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La scala Norwood: classificazione della calvizie

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Negli anni ’70 Norwood approfondì gli studi condotti da Hamilton negli anni ’50 ed arrivò a quella che oggi viene conosciuta come scala Norwood della calvizie, aggiungendo i gradi IIIa, III vertex e Va.
Norwood, più di 25 anni dopo, migliorò questa classificazione “per illustrazioni” dell’alopecia androgenetica. Egli eliminò il tipo III di Hamilton ( un “cestino di scarico” per le diagnosi incerte ) ed il “vecchio” tipo IV, e mise in evidenza la caduta progressiva nel “ponte” di capelli sulla parte centrale del cuoio capelluto tra il tipo IV ed il VI e sul lato frontoparietale, che può avvenire indipendentemente dalla caduta nel vertice.

A differenza di Hamilton, Norwood classifica sette categorie e relativi sotto tipi, arrivando così alla classificazione di oltre 12 stadi differenti.
 

La calvizie secondo la scala di Norwood, più “articolata” rispetto alla precedente di Hamilton.

E’ utile utilizzare un riferimento di stadio di queste scale per identificare subito il livello di diradamento raggiunto o al contrario per identificare i risultati di un trattamento, con passaggio da uno stadio a 1,2,3 o oltre stadi in meno.
Maggiori sono gli stadi guadagnati a ritroso, maggiore sarà stata l’efficacia del trattamento.

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Redazione Calvizie.net
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