MIGLIOR SOLUZIONE ESTESTICA PER I CALVI

artiglio5825

Utente
22 Luglio 2010
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Eh si non basta averli i capelli, se li hai devi pure averli fighi, magra consolazione quindi quella di mantenerli in qualche modo come facciamo noi poveri agati.
 

chalmers

Utente
6 Maggio 2015
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eh sì, comunque gli sfotto per questo genere di cose dovrebbero diminuire con l'età... e invece non è così.
quindi, pur essendo molto poco preoccupato per la questione capelli, a volte provo un sottile piacere nel riuscire a prendere per il c. tutta questa gente, anche del settore... ovvero essere potenzialmente un NW5a, mantenuto a NW4a con le terapie (minox + a.a. e fina orale e poi topica -- speriamo), e restorato col trapianto a NW2 un po' diradato.

Infatti ieri mi sarebbe piaciuto rispondere d'istinto: dovrei farmi un ciuffo scompigliato? ma non lo vedi che è un trapianto? ah, forse dovresti considerare di cambiare mestiere... sono p e la t o! quindi direi che va bene se porto questa pettinatura, con i capelli che non dovrei avere, no? :)

A quel punto voglio vedere... che mi prendano pure in giro, tocca a loro. Io l'ho già fatto fregandoli tutti :)

(purtroppo, come dice la stupenda firma di uno degli utenti qui, è tutto soltanto rimandato :()
 

artiglio5825

Utente
22 Luglio 2010
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kiske202 ha scritto:
L'uomo è talmente avanti che più si trova in condizioni mediocri ,più si riproduce...la spiegazione?Ripone le speranze della sua vita fallimentare in quello che considera il prolungamento della sua vita,la sua seconda chance,insomma una sorta di immortalità che (magari) gli renderà giustizia ;-)


Che poi è come giocare alla lotteria con la vita degli altri, perché le possibilità quelle sono.
 

c_leopoldo

Utente
10 Agosto 2015
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chalmers ha scritto:
quando, a 17 anni, ho cominciato a stempiarmi aggressivamente, pensavo che sarebbe arrivata un'età in cui la tragedia si sarebbe ridotta a qualcosa di meno grave... forse quasi una cosa normale.

invece stasera, a 42 anni suonati, mi sono ritrovato a parlare con 2 parrucchiere (40enni) che conosco, e che mi esortavano ad adottare un taglio meno antico (autoprodotto con rasoio a 2,5cm, capelli tirati indietro), più scompigliato, per passare da un 4 a un 10. Secondo costoro ho un taglio troppo perfettino e uniforme.

Ora, nella mia mente sono passate come lampi molte considerazioni, tra cui:
- in primis, povere tapine inconsapevoli del proprio mestiere, che, pur pettinatrici di professione, non vi accorgete che la metà frontale è trapiantata, e per giunta repair sulle tempie (in cui ho ancora dei plugs di un macellaio italico), pur con i capelli tirati indietro e l'hairline ben in vista
- poi: ma figuriamoci se penso al taglio, che sono qui a capire come mantenere i capelli dopo aver sospeso fina dopo 6 annetti
- infine: mi ero reso conto che gli ultimi 10 anni di media e social network avevano fatto regredire l'età mentale di una 20ina di anni, ma una prova così è schiacciante.

Che società è quella in cui uno, a 40 anni passati, non è libero di fare le sue terapie e cercare di tenere il più a lungo possibile qualche pelo in testa in modo dignitoso, ma deve anche pensare al taglio giusto, perché le donne guardano ancora dei parametri che in passato erano prerogativa solo degli adolescenti?

mah... spero di aver beccato io una singolarità patologica, ma ci credo poco.


Fate leggere questa cosa al De Rossi, per favore.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Ho letto questa storia e mi rattrista constatare che le donne guardino a parametri che una volta erano circoscritti alle adolescenti. Io la chiamo adolescenza prolungata (parlo di quelle 40/50enni che giocano a fare le ragazzine magari mettendo i leggings delle figlie, che si sfogano all'8 marzo dando sfogo alle loro pulsioni represse verso maschi desiderabili di cui un solo sguardo o apprezzamento le farebbe sentire più piacenti e sicure di se.

