Questi sono i risultati della sperimentazione di Glaxo per il nuovo farmaco Dutasteride GI198745 e sono stati raccolti dai dati della fase II della sperimentazione stessa, necessaria ai fini dell’approvazione da parte della FDA. La fase III di sperimentazione per la calvizie sono momentaneamente sospesi, però il farmaco è in fase di approvazione come NDA (New Drug Application) per la cura dell’iperplasia prostatica benigna dal dicembre del 2000.
Questo significa che se sarà approvata dall FDA, Dutasteride potrà essere disponibile per la fine del 2001 o all’inizio del 2002 per la cura di questa patologia.
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Questo grafico mostra come dopo 6 mesi di trattamento la conta dei capelli nell’area visibile di circa 1″ di diametro è aumentata di circa 96 capelli con 0.5 mg di Dutasteride, a differenza dei circa 72 capelli contati con 5mg di Finasteride.
La conta dei capelli è aumentata significativamente con l’aumento del dosaggio fino a 108 nuovi capelli contati con l’assunzione di 2,5mg di Dutasteride.
La cosa più importante è però forse il fatto che Dutasteride ha mostrato che il Tipo I dell’enzima 5-alfa-reduttasi (che legandosi al testosterone nei follicoli crea il DHT) interviene nella calvizie.
Al di là della % maggiore di incidenza rispetto a finasteride è che questi miglioramenti sembrano completamente appunto dovuti all’inibizione del tipo I di 5-alfa-reduttasi (sul quale finasteride non ha assolutamente alcun effetto) e quindi dutasteride potrebbe veramente essere risolutiva nei soggetti in cui la caduta è maggiormente causata dal tipo I.
Abbiamo dunque la prova conclusiva che il tipo I intervienee nella calvizie; il 50% di ricrescita in più rispetto a finasteride ne è la dimostrazione, indipendentemente dal numero totale di capelli ricresciti, statisticamente questo è un dato molto importante.
Non ci resta dunque che attendere l’uscita di questo nuovo farmaco, il quale chiarirà definitivamente il ruolo del DHT nella calvizie androgenetica.
articolo originale in inglese su: Hairlosshelp.com