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L’orzo stimola la crescita dei capelli

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16 dicembre 2002 – La procianidina B-3, isolata dall’orzo e identificata come agente stimolatore della crescita dei capelli, possiede un potenziale di opposizione alla regolazione inibitrice del TGF-1, come sostengono gli scienziati giapponesi Ayako Kamimura e Tomoya Takahashi.

Gli scienziati, degli Tsukuba Research Laboratories di Ibaraki, Giappone, hanno pubblicato le loro scoperte nel Journal of Experimental Dermatology (numero di dicembre 2002).

Guidati dall’obiettivo di identificare i prodotti naturali che posseggono efficacia in termini di ricrescita, hanno esaminato più di 1000 estratti di piante in relazione ai loro effetti come promotori della crescita per le cellule epiteliali dei capelli. Hanno scoperto un’intensa attività promotrice in tal senso, per circa il 140% relativamente ai gruppi di controllo, nell’estratto di orzo.

La strategia seguita per identificare i composti attivi nell’estratto di orzo è stata sottoporlo ad una cromatografia a colonna usando colonne a resina HP-20, una colonna LH-20 e un liquido cromatografico ad alte prestazioni (HPLC) usando colonne di ODS. Il 60% (v/v) del metanolo acquoso eluito frazionatamente dallo stadio HP-20 e il 75% (v/v) eluito dalla successiva colonna di LH-20 hanno presentato grande attività di ricrescita in vivo.
Gli scienziati hanno isolato due sostanze principali dalla frazione attiva LH-20 usando il preparato HPLC. Per mezzo della spettrometria di massa, 1H-NMR, e l’analisi 13C-NMR, una sostanza è stata individuata come procianidina B-3 e l’altra come (+)-catechina. La procianidina purificata B-3 ha presentato alta attività di promozione della ricrescita di cellule epiteliali del capello in vitro, e in vivo capacità di indurre l’anagen; viceversa la (+)-catechina non ha presentato efficacia in tal senso. Allo scopo di esaminare i meccanismi di crescita indotti dalla procianidina B-3, sono state esaminate le sue relazioni con il percorso seguito dal segnale TGF, di cui è noto che è un regolatore dell’induzione catagen.

L’aggiunta di TGF-1 alle colture di cellule epiteliali dose-dipendenti ha ridotto la crescita di tali cellule, e l’aggiunta di procianidina B-3 alla coltura ha neutralizzato l’effetto inibitorio della crescita causato dal TGF-1. Sulla scorta di questi risultati si è potuto concludere che la procianidina B-3 è in grado di promuovere direttamente la crescita delle cellule epiteliali in vitro, e possiede un potenziale di opposizione all’effetto inibitorio causato dal TGF-1 in vitro, il quale, a sua volta, possiede il potenziale per stimolare l’induzione anagen in vivo.

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Redazione Calvizie.net
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