Nelle palestre che ho frequentato è pieno di questi esemplari di donna moderna la cui presunta emancipazione allontana dai valori veri della vita ma queste constatazioni non portano a nulla, casomai sul binario sbagliato delle interpretazioni.

La società, e mi preme ribadirlo, non è solo questa, è anche quella fatta di persone che al di la della loro età anagrafica hanno sviluppato dei valori degni di questo nome che fanno valutare le persone anche nel loro contenuto.

Nessuno nega che una persona in forma e piacente non attiri le attenzioni altrui, la presenza è certamente una ottima carta di presentazione nella società non solo sentimentale ma anche lavorativa. Un Brad Pitt calvo non avrebbe certo avuto il successo che ha ottenuto con la sua densità da gatto persiano ma i riferimenti estetici non sono l'unico elemento.

Il problema è che la società odierna sta plasmando tutti in una sola direzione: bellezza, successo, soldi per cui se se fuori da questi status sei fuori dalla società...in verità sei fuori solo da quella società che punta a questi falsi valori che non considerano la persona come essere umano, come insieme di caratteristiche interiori.

Probabilmente nelle avventure, nei rapporti basati sulle apparenze, in certi mestieri, l'estetica andrà pure per la maggiore ma i rapporti duraturi, saldi, veri, si fondano sul carattere.

A quel 40enne che ha raccontato questa storia direi di guardarsi meglio attorno, la stessa cosa che direi a un 20enne. Mia cugina che frequenta l'università sta con un ragazzo mezzo calvo, si amano veramente stanno bene e i loro amici sono persone normali, figli di impiegati, operai, persone che forse nella loro vita non hanno avuto il tempo di fossilizzarsi su capelli e addominali ma hanno badato alla sostanza trasferendo questi valori ai loro figli.

La verità è che tutti coloro che manifestano sofferenze immani per i capelli appartengono in buona parte a una società che li ha lasciati troppo liberi di farsi catalizzare sui falsi canoni dell'estetica ed oggi ne pagano le conseguenze.

Non è un caso se questi parametri appartengono al mondo moderno dove la gente ha più possibilità di dedicarsi al corpo, di frequentare i social, di avere esempi negativi dal mondo del gossip etc. Credo che in questo Internet abbia giocato un ruolo davvero negativo unitamente alla televisione.

Ora direte: De Rossi non hai voce in capitolo, tu non sei calvo etc. come se chi ha i capelli non possa avere una propria visione della vita.

Avanti pure con giudizi e critiche, ormai ci sono abituato!


 

chalmers

Utente
6 Maggio 2015
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DeRossi, mi guardo parecchio intorno, è per quello che questo aneddoto conferma la mia visione sociologica :)
A parte gli scherzi, hai ragione, ma forse entrambi esageriamo: io nell'applicare questa visione pessimistica della società a un settore troppo ampio, e tu a pensare che sia un fenomeno circoscritto a certi ambienti.
Purtroppo credo che l'edonismo, il peterpanesimo e la dipendenza dell'immagine siano un fenomeno trasversale a età, classe sociale, condizione economica, etc. Esempio: potrebbe accadere che in una qualsiasi famiglia solida e apparentemente fondata su valori concreti la moglie se ne scappi con un altro uomo (o toy boy), perché annoiata dal marito spelacchiato o panciuto, ma che magari si fa un c. così per la famiglia e i figli (che barba, eh?).

Ti posso dire che nel mio caso (mi sono trovato single a quasi 40 anni), se non avessi mantenuto con le cure e non avessi ripristinato un po' la chioma (sono ancora messo meglio oggi di quando avevo 25 anni), avrei avuto ben poche chance di sperimentare e conoscere altre donne.
Sì, io a 40 anni, e loro in varie fasce d'età... quelle in cui può essere necessario avere i capelli (20-26) e quelle dove non dovrebbe davvero importare più (dai 30 fino oltre i 40).


 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Ciao,
certamente la teoria della donna annoiata dal marito trascurato e panciuto è molto valida. A me ne sono capitate diverse specie in palestra di situazioni del genere (che ho rifiutato nonostante alcune begli esemplari) ma a fare il giocattolo della mogliettina repressa e sentirmi in colpa per aver cornificato il povero marito magari trascurato per tirare avanti la famiglia proprio non mi va giù.

