E’ una alopecia in telogen, o talvolta in anagen, diffusa e spesso intensa. Storica ad esempio l’alopecia da acetato di tallio, una volta usato come alopecizzante per la terapia delle tigne del cuoio capelluto, ma reperibile ancora oggi nei ratticidi (rischio di ingestioni accidentali o a scopo suicida).
Sottolineando che tutte le alopecie iatrogene risolvono spontaneamente alla sospensione del farmaco responsabile, riportiamo di seguito un elenco dei farmaci e delle sostanze alopecizzanti di uso (ed abuso!) più comune.
Acido borico Acido nicotinico Acido retinoico Allopurinolo Anabolizzanti steroidei Androgeni Arsenico Bismuto Bleomicina Captopril Ciclofosfamide Carbamazepina Cimetidina Citostatici Clofibrato Clomifene Clonazepam Cloramfenicolo Cloroprene |
Colchicina Corticosteroidi Danazolo Dicumarolo Dietilpropionato Dixirazina Eparina estroprogestinici Etambutolo Etionamide Griseofulvina Ibuprofene Idantoinici Imiprazina Indometacina Iodio Levodopa Litio Mercurio |
Metildopa Metisergide Metoprololo Methotrexate Monossido di carbonio Morfina Naprossina Nitrofurantoina Penicillamina Potassio tiocianato Probenecid Procainamide Propanololo Sali d’oro Tallio Tiamfenicolo Tiouracile Sulfasalazina Verapamil |
Segnaliamo, per curiosità , che esiste un’alopecia farmacologica da sostanze tossiche assunte con gli alimenti (alopecia da funghi, che contengono muscarina, alopecia da anacardi che contengono sostanze ad azione dicumarolica, alopecia da ingestione di grosse quantità di aglio etc).