Pasta con isoflavoni di soia e studi

crack

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26 Ottobre 2004
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Bell'articolo su nitrati e nitriti:

http://chriskresser.com/the-nitrate-and-nitrite-myth-another-reason-not-to-fear-bacon

Niente paura del bacon quindi e nemmeno del salame.
 

marlin

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Io non giustifico nulla, io esprimo il mio wishful thinking dichiarato e quindi del tutto conscio e poi mi siedo sul fiume e aspetto, come il saggio cinese[:)]

Possiamo partire con un po' di studi:

http://cardiovascres.oxfordjournals.org/content/89/3/574.full.pdf

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2725214/

http://catalyticlongevity.org/prepub_archive/nitrate-aspirin[1][1][1][1].pdf

http://ajcn.nutrition.org/content/90/1/1.full

(...non resta quindi che aspettare che se ne accorgano anche Berrino & Co.[:)])

Ciao

MA - r l i n
 

csongrad

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9 Settembre 2010
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Qui si linkano studi senza leggerne il contenuto, in quello AJCN Food sources of nitrates and nitrites: the physiologic context for potential health benefits c'è giustamente scritto:

The second context in which nitrate and nitrite exposure has been associated with negative health effects is through the consumption of cured and processed meats (85). Nitrates added to meats serve as antioxidants, develop flavor, and stabilize the red color in meats but must be converted to nitrite to exert these actions. Sodium nitrite is used as a colorant, flavor enhancer, and antimicrobial agent in cured and processed meats. Nitrate and nitrite use in meat products, including bacon, bologna, corned beef, hot dogs, luncheon meats, sausages, and canned and cured meat and hams is subject to limits put forth in Food and Drug Administration (FDA) and US Department of Agriculture (USDA) regulations. These regulations can be found in the Code of Federal Regulations (CFR) (21CFR 170.60, 172.170, and 172.175 for FDA and 9CFR 318.7 for USDA regulations, respectively).
Consumption of red and processed meats is associated with an increased risk of certain types of cancer and chronic obstructive pulmonary disease (85–89). On the basis of the association with cancer risk, the American Institute for Cancer Research's Food, Nutrition, Physical Activity, and the Prevention of Cancer: a Global Perspective contains the following recommendation “Limit consumption of red meats (such as beef, pork and lamb) and avoid processed meats” (90). A systematic review indicated that up to #8776;500 g (#8776;18 oz) weekly of red meat can be consumed without cancer risk. However, review panelists could not determine a safe consumption level for processed meat; cancer risk was shown to increase with any consumption of processed meats based on a meta-analysis of cohort studies showing an increased risk of colorectal cancer with increased intakes of processed meats (summary estimate of relative risk per 50 g/d: 1.21; 95% CI: 1.04, 1.42) (92). It is worth noting that nitrite or nitrate is not added to fresh meats. A discussion of this association in the context of nitrate and nitrite consumption and gastric physiology is warranted to illuminate the processes relevant to this association.

lo studio Cardiovascular Research (2011) 89, 574–585 non vedo di che utilità possa essere (sia per metodologia che per riferimenti)


Giustificare il consumo di carni conservate in quanto fonte di NO mi sembra una stoltezza senza nessun fondamento. Come se consigliassi di bere coca cola perché ha qualche vantaggio non ben dimostrato per la gola infiammata.
E' risaputo che una delle conoscenze epidemiologiche più consolidate sulla correlazione dieta e cancro è la relazione fra consumo di carni rosse, in particolare carni conservate (salumi, la maggiorparte dei wurstel, prosciutto bresaola e via discorrendo), e l’incidenza di cancro dell’intestino, coerentemente riscontrata dalla maggior parte degli studi analitici e recentemente confermata con grandi numeri da EPIC. Il rischio potrebbe dipendere sia dalla formazione di N-nitroso composti favorita dal ferro eme, sia dalla formazione di ammine eterocicliche nella cottura delle carni, sia dal contributo dello stile alimentare ricco di carni allo sviluppo della resistenza insulinica. Il consumo di carni rosse conservazione sotto sale è anche significativamente associato al cancro dello stomaco.
Le carni bianche invece non hanno effetto e il pesce risulta protettivo.
Per ragioni anche dichiarate, dovrebbero teoricamente escludersi dalle carni conservate le carni provenienti da allevamenti aderenti al Disciplinare di Parma e San Daniele.