Ma considera anche che quel tipo di donna è trascurata e quindi amplifica i propri desideri. Stiamo parlando di storie, se io voglio farmi una storia o se preferisci una bella scop...è chiaro che scelga una bella mula e non una racchia ma la racchia non sta all'uomo come la calvizie sta alla donna.

Posso portarti mille esempi di amici, conoscenti, colleghi senza capelli che ci sanno fare, hanno fascino e rimorchiano in continuazione secondo la famosa legge della chimica (o sex appeal), puoi averci tutti i capelli di questo mondo ma se non hai sex appeal non vai molto lontano.

Però io parlo della costruzione di relazioni serie non di avventure dove se hai presenza, una bella auto, più soldi in tasca etc. ti aprono più porte nelle avventure.

Si probabilmente io ho una visione opposta perché ho frequentato per anni certi ambienti e mi hanno un po nauesato, sono stanco di puzza sotto al naso, snobbismo, fidanzate/mogli deluse, etc.

Io mi curo, ho un fisico decente, credo anche un buon carattere ma non sfrutto queste cose per fare conquiste anzi se una donna mi apprezza per come sono fatto esteticamente quasi mi delude, preferisco una che mi dice: tu sei diverso, tu non hai cercato di portarmi a letto il giorno dopo o la stessa serata, tu sai discutere, tu sai farmi ridere etc. che sono tutti elementi della profondità di una donna che evidentemente è lontana da certi clichet.

 

chalmers

Utente
6 Maggio 2015
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hai toccato diversi temi che mi stanno molto a cuore :)
- la moglie annoiata dal marito: e chi l'ha detto che il marito la trascura? purtroppo al giorno d'oggi le persone sono sempre sul mercato...
- il fascino: certo, prescinde dall'avere i capelli o no. Ma, secondo me, devi comunque avere un aspetto decente, sul quale lasciar sviluppare la propria auto-determinazione e sicurezza (da cui poi deriva l'appeal etc). Non tutti, da calvi o rasati, superano la soglia minima di sufficienza
- la donna che ti apprezza solo fisicamente: concordo con te, e ne sono stanco pure io (forse perché noi agati siamo ben consci della caducità dell'aspetto estetico). ma (putroppo) pare che sia, nella maggior parte dei casi, l'unica via di accesso alle persone di sesso opposto.
- aggiungo: la donna che ti continua a cercare per una botta e via (l'altro parametro effimero: la sessualità. anche questo ben noto agli agati). anche qui, nausea; per quanto potrà durare?


 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Posso solo dirti che io sono un buon osservatore e ciò che noto è che la maggioranza dei calvi sono trascurati nel loro fisico come se la perdita dei capelli avesse indotto in loro un senso di abbandono: perdo i capelli allora lascio perdere anche tutto il resto.

Secondo me questo è un grande sbaglio cioè lasciarsi andare che è poi grosso modo ciò che fanno molte donne impegnate/sposate.

Io parto dal principio che la cura del corpo è una cosa principalmente per se stessi oltre che essere una cosa divertente (a me piace far sport, cucinare, studiare le diete etc.) e anche saper cucinare ad esempio è un'ottima arma di seduzione.

Io molte ragazze le ho conquistate non con gli addominali ma in cucina ma sto parlando di relazioni che vanno al di la della botta e via cosa che non ho mai cercato.

Posso dirti che io anche a 18 anni non ho mai cercato l'avventura, ho frequentato le palestre per allenarmi, i locali per divertirmi e ballare, il mare per fare vela e apnea, la montagna per fare trekiking. Io ho una visione fuori dal coro, non faccio assolutamente media ma nella mia visione più umana ci sto molto molto bene e se anche domani mi svegliassi senza un capello non me ne fregherebbe assolutamente niente.

Per me i capelli sono una sfida perché anni prima ci ho sofferto ingabbiato anch'io da una visione molto esteta della vita ed ora per me essi sono solo una sfida: mi avete fatto soffrire, bene ora vi frego e vi faccio ricrescere e poi magari per sfizio vi raso tutti a zero.

Credo e concludo che comunque il single amplifichi molto certi problemi perché il single gioca in primis sulla sua fisicità, la sua carta di presentazione, comunque torno a ripetermi secondo me la strategia vincente di chi ha problemi tricologici che si notano è quella di lavorare molto sul carattere e il fisico abbinando look e vestiti giusti, perdere qualche kg, farsi crescere barba o baffi per riempire e controbilanciare e cercare di mostrare alle donne ciò che in noi è più interessante.

