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Estratto di crusca di riso, alcuni studi

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In anni recenti la crusca di riso è stata indicata come un possibile rimedio per prevenire la calvizie e a sostegno di questa azione contro i l’imbiancarsi dei capelli vi è anche uno studio coreano.

Gli stessi ricercatori hanno ora voluto verificare se l’estratto minerale (dalle ceneri) della crusca di riso potesse anche favorire la crescita dei capelli. Gli studi in vitro su papille dermiche umane hanno condotto a questa evidenza e riportiamo qui la sintesi di quest’ultimo studio.
Food Nutr. Res, 5 Dicembre 2017
L’estratto minerale di crusca di riso aumenta l’espressione di molecole anagen-correlate nella papilla dermica umana attraverso il percorso Wnt / ß-catenina.

Kim YM, Kwon SJ, Jang HJ, Seo YK .
Dipartimento di Biotecnologie mediche (gruppo BK21 Plus), Dongguk University, Seoul, Corea.

Sintesi

L’obiettivo di questo studio è quello di valutare se l’estratto minerale di crusca di riso (RBM) aumenta l’espressione di molecole correlate all’anagen nella papille dermiche umane (DPCs). Sono stati stabiliti quattro gruppi di trattamento per valutare l’efficacia dell’RBM, compresi un controllo negativo, un controllo positivo (acido ascorbico), RBM e acido orto-silicico (Si (OH) 4) (OSA).

Tre giorni dopo la somministrazione dei vari trattamenti alle DPCs, l’analisi western blot ha mostrato che l’espressione di collagene di tipo I  è aumentata di 2,5 volte nel gruppo OSA e 4 volte nel gruppo RBM e l’espressione di ALP è aumentata di 1,5 volte  nei gruppi  OSA e RBM mentre l’espressione della fibronectina  è aumentata di circa 3 volte nel gruppo OSA e 2,5 volte nel gruppo RBM.

Immagini di ricrescita in alopecia androgenetica con un estratto di crusca di riso (tratte da studio clinico)

Inoltre, l’espressione della proteina Wnt-3a e beta-catenina è risultata aumentata nei gruppi OSA e RBM rispetto al gruppo di controllo. In più, l’espressione di IL-1a è risultata ridotta di oltre il 50% nei gruppi OSA e RBM rispetto al controllo negativo. L’analisi dell’espressione di mRNA mediante RT-qPCR ha mostrato che il collagene di tipo I è aumentato di 1,2 volte nelle DPCs trattati con OSA e RBM, mentre il collagene di tipo IV è salito di 2,7 volte nel gruppo OSA e di 3,5 volte nel gruppo RBM. Al contrario l’mRNA del TGF-β2   è risultato diminuito di circa l’80%  sia nel gruppo OSA e che nel gruppo RBM,.

La colorazione immunoistochimica delle DPCs per la proteina versicana ha mostrato un aumento significativo nei gruppi trattati con OSA e RBM rispetto al controllo negativo. Pertanto, l’RBM ha un potenziale di recupero dell’attività delle DPCs e porta a una diminuzione dei marcatori infiammatori. Con l’applicazione di RBM come cosmetico ci si può aspettare una prevenzione della perdita dei capelli e un miglioramento della loro crescita.

Approfondimenti


Lo studio completo (in inglese)
Lo studio precedente sulla pigmentazione (in inglese)

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Redazione Calvizie.net
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