Il melograno (punica grantum) e in particolare il suo frutto, la melagrana, sono noti sin dalla più remota antichità per le loro azioni sulla sfera sessuale sia in funzione afrodisiaca che in funzione anticoncezionale. Nella pratica ayurveda la melagrana è da sempre utilizzata per rassodare il seno sotto forma di mistura di olii ed essenze per massaggio.
Nel 1966 si è scoperto che nei semi della melagrana è contenuto l’estrone in percentuali non riscontrabili in nessun altro vegetale (17 ppm).
Più recentemente dei ricercatori israeliani hanno potuto sperimentare che il succo fermentato di melagrana agisce come un potente antiossidante ed è tossico per le sole cellule malate del carcinoma mammario, mentre l’olio tratto dal seme della melagrana porta queste cellule cancerogene all’autodistruzione (apoptosi) ( si veda qui )
Gli stessi ricercatori avevano in precedenza notato come il succo di melagrana abbassasse di molto l’ossidazione del colesterolo LDL, portando all’eliminazione delle placche presenti nelle coronarie.
Questi studi si sono quindi tradotti in altrettanti specifici prodotti: farmaci e integratori per combattere le coronarie e per fornire una terapia sostitutiva a quella ormonale per la menopausa e nell’olio di semi che è il più ricco di tutti questi principi attivi e in particolare di ormoni femminili deboli o inattivi quali l’estrone e il 17-alfa-estradiolo (si veda certificato analisi olio e cert. analisi estratto di semi).
Studi effettuati sulla melagrana hanno evidenziato come non solo questo frutto sia un’ottima fonte di antiossidanti, ma anche di estrogeni pertanto la sua utilità in campo tricologico potrebbe rivelarsi estremamente interessante. |
Negli Stati Uniti la melagrana è così divenuta uno degli antiossidanti più popolari e si sprecano i prodotti a base di questo frutto (ad es. qui ), questo interesse è comunque riscontrabile anche in Europa ( in Germania ad esempio ). L’olio di melagrana e l’estratto di semi sono pertanto le applicazioni che potrebbero risultare più interessanti anche in campo dermatologico. L’olio è piuttosto costoso ( si veda qui , qui e qui ) perché contenuto soltanto nella misura del 10% nel seme di melagrana (che non è il chicco ricco di succo, ma la ben più piccola parte fibrosa in esso contenuta) , va pressato a freddo per non alterarne le caratteristiche e collocato in bottiglie scure perché non si alteri nel tempo con la luce.
L’industria cosmetica utilizza da tempo l’estratto di melagrana, tuttavia questo tipo di estratto proviene dal frutto intero e non dal seme che è la fonte principale dei principi attivi (estrogeni e antiossidanti), inoltre tale estratto difficilmente è presente nei prodotti in percentuali significative.
Considerate le sostanze contenute nel seme di melagrana sarebbe interessante testarne l’efficacia in campo tricologico, con soluzioni in cui compaia in adeguate concentrazioni unito a sostanze che favoriscano la penetrazione dei principi attivi sino al follicolo pilifero.
Documenti, servizi e collegamenti relativi a questo prodotto
» Certificato di analisi dell’olio di melagrana
» Certificato di analisi dell’estratto di semi di melagrana