Il fusto ha complessivamente un aspetto che lo fa assomigliare ad una catena di rosario o a una collana (moniletrix) in quanto presenta, a distanza regolare l’uno dall’altro, rigonfiamenti ellittici di 0,7-1 mm di lunghezza, detti “nodi”.
Questi sono spesso privi di cuticola e separati fra loro da restringimenti affusolati detti “internodi” (Whiting), che presentano scanalature longitudinali in cui le cellule cuticolari sono presenti ma alterate, negli internodi il midollo assente. E’ a livello degli internodi che più frequentemente si verificano le fratture (clasie).
Il follicolo, strutturalmente normale, può presentare, a livello della zona cheratogenetica, allargamenti e strozzature che determineranno la formazione rispettivamente dei nodi e degli internodi.
Nel moniletrix il capello, con grande facilità , si spezza a 1-2 cm dalla cute, dando origine a una pseudo-alopecia diffusa che interessa soprattutto le zone di maggiore sfregamento come la nuca. Il cuoio capelluto presenta tipiche papule follicolari cheratosiche. Il moniletrix si manifesta nei primi mesi di vita e tende a migliorare con l’età , senza tuttavia risolvere. L’alterazione è ereditaria e può colpire anche i peli di tutti i distretti cutanei.