Antica cura sarda.

dexter80

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17 Settembre 2008
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Be', se il brevetto tedesco che comprende una particolare specie di asfodelo fosse davvero similare alla cura sarda, e sempre se quest'ultima funzionasse realmente, credo che farei carte false per procurarmi i principi attivi.
L'aspetto difficoltoso della faccenda riguarda il fatto che le piante dovrebbero essere fresche e non trattate, ciò vuol dire necessariamente recarsi in sicilia o sardegna e saccheggiare, apparentemente senza alcun motivo e senza conoscere i luoghi e le altitudini precise, tutte le liliacee presenti.
Un bel problemuccio, direi....
Aspettiamo aggiornamenti reali da parte di chi ha seguito la cura e di chi la seguira' anche nel lungo-medio periodo (tornando, cioe', ogni tanto in sardegna).
In ogni caso io penso che di fronte a tantissime lozioni commerciali ricche di eccipienti, alcool, glicole,ecc, un buon unguento preparato in casa con potenti sostanze lenenti possa giovare come trattamento coadiuvante ad altre paratiche alternative.
Aspettiamo con ansia[X]
Ciao
 

sfigato

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26 Maggio 2003
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Vi leggo alcuni passaggi di Maria Treben sulla Celidonia,solo un sunto

E depurativa e antianemica,ne consiglia l'uso insieme all'ortica

Parla di una donna che aveva un Ulcera sulla palpebra destra inferiore della grandezza di un bottone,che poi facendo gli esami scopri' si trattava di un tumore alla pelle
Gli fece toccare la zona ammalata per 5,6 volte al giorno con il succo giallo,arancione,finche' spari' del tutto entro un mese

L'uso esterno lo da per calli,verruche,lichen,neoplasie maligne della cute

Vengono utilizzate le foglie,i fiori,le radici,e il liquido interno giallo/arancione a seconda della zona da trattare

Tra i vari trattamenti,ce anche quello per la vista
Sembra che molte persone che portavano gli occhiali,hanno smesso di portarli.

ciao






 

sfigato

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26 Maggio 2003
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A proposito..

La Celidonia,compare anche in una lozione per la ricrescita di capelli,sempre di treben.Pero' non gli avevo mai dato importanza
Invece potrebbe essere valida

Sciogliere in acqua fredda una manciata rispettivamente di:Ortica,foglie fresche di noce,di betulla,e di Sambuco e un fusto di CELIDONIA.Far scaldare fino quasi all'ebollizione poi toglierlo dalla fiamma e lasciarlo riposare per 3 minuti.
Con la meta' di quest'acqua filtrata e un po di sapone di marsiglia si lavano i capelli sciaquandoli dopo con acqua normale.
L'altra meta' del filtrato si versa sui capelli lasciandola agire per alcuni minuti sul cuoio capelluto senza risciaquare con acqua

 

sfigato

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26 Maggio 2003
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Per gli occhi dice che va preparato un succo fresco che si mantiene poi in frigo per oltre 6 mesi
Questo succo vien poi passato sulle PALPEBRE con un dito e lasciato agire 2 ore,poi risciaquarsi e mettere una crema in caso di secchezza.
Praticamente dice che mettendolo sulle palpebre,viene trasmesso all'occhio

Lavare foglie,gambo e fiori e ricavarne ancora bagnati il succo con una centrifuga ad uso domestico.Tale succo va usato solo esternamente
 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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X sf***to
il brevetto svizzero sono le 5 erbe nella percentuale indicata sopra in un litro d'acqua in ebollizzione per 15 minuti poi si filtra e il filtrato si lascia riposare applicare 3 volte una ogni 7/8 minuti
 

cambridge

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21 Marzo 2007
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ok, grazie Nick, avevo confuso la lavanda con la salvia...

Grazie a questi nuovi brevetti scoperti da Marlin il cerchio si è ristretto di molto, le coincidenze ormai sono davvero tante.
 

marlin

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Dunque se un link non si apre potrebbe essere per la versione di Adobe Reader che può essere troppo vecchia o inesistente.