Dopo tutto il fisico è un'impalcatura, chiaro che se una donna cerca un uomo giocattolo cercherà il più bello e prestante ma dopo quell'impalcatura se non ci sono contenuti finisce tutto e si è nuovamente soli, quella solitudine che non ti ripaga e capisci che ti sei ammazzato di palestra per sentirti dire che sei solo un uomo da letto quel letto che però lei ha tanto apprezzato.

Io credo che ognuno possa trovare delle persone giuste per se, tutto sta a mettersi in gioco e a saper accettare la sfida.

 

chalmers

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6 Maggio 2015
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hai una visione molto ottimistica, e un ti ammiro. Ma bisogna vedere anche in che terreno nasce.
Tu stai bene rasato, lo hai già sperimentato; hai quindi un ottimo piano B.
Io non posso rasarmi (varie cicatrici, 2 da strip, e una per un intervento più serio; più i plug; più, probabilmente, non starei bene).

Siamo entrambi funamboli, solo che sotto la tua corda c'è una rete confortevole, mentre sotto la mia un baratro con rocce appuntite.
È normale che io cammini pieno di terrore.

Come pure quelli che, ormai calvi, si lasciano andare. Li capisco: quando non riconosci e non accetti ciò che vedi nello specchio, passano le voglie... di tenersi in forma, di comprarsi un bel vestito, etc. Si fugge completamente dall'esteriorità.

In fondo non c'è molta differenza tra chi cura la propria aga e chi si rapa a zero... entrambi hanno paura della degenerazione del proprio aspetto fisico... i primi cercando di fermare il tempo, i secondi portando alle estreme conseguenze il processo.
Ho capito una cosa: tra gli agati, io ammiro soltato chi si lascia andare, senza rasarsi o adottare tagli strategici. Se sono sereni, quelli sì che se ne fregano del giudizio altri. Molta invidia, e moltissimo rispetto.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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chalmers ha scritto:
io ammiro soltato chi si lascia andare, senza rasarsi o adottare tagli strategici. Se sono sereni, quelli sì che se ne fregano del giudizio altri. Molta invidia, e moltissimo rispetto.



Anch'io li ammiro da un certo punto di vista ma per me l'aspetto estetico fa rima con buona preparazione fisica = salute. Chi si lascia andare spesso si ritrova a 40/50 anni in sovrappeso e magari con altri problemi (pressione etc.). La cura del corpo significa star meglio sotto vari punti di vista fra ci quello estetico oltre che quello psicologico. E' riconosciuto che chi fa sport sta meglio sotto vari punti di vista, se uno può giovarne anche con un corpo più longilineo e un viso meno tondo tanto di guadagnato.

Io non farei mai una strep proprio per le cicatrici che comunque so si possono ridurre molto bene anche con l'ausilio del laser non solo del bisturi, a ciò si potrebbe adottare da rasati la tricopigmentazione, le due strategie unite potrebbero dare un bel risultato ma costano soldi.

 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Nich92 ha scritto:
Fai meno il filosofo Derossi, la tua giovinezza e le tue esperienze te le sei fatte. Io a soli 22 anni devo accettare che sarò solo per sempre e non potrò neanche mai sapere cosa si prova a sfiorare il viso di una bella ragazza e tu spari ca**ate da uomo vissuto. Sai cosa vuol dire essere l'unico ventenne stempiato nella propria facoltà, sentirsi l'ultima delle scelte possibili di una ragazza? Ritrovarsi nel fiore dei propri anni intrappolato in un cadavere deforme e invecchiato precocemente? Io non posso neanche rasarmi, tu stai pure bene rasato e continui a parlare! Mi fermo qui, ho le lacrime agli occhi e se continuo finisce che ti insulto.


Ciao Nich, non faccio il filosofo, dico il mio punto di vista in un forum dove ognuno può farlo. Tu hai una tua visione catastrofista dell'estetica, non ti conosco, ti rispetto e rispetto la tua sofferenza perché quella va sempre rispettata. Credo soltanto che se chi soffre provasse a cambiare un po la propria visione dicendo a se stesso chissenefrega di essere l'unico stempiato e chi se ne frega delle tipe che per questo non mi mettono nel loro targhet sarebbe meglio.

