Caro Marlin
c'è un articolo scritto a quattro mani dal Dott. Marliani e dal Dott. Gigli sull'alopecia areata in cui si parla proprio dell'acido lattico:
...capelli (o i peli) colpiti dalla malattia, dopo la distruzione delle guaine, per un danno metabolico che porta a produzione prima di acido lattico poi di squalene, cadono per lo più in catagen. Non cadono in anagen come si è sempre detto e scritto. Cioè (direbbe Alfredo Rebora) i capelli tentano di rifugiarsi in telogen stadio i cui la noxa patogena non può più colpire. La quota di capelli che cade in anagen avrebbe avuto un danno delle guaine di tale entità da non permettere al follicolo neppure il tentativo di fuga, attraverso il catagen, verso il telogen...
Una degradazione delle guaine è costantemente osservabile nella alopecia areata. Personalmente riteniamo che sia causata da due rifiuti metabolici: l'acido lattico e lo squalene.
La formazione di acido lattico, per quanto l'epidermide sia dotata degli enzimi specifici della glicolisi e del ciclo di Krebs, si ha a partire dal glucosio e dai trigliceridi. L'acido lattico è normalmente presente nel sudore ed ha, con l'acido glutammico e con l'acido aspartico, funzione tampone. Ovviamente sue alterazioni quantitative provocheranno oscillazioni del pH che per alterazione del ciclo di Krebs (il cui pH ottimale è 7,35) alterano la sintesi dei grassi di superficie. Cioè a variazioni del pH, conseguono variazioni nella composizione degli acidi grassi di superfici...
Al microscopio a luce polarizzata quello che riteniamo un danno da acido lattico si presenta come una spirale nera, una forma elicoidale, tra la cuticola del capello e la guaina epiteliale interna che appare come danneggiata per effetto caustico. La guaina epiteliale interna sembra staccarsi dalla cuticola ed insaccarsi mentre la guaina epiteliale esterna rimane integra.
http://www.sitri.it/A.Areata/areata.html
Per danno da acido latto secondo voi si intende da carenza????
Baci
Cleopatra...[
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