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Intervista al dr. Koray Erdogan

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Qual è il momento giusto per sottoporsi a un trapianto dei capelli?
Alcuni pazienti scelgono di sottoporsi all’intervento in una fase precoce di perdita dei capelli, con diffusa miniaturizzazione. In situazioni simili, la soluzione migliore è trattare la condizione con farmaci finché non emerge la reale necessità di un trapianto. Tuttavia, grazie alle più recenti innovazioni, non è necessario attendere che la calvizie progredisca a uno stadio tanto avanzato da procurare disagio o stati d’ansia.

E’ possibile ottenere un risultato naturale’
Certo, utilizzando una miscela di arte, tecnologia e le giuste tecniche, è possibile ripristinare l’aspetto naturale dell’attaccatura e della densità sulla sommità del capo.

Di quanti capelli ho bisogno?
Questo dipenderà dalla struttura del vostro cranio, dalla vostra densità attuale e da quella che desiderate ottenere.

Quanto tempo intercorre fra una procedura e l’altra?
Normalmente fissiamo un secondo intervento 12-14 mesi dopo il primo. Un’ispezione visiva sullo stato di crescita dei capelli permette al chirurgo di disporre accuratamente i nuovi innesti.

I trapianti sono dolorosi?
La procedura è effettuata sotto anestesia locale. Una volta anestetizzata la cute, non si avverte alcun dolore o fastidio durante l’intervento. Il nostro anestesista, in base all’età, la condizione fisica, la storia clinica del paziente, e alla durata della procedura, seleziona i farmaci per la medicazione pre-operatoria e l’anestesia locale.

Quali sono i vantaggi della tecnica delle incisioni laterali (angolo d’incisione coronale)?
Questo metodo permette un controllo maggiore sull’angolazione e la direzione dell’incisione. La disposizione laterale delle incisioni comporta minor danno a livello dei tessuti, innesti più ravvicinati e un effetto rastremato che crea l’illusione di un volume ancora maggiore.

Il trapianto di capelli è efficace anche nelle donne’
Con le tecniche di oggi, molte donne affette da alopecia con pattern femminile sono idonee alla procedura. I fattori determinanti sono la proporzione fra area donante e ricevente e le aspettative della paziente.

Perché utilizziamo la FUE manuale’
Monitoriamo da vicino il progresso e lo sviluppo delle nuove tecnologie che possono contribuire a migliorare i nostri risultati. Siamo convinti che il metodo FUE sia la tecnica più efficace sviluppata fino ad ora. Con la FUE manuale, è possibile controllare del tutto la procedura durante il suo svolgimento. Si mantiene il controllo anche sulla zona adiacente, permettendoci di preservare e utilizzare l’area donatrice nella maniera più efficace possibile. Con la FUE è possibile una valutazione della qualità di ciascuna graft prima della sua estrazione, e ogni movimento può essere adattato o modificato ove fosse necessario. Nell’impiego di questa tecnica, ogni attrezzo utilizzato è prima sterilizzato.

La crescita dei capelli trapiantati durante una mega sessione viene ostacolata in qualche modo?
Tramite le mega sessioni si può ottenere un’ottima densità, copertura e risultati assolutamente naturali senza compromettere la crescita del capello. Tuttavia, non sono una scelta possibile per tutti. E’ importante che questo tipo d’intervento sia eseguito da un’equipe medica esperta.

In che modo la Finasteride facilita o ostacola un trapianto di capelli?
La Finasteride è un valido farmaco per il mantenimento e, in alcuni casi, la ricrescita dei capelli. In pazienti con i capelli radi, un trattamento farmacologico in congiunzione con il trapianto può garantire il massimo potenziale di densità.

Per quali zone è più efficace la Finasteride’
La Finasteride è potenzialmente efficace in tutte le aree miniaturizzate.

Ci sono farmaci che devono essere sospesi prima dell’intervento?
Sì. Un elenco dei farmaci da sospendere è contenuto nelle nostre istruzioni preoperatorie.

Il dr. Koray Erdogan della Clinica Asmed di Istanbul Il dr, Koray Erdogan della Clinica ASMED Surgical Medical Center di Istanbul, chirurgo di livello internazionale specializzato nei trapianti di capelli con la tecnica FUE.

In cosa consiste lo “shedding” (shock-loss) post-operatorio?
La fase di shock-loss (effluvium) è abbastanza comune in seguito all’operazione. Inizia nella settimana successiva all’intervento, e può avere una durata di sei settimane. Alcuni pazienti non subiscono shock-loss, e i capelli trapiantati proseguono la loro normale crescita. Generalmente, i pazienti che hanno sofferto di rilevante miniaturizzazione e rapida perdita dei capelli sono più a rischio di shock-loss in seguito all’intervento. Per la maggior parte dei pazienti è un problema di minore entità che non deve destare grande preoccupazione. L’uso della Finasteride può ridurre il rischio di shock-loss dopo i trapianti.