Io penso che i vari dubbi si dissiperanno con le varie prove che faremo, in attesa dell'asfodelo dovrei riuscire a fare una lozione con aloe arborescens (stessa famiglia dell'asfodelo, stessi principi attivi) e tutto il resto, chelidonia compresa...

Ricordiamoci sempre che parliamo di una cura antiustioni, anticicatrici e affezioni cutanee varie, che f o o r s e [:)] agisce anche per l'aga, sta a noi eventualmente provarlo.

La chelidonia dovrebbe avere come pricipio attivo un alcaloide, la chelidonina, che ha attività simili a quelle di altri alcaloidi diventati famosi poi per la ricrescita dei capelli, come quelli del bosso e del veratro (oltre che del papavero che è della stessa famiglia).

Al di là di ortica, rosmarino, salvia e lavanda che son piante note per essere attive nella rigenerazione di cut e capelli, la vera novità sia appunto la chelidonia con l'asfodelo. La calendula va nello stesso senso dell'asfodelo, essendo una pianta notoriamente eudermica e riparatrice dei danni cutanei, quindi ci sta bene, tra l'altro nel brevetto svizzero sembrerebbe essere nella stessa quantità della chelidonia per contrastarne i possibili sides.

Interessante l'uso della chelidonia per gli occhi...

Ma questa pianta è veramente un cult erboristico, perchè pare un'eccezionale cura anticancro:

http://proukrain.com/

L'autore di questa scoperta un dottore ucraino nel 1996 ha dovuto vedersela nel 1996 con qualcuno che voleva liquidarlo per questa scoperta che probabilemente dava fastidio a big pharma (qui veramente la realtà supera la fantasia).

Qui c'è tutta la storia:

http://www.ukrin.com/index_en.html

Speriamo a noi con la cura sarda non succeda altrettanto [:D][:D][:D]

Ciao

MA - r l i n






Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

dexter80

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17 Settembre 2008
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Si ma io vorrei sapere dove prenderesti e come tratteresti le piante menzionate.
Per l'asfodelo siamo d'accordo, ma l'aloe arborescens? la ordineresti da internet, magari il prodotto di bottiglieri?
Potresti spiegare a tutti quali procedimenti si dovrebbero attuare per divertirsi nel preparare una lozione in casa (nel frattempo che tutti aspettiamo risultati del kedos, del fratello buldociu e della cura sarda originale)? Tu come faresti?
Ciao e grazie
 

sfigato

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26 Maggio 2003
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Ora lo vedo,grazie
Non mi ero accorto non di non aver installato acrobat[:I]

Riguardo alla celidonia,se si vuole provarla come lozione credo che il metodo migliore sarebbe ordinarla da qualche parte,e piantarla in un vaso in modo da averla sempre dispobibile in caso di bisogno.
Tra l'altro fa anche molti semi che possono poi essere utilizzati per piantarne altre

Io c'e una cosa che non capisco
Nel preparato della treben c'e l'aloe
Ma lei dice anche chiaramente che puo' essere usato l'assenzio,polvere di assenzio,al posto dell'aloe

L'assenzio da cosa ricordo io,e quello che si usa per fare i liquori e non mi risulta abbia le proprieta' dell'aloe,non ci vedo similitudini

Sulle foglie di noce ho invece scoperto che e contro la Grave caduta dei capelli,almeno cosi' e scritto
Le sue propieta' sono molto simili ai super affermati ortica, rosmarino,e salvia,ossia di migliore circolazione e depurazione del sangue
Viene dato anche un rimedio grossolano,prendendo una foglia di noce,lavandola e strofinandola energeticamente sulla cute dei capelli
Interessante sta cosa delle foglie di noce,a me era sconosciuta
 

marlin

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L'aloe aborescens abbiamo detto dove si può trovare anche a livello di succo nell'altro 3D, oltre che da Bottiglieri:

http://www.aloeveraitalia.com/

Ora non lo trovo ma c'era l'elenco dei punti vendita in Italia di questi prodotti, ad ogni modo tramite il mio biologico riesco a procurarmi un prodotto simile che arriva da un rivenditore di Monza, ma prodotto in Veneto, con tutti i criteri della cura di Padre Zago.

Quella di Bottiglieri sarà eccezionale, ma è già un prodotto finito per capelli e quindi non adatto ai mix che voglio fare.

