Come sempre, anche quest’anno l’American Academy of Dermatology, che si è svolto a Washington dal 6 all’11 febbraio, ha confermato di essere in assoluto il Congresso dermatologico più importante per ogni specialista che voglia tenersi informato ed aggiornato.
Molte le novità dermatologiche, dalle innovative terapie biologiche per la psoriasi alle nuovissime tecniche, laser e non, per il fotoringiovanimento cutaneo.
Il Dott. Giorgio Sarchi e la Dott.ssa Fiammetta Cappio, consulenti scientifici di Calvizie.net, hanno presieduto all’American Academy of Dermatology, tenutosi la scorsa settimana a Washington, USA. |
Novità sulla calvizie’
Per quanto riguarda l’argomento di maggiore interesse per noi, i capelli, è stato dato ampio spazio alle problematiche tricologiche della donna, ed in modo particolare all’alopecia androgenetica femminile, troppo spesso misconosciuta e trattata come un telogen effluvium.
La novità a tale riguardo è la possibilità di utilizzare la finasteride anche nella donna in età fertile, al dosaggio di 1,25 mg al giorno. Inutile invece trattare con questo farmaco la donna in menopausa: la sua efficacia sembra essere nulla.
Grande risalto è stato dato ad un elemento la cui importanza è nota a tutti noi dermatologi: le scorte di ferro dell’organismo. Una loro carenza è in grado non solo, come risaputo, di indurre un telogen effluvium, ma addirittura di innescare una vera e propria alopecia androgenetica.
A tale proposito va sottolineata un’ultima cosa: l’importanza della sindrome dell’ovaio policistico, spesso misconosciuta o sottovalutata dai nostri ginecologi, le cui correlazioni ormonali svolgono un ruolo di primaria importanza nella patogenesi della calvizie femminile.
Per quanto riguarda l’alopecia androgenetica maschile, è stato ulteriormente sottolineato il ruolo centrale della finasteride, troppo spesso considerato anche dai pazienti un farmaco datato e che invece va ritenuto di totale attualità. Esattamente come il Minoxidil, usato dagli americani a tutte le concentrazioni comprese tra l’1% ed il 5%; a quest’ultima concentrazione è stato però segnalato un brusco crollo della sua efficacia terapeutica dopo poco più di due anni di trattamento.
e sull’alopecia areata….
Non novità significative sul fronte dell’alopecia areata, una patologia purtroppo molto comune ed altamente invalidante. Gli americani suggeriscono addirittura di non trattare le forme a singole chiazze; per le altre forme vengono proposte terapie prevalentemente topiche, dai sempre attuali sensibilizzanti ai nuovi immunomodulatori, come l’imiquimod.
Clonazione di capelli
Un cenno, infine, ad un argomento tra i più attesi ed auspicati dai pazienti: la clonazione del capello. E’ fattibile, è realizzabile, ma le difficoltà pratiche sono tante e la rendono non esattamente “around the corner”.