Nel 2020 ci sono donne che si rifanno tette, culo, zigomi, labbra, allungano occhi, modellano fianchi, botox, e chirurgia di ogni genere.
Un uomo che affronta un disagio come l'alopecia non lo fa per apparire più bello spesso, ma per recuperare l'immagine (e spesso l'autostima) che ha perso negli anni guardandosi allo specchio.
Se consapevole di quello che sta facendo, dei rischi, dei contro, del post operatorio, delle cure etc, decide di fare un benedetto intervento, lo facesse. Ripeto, con le dovute accortezze, ma terrorismo psicologico a priori non è mai sano, non è un intervento a cuore aperto.
È un intervento, lungo, invasivo, e con un post operatorio non simpatico, ma ognuno deve essere libero di scegliere senza essere suggestionato.
Ci sta naturalmente un limite che è soggettivo entro il quale subentra la nostra personalità.
Ci sta un norwood 1 che si sente pelato, ed un norwood 5 che ti dice "ancora tutto bene, sono solo un po' diradato". Ci sta chi si preoccupa appena vede un capello nella doccia, e chi ne perde centinaia senza rendersene conto. Trovare un giusto equilibrio tra questi due estremismi trovo che sia la cosa più difficile, ed ognuno dovrebbe trovare il proprio equilibrio per non cadere negli eccessi positivi o negativi che siano. Quindi non aspettando di essere un norwood 6 per iniziare a curarsi, e non preoccuparsi quando si è norwood 0 di perdere i capelli perché il fratello dello zio del nonno era calvo.