chalmers ha scritto:
quando, a 17 anni, ho cominciato a stempiarmi aggressivamente, pensavo che sarebbe arrivata un'età in cui la tragedia si sarebbe ridotta a qualcosa di meno grave... forse quasi una cosa normale.
invece stasera, a 42 anni suonati, mi sono ritrovato a parlare con 2 parrucchiere (40enni) che conosco, e che mi esortavano ad adottare un taglio meno antico (autoprodotto con rasoio a 2,5cm, capelli tirati indietro), più scompigliato, per passare da un 4 a un 10. Secondo costoro ho un taglio troppo perfettino e uniforme.
Ora, nella mia mente sono passate come lampi molte considerazioni, tra cui:
- in primis, povere tapine inconsapevoli del proprio mestiere, che, pur pettinatrici di professione, non vi accorgete che la metà frontale è trapiantata, e per giunta repair sulle tempie (in cui ho ancora dei plugs di un macellaio italico), pur con i capelli tirati indietro e l'hairline ben in vista
- poi: ma figuriamoci se penso al taglio, che sono qui a capire come mantenere i capelli dopo aver sospeso fina dopo 6 annetti
- infine: mi ero reso conto che gli ultimi 10 anni di media e social network avevano fatto regredire l'età mentale di una 20ina di anni, ma una prova così è schiacciante.
Che società è quella in cui uno, a 40 anni passati, non è libero di fare le sue terapie e cercare di tenere il più a lungo possibile qualche pelo in testa in modo dignitoso, ma deve anche pensare al taglio giusto, perché le donne guardano ancora dei parametri che in passato erano prerogativa solo degli adolescenti?
mah... spero di aver beccato io una singolarità patologica, ma ci credo poco.
Fate leggere questa cosa al De Rossi, per favore.