Le creme per capelli
Questi prodotti più densi vengono utilizzati come i balsami (dopo lo shampoo, contatto seguito da risciacquo).
Sono vere e proprie emulsioni di olio in acqua in presenza di emulsionante (non ionico o cationico). Le creme per capelli hanno un grande successo presso il pubblico e, in alcuni paesi (es. USA), vengono utilizzate pressoché sistematicamente dopo lo shampoo.
I fabbricanti li collocano come prodotti di cura (capelli secchi, grassi, fragili ..) oppure danno loro un’immagine di marca “biologica”, “ecologica”…
Gli inconvenienti riscontrati sono la sensazione di appesantimento dei capelli, l’impressione che diventino grassi più rapidamente.
Le lozioni fissanti
Questi prodotti vengono anch’essi applicati dopo lo shampoo ma non devono essere sciacquati.
Sono costituiti da polimeri di sintesi (derivati del polivinilpirrolidone o dell’acetato di polivinile).
I loro effetti di rigidità sulla capigliatura, molto ricercati negli anni ’60, stanno tornando di moda per le pettinature attuali.
Le lozioni “trattanti”
– Le lozioni antiforfora possono essere utilizzate dopo lo shampoo oppure come frizione tra due shampoo con una frequenza variabile (da tutti i giorni a due volte alla settimana).
Gli agenti “attivi” sono diversi: piridintione e derivati, octopyrox, derivati undecilenici, catrami, solfuro di selenio…
– Le lozioni antiseborroiche utilizzano comunemente miscele di zolfo, di catrame, di estratti biologici o vegetali…
– Le lozioni “contro la caduta dei capelli” sono praticamente tutte a base di estratti biologici, vegetali, vitamine o rubefacenti la cui efficacia è spesso ben lungi dall’essere dimostrata; è importante quindi conoscere esattamente i principi attivi sui quali è basata la lozione, in modo da discernere da subito una lozione che può avere un valore terapeutico nella calvizie (coaudiuvanti usati in supplemente ai farmaci o a scopi preventivi) da lozioni che, nonostanti gli altisonanti messaggi pubblicitari, non hanno alcun minimo effetto sulla ricrescita.