Marlin e Julien: olio di palma?

de rossi

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9 Agosto 2007
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Marlin ha scritto:
non capisco tutto questo entusiasmo di De Rossi per una cosa che viene ripetuta da anni e che è risaputa sino a essere diventata un luogo comune e da cui si è partiti qui per metterla in discussione. Se bastava uno studio del genere per farti felice te ne potevo postare una pagina (la mamma della ricerca-marketing è sempre incinta...[:)]).



Ciao, entusiasmo dettato dall'essere un fan dell'Olio Extravergine di Oliva quale elemento di nutrizione, gusto, cultura, storia e tradizioni italiane. L'Olio Extravergine si accompagna alla mia alimentazione da quando sono nato, me ne affascinano i processi produttivi e le proprietà organolettiche e per me tutto ciò è entusiasmo anche quando leggo qualche studio a favore del suo utilizzo.

Comunque resto d'accordo con te sugli eccessi anche di sale e zuccheri (pensa solo che qui si mangia senza sale e lo zucchero quello inteso da cucina solo 1 cucchiaino a colazione e stop, per il resto unico dolciume la cioccolata amara al 85% comunque con moderazione).

Ad ogni modo anch'io ho postato per Par condicio quello studio dove si asserisce che pochi grassi saturi favorirebbero l'Ictus ma personalmente non ci credo. Un Ictus è un infarto del cervello e i più sanno che questi problemi si hanno per motivi ostruttivi.

Chi pratica le ostruzioni? Le cosiddette Ateromi (placche!) Che sono le placche? Sono particelle lipo-proteiche di Ldl! Pertanto non c'è bisogno di uno studio o di un altro per dire che un'arteria Infarcita di [:D] di materiale lipidico è più soggetta a causare questi problemi (dove chiaramente concorrono altri fattori come ipertensione e densità del sangue).

Qui c'è un articolo illuminante a favore di questa tesi:

http://www.my-personaltrainer.it/cardiopatia-ischemica/ateroma-placca-aterosclerotica.html

Comunque in generale sui grassi saturi, senza esclusione dalla loro provenienza, la American Heart Association raccomanda di limitare i grassi saturi a meno del 7% delle calorie quotidiane.

 

marlin

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Beh, se sei un fan dell'olio di oliva allora mi meraviglio che studi simili non li conoscessi già...dicono da anni più o meno sempre queste cose.

I grassi saturi sono stati demonizzati, ma molti studi recenti li stanno riabilitando. L'oleico è solo un monoinsaturo, miracoli non ne fa, qualcosa in più possono fare i polinsaturi come gli omega3.

Anche se si è parlato male dell'italiano medio, la nostra popolazione è una di quelle che consuma da sempre molto olio di oliva e appunto paradossi come quello francese o ispanico (non spagnolo) non se ne vedono, siamo messi bene come longevità, ma i giapponesi che si cibano più di pesce sono messi ancora meglio.

Per gradire ecco uno studio cinese recente sul paradosso francese:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25727903

Io amo più i formaggi che l'olio quindi i miei auspici ed entusiasmi vanno più in questa direzione...[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

zimmerman

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26 Novembre 2013
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Marlin ha scritto:

Non so dove sia finito il mio post precedente in cui ribadivo che nella grande distribuzione si possono comprare cibi sanissimi, basta saper scegliere.

MA - r l i n


sicuramente basta saper scegliere ma non c'è tutta questa varietà, fosse per me comprerei solo in negozi dove c'è più attenzione al prodotto tipo naturasi
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Marlin ha scritto:
Beh, se sei un fan dell'olio di oliva allora mi meraviglio che studi simili non li conoscessi già...dicono da anni più o meno sempre queste cose.

Posso dirti che mi lascio molto influenzare dalle percentuali cioè se 10 studi su 2 sono a favore dell'olio extravergine io lo do per buono, forse non è un metodo molto giusto considerando il marketing che può esserci dietro ma guardiamo anche un aspetto e cioè che molti di questi studi sono stranieri, spesso americani e non vedo relazioni di marketing tra gli yankiees e il ns olio d'oliva.

Al di la di ciò non voglio mettere a tutti i costi sotto accusa i grassi saturi, ci mancherebbe ma un grasso saturo è e resta un grasso saturo mentre l'olio d'oliva è un mix di sostanze cioè polinsaturi, monoinsaturi e saturi + vari antiossidanti ma la % di saturi è comunque bassa (anche se va sempre soppesata con le giuste quantità).