Dopo tutto all'università ci vai per studiare non per fare conquiste. Pensa a laurearti e a diventare un uomo di successo.
 

chalmers

Utente
6 Maggio 2015
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De Rossi ha scritto:
Anch'io li ammiro da un certo punto di vista ma per me l'aspetto estetico fa rima con buona preparazione fisica = salute. Chi si lascia andare spesso si ritrova a 40/50 anni in sovrappeso e magari con altri problemi (pressione etc.). La cura del corpo significa star meglio sotto vari punti di vista fra ci quello estetico oltre che quello psicologico. E' riconosciuto che chi fa sport sta meglio sotto vari punti di vista, se uno può giovarne anche con un corpo più longilineo e un viso meno tondo tanto di guadagnato.


Io invece capisco molto bene chi si lascia andare perché ferito nel profondo della propria autoaccettazione.
Io ho il fisico da sportivo pur non facendo assolutamente sport (anzi, mi diverto a dire di essere contrario); ho lo stesso corpo che avevo a 20 anni tranne, ovviamente, la faccia, e i capelli. (uhm, ma forse a 20anni ero già messo malino).
Quindi mi ritrovo gratis una certa forma fisica (non di salute: so bene che non sono allenato), ma ti garantisco che non mi consolerà per nulla quando non riuscirò più ad accettare il mio aspetto tricologico.


Io non farei mai una strep proprio per le cicatrici che comunque so si possono ridurre molto bene anche con l'ausilio del laser non solo del bisturi, a ciò si potrebbe adottare da rasati la tricopigmentazione, le due strategie unite potrebbero dare un bel risultato ma costano soldi.


Sono abbastanza informato sulla questione; brevissimo OT:
Ridurre: se la cicatrice non è già molto sottile (1-2 mm max) la riduzione comporta il rischio di una nuova diastasi, nonché delle alterazioni nella direzione di uscita dei capelli nella zona sopra e sotto la cicatrice.
Trico: solo se è sottilissima (max 2mm) e se hai una densità pazzesca nei dintorni (raro, soprattutto dopo prelievi ingenti).
La soluzione migliore è: (ridurre solo in caso di ottima lassità) + FUE su scar (che ho già sperimentato con buon successo) + trico.
Se hai dei plug (e ce li hai quasi sicuramente se hai una cica pessima), rimuovere i plugs sperando che si noti poco il pitting.
E (forse) si potrà emulare una rasatura decente. Ma ci vuole tanto tempo, tanta pazienza e risorse emotive, prima e durante. (il rinnovo della trico; quanto durano i trapiantati in scar, etc.)
Ovvero: il mio piano B è tanto difficile quanto il piano A, ovvero continuare a lottare per evitare il più a lungo possibile la necessità di rasarmi.

Tutto questo per dire che mi sento a metà strada tra il tuo ottimismo e il pessimismo totale di Nich... in cui un po' mi riconosco, anzi lo voglio consolare un po': a 20/21 anni non solo ero uno dei pochi stempiati, ma avevo già degli orrendi plugs effetto bambola sulle tempie, che tutti fissavano con divertita curiosità -- nel caso, Nich, ti stessi chiedendo se ci può essere di peggio... ci sono andato in giro per 12 anni.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Io faccio un ragionamento: una persona ha un problema che lo rende insicuro (i capelli), questa persona ha delle possibilità: chiudersi in se stesso e isolarsi, viversi tutto male, cercare di andare avanti trovando delle motivazioni per farlo. Io non ho fatto trapianti e non sono calvo ma tra i 20 e i 28 anni cioè nel clu della mia vita sociale ero diradatissimo tanto da arrivare a rasarmi. Ho vissuto alcune ironie da parte di amici/conoscenti, sono stato insicuro con le ragazze etc. Poi però ho conosciuto anche delle persone diverse e meno superficiali ed ho avuto delle bellissime storie nonostante i capelli.

Quindi anche se ora ho recuperato, non ho fatto trapianti riusciti male etc. ho comunque vissuto tutta una serie di problemi quindi non credo di essere l'ultimo a poterci riflettere.

Sto solo cercando di dire che nonostante certi problemi che su alcuni hanno evidentemente un peso molto marcato, abbiamo comunque le capacità di reagire e di cercare delle persone meno superficiali che concentrano tutta la loro attenzione sull'aspetto esteriore.

