Mattew23 ha scritto:
S7E841 ha scritto:
Speriamo bene si..
Però il fatto che altre case farmaceutiche hanno glissato un po fa pensare..
Non è così inusuale che alcune case farmaceutiche scartino dei prodotti anche promettenti. Ti faccio un esempio che ho avuto sotto mano. Quest'anno è uscito un prodotto per il trattamento del Parkinson in stato medio-avanzato, dopo 10 anni che non c'era la minima novità rilevante per questa patologia. Il prodotto prende il nome di Xadago, a base di Safinamide. La molecola fu scoperta da un farmacologo italiano negli anni '90, che fondo una società di nome Newron per lo sviluppo di tale prodotto. Una volta terminata la fase II, gli incoraggianti risultati attirarono l'interesse della Merck e venne sottoscritto un accordo tra le due aziende del valore di 200 milioni di $. Nel 2011, nonostante gli studi di fase III avessero dimostrato in modo inequivocabile l'efficacia e la tollerabilità del prodotto, la Merck decise di interromperne lo sviluppo perché non ritenuto più un prodotto strategico nelle dinamiche aziendali. Merck all'epoca stava sviluppando altri due prodotti per il trattamento della sclerosi multipla; questi due prodotti non superarono la fase III, uno per via di un rapporto rischi-benefici troppo basso, l'altro per la mancanza di risultati significativi nel lungo periodo. Merck considerava il prodotto per il Parkinson utile a completare la gamma nell'area delle patologie del sistema nervoso centrale, ma non strategico preso singolarmente.
L'anno successivo un'azienda italiana di nome Zambon decise di rilevare il progetto e portò a termine l'iter necessario all'autorizzazione all'immissione in commercio. Ottenne l'approvazione dell'EMA nel 2015 e dell'FDA nel 2016 e i primi dati relative alle vendite riportano risultati sopra budget in tutti i paesi in cui è stato lanciato.
Vogliamo paragonare il peso che può avere un farmaco rimborsabile per una patologia di questo tipo con un cosmetico per capelli? Questo solo per evidenziare come anche i momenti e le strategie di business giochino un ruolo fondamentale nel prendere in considerazione o meno una proposta, dato che alla fine rilevare un brevetto e completare gli studi significa metterci tempo e denaro.
Grazie!
Anche io avevo dubbi ci fosse una logica simile, ma lei l'ha spiegata meglio, essendo del settore. [
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Questo commento mi da la possibilità di riprendere un nostro scambio di battute.
Avevo portato l'esempio della poca ricerca di antibiotici ai giorni nostri.
In questi tempi di farmacoresistenza, ci sarebbe bisogno di sviluppare nuovi antibiotici, ma la ricerca in quel campo non è così incentivata, perchè le aziende preferiscono puntare sul cancro, che è il grande business sanitario di questi anni (giustamente, per carità), ma questo non significa che le malattie infettive non siano più una minaccia.
Avevo anche portato un altro esempio di un medico (di cui purtroppo non ricordo il nome) che qualche anno fa aveva proposto un nuovo approccio terapeutico contro il diabete tipo I (mi pare): in un'intervista descriveva una situazione tale e quale all'esempio che lei ha portato, malgrado il trattamento sembrasse valido, molte aziende non erano interessate (per motivi di strategia aziendale).
Passi per i miei capelli, ma che un'azienda possa deliberatamente rinunciare a sviluppare un farmaco per una patologia grave e invalidante, perchè non è strategico, non ci guadagniamo abbastanza, e via dicendo... Mi sembra aberrante.
So che è il mercato, bellezza, ma è aberrante lo stesso.
Fine dell'OT.