Nb: Lo studio che hai allegato parla di 15 soggetto monitorati per 14gg...mi pare un po poco. Posso portarti l'esempio di mia zia vissuta in Francia fino a 70 anni dove ha fatto una dieta con una buona % di formaggi (che in Francia sono ottimi).

Inutile dirti che aveva il colesterolo alto e giunta in Italia cambiando alimentazione (limitando i formaggi) il suo colesterolo è sceso a livelli ottimali tanto è che oggi a ben 90 anni non assume statine.

Ora, benché il colesterolo apportato dalla dieta riguardi solo un 30/35% del totale resta comunque una % importante per tenere sotto controllo i propri valori ematici con particolare attenzione all'apporto di grassi saturi con la dieta.

E' infatti giusto ricordare che l'Hdl ripulisce le ns arterie e spinge l'Ldg ad essere metabolizzate dal fegato anzicchè appiccicarsi alle ns arterie e l'Hdl è promosso dai grassi MONOINSATURI e dall'attività fisica.

Il grosso problema dell'uomo moderno (più che l'italiano medio) è la sedentarietà, l'apporto calorico in eccesso, l'apporto di grassi saturi in eccesso, la povertà di grassi polinsaturi e l'eccesso di elementi nocivi come fumo, alcolici e sale.

Di certo c'è da interrogarsi sul come mai, nonostante il Paradosso Francese l'Oms abbia deciso di mettere sotto accusa i vini...

http://www.albanesi.it/dietaitaliana/blu/articoli/1omsgen.htm

Ora immagino che qualcuno potrebbe commentare che l'Oms è occultamente spinta dal marketing dei produttori di birra germanici dove il vino rosso sta avendo un enorme successo negli ultimi anni tanto da mettere in crisi pure la October Fest!

Insomma, tralasciando sui presunti paradossi, certamente mia zia vissuta 40 anni a Parigi e col colesterolo alto nonostante bevesse vino tutti i santi giorni abbia visto il suo colesterolo crollare una volta abbanonati i formaggi sarà un caso isolato ma a me dice molto.

Viceversa la longevità dei Sardi ben nota alle cronache ci dice che essi sono tutti buoni mangiatori di verdure, frutta secca e consumatori di olio d'oliva ma qualcuno (sempre per marketing) spinge a dire che la loro longevità dipenda dai formaggi (secondo me c'entra molto anche l'assenza di stress e l'aria buona!).

http://www.adnkronos.com/salute/2014/12/30/dieta-dei-matusalemme-sardi-per-vivere-fino-anni_ofYvdF30ab1QdDNdErTK7L.html

Ognuno faccia le sue scelte e segua ciò che ritiene più attendibile, io posso solo ringraziarvi per il confronto (costruttivo) che nasce da queste conversazioni sperando di arrivare tutti a 100 anni e oltre.



 

marlin

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Per partecipare al paradosso francesi bisogna essere francesi di nascita non di adozione...[:)]

Comunque il butirrico nell'intestino è un toccasana per il microbioma (questo te lo può dire anche Julien che non è pro-saturi).

14 soggetti non sono molti, ma tieni conto che i cinesi non sono mangiatori di formaggio (lo ritengono latte andato a male) e non sono quindi sospettabili di marketing in tal senso, mentre gli americani mettono l'olio di oliva in capsule che poi ti vendono carissime (una vera presa in giro) parlando di omega-9...

Sicuramente i sardi che vivono a lungo sono quelli dell'interno e delle zone della pastorizia, quindi tutto merito dei latticini...[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Sto facendo molte letture e mi accorgo che al di la di questo o quello studio, le analisi sui centenari riservano spesso scenari contrastanti probabilmente con legami profondi anche col Dna e col luogo.

A proposito di formaggi e di sardi, cito questo articolo:

la famiglia più longeva del mondo, i Melis, 828 anni e 45 giorni divisi tra nove fratelli, vive a Perdasdefogu (ed è entrata nel Guinness dei primati). Abbiamo un archivio della longevità di 3.100 centenari, fra deceduti e viventi, oltre ai dati di 20 mila persone vissute oltre 90 anni dice Deiana (che i suoi 373 centenari li conosce tutti, e viene sempre invitato ai compleanni). Gli anni di vita extra dei sardi, secondo Deiana, sono il frutto di più fattori: tratti genetici e ambiente. Molti dei nostri centenari sono sopravvissuti alla malaria, presente in Sardegna fino al 1950, e molti sono portatori sani di beta-talassemia: sono stati sottoposti a bordate di antigeni che hanno selezionato certe linee genetiche favorendo quei tratti legati alla longevità spiega. Detto questo, bisogna guardare anche a come hanno vissuto: pastori e contadini all’aria aperta, in un clima mite. Uno degli alimenti principe della loro dieta è il formaggio sardo, dove abbiamo trovato microrganismi che hanno un’azione positiva sul metabolismo dei grassi e del colesterolo. E poi si nutrono con alimenti autoctoni caratterizzati da un’elevata biodiversità.