Cos’è il Plasma Ricco di Piastrine (PRP)?
Il PRP è un preparato autologo di plasma sanguigno con piastrine. Contiene fattori della crescita e altre proteine bioattive che stimolano la guarigione dei tessuti. Per ottenerlo, il sangue del paziente è centrifugato in modo da separare le parti solidi da quelli liquidi. Alcuni chirurghi del trapianto usano il PRP conservandovi le graft fino al momento d’inserimento o iniettando il PRP nel cuoio capelluto prima dell’inserimento degli innesti. I risultati degli studi sull’utilizzo del PRP come trattamento a supporto dei trapianti di capelli sono controversi.

Come sono conservate le graft?
La conservazione delle graft è fondamentale per la loro sopravvivenza. Utilizziamo una soluzione composta da HypoThermosol e ATP. La combinazione di questi due elementi porta due vantaggi: riduce lo stress al quale sono sottoposte le graft, e risolve la carenza cellulare subita durante e dopo la conservazione. In più, utilizziamo un dispositivo di conservazione che mantiene la temperatura delle graft fra gli 0 e i 4°. La capacità dell’ipotermia di sopprimere il metabolismo è la chiave per il mantenimento dei tessuti.

Cos’è la soluzione di conservazione ipotermica (HypoThermosol)?
L’HypoThermosol è stato progettato appositamente per la conservazione di corpi cellulari. Sostiene e protegge i tessuti conservati a basse temperature nella fase precedente al trapianto. Inoltre contiene antiossidanti.

Cos’è l’ATP?
Per sopravvivere, le graft hanno bisogno di una rivascolarizzazione. Le graft trapiantate impiegano 5 giorni per rivascolarizzarsi e rifornirsi nuovamente di sangue. Quando vengono asportate, viene interrotto il flusso di ossigeno e sostanze nutrienti ai tessuti. Ossigeno e glucosio sono necessari alla produzione del carburante primario delle cellule, l’ATP. Se l’apporto di ossigeno è inadeguato, si rischia la perdita parziale o totale del follicolo, che porterebbe a una ricrescita debole e sottile dei capelli.
Un modo per supplire alla carenza di ossigeno nelle graft è quello di utilizzare l’adenosina tri fosfato (ATP). L’uso dell’ATP ha dimostrato di accrescere le probabilità di sopravvivenza e la qualità delle graft, se utilizzato in concomitanza con la soluzione di conservazione e uno spray post-operatorio.

Quanto tempo occorre per vedere i risultati della chirurgia?
Il risultato inizia a essere apprezzabile a 6-8 mesi dall’intervento. Fra l’intervento e la nuova ricrescita dei capelli intercorrono in genere 2-3 mesi. Ogni individuo ha i suoi tempi. Il cambiamento sarà graduale. Circa il 20% della ricrescita avviene fra il secondo e il quarto mese, mentre il 60%-70% avviene fra il quinto e l’ottavo mese. I capelli continuano a maturare fino a 18 mesi dopo l’intervento.

Che aspetto avrà l’area trapiantata a seguito dell’intervento?
L’area trapiantata presenterà arrossamento e desquamazione per i primi 7-10 giorni successivi all’intervento. Il rossore scomparirà entro 2-4 settimane.

Quanto tempo dovrò stare a riposo prima di poter tornare al lavoro?
Raccomandiamo un’assenza dal lavoro di almeno due giorni, dopodiché la scelta è personale. Tenete a mente che presenterete gonfiore e arrossamento. Il gonfiore si può ridurre applicando del ghiaccio. L’arrossamento, invece, sarà molto probabilmente visibile. Potete scegliere di indossare un capello, purché non vi stringa, o semplicemente di prendere 7-10 giorni dal lavoro per dar tempo all’irritazione di attenuarsi.

Posso fumare dopo l’intervento?
Il fumo rallenta il flusso di sangue allo scalpo, contribuendo quindi a rallentare la guarigione. In più, il fumo è considerato un fattore di freno alla crescita dei capelli. La raccomandazione è di astenersi dal fumo per almeno una settimana prima della procedura e per altre due settimane dal completamento dell’intervento.

Sono portatore di protesi capillare, posso effettuare un trapianto?
Purtroppo se si é un portatore da molti anni (maggiore di 5) non consigliamo il trapianto, in quanto la pelle si assottiglia e non garantisce la ricrescita ottimale delle unita’. Qualora lo si indossi da meno di 2 anni chiediamo al paziente di toglierla e aspettare almeno 1 anno.

Posso effettuare una tricopigmentazione prima e dopo aver effettuato un autotrapianto di capelli?
Preferiamo che questo processo lo si faccia dopo un operazione di trapianto e per l’esattezza almeno 1 anno dopo l’operazione.

 

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Redazione Calvizie.net
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La redazione di Calvizie.net è formata da medici, specialisti e appassionati al tema della tricologia. Dal 1999, ci dedichiamo a diffondere informazioni sempre aggiornate sulla cultura della salute dei capelli.
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