Trapianto barba Italia: il caso
Recentemente, il Dott. Piero Tesauro, specialista in Chirurgia Plastica, ha effettuato un trapianto barba su un giovane paziente. L’obiettivo di quest’ultimo era definire al meglio la linea della barba e delle basette, sfoltire la regione sottomandibolare e, allo stesso tempo, ottenere un aspetto omogeneo.
Il primo passo da compiere per ottenere un intervento di successo è la progettazione. Nella fase di prelievo, sono state prelevate 475 unità follicolari dal cuoio capelluto. La scelta delle unità follicolari è essenziale: devono essere prelevate quelle più simili alla barba. A queste, si sono aggiunte le 825 unità follicolari estrapolate dalla regione sottomandibolare.
Trapianto barba: l’intervento
Successivamente, si giunge al cuore dell’intervento di trapianto di barba: la distribuzione delle unità follicolari. Innanzitutto, le unità follicolari sono state divise per tipologia e per dimensione al fine di ottenere una barba naturale. Dopo di che, nelle aree di confine superiore si sono innestate solamente unità monofollicolari. Invece, sulle basette sono state trapiantate circa 100 uf per parte, le quali sono state prelevate esclusivamente dal cuoio capelluto (rapporto 4:1 unità monofollicolari e bifollicolari). Infine, sono state inserite circa 550 unità follicolari per lato.
Il ruolo del Beard Reshapening
In un intervento ben eseguito, i segni di prelievo scompaiono in fretta. Molti pensano che sia esclusivamente merito di un punch sottile, ovvero che sia sufficiente usare un bisturi circolare di piccolo calibro. Ma non è così.
È la tecnica che fa la differenza e non ci sono segreti. Posizione di prelievo, tipo di infiltrazione, tensione del tessuto prima dell’incisione e medicazione post-prelievo sono solo alcuni dei tanti dettagli di cui tener conto.
Com’è andata? Il decorso
L’intervento di trapianto di barba è riuscito alla perfezione e le fotografie scattate una settimana dopo ne sono la prova. Il paziente è stato sottoposto all’operazione il 27 maggio e le foto qui sotto riportate risalgono al 4 giugno. Quest’ultime non sono altro che una dimostrazione del fatto che, se un trapianto viene eseguito con precisione e cura, si ottengono ottimi risultati e i segni del prelievo spariscono in pochissimi giorni. Inoltre, non si tratta del risultato finale, il quale verrà, invece, reso noto tra sei mesi.
Un trapianto barba su misura
Quello appena riportato è un caso di trapianto barba studiato, progettato ed eseguito su misura sul paziente. Come ha affermato lo stesso Dott. Tesauro: “Il disegno, la pianificazione, la meticolosa distribuzione delle unità follicolari rappresentano quello che si può definire un vero e proprio trapianto su misura“. Ancora una volta, l’attenzione e la cura per il dettaglio sono ciò che contraddistinguono un intervento di successo.
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