Dobbiamo metterci tutti a mangiare formaggio, come i sardi? Puntiamo sulla dieta mediterranea? Diventiamo vegetariani? La lezione dei longevi, a tavola, è tutt’altro che univoca. La 95enne Olga mangia carne, formaggi e latticini, pasta e pane. Il suo coetaneo, Ugo Sansonetti, atleta altrettanto stupefacente, fa colazione da sempre con un uovo sbattuto con zucchero, pane e marmellata e mezzo litro di latte appena munto. Salvatore Caruso, calabrese di Molochio (Reggio) di anni ne ha 108 e si nutre di fagiolini verdi, olive, pane integrale, vino e poca carne.

http://www.panorama.it/scienza/salute/vita-oltre-cento-anni/

Poi c'è Veronesi che asserisce che...(ma tu non lo condividi) e che però rispetto allo studio da te postato (con 14 partecipanti), lui ne mette in gioco ben 7000 dimostrando che l'olio extra-vergine d'oliva protegge anche il cervello. (Sembrerebbe che negli anziani un consumo regolare è in grado di ridurre il rischio di ictus del 41%):

http://www.fondazioneveronesi.it/articoli/cardiologia/con-lolio-doliva-si-previene-non-solo-linfarto-ma-anche-lictus/

Altri studi di Veronesi:

http://www.fondazioneveronesi.it/articoli/cardiologia/il-colesterolo-cattivo-si-vince-con-una-buona-alimentazione/

http://www.fondazioneveronesi.it/articoli/cardiologia/olio-extravergine-doliva-elisir-di-lunga-vita/

Come vedi ognuno dice la sua!
 

marlin

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Se parliamo di Veronesi, il rischio marketing è molto alto....

Ovviamente io ho preso lo studio significativo più recente a favore dei latticini e questo ha 14 soggetti, ma ce ne sono molti altri, c'era un utente qui che li postava tutti e molti erano dell'Un. di Upsala, in Svezia.

Non credo che l'olio di oliva ammazzi, ma che, specialmente qui da noi, sia davvero sopravvalutato. Ovvio che controbilancia il palmitico con gli altri grassi e polifenoli che agiscono in senso opposto e magari la somma finale è positiva. ma resta un grasso e da trattare come tale, ossia da preferire ad altri grassi se questi ultimi sono in eccesso, ma con cui non eccedere a sua volta.

Intanto ho ripreso l'aglio marinato dopo aver visto che quello di Madama Oliva ha l'olio di girasole.

L'aglio è la pianta più terapeutica di tutta la faramacopea erboristica (come si vede bene anche dal fitoDB dell'ministero dell'agricoltura USA), l'avevo sospeso da un po' perché mi aveva un po' stuccato, quindi c'ho pensato un po' a riacquistarlo, poi ho visto che era sott'olio di girasole e l'ho preso, ossia alle attività dell'aglio si aggiungono quelle di questo tipo di olio.

L'aglio marinato è l'unico aglio che non da problemi sociali (almeno quando è fatto a regola d'arte), ossia non rilascia odore (ed è pure digeribile), è probabile che abbia meno attivi dell'aglio crudo, ma se ne possono magiare molti più spicchi senza problemi per recuperare le quantità benefiche (sopratutto se piace). Quello che mi piaceva di più era un prodotto spagnolo che anziché sott'olio era sotto aceto, ma leggero molto annacquato, solo che non lo trovo più.

Anche aglio e cipolle che fanno benone (anche alla capigliatura) hanno i loro sides se presi in eccesso, in particolare possono indurre anemia, fluidificando molto il sangue.

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Purtroppo con l'aglio ho dei grossi problemi gastrici (mi fa male più del pepe e ho detto tutto). Personalmente sono un cultore di tutto ciò che è di origine vegetale (con le dovute attenzioni!), ma resto comunque convinto che sia tutta una questione di quantità ergo di calorie e di bilanciamento fra i vari cibi.

