Rame

0
5477

tutti i diritti riservati riproduzione consentita purchè sia citata la fonte "www.calvizie.net"

[Numero Voti: 1 Media: 4]

tutti i diritti riservati
riproduzione consentita purchè sia citata la fonte "www.calvizie.net"

Il rame è indispensabile per catalizzare la conversione della tirosina a diidrossifenilalanina durante il processo di formazione delle melanine ed ha notevole importanza per i processi di cheratinizzazione.
Il rame, peso molecolare 63, è necessario come cofattore del ferro nella formazione della emoglobina e per l’attività di enzimi come la citocromo C ossidasi e soprattutto la superossidodesmutasi (CuZnSOD) che proteggono l’organismo dai radicali liberi.

2 (O2* + 2H+ —-SOD—–> H20) + O2

O2 = radicale superossido

Per quanto riguarda i capelli sappiamo che il rame è indispensabile per catalizzare la conversione della tirosina a diidrossifenilalanina (DOPA), ad opera della tirosina-idrossilasi, durante il processo di formazione delle melanine. Il rame inoltre, ha notevole importanza per i processi di cheratinizzazione, catalizzando l’ossidazione della cisteina a cistina con formazione di ponti disolfuro.
Anche la catena respiratoria mitocondriale, mediante la quale l’energia degli alimenti è utilizzata per produrre ATP, dipende dal rame.
Nell’uomo adulto il fabbisogno di rame è di circa 4 mg al giorno e viene soddisfatto soprattutto con carne e legumi. L’assorbimento avviene sia a livello dello stomaco che dell’intestino e viene ridotto da un elevato apporto di zinco che compete per la stessa proteina di trasporto endoluminale ed è in grado di per indurre la produzione di “tioneurina” che lega il rame intestinale in modo preferenziale rendendone difficoltoso l’assorbimento.

La carenza di rame è rara e si manifesta come stato di anemia, lieve o grave, specialmente in bambini la cui dieta è costituita essenzialmente da latte vaccino. Può coesistere diarrea cronica. Nell’adulto carenza di rame è stata osservata in soggetti lungamente sottoposti a nutrizione parenterale o in soggetti trattati con forti dosi di sali di zinco.
La malattia di Menke realizza il quadro della carenza cronica di rame.
I bambini colpiti hanno bassi livelli di rame e di ceruloplasmina che portano a progressiva degenerazione cerebrale, ritardo dell’accrescimento, facies caratteristica, alterazioni arteriose e alterazioni ossee simil-scorbutiche. I capelli sono radi, sottili, fragili, con tricorressi fino alla ipotrichia ed alla alopecia.
La malattia, che viene ereditata tramite il cromosoma X, permette una sopravvivenza di soli 1-2 anni, Il rame somministrato precocemente endovena ha migliorato tale condizione ma non si conosce una terapia veramente efficace.

Anche per il rame occorre molta prudenza nella somministrazione prolungata di dosi soprafisiologiche. L’avvelenamento cronico, che pare sia frequente negli Stati Uniti ma rarissimo in Italia, è stato descritto in lavoratori industriali e molto si discute circa la potenziale tossicità degli alimenti cotti in recipienti di rame.
La sintomatologia è a carico dell’apparato digerente.
La somministrazione di rame, sotto forma di solfato di rame, andrebbe fatta solo dopo dimostrazione di una carenza plasmatica.
La cupremia nell’adulto è di 0,8-1,5 mg/l, mediamente superiore nella donna rispetto all’uomo.
Nei casi di deficit accertato di rame è indicata la somministrazione di 0,05 mg/Kg di metallo, come solfato, al dì.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.