C'è la versione senza alcool e quella con alcool (anche nel link sopra), prendo quella con alcool perchè a detta di tutti conserva meglio il principio attivo (lo diceva lo stesso padre Zago).

Poi ho preso mano a mano, tintura madre di Iperico (antrachinoni simili a questi), tintura di Rabarbaro cinese (stessi antrachinoni di asfodelo e aloe), tintura di calendula (prima di sapere del brevetto, perchè la considero una pianta analoga o comunque complementare a queste con antrachinoni), un estratto idrosolubile di neem, nota pianta tricofila, che appare nel brevetto del mix 577 segnalato da Xdavid e che si abbina all'Iperico.

Vedrò se aggiungere il Polygonum multiflorum dell'erborsteria cinese, soprattutto se me lo danno in tintura madre (contiene sempre quegli antrachinoni). Per la Chelidonia ho trovato una fonte, ma la devo verificare, probabilmente c'è da fare la tintura in casa, ma non è detto.

Sarà un mix di queste cose, con aggiunta di olii essenziali che ho già di rosmarino, salvia etc.

Praticamente la potrei fare ora, ma aspetto l'aloe, perchè voglio esagerare.[:D]

Ovviamente qui c'è l'alcool (non tantissimo, ma c'è) che a mio avviso in una lozione per capelli non è superfluo e può fare la differenza in positivo, di certo la fa per la conservazione dei principali principi attivi che sono facilmente degradabili.

Comunque vada poi la perfezionerò, magari quando sarà disponibile lo stesso asfodelo. C'è anche l'ipotesi che me la possa far preparare tutta intera da una casa specializzata, ma anche questa è da verificare. In questo caso sceglierò le tinture delle piante citate nel brevetto svizzero, in quelle identiche proporzioni.

Immagino la perplessità di molti verso questi tentativi, ma posso assicurare che, non credendo alle formule magiche, sto seguendo solo il filo di un ragionamento su degli specifici principi attivi, mi pare di aver colto che se funzionano non devono essere in dosi esigue, ma in dosi consistenti e non devono essere degradati, quindi provo esagerando con le dosi e le varianti di questi principi per vedere se si riesce a salvare più molecole utili possibili.

Ad ogni modo ogni tentativo razionale serve a capirci qualcosa, nel caso peggiore a capire in cosa si sia sbagliato[:)].

Ciao

MA - r l i n







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dexter80

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Davvero notevole la tua organizzazione, dico sul serio. A volte si parla moltissimo di prodotti fitoterapici, e si razionalizza molto sul fatto che essi(ovviamente) hanno una marcia in piu' se assunti in via del tutto naturale (prendere la pianta, potarla, separare le radici dalle foglie,ecc).
Spesso per il neofita metropolitano è sia difficile reperire i prodotti che trovare i luoghi o le persone adatte a cui chiedere.
Certo che avere a disposizione un luogo dove reperire prodotti biologici, un medico ayuverdico (anche lui potrebbe essere utile,no?) e un'erboristeria cinese rappresenta la scelta giusta per poter almeno verificare se tali sostanze hanno un reale funzionamento.
Io è da poco che mi sto interessando concretamente alla vicenda, in particolare da quando ho scoperto che una signora in sardegna riesce ad assemblare principi naturalissimi (coltivati probabilmente nell'orto sotto casa) riuscendo a trovare anche soluzioni concrete senza grosse conoscenze (almeno per quanto riguarda le ustioni).
Questa mentalità eubiotica non solo è interessante, ma potrebbe rappresentare la vera svolta nell'attenuazione dell'aga nel lungo periodo, ed anche nella ripresa salutistica generale.
Io spero che tutte queste sperimentazioni ed interessi vari per questa nuova ondata possa portare a qualcosa di concreto, anche se oramai sono consapevole che è sempre meglio restare con i piedi per terra onde evitare erroracci storici come acido fosfatidico o foto taroccate di SerriPili.[8D]
Ciao
p.s. aspetta l'aloe, senti a me[:D]
 

marlin

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Quando io mi interesso a una cosa difficilmente non vado sino in fondo almeno per verificare il tutto. Alle volte ho troppa fretta di provare, ma ora ne ho meno, perchè altri stanno provando cose analoghe e spero in qualche buona dritta.

