La cistina
E’ l’aminoacido a più alto peso molecolare (240,23) e si caratterizza per l’alto contenuto in zolfo (27%) superiore a tutti gli aminoacidi solforati. La cistina presente un legame S-S molto stabile che, utilizzato nella struttura delle cheratine, conferisce a questa tenuta e resistenza. La presenza di cistina è indispensabile per la cheratinizzazione ed è presente in grandi quantità nello strato esterno della cuticola del pelo. Una alimentazione priva o povera che di sola cistina determina sperimentalmente nell’animale una netta diminuzione di produzione di tessuto pilare. Esami istologici praticati ad animali a dieta cistinopriva hanno evidenziato a livello cutaneo una prevalenza di follicoli in catagen circondati da un infiltrato linfocitario.
Per quanto riguarda la pigmentazione del pelo è stato visto che la cistina facilita la sintesi di eumelanine. Importanti sono i rapporti fra cistina e vitamina B6: in caso di difetto di questa vitamina il tasso di cistina in circolo diminuisce.
Il grado di cheratinizzazione aumenta e si perfeziona con l’aumentare del tasso di cistina nei tessuti e col diminuire del contenuto in cisteina. Salendo dagli strati profondi della cute e del follicolo pilifero l’ossidazione dei gruppi -SH liberi della cisteina dà luogo ai ponti disolfurici -S-S della cistina, necessari per la stabilità e la resistenza delle cheratine.
Non esiste un definito fabbisogno giornaliero di cistina nell’uomo, ma comunque la cistina è stata proposta in terapia per le affezioni della cheratinizzazione alla dose di 1-1,5 gr. al giorno. La cistina è abbondante nelle uova e nel latte vaccino.
La metionina
E’ un altro aminoacido solforato proposto in terapia per le affezioni della cheratinizzazione. Appare di efficacia inferiore alla cistina e ormai sembra di poter affermare che è utile solo perché può essere facilmente convertita in cistina in presenza di vit.B12 e/o acido folico.
Cistina e metionina (ed in minor misura anche gli altri aminoacidi solforati: cisteina, taurina, acido cisteico, cistationina) hanno anche una non trascurabile attività antiossidante. Sono cioè in grado di neutralizzare i radicali liberi (H202, 02–, H2++) prima che possano reagire con le molecole biologiche, in tal senso si sono dimostrate valide come agenti protettivi da radiazioni ionizzanti e in grado di impedire una alopecia da radiazioni. Cistina e metionina si sono dimostrate anche valide nell’impedire l’alopecia dopo intossicazione da tallio.
Istidina, glicina, fenilalanina, tirosina
Sono tutti contenuti nella gelatina di collageno che, associata alla cistina ha dimostrato di aumentare ancora il contenuto di zolfo nel pelo. Riportiamo la composizione del collageno umano tratta da l’ Enciclopedia Medica Italiana II° edizione USES 1975.
Notiamo che la gelatina di collageno non contiene cistina.
L’istidina si trova abbondante nella carne di maiale, nel glutine ed in alcune farine. Viene attivamente incorporata nella cheratina a livello dello stato granuloso.
La glicina è forse il più importante degli aminoacidi del collageno per il trofismo del capello. L’effetto, talvolta sorprendente, riscontrato sulla cheratinogenesi per somministrazione di gelatina sembra possa essere in gran parte attribuito all’azione della glicina, che è anche l’aminoacido quantitativamente più importante del collageno. Fra gli alimenti è abbondante anche nel latte.
La fenilalanina e la tirosina rivestono una grande importanza per la produzione di melanina e quindi per la pigmentazione del capello. E’ alla loro carenza che è in gran parte attribuibile la depigmentazione dei capelli che ritroviamo nel marasma. Fenilalanina e tirosina sono abbondanti nelle farine e nel glutine.