Qui non si parla di piacere del palato ma solo di riscontri scientifici. Questo vuol dire che è giusto fare informazione dopodiché ognuno è libero, anche trascinato dalle proprie convinzioni, di scolarsi cocacola per lenire il mal di gola.
Lascio qualche riferimento che ritengo autorevole (comprese metananalisi e review sistematiche) rispetto a studi meno conosciuti o pubblicati su riviste che hanno standard protocollari meno elevati:

http://www.nature.com/ejcn/journal/v67/n1/full/ejcn2012180a.html

http://bmjopen.bmj.com/content/2/5/e001072.full

http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10552-012-0139-z

http://jnci.oxfordjournals.org/content/97/12/906.long

http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10552-012-0105-9

http://ajcn.nutrition.org/content/early/2012/01/24/ajcn.111.029942

http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0020456

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2121650/pdf/pmed.0040345.pdf

http://www.epa.gov/iris/subst/0076.htm

http://hal.archives-ouvertes.fr/docs/00/33/45/44/XHTML/index.xhtml

 

crack

Utente
26 Ottobre 2004
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La relazione cancro - carni rosse e' un mito su cui ho risposto varie volte (postando studi)
Sul resto, comincia ad evitare anche gli spinaci.
Non sia mai che possa accadere qualcosa...
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Invece avevo letto anche quella parte dello studio postato, ma poi c'è pure un seguito, che vedo che hai omesso..., diciamo che se si preferisce stare sulle ricerche di vent'anni fa e trascurare le più recenti si è liberissimi di farlo, ma si tenga conto che è così che si perpetuano non scientficamente quei luoghi comuni cui mi riferivo sopra, non per niente i Berrino vari devono spostare mano a mano l'asticella dei loro allarmi sempre più in basso...

Per me non è sconvolgente scoprire che nei vegetali ci sono più nitriti e nitrati che negli altri cibi (perché qui lo si diceva da mo') e che anche per questo sono consigliati per i problemi cardiovascolari, ma per qualcuno deve esserlo...[:)]

Non sto consigliando di abboffarsi di carni rosse, sto solo dicendo che non sono i colpevoli nitriti e nitrati a renderle problematiche, diciamo che si è sbagliato obiettivo, ma ci si poteva arrivare prima considerando che i cibi più ricchi di queste sostanza sono i più che consigliati e consigliabili vegetali.

Non stravedo per carni rosse e simili, ma ciononostante riesprimo il mio wishful thinking anche perché qui alla bontà di nitriti e nitrati si aggiungono i sopracitati salicilati che sono appunto anticancerogeni, quindi stiamo in paziente attesa....[:)]

Ciao

MA - r l i n

 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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>>Invece avevo letto anche quella parte dello studio postato, ma poi c'è pure un seguito, che vedo che hai omesso...

A me pare invece che ti arrampichi un po' sugli specchi e che dimentichi come nei cibi ricchi di proteine animali (che hanno una carica batterica niente male anche dopo impiego di nitriti), diversamente dalla stragrande maggioranza dei cibi di origine vegetale, i nitriti aggiunti per limitare la carica batterica di batteri mortali come i clostridi (che sono anaerobi e si moltiplicano in condizioni di assenza di O2 rilasciando la ben nota tossina) si complessino alle ammine dando origine a nitrosammine, sulla cui attività alchilante non c'é contesa, basta aprire i libri di patologia (il Pontieri, cap sulla cancerogenesi chimica, o il Robbins o anche qualunque manuale di tossicologia). Per non parlare che la cottura vivace della carne (eccetto i bolliti) porta alla produzione di idrocarburi aromatici policiclici il cui potere cancerogeno è parimenti accertato da un lungo corso di studi tossicologici, in vitro e in vivo. Cmq non sarà un salame a settimana che guasterà irrimediabilmente la salute... ma di qui a raccomandarli per abbassare la pressione (il ragionamento Nitriti --> NO) passa un uso distorto dei dati scientifici, anche perché questi stessi alimenti sono spesso ricchi di sale, noto per aumentare l'osmolarità dei liquidi corporei e quindi la pressione. I cibi che sono da sempre raccomandati per abbassare la pressione sono altri e modestamente il sottoscritto li ha più volte consigliati: carcadè, cioccolato fondente, tè verde, proteine ricche di arginina/citrullina di derivazione vegetale, succo di rapa rossa.
 

marlin

Amministratore
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9 Maggio 2004
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Mi pare che dal primo link di crack in giù ci sia abbastanza materiale perlomeno per insinuare dei dubbi nei benpensanti (ben-mangianti[:)]) e comunque gli studi, anche se lunghi, vanno letti sino in fondo e non solo nelle parti in cui riportano affermazioni di altri studi che poi confutano in tutto o in parte.

