Premessa
Il termine record, nella sua accezione sportiva, è certamente una parola impropria in chirurgia.
La missione di un medico è quella di avere per traguardo la cura del paziente e non un trofeo. Il record è un numero e non determina la graduatoria di un chirurgo o della sua equipe.
Ho spesso affermato che l’importanza dei numeri è certamente sovrastimata, e nessuno sa se i conti realmente tornano a tutti.
Peraltro i numeri sono da sempre sul web oggetto di grande suggestione, e pur non avendo alcun senso se non accompagnati da responsabilità, precisione e sicurezza, rappresentano un parametro con il quale abbiamo deciso comunque di confrontarci.
Vorrei quindi che il termine record fosse letto come sinonimo di passione, di dedizione, di esperienza, parole che non perdono il significato nel tempo, mentre i numeri come gli anni passano e non tornano indietro.
Terminate quelle che potrei definire le ?precauzioni per il lettore’, vorrei raccontarvi di una lunga -lunga giornata di lavoro.
L’intervento
Il giorno 11 marzo 2008 abbiamo superato il muro delle 4000 unità follicolari. Avevamo scalato diversi 3000 negli ultimi mesi. Sapevamo di dover attendere il paziente giusto e la preparazione giusta.
Il nostro paziente , Roberto, è arrivato in studio alle 7.30 e dopo la classica routine di foto, valutazione degli esami, presentazione dell’équipe , disegni , rasature ecc l’intervento è iniziato verso le 8.30.
In considerazione del tipo di calvizie e della foltezza della zona di prelievo era stato deciso di trattare in un unico intervento sia l’area anteriore sia la regione della chierica. Il maggior numero di unità follicolari sarebbe stato riservato all’area anteriore ed il rimanente alla zona del vertice.
Il prelievo è stato di 26 cm X 1,5. E’ stato eseguito in un tempo unico iniziale, con grande rispetto per i follicoli marginali. Ho evitato la sutura tricofitica in funzione di una larghezza del prelievo superiore alla media. La sutura è stata eseguita con un filo di sottocute riassorbibile (Vicryl 3/0), Stapler e Nylon per la rifinitura.
Sono state utilizzate lame da 0,7 per la prima linea (sagittal), ed un 1 mm (lateral) entrambe Chisel Tip per tutta l’area anteriore per un totale di 2600 UF. Una lama da 1,25 mm di Beaver è stata utilizzata per le 1600 incisoni della regione posteriore. Le incisioni sono state eseguite in due fasi separate.
L’intervento si è svolto con grande precisione proseguendo ordinato sino alla breve pausa delle 14.30 che ha permesso al paziente di alzarsi , mangiare un trancio di pizza e riprendere pazientemente la sua posizione.
Non c?è stato alcun sanguinamento.
In casi analoghi tutte le esperienze precedenti avevano indicato un tempo di posizionamento assai rapido delle unità follicolari ed avevamo previsto per le 17 la fine del trapianto. Così non è stato, il nostro ritmo è stato decisamente più basso del solito, e abbiamo ostinatamente dovuto proseguire di buona lena sino alle 20.00.
Non è quindi mancata la pausa per una merenda ed un po’ di stretching per la schiena.
Alla fine, foto di rito, saluti e la consegna del cappellino di ordinanza.
Il paziente ha riposato tranquillo e si è presentato puntuale il mattino seguente per lo shampoo e la rimozione della fasciatura. Del tutto scomparsi i segni dell’intervento 10 giorni dopo alla rimozione dei punti sebbene la rasatura necessiti adesso di una piccola regolazione.
E’ stato un intervento di grande soddisfazione che ha evidenziato nel suo svolgersi l’importanza di essere arrivati a questo traguardo con la giusta progressione.
Ringrazio Roberto per aver consentito la pubblicazione delle foto e tutte le ragazze dell’equipè.
Dott. Piero Tesauro PhD
piero.tesauro@fastwebnet.it