoconaziolo sopracitato, la Caffeina, Procianidine, MSM, Taurina, rame-peptidi e molto altro.

Shampoo con basi lavanti dolci

Sono derivati non ionici del poliglicerolo con forte potere schiumogeno o non schiumogeno. La loro eccellente tollerabilità e la loro grande frequenza di utilizzo fanno sì che i disturbi dovuti al sebo non abbiano il tempo di verificarsi.

Gli shampoo dolci sono note per un uso frequente e per i bambini. La diffusione di questi detergenti anche nel mondo degli adulti è dovuta al loro bisogno di lavarsi i capelli frequentemente. Infatti, un consumatore medio lava i capelli 2 o 3 volte a settimana. Questo può essere dovuto all’incremento dell’inquinamento, a uno stile di vita che comporti una grande sudorazione o a una seborrea importante.

La formulazione di questi shampoo è meno detergente dei precedenti. Infatti, si basa sull’utilizzo di tensioattivi selezionati per la loro dolcezza e la loro assenza di aggressività nei confronti del capello, ma anche della cute e degli occhi, in particolare negli shampoo per bambini.

Quali shampoo usare? Kmax Volumizing Shampoo

Uno shampoo che merita senz’altro menzione in questo senso è il Kmax Clear Gel Volumizing Shampoo. Questo shampoo è stato formulato quasi per “sfida” nel 2004 con la collaborazione degli utenti della comunità anticalvizie di www.ieson.com.

L’obiettivo era di avere disponibile uno shampoo che contenesse le più pregiate e delicate basi lavanti disponibili sul mercato. Di conseguenza, si ricercava una formulazione che potesse essere usata quotidianamente e che avesse un potere condizionante e volumizzante. Inoltre, era importante che avesse caratteristiche adatte a chi soffre di capelli fini e diradati a causa della calvizie androgenetica.

Infine, un’altra caratteristica che denota la qualità di questo shampoo è la sua schiuma densa e abbondante, sempre piacevole durante il lavaggio.

Tutte queste caratteristiche unite in un unico prodotto si scontrano con le regole del mercato comune, che tendono ad abbassare al massimo il costo di produzione per aumentare le marginalità di guadagno. Con Kmax Shampoo questo problema non si verifica, in quanto la vendita avviene direttamente dalla produzione al consumatore. Pertanto, a fronte di un costo di produzione decisamente elevato se paragonato con prodotti affini, il prezzo di vendita all’utilizzatore finale è decisamente contenuto.
Il prezzo di un prodotto non è sempre indice di qualità del prodotto stesso.

Shampoo secchi

Questi shampoo sono costituiti da una miscela di polveri (amido di riso o di mais, silice…) destinate ad assorbire il sebo. In seguito, tali polveri devono essere eliminate mediante un’energica spazzolatura. Di fatto, sono poco utilizzati perché non hanno alcun potere pulente sul cuoio capelluto. Danno soltanto un’apparenza di pulizia.

Quali shampoo usare? Conclusioni

In definitiva, a meno che ci si trovi a dover affrontare una problematica o una patologia molto specifica, invitiamo a effettuare la scelta dello shampoo con molta cura. Una pratica molto utile è quella di alternare differenti shampoo, individuando quello che si adatta nel modo migliore ai nostri capelli, che lascia il nostro cuoio capelluto pulito senza aggredirlo, soprattutto dopo un uso prolungato.

Pertanto, quello che può essere uno shampoo apprezzatissimo da molti, può rivelarsi inadatto al nostro tipo di capello. Inoltre, uno shampoo che normalmente idrata e rende morbidi i capelli, dopo un uso prolungato potrebbe rivelarsi insufficiente per garantire una corretta idratazione. Questo accada soprattutto se si utilizzano lozioni topiche alcoliche che danneggiano e seccano il capello. Di conseguenza, diventa necessario uno shampoo con una più profonda azione ristrutturante o l’impiego di un balsamo specifico.

 

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