Hai visto come ho impostato il tutto, scherzosamente, ma quando si incensano acriticamente i Berrino che cambiano un po' posizione ogni anno (cosa buona invero, ma che fa a pugni con la pretesa indiscutibilità di certi luoghi comuni), è giusto indicare queste evoluzioni e non si può accettare che si parli in automatico di nitriti e nitrati al giorno d'oggi come causa di questi problemi, quindi se si punta il dito sulle carni rosse si può farlo indagando su altre componenti (io penso anche a ormoni e fattori di crescita...), come ho detto sopra, non a caso ora tu tiri in ballo il sale che non è una loro prerogativa (e mi pare un po' una deviazione in corner...[:)])

Quanto alla cancerogenicità di molte sostanze, come si legge in vari studi qui postati, è spesso indefinita o tutta da verificare, ma, a mio avviso anche perché questi studi non fanno mai riferimento alla predisposizione individuale genetica verso i tumori (in questo - e magari solo in questo - il dott. Stagnaro, docet, ma la genetica non è una sua invenzione.... ).

Mi pare anche che il Berrino che si sventola qua non sia il vero e attuale prof Berrino e magari anche i video andrebbero visti e ascoltati attentamente...infatti in quello linkato sopra il prof. indica il ferro come problematico per le carni rosse e non altro...

I cibi che raccomandi tu sono i miei cibi, ma se si demonizzano nitrati e nitriti andrebbero tutti scartati....

Ciao

MA - r l i n
 

csongrad

Utente
9 Settembre 2010
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onestamente non capisco quali affermazioni precise si fanno sul conto del prof. Berrino, se non le generiche cambia la sua opinione, cosa peraltro non vera perché un ricercatore serio deve sempre essere aggiornato e le acquisizioni sulla pericolosità di alcuni cibi sono relativamente recenti. Personalmente seguo da tempo Berrino e mi sembra che nelle sue conferenze, basta guardarle, parla sempre utilizzando gli studi più recenti ed aggiornati, il più delle volte rigorosi e pubblicati su prestigiose riviste, anche meta-analisi e reviews sistematiche.
Qual'è l'accusa che si muove? A me pare che si stia solo sviando il problema aggrappandosi a convinzioni personali mai dimostrate.
Non sono un biologo, ma Julien ha spiegato perfettamente il rischio delle nitrossamine, la cui attività mi sembra conosciuta e non possiamo disquisire anche su dati incontrovertibili.

>gli studi, anche se lunghi, vanno letti sino in fondo

e magari se si comunicano le parti precise riesce anche più agevole discuterne

>quindi se si punta il dito sulle carni rosse si può farlo indagando su altre componenti

cosa che è stata ampiamente fatta, malgrado esistano ancora dubbi, ma questi sono infinitamente più piccoli di fronte ad alcuni dati certi oramai acquisiti.

>Quanto alla cancerogenicità di molte sostanze, come si legge in vari studi qui postati, è spesso indefinita o tutta da verificare

in che senso da verificare? Gli studi che ho linkato magari possono già aiutare a verificare senza tirare in mezzo del relativismo perché sappiamo tutti che lo stress cellulare e i fattori che accelerano la riproduzione sono vari e diversificati

>I cibi che raccomandi tu sono i miei cibi, ma se si demonizzano nitrati e nitriti andrebbero tutti scartati....

e allora credo, ma è una credenza eh, che non si sia afferrato il discorso anche fatto da Julien sulla differenza degli elementi presenti nelle carni rosse conservate. I cibi vegetali non presentano lo stessa pericolosità che si ravvisa con quest'ultime.

