Constato purtroppo che sempre più spesso si ripetono discussioni di questo genere. Prima che moderatrice sono una utente ed è come tale che mi pongo sempre quando cerco di comprendere le motivazioni di decisioni prese e discussioni iniziate. Non entro nel merito dei singoli avvenimenti ma mi preme sottolineare il mio dispiacere nel constatare che non avviene mai il contrario, che nell’ottica comune oramai viene visto solo l’operato dello staff quando questo si trova nella posizione di “bacchettare” (passatemi il termine che utilizzo solo per rendere l’idea) e mai l’enorme disponibilità messa al servizio degli iscritti. Si cerca di impegnare il proprio tempo mettendolo nelle mani di chi entra per domandare e trovare risposte, fossero anche limitate al solo appoggio di una pacca sulla spalla. A volte si diventa rigidi ed intransigenti ma non lo si fa mai a cuor leggero, questo è certo.
Leggo di moderatori assenti, non stimolati perché non pagati, di lecchini…ma davvero ancora non si è stati capaci di far comprendere quanta passione e disponibilità c’è nei post scritti?
Non so, forse sono io che romanticamente cerco sempre di vedere il lato positivo e di condivisione o forse basterebbe leggere le regole del vivere comune con un pizzico di obiettività in più e si capirebbe che chi si trova nella “posizione” di mantenere il “controllo” a volte fa scelte suo malgrado!
E’ vero, ieson è cambiato nel tempo..quando sono arrivata l’aria che si respirava era diversa, più leggera, più “comunitaria”, più familiare. Ma i cambiamenti sono parte di noi, della nostra vita quotidiana ed il web non fa eccezione. A volte sono necessari per la sopravvivenza, a volte si adeguano all’aumento di presenze, altre volte avvengono in maniera naturale.
E' sempre un dispiacere vedere qualcuno scegliere di andarsene, ognuno a suo modo rende ieson un posto unico e percorrere insieme un pezzo di strada genera, volente o nolente, piccoli legami. Ma è proprio in virtù di questo cammino che si potrebbe provare a capire anche le motivazioni di chi fa scelte impopolari. Alla stessa stregua dispiace vedere utenti che litigano per imporre le proprie idee, poca disponibilità verso chi decide di mettere la sua storia tricologica in piazza, attacci reiterati nei confronti di chi cerca di fare il proprio lavoro. E dispiace ancor di più leggere di chi scrive di non sentirsi più libero di essere se stesso. Provo a capirne i motivi ed in alcuni contesti posso anche condividerli ma una comunità così grande necessità anche di piccoli compromessi...non è così nella vita giornaliera?
Provare ad adeguarsi non è poi un sacrificio così grande, fermo restando che deve sempre essere un piacere loggarsi e ritrovarsi.
Non dispero di ritrovare la serenità che tutti voi so siete capaci di contribuire ad apportare.
Relativamente all'argomento intavolato da Pietro ritengo che il chiarimento privato sia una delle forme più belle a disposizione perchè evita l'acutizzarsi e l'esasperarsi di situazioni che possono risolversi facilmente con uno scambio pacifico di opinioni e relative eventuali motivazioni.
Leggo di moderatori assenti, non stimolati perché non pagati, di lecchini…ma davvero ancora non si è stati capaci di far comprendere quanta passione e disponibilità c’è nei post scritti?
Non so, forse sono io che romanticamente cerco sempre di vedere il lato positivo e di condivisione o forse basterebbe leggere le regole del vivere comune con un pizzico di obiettività in più e si capirebbe che chi si trova nella “posizione” di mantenere il “controllo” a volte fa scelte suo malgrado!
E’ vero, ieson è cambiato nel tempo..quando sono arrivata l’aria che si respirava era diversa, più leggera, più “comunitaria”, più familiare. Ma i cambiamenti sono parte di noi, della nostra vita quotidiana ed il web non fa eccezione. A volte sono necessari per la sopravvivenza, a volte si adeguano all’aumento di presenze, altre volte avvengono in maniera naturale.
E' sempre un dispiacere vedere qualcuno scegliere di andarsene, ognuno a suo modo rende ieson un posto unico e percorrere insieme un pezzo di strada genera, volente o nolente, piccoli legami. Ma è proprio in virtù di questo cammino che si potrebbe provare a capire anche le motivazioni di chi fa scelte impopolari. Alla stessa stregua dispiace vedere utenti che litigano per imporre le proprie idee, poca disponibilità verso chi decide di mettere la sua storia tricologica in piazza, attacci reiterati nei confronti di chi cerca di fare il proprio lavoro. E dispiace ancor di più leggere di chi scrive di non sentirsi più libero di essere se stesso. Provo a capirne i motivi ed in alcuni contesti posso anche condividerli ma una comunità così grande necessità anche di piccoli compromessi...non è così nella vita giornaliera?
Provare ad adeguarsi non è poi un sacrificio così grande, fermo restando che deve sempre essere un piacere loggarsi e ritrovarsi.
Non dispero di ritrovare la serenità che tutti voi so siete capaci di contribuire ad apportare.
Relativamente all'argomento intavolato da Pietro ritengo che il chiarimento privato sia una delle forme più belle a disposizione perchè evita l'acutizzarsi e l'esasperarsi di situazioni che possono risolversi facilmente con uno scambio pacifico di opinioni e relative eventuali motivazioni.