Recenti studi (sperando che non siano legati al merketing) asseriscono che molti grassi saturi sono pericolosi ma che lo sarebbero anche troppi pochi, della serie In medio stat virtus come dicevano i latini.

Se guardiamo ai centenari sardi notiamo che oltre all'aspetto genetico (e li non possiamo farci nulla), essi sono tutti uomini appartenenti ad un'epoca sana dal punto di vista di stress, smog e sedentarietà che non sono per niente aspetti trascurabili.

La manipolazione è un elemento introdotto su larga scala dall'uomo moderno e pensare che molti di questi centenari (già adulti durante la 2 guerra mondiale!) erano in molti casi dei fumatori!

Questo è uno degli articoli più interessanti che avevo letto e che ho salvato...

I 500 centenari arruolati nello studio dell'Albert Einstein College of Medicine di New York mangiano, bevono, fumano e si lasciano andare ai piaceri dell'ozio esattamente come il resto delle persone, che sono destinate a interrompere il loro cammino nella vita a un' età media tra 75 e 80 anni

L'articolo completo qui:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/08/04/centenari-si-nasce-lo-stile-di-vita.html?refresh_ce
 

de rossi

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Aggiungo una nota di colore: pratico sport da quando ho 16 anni, ho fatto ogni genere di sport particolarmente il ciclismo su strada di cui resto tuttora un grande appassionato. Ebbene giorni fa mi fermo avanti a una fontana e mi metto a dialogare con un altro collega dei pedali. Gli chiedo da dove viene e quanti anni avesse (dati i capelli bianchi). Mi indica una località in collina a circa 500 mt s.l.m. e considerando la calura che faceva mi sono davvero complimentato.

Ne è nata una interessante discussione e il tizio mi rivela di avere 85 anni suonati (cosa cui non credo infatti mi mostra la sua patente felicemente rinnovata!). Mi dice inoltre di aver preso a pedalare ad appena 75 anni...quando ha smesso di fumare 2 pacchetti di sigarette al giorno! Inoltre ha una bici pure bella pesante e non da corsa bensì da passeggio!

E pensare che io faccio tanto il salutista e per salire dove abita lui ci arrivo distrutto e non certo col caldo estivo! (Ed ho un telaio da corda di 6kg). Genetica my friend, la genetica è quasi tutto nella vita.
 

paolone

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26 Aprile 2014
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interessante questa discussione

anche secondo me come dicono nell'articolo la genetica gioca un ruolo determinante
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Paolone ha scritto:
interessante questa discussione

anche secondo me come dicono nell'articolo la genetica gioca un ruolo determinante



Già però c'è da dire che le arterie della maggioranza dei centenari non conoscono l'olio di palma [:D]
 

paolone

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26 Aprile 2014
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vero
peró molti erano fumatori,peggio l'olio di palma del catrame?[:D]

ripensandoci ci sono zone geografiche molto longeve e non sono tutti parenti tra loro,quindi è ovvio che anche il contesto e l'alimentazione fanno la loro parte
 

marlin

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Le arterie dei centenari conoscono però bene l'acido palimitico, sia che usino olio di oliva, sia che si nutrano di latticini e carni, il palmitico è piuttosto ubiquo.

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Paolone ha scritto:
vero
peró molti erano fumatori,peggio l'olio di palma del catrame?[:D]




Beh almeno col catrame ci si asfaltano le strade, con l'olio di palma nemmeno quello..anzi sarà pure scivoloso! [:D]

Comunque lo scopriremo solo se anche i consumatori di olio di palma diventeranno centenari! Che il fumo sia dannoso è un dato di fatto, tuttavia se vai vedendo moltissimi centenari sono stati fumatori, spesso fino a tarda età, ma oltre ai geni anche i fattori ambientali e la qualità della vita e dei cibi hanno svolto un ruolo importante.

Sicuramente un centenario sardo ha vissuto in un contesto genuino: si è nutrito di formaggi di pecore allevate senza mangimi misti (vedi mucca pazza) e allevate senza steroidi e senza antibiotici a gogo, hanno coltivato i loro ortaggi/viti su terreni fertili e senza rifiuti tossici seppelliti sotto, hanno bevuto acque sorgive e respirato aria buona oltre che a fare molto movimento (non so se avete presente l'attività del contadino o della pastorizia).