Repetita iuvant, qui non si sta incensando nessuno, anche per me Berrino talvolta è un pò estremo e radicale su alcune cose, ad esempio fa bene ad usare il principio di precauzione per limitare l'uso costante del latte vaccino nelle donne, però nei giovani, che magari fanno attività fisiche di intensità, ci può stare a mio avviso con la consapevolezza degli apporti nutritivi; così come ci può stare un pasto ad alto indice glicemico per chi deve fare i 100metri. Ma sulle carni conservate non credo ci sia molto da attendere, possediamo evidenze sufficienti per capire in maniera intelligente che è meglio per la nostra salute non mangiare più di poche alla settimana.
Sostanzialmente non mi sento di criticare il professore in generale, innanzitutto perché il suo parere non si discosta da altri esperti del settore, e poi perché nella mia terra che ha visto la nascita della dieta mediterranea ormai è diventato un concentrarsi incredibile ed impensabile di schifezze di produzione industriale che hanno notevolmente alternato tutte le ottime caratteristiche che aveva la vecchia dieta coniata da Keys. E questo, probabilmente anche per motivi legati all'appartenenza territoriale, mi fa ulteriormente incazzare.

la settimana scorsa sono andato a fare la spesa in un supermercato e, volendo acquistare un burro d'arachidi, ne ho trovato uno che probabilmente aveva tutto tranne gli arachidi. Vi erano una trentina di ingredienti, compresi grassi idrogenati, zucchero tra i primi posti insieme ad altri tre dolcificanti e via discorrendo. Probabilmente ho acchiappato il peggio, però la dice lunga.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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L'accusa che si muove è di non considerare che anche il prof Berrino ha cambiato opinione come detto sopra (e indicato dove e come), si sbandiera quindi un Berrino che non è quello attuale, che ha, giustamente, rivisto molte posizioni passate (non a caso parla di ferro problematico per le carni rosse e non certo di nitrati, altrimenti addio vegetali...).

Lo studio di cui tu hai copiato qui delle parti proseguiva dicendo ben altro, l'ho detto sopra, quindi non c'era bisogno di altri copia e incolla.

Assolutamente scorretto parlare di dati certi ormai acquisiti, soprattutto dopo la marea -che però è una goccia rispetto a quello che si potrebbe evidenziare in proposito - di studi che contraddicono queste cose, postati sopra.

Se leggi bene negli studi recenti si afferma appunto che quello che tu dai per provato è stato messo in dubbio più di recente e quindi sarebbe ancora tutto da dimostrare...

Gli elementi presenti nelle carni rosse conservate secondo quanto postato sopra non sarebbero così tremendi (si legga anche la parte in cui si parla di loro disaggregazione nell'apparato digerente o magari del ruolo incerto della vit.C....)

A mio avviso ci si appoggia volutamente a delle presunte certezze che però, purtroppo o per fortuna, non sono così solide oggi come potevano apparire in precedenza.

In Italia a fianco alla distribuzione alimentare di tipo industriale per fortuna sopravvivono anche dei canali di alta qualità che preservano la varietà di cibi e tradizioni che caratterizza il nostro territorio, la vasta e radicata cultura delle carni conservate e degli insaccati, non merita di essere spazzata via da eventuali falsi allarmi che tendono a perpetuarsi nel tempo soprattutto col passaparola.

Ciao

MA - r l i n
 

csongrad

Utente
9 Settembre 2010
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ma cosa?

ad ogni modo io sono l'ultimo che vuole distruggere una cultura secolare, lungi da me. Ma non stavamo parlando di questo.
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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>> in un'isola sarebbe da considerare un risultato delle dinamiche genetiche, come l'effetto fondatore

Escluderei. Gli studi dei migranti (epidemiologia e aspettativa di vita dei giapponesi trapiantati in occidente) dimostrano che i geni in questo caso non fanno la differenza.
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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direttamente dal sito dell'AIRC.
http://preventcancer.aicr.org/site/PageServer?pagename=recommendations_05_red_meat

L'ultima indagine epidemiologica per me è abbastanza probante, poi ognuno faccia quello che vuole, in scienza e (in)coscienza.
http://www.bbc.co.uk/news/health-17345967
http://www.guardian.co.uk/science/2012/mar/12/red-meat-death-heart-cancer
http://www.sciencedaily.com/releases/2012/03/120312162746.htm
 

marlin

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9 Maggio 2004
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In pratica sempre lo stesso studio, ben noto, se postato 4 volte diventa più probante (magari riportandolo 8 volte diventa certo)[:)]

Per me nei prossimi anni ne vedremo e sentiremo delle belle...(ma già quelle postate sopra lo sono...).

