ilkraken ha scritto:
Cmq superman invece di fare il finto playboy dillo che ti sei letto una pila di manuali di seduzione. Una volta ne ho letto uno e diceva le stesse identiche cose che dici te, parola per parola.
si vede che quei manuali di seduzione non sono poi tanto inutili, non credi?
io non è che mi credo di essere chissacchì non credere... anche io sono venuto spesso rifiutato, deriso, ecc. ecc. l'unica differenza è che non ne faccio una questione personale, come fanno quasi tutti.
poi non è che stò qui a scrivere per guadagnarmi le grazie di qualcuno o per impressionare qualcuno, scrivo per aiutare le persone che di tutto ne fanno un dramma. come facevo io, e ancora faccio in alcune situazioni.
guardandomi intorno noto sempre di più come le persone sembrano missili intelligenti, che sanno già tutto e non hanno bisogno di imparare nulla. sanno dove devono andare, che cosa devono dire, che cosa devono fare, e soprattutto a cosa devono credere senza sperimentare (prenditi te per esempio), manco avessero 100 anni! quando invece non è cosi. socrate secondo me non sbagliava quando sosteneva che il vero sapiente è quello che sà di non sapere.
mettendomi in gioco, quindi, ho notato come bisogna trascendere il ragionare universalmente e capire che si tratta più di una questione empirica: non è che se per esempio oggi non sono piaciuto a una cozza domani non possa piacere a una superfiga, vi è molta imprevedibilità, soprattutto quando hai a che fare con le donne che la pensano tutte diversamente.
come diceva una persona che conosco non esistono persone che possono piacere in assoluto a tutti, ma che possono piacere in relazione a chi sono e al posto in cui si trovano.
se fai come fà mystery in america, che và da una donna e la prende per i fondelli, qui in italia, quella ti manda a quel paese, mentre lì è una cosa che può piacere. dipende tutto, ripeto, solo dal contesto, da chi sei tu, e da chi è la ragazza. sono troppe le variabili in gioco per poter creare un playboy (come dici tu) universale.
ci sono si caratteristiche che piacciono di più, in generale, rispetto ad altre, ma queste non sono di certo i capelli, o l'estetica se non sei particolarmente brutto.
bisogna perciò preferire i posti dove ci si sente a proprio agio, di certo se ami l'house non puoi andartene vestito da truzzo in una discoteca frequentata dai dark a rimorchiare.
Cmq superman invece di fare il finto playboy dillo che ti sei letto una pila di manuali di seduzione. Una volta ne ho letto uno e diceva le stesse identiche cose che dici te, parola per parola.
si vede che quei manuali di seduzione non sono poi tanto inutili, non credi?
io non è che mi credo di essere chissacchì non credere... anche io sono venuto spesso rifiutato, deriso, ecc. ecc. l'unica differenza è che non ne faccio una questione personale, come fanno quasi tutti.
poi non è che stò qui a scrivere per guadagnarmi le grazie di qualcuno o per impressionare qualcuno, scrivo per aiutare le persone che di tutto ne fanno un dramma. come facevo io, e ancora faccio in alcune situazioni.
guardandomi intorno noto sempre di più come le persone sembrano missili intelligenti, che sanno già tutto e non hanno bisogno di imparare nulla. sanno dove devono andare, che cosa devono dire, che cosa devono fare, e soprattutto a cosa devono credere senza sperimentare (prenditi te per esempio), manco avessero 100 anni! quando invece non è cosi. socrate secondo me non sbagliava quando sosteneva che il vero sapiente è quello che sà di non sapere.
mettendomi in gioco, quindi, ho notato come bisogna trascendere il ragionare universalmente e capire che si tratta più di una questione empirica: non è che se per esempio oggi non sono piaciuto a una cozza domani non possa piacere a una superfiga, vi è molta imprevedibilità, soprattutto quando hai a che fare con le donne che la pensano tutte diversamente.
come diceva una persona che conosco non esistono persone che possono piacere in assoluto a tutti, ma che possono piacere in relazione a chi sono e al posto in cui si trovano.
se fai come fà mystery in america, che và da una donna e la prende per i fondelli, qui in italia, quella ti manda a quel paese, mentre lì è una cosa che può piacere. dipende tutto, ripeto, solo dal contesto, da chi sei tu, e da chi è la ragazza. sono troppe le variabili in gioco per poter creare un playboy (come dici tu) universale.
ci sono si caratteristiche che piacciono di più, in generale, rispetto ad altre, ma queste non sono di certo i capelli, o l'estetica se non sei particolarmente brutto.
bisogna perciò preferire i posti dove ci si sente a proprio agio, di certo se ami l'house non puoi andartene vestito da truzzo in una discoteca frequentata dai dark a rimorchiare.