Tutto ciò non ha confronti con la vita moderna, (forse ancora sull'Himalaya è possibile trovare dei contesti similari, nella cosiddetta società moderna certamente no).

Purtroppo mancano studi a lungo termine sui consumatori abituali di prodotti a base di olio di palma.



 

de rossi

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....Anzi qualcosa esiste:

Una raccolta di studi condotta dai ricercatori e nutrizionisti italiani come Elena Fattori (**), Cristina Bosetti, Furio Brighenti, Claudio Agostoni e Giovanni Fattore su oltre 50 lavori diversi e pubblicata nel 2014 su The American Journal of Clinical Nutrition, evidenzia che il consumo abituale di olio di palma fa aumentare in modo significativo la concentrazione di grassi nel sangue, dal colesterolo ai trigliceridi (leggi documento). Non solo, il rapporto tra colesterolo cattivo (LDL) e buono ( HDL) aumenta, per cui alla fine si assiste a maggiori livelli di colesterolo cattivo. Un altro elemento evidenziato è la maggiore presenza di colesterolo cattivo nel sangue tra gli abituali consumatori di olio di palma, rispetto alle persone che impiegano altri grassi decisamente più salutari come l’olio extravergine di oliva

http://www.ilfattoalimentare.it/olio-di-palma-e-salute.html

Andando in Usa uno studio asserisce che:

A major public health concern of affluent nations is the excessive consumption of dietary fats which are now closely linked to coronary heart disease. Against this scenario, the tropical oils and palm oil in particular, have been cast as major villains in the U.S.A

Traduco: Una delle principali preoccupazioni della sanità pubblica delle nazioni ricche è il consumo eccessivo di grassi alimentari che sono strettamente legati alla malattia coronarica. In questo scenario gli oli tropicali e olio di palma in particolare sono stati bollati come i principali nemici degli U.s.a.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1836037

In un recente articolo la American Heart Association’s Nutrition Committee sostiene che:
Reducing saturated fat to no more than 5 to 6 percent of total calories. For someone eating 2,000 calories a day that’s about 11 to 13 grams of saturated fat

http://www.heart.org/HEARTORG/Conditions/Cholesterol/PreventionTreatmentofHighCholesterol/Know-Your-Fats_UCM_305628_Article.jsp

Non credo ci sia bisogno di tradurre, dicono che su 2000 kcal in media non si dovrebbero superare i 13 grammi di grassi saturi. Ora con le normali tabelle sui prodotti non è difficile stabilirlo.

Ad esempio, tralasciando l'olio di palma, se tu mangi 100 gr di mozzarella hai già assunto in un colpo solo 11 grammi di grassi saturi e per rispettare questa regola non dovresti assumerne più! E' altresì chiaro che se è facile superare la soglia dei 13 grammi/day di grassi saturi se mettiamo nella ns alimentazione prodotti a base di olio di palma, è facilissimo sforare di molto quei riferimenti.

Nb: non so quanto possa esserci di Marketing in questi studi ma mi viene difficile pensare che grosse associazioni di Cardiologia statunitensi così come italiane ma anche di altri paesi stiano tutte facendo una guerra scorretta all'olio di palma.

Il vero problema non è in se l'olio di palma ma il fatto che esso contiene troppi grassi saturi oltre che a favorire la distruzione della foresta amazzonica e mi sembrano due validi motivi per evitarlo.


 

marlin

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Scusa De Rossi, ma è la scoperta dell'acqua calda, ossia non è che l'olio di palma è stato allarmato così tanto per farlo, ma in seguito a degli studi come questi....

Peraltro il vero business dell'olio di palma non è alimentare, ma è il biodiesel e quindi non è vero che è meno utile del catrame....

I consumatori a dosi elevate di olio di palma si possono trovare nei paesi del Sud Est asiatico e non hanno iniziato a consumarlo da adesso che se ne parla, ma da generazioni, non saranno campioni di longevità, ma nemmeno muoiono prima degli altri se si sconta il fattore paesi in via di sviluppo che sulla longevità ha la principale incidenza dovuta a condizioni igienico-sanitarie meno buone che nei paesi occidentali.

Tieni conto che proprio perché l'olio di palma esiste da sempre esistono anche coltivazioni biocampatibili ossia di palme che non sono state piantate al posto della foresta vergine e non sono poche queste aree, inoltre la palma cresce anche in zone desertiche e può servire a renderle meno aride e più produttive anche per altre coltivazioni con guadagni per l'ambiente.