Ad ogni modo sul cancro io penso che si faccia torto all'intelligenza e alla ricerca trascurare la predisposizione, ma la maggior parte degli studi quindi sono falsati, non esiste agente cancerogeno infatti che abbia eliminato tutto gli animali sui quali viene sperimentato, quindi piuttosto che creare questi generici allarmi sarebbe meglio mettere a punto sistemi efficienti di screening della popolazione per sapere chi rischia e chi no.

Ciao

MA - r l i n
 

crack

Utente
26 Ottobre 2004
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Dall'articolo postato prima che e' scritto da un ricercatore e non da un giornalista:

While the etiology of cancer is complex, multi-factorial and still under debate, in the fall of 2007, the World Cancer Research Fund (WCRF) and its U.S. affiliate the American Institute for Cancer Research (AICR) issued a 517-page report summarizing the opinions and judgments of a WCRF/AICR-appointed panel that declared the degree to which a food or behavior caused cancer


Studies showing the health benefits of red and processed meat, and studies documenting sodium nitrite’s lack of a cancer effect in major rat and mouse lifetime bioassays (like those done by the National Toxicology Program) were not considered. In addition, epidemiological studies showing no relationship between meat and cancer—and there are many—were apparently insufficient to sway the panel opinion about their convincing judgment.

Perhaps most critically, one of the largest epidemiological study ever done of the relationship between red and processed meat and colon cancer was not considered. The Pooling Project, led by Harvard University, used a more robust form of meta-analysis called pooling whereby source data from international cohort studies are pooled together and re-analyzed using uniform and standardized exposure and analytical methods. This quantitative assessment included 14 cancer centers and involved over 725,000 people.

The study authors concluded that there was no association between red and processed meat consumption and colorectal cancer. Although the results were presented at the 2004 American Association for Cancer Research conference and published in the conference proceedings, the study has never appeared in a journal and, therefore, its landmark findings were not factored into the WCRF report.

Leggere in particolare i due periodi precedenti...
Giu' cose interessanti su nitrati e nitriti.

In the same 2008 IAFP symposium where Klurfeld challenged WCRF, Nathan Bryan, Ph.D., of the Institute of Molecular Medicine at the University of Texas Health Science Center at Houston said many people have outdated notions about sodium nitrite’s safety.

The public perception is that nitrite and nitrate are carcinogens but they are not, Bryan said. If nitrite and nitrate were harmful to us, then we would not be advised to eat green leafy vegetables or swallow our own saliva, which is enriched in nitrate and nitrite. According to Bryan, fruits and vegetables contribute far more nitrite and nitrate to human daily intake than cured meats. For example, a person would derive 100 times as much nitrite from the modern elixir pomegranate juice than from a hot dog.

While much attention is focused on epidemiogical studies, critical findings from the U.S. National Toxicology Program (NTP) seem forgotten just eight years after they were published. An NTP review panel found that sodium nitrite, even when fed to rats and mice at levels well beyond that used in cured meats, is not a carcinogen. Interestingly, a careful analysis of NTP’s data also showed that nitrite protected against some of the very cancers that epidemiologists had earlier suggested it caused, like brain cancer and leukemia.

NTP’s findings don’t surprise Bryan. His studies have uncovered nitrite’s cardiovascular and other health benefits. According to Bryan, nitrite can prevent injury from a heart attack and can also act as an active source of nitric oxide within the body. Bryan said that preliminary research at his university is showing that when nitrite has been applied directly to tumor cell lines, it does not promote tumor growth. And when ascorbate (vitamin C) is added along with the nitrite, cell growth is inhibited (ascorbate is routinely added along with nitrite in cured meats).
 

crack

Utente
26 Ottobre 2004
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Food sources of nitrates and nitrites: the physiologic context for
potential health benefits

http://www.meatami.com/ht/a/GetDocumentAction/i/50895
 

crack

Utente
26 Ottobre 2004
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Nessuna associazione tra consumo di carne rossa e cancro al seno in donne in menopausa

http://www.meatsafety.org/ht/a/GetDocumentAction/i/50209
 

crack

Utente
26 Ottobre 2004
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I 7 miti sul cancro, leggere in particolare il punto 6.

http://www.ncis.com.sg/cancer-information/cancer-myths-and-realities.html#