Il discorso è sempre semplificabile, in poche parole: se ricrescono i peli (anche) su (vecchie) usitioni e ferite, possono ricrescere i capelli su scalpi colpiti dall'aga ?

Si ipotizzava un principio attivo e uno dsitruttivo e bene o male li abbiamo trovati, ora bisogna provare, l'attivo e l'attivo col distruttivo e vedere cosa succede traendone delle conclusioni.

Il fatto che queste cure non funzionino automaticamente è da prevedere, un problema è proprio dato dal fatto che i principi attivi sono instabili e si degradano facilmente, ecco perchè potrebbe servire la pianta fresca (del resto nei brevetti si parla di radici fresche di asfodelo). Poi ci potrebbero essere altri problemi prevedibili, ossia che alopecie tipo l'areata siano state scambiate per aga, non credo per esempio che la signora di Nuchis possa distinguere tra un'areata incognita e un'androgenetica.

Ciao

MA - r l i n

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dexter80

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No ma il doscorso della dermoabrasione mi è chiarissimo. A quanto ho letto (a volte pero' sono distratto, correggimi se sbaglio) il distruttivo, l'effetto tabula rasa necessario per la rigenerazione cellulare e la supposta attivazione di staminali, non è presente nè nelle sperimentazioni di willi con il kedos nè nell'unguento del fratello buldociu applicato su xdavic.
Stellaa, all'inizio, disse che a seconda dei casi la signora di nuchis applicava unguenti differenti, a volte anche diversi tipi nella stessa sessione di cura, proprio per promuovere (questo sempre secondo noi) bruciori (aspetto distruttivo) per poter applicare successivamente l'attivo (aloe? asfodelo?bah).
Cmq è sempre bene avere la situazione sotto controllo a 360 gradi. Un'intuizione giusta rappresenterebbe la perfetta comunione di ricerche che state attuando da anni e che riguardano anche altri campi, sostanze, ipotesi, e ricerca e futuro.
Buona serata, ciao
 

marlin

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Nella cura del fratello della signora dovrebbe esserci visto che qualche bruciore lo dava a Xdaid e quindi gli ha esfoliato la pelle, mentre per il kedos di Willi avevo capito avesse sortito lo stesso effetto, ma di recente ha scritto qui sopra che secondo lui sono state le foglie di aloe arborescens che sta usando (il che sarebbe a livello teorico quasi la stessa cosa).

Per la cura sarda propriamente detta si è detto un po' di tutto, anche che la preparazione fosse una soltanto che usano tutti, non so se c'è stata un'evoluzione, o se si tratta di stratagemmi per confondere un po' le acque, altrimenti si dovrebbe parlare di cure sarde al plurale e fare della signora una specie di dermatologa improvvisata che discrimina tra cure e affezioni varie. Eppure si è sempre parlato di una formula ambita da farmaceutiche, con tentativi di impossessarsene andati a vuoto, quindi di un unica formulazione, che è poi quella che la leggenda vuole sognata ai tempi dal padre dei due fratelli e così tramandata.

Io credo che la formula sia unica, anche se possono esistere diverse gradazioni e probabilmente quella per affezioni meno gravi e per i capelli potrebbe essere la più leggera, magari tanto leggera da non prevedere che un minimo di sostanza distruttiva o addirittura nessuna, in questo caso si avvicinerebbe molto al kedos e all'aloe arborescens usata da quel brasiliano che qualche risultato pare averlo avuto su una probabile androgenetica.

Ciao

MA - r l i n

Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

dexter80

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17 Settembre 2008
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Io invece credo che esistano varie cure sarde, come testimonierebbe il brevetto del kedos (altra famiglia sarda), quello tedesco (altro nome sardo) e i vari articoli postati da altri utenti che facevano riferimento ad una vera e propria cultura per le ustioni in sardegna, senza contare il fratello buldociu.
Anzi, il punto potrebbe essere proprio questo (parlo sempre in un campo di possibilità): dopo tanti sforzi non si corre il rischio di isolare sostanze che magari appartengono al kedos o ad altre formulazioni presenti nei vari brevetti, senza tener piu' conto della megera[:D]?