Questo è certamente più difficile nell'età di Nich che per un 50 enne che magari al fascino associa una buona posizione economica, ma non esistono solo gli estremi. Io sono un buon osservatore e vedo spesso uomini calvi con delle belle ragazze, non oso immaginare che sono tutti pieni di soldi e non sono nemmeno tutti palestrati.

Questa società sta mettendo sempre di più l'immagine prima di ogni cosa, se già guardo i miei genitori, le loro foto, i loro amici erano tutte persone normali, nessun palestrato, niente sopracciglia rifatte, seni finti, era una società che badava di più alla sostanza e ai valori.

Io credo che quei valori ci siano ancora oggi perché molti genitori hanno saputo trasmetterli ai figli mentre altri non hanno saputo farlo favorendo le loro insicurezze perché quei ragazzi sono diventati le prime vittime di questa società.





 

chalmers

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6 Maggio 2015
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i genitori trasmettono i valori ai figli, poi i media e fb li distruggono :)

comunque manterrei una netta e salutare distinzione tra la condizione psicologica nell'aga e negli effluvi ricorrenti. Nel secondo caso si tratta di condizioni dure ma c'è la speranza del miglioramento (anche spontaneo). Nel primo caso si vive una condizione di degenerazione continua e inesorabile, che mima, per alcuni, l'esperienza del decorso di patologie ben più gravi.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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chalmers ha scritto:
i genitori trasmettono i valori ai figli, poi i media e fb li distruggono :)

comunque manterrei una netta e salutare distinzione tra la condizione psicologica nell'aga e negli effluvi ricorrenti. Nel secondo caso si tratta di condizioni dure ma c'è la speranza del miglioramento (anche spontaneo). Nel primo caso si vive una condizione di degenerazione continua e inesorabile, che mima, per alcuni, l'esperienza del decorso di patologie ben più gravi.



Senz'altro ma le aspettative sono una cosa e i risultati un'altra. Io ho convissuto con un diradamento marcato per anni (gli anni più belli), ho una coppia di amici lui più capelluto di me, oggi completamente calvo, sta con una ragazza bellissima più bella di tutte le belle che gli correvano dietro quando i capelli li aveva, non va in palestra e non è ricco.

Quando mi rasai la prima volta ero incavolato nero. Avevo fatto di tutto per i capelli (anche se le visite erano fatte coi piedi), spesi un capitale in fiale e integratori (inutili), e per paradosso conobbi una ragazza molto carina con cui sono stato 3 anni, anni molto intensi. Lei un giorno mi disse: io sto con te perché mi piaci non per i tuoi capelli (avevo 27 anni, soffrivo per i capelli ed ero insicuro).

Questo senza voler generalizzare ma quando conosci persone così ti ricredi, ti senti amato e voluto e allora dici a te stesso: allora qualcosa valgo! Queste sono esperienze importanti perché cancellano tante sofferenze in un colpo solo.

La palestra mi ha dato sicurezza, mi sentivo più sicuro di me, imparai a piacermi e a propormi in modo più grintoso nei confronti di quel mondo sempre pronto a giudicarti.

Credo che la società, i media, facebokk e cavolate varie giochino certamente un ruolo ma il nostro carattere ne gioca uno altrettanto importante.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Nich92 ha scritto:
Certo che è un forum, quindi sei libero di esprimere la tua opinione. C'è solo un piccolo dilemma morale. Immagina una persona sana che si iscrive in un forum di zoppi e scrive quanto sia bello camminare e correre senza problemi. Capirai che augurare una morte lenta e dolorosa a una persona del genere è il minimo.


Si ma ti dimentichi che io ho avuto un diradamento diffuso durato anni e che solo ora sto recuperando ed ho ancora molta strada da fare. Sono quindi dentro direttamente a certi problemi che ho vissuto personalmente, inoltre constatare di non avere aga è una cosa recente, io ho usato finasteride, ho usato minox, ho vissuto tutto il calvario di queste cure nei periodi più belli quindi non sono assolutamente estraneo a questi problemi ne come età ne come sofferenza personale.
 

mattafix

Utente
11 Gennaio 2012
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Leopoldo finiamola di scrivere sciocchezze (mi pare stai riempiendo il forum).falla tutta una università seria poi dopo esprimiti