Ciao

MA - r l i n
 

chelseafc_lad

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1 Gennaio 2015
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L'ultima moda...

http://www.dailymail.co.uk/femail/article-3216279/Would-drink-water-added-fat-Believe-not-s-latest-health-craze-Alice-Smellie-tries-tongue-coating-drink.html

'Saturated fat such as that found in coconuts has been demonised for the past 40 years,' says nutritionist Dr Elisabeth Philipps. 'But experts now realise sugar, transfats and a sedentary lifestyle are the real enemies.'
 

zimmerman

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26 Novembre 2013
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beh è com assumere l'olio di cocco un paio di cucchiaini come fanno molti, metterlo in acqua e portarselo in palestra fa solo più cool[:D]
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Allora, provo a chiarire la mia opinione. Io non cel'ho direttamente con olio di palma ma in linea generale coi grassi saturi. Sappiamo per certo che un soggetto adulto che assume grosso modo 2.000 kcal/die non dovrebbe superare i 15 grammi di grassi saturi al giorno.

Vi basti sapere come riferimento che una busta di parmigiano regiano da 100 grammi contiene 18.7 grammi di grassi saturi, che un uovo contiene circa 7 grammi di grassi di cui un 30% saturi e che in linea generale, al di la degli alimenti, già il ns organismo produce in media 800 mg di colesterolo al giorno e pertanto introdurne altro in eccesso con la dieta è del tutto sbagliato secondo le linee guida della cardiologia.

Tralasciando poi sull'importanza ampiamente dimostrata dell'incidenza dei grassi saturi sui tumori, io credo che il grosso impatto (negativo) dell'olio di palma sia dovuto alle sue alte & di acido palmitico che ebbene ricordare è un grasso saturo.

Pertanto tornando a quelle famose % da non sforare con la dieta, è assai più facile superare la soglia quotidiana di grassi saturi introducendo nella propria dieta quei prodotti da supermercato o da bar/rosticceria, preparati con alte % di olio di palma.

Tralasciando poi su tutto l'impatto ambientale dovuto alla enorme deforestazione creata per le mega-produzioni di olio di palma che hanno distrutto (e stanno distruggendo) interi ecosistemi e costringendo all'emigrazione e alla perdita delle proprie tradizioni, migliaia di individui.

Certamente un soggetto che segue un'alimentazione sana e condisce la propria insalata con 2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva non apporta la stessa % di grassi saturi introdotta consumando i vari prodotti da forno, creme alla nocciola etc. presenti nelle case della maggior parte degli italiani. Molti non lo sanno ma basta già un cornetto da bar e una tazza di cappuccino per farvi andare al limite dei grassi saturi consentiti.

Questa non è la mia opinione ma quella di migliaia di medici sparpagliati sul pianeta che hanno stabilito delle linee guida in base a studi molto ampi che non possono essere ricondotti solo a motivi di marketing.

Poi ognuno di voi è libero di alimentarsi come meglio crede, ci mancherebbe ma siamo qui per discutere e ho detto la mia opinione però vorrei ricordare a tutti che secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ci sono le prove che il consumo di olio palmitico contribuisce a un maggiore rischio di malattie cardiovascolari.


 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Per me le premesse sono sbagliate, ossia non sappiamo per certo... queste cose, tutt'altro...

Per la deforestazione, l'utilizzo di olio di palma come combustibile e lubrificante finisce per rendere risibile un suo boicottaggio di tipo solo alimentare...

Non penso che gli specialisti in cardiologia siano così allarmisti da non consentire di assumere un cornetto e cappuccino per non superare la soglia dei grassi saturi consentiti, sarebbe una cosa clamorosa e risaputa. Allora per le carni ci sarebbe il divieto assoluto. Non è che ti confondi coi grassi trans ?

http://www.my-personaltrainer.it/grassi-fabbisogno1.html

http://www.dottorperuginibilli.it/alimentazione-dietologia/4179-grassi-saturi-inganno

http://www.italiasalute.it/12699/I-grassi-saturi-non-fanno-male-al-cuore.html

http://www.direttanews.it/2015/08/24/i-grassi-non-sono-tutti-uguali-ecco-quali-fanno-davvero-male/

http://www.naturalia.net/i-grassi-saturi-fanno-male-dr/

Diciamo che questo allarme sui grassi saturi in quanto tali è una cosa abbastanza sorpassata...

Ciao

MA - r l i n