Quando scoppio' il caso cura sarda aggiunsi l'utente stella su msn, parlammo per un pomeriggio intero: mi disse che la signora in particolare curava anche le alopecie androgenetiche. Quando le dissi che io non ero calvo ma solo rarefatto e che temevo che un'esfoliazione avrebbe potuto provocar maggiori danni, lei mi disse che caterina adoperava, per l'appunto, diverse formulazioni a seconda dei casi (secondo me si trattava della stessa in formulazione meno aggrassiva)e che queste formulazioni provocavano dei leggeri bruciori, molto lievi, che non producevano in alcun modo lesioni cutaanee irreversibili.

L'importanza della dermoabrasione che in termini poco ortodossi abbiamo definito tabula rasa, è fatto noto nella scienza moderna e anche nei vari passaparola intuitivi degli utenti di ieson.
Pensa che qualche tempo fa scoprii un vecchio 3d sulla GF, dove improvvisamente ed in tempi non sospetti, l'utente doc. zoimberg disse che un amico completamente calvo stava seguendo un trattamento basato su ferite (si presento' con delle croste in testa) che stava dando effetti eccezionali.
Questi effetti quindi non sono da sottovalutare nell'elaborazione, per il momento ipotetica, di un minox naturale, da integrare alla perfezione con altre tecniche attendibili ma non completamente risolutive, come la GF e altro.
Xdavic potresti magari confermare la sensazione di bruciore a seguito della cura? X willi: hai fatto bene a rettificare l'aspetto dell'aloe, cmq importante, ma che rende amggiormente obiettiva la questione.
Non cerco di mettere in discussione nulla, credimi, sono anche io molto propenso verso queste soluzioni ed il modo in cui queste situazioni sono state unite in una gestalt d'insieme sarebbe stato impossibile per me.
Chiedo solo massima attenzione e lucidità verso aspetti che tendono ad essere (forse) leggermente confusi e sovrapposti dall'entusiasmo generale dovuto all'indubbio interesse verso cio' che sta emergendo, dal momento che ho come la sensazione che la maggior parte dei partecipanti a questa discussione non viva il problema esattamente come una passione[:D].
Ciao
 

willi

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23 Marzo 2005
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marlin: in sardegna l'albus (o macrocarpus) non c'è proprio (e non penso proprio che i bulciolu l'abbiano importato e coltivato nell'orto.

dexter: le foto di serri pili non sono taroccate.
e.. ho rettificato sull'aloe proprio perché sono attento e lucido :)




la mia cura sarda (abbinata OVVIAMENTE alla GF) è:
frullo:
il verde della foglia d'aloe arborescens
uno spicchio d'aglio
qualche foglia di rosmarino

applico il tutto in testa (brucia parecchio)
appena brucia meno ci butto sopra olio essenziale di menta (e riprende a bruciare più di prima)

dopo qualche ora.. quando non sopporto più, lavo tutto e metto il kedos a rigenerare.

ho voluto solo dire cosa faccio io.. niente di più, non è un consiglio nè la cura sarda dei bulciolu.. è solo una mia sperimentazione.

 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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willi, purtroppo ho letto il 3d inerente alla grande delusione, ossia lo spu***namento di pecchiai sulle foto di pili e la mancanza della tua verifica con i familiari...[:(!]
So che per te rappresenta un mito ma ognuno è libero di trarre le proprie conlcusioni. Sono infatti convinto che il metodo migliore sia l'allenamento muscolare (hagerty) e non lo scollamento in quanto tale (pili, fasce,ecc)e lo sto anche verificando empiricamente.

Cmq, tornando on topic,la tua sperimentazione è davvero interessante, ma come diavolo fate ad avere tutti i prodotti freschi?
Se brucia dovrebbe essere buon segno, io potrei reperire tutti i prodotti tranne ovviamente l'aloe arborescens[V].
Grazie per aver finalmente postato qualcosa di concreto, non solo il trattamento ed il modo di preparazione, ma anche l'intuizione inerente al connubio ipotizzato abrasione /rigenerazione.
Facci sapere.
Buonanotte