Marlin ha scritto:
A) il Revivogen è un esempio, ma quanti altri preparati hanno suscitato speranze analoghe ? Sinché suscitano speranze sono degli eroi, poi non appena le aspettative si ridimensionano con l'uso del prodotto diventano tutti degli infami. Cerchiamo di essere equilibrati sin da ora.
B) La clonazione del prodotto, l'abbiamo toccato con mano, non è gradita dalla famiglia Brotzu in primis, ma la cosa è scontata e ti chiedi anche come lo danneggeresti ?
E poi si pensa davvero che basta che il prodotto non sia uscito per poter infrangere un brevetto ? E ci si dice anche pratici di brevetti...lasciamo stare...
C) il solito ossequio per il titolo (che dalle ns. parti va sempre forte) e tanta fantasia: Brotzu non ha passato questi anni a fare sperimentazioni sulla lozione o comunque non a farle come pensi tu, ossia come fanno ricercatori o società che si dedicano solo a questo.
D) Io lavoro nel marketing, lascia perdere queste affermazioni perentorie, fanno giusto sorridere...
Basta ragionare un attimo: a Fidia conviene far sapere ora se funziona o meno il prodotto ? Non c'è molta alternativa se si ragiona...
E) Non quoto Artiglio...perché non ho capito cosa intendesse dire...[
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Rendetevi solo conto che date per scontato quello che non è, ossia che il prodotto sia risolutivo contro la calvizie, da qui tutti i ragionamenti sballati. Certo Brotzu ci ha messo del suo per fuorviarvi, ma lui ha la scusante di non occuparsi a tempo pieno di capelli.
(Quanto ai miei interessi, MacKenzie, in primis ho quello di condurre discussioni seguendo il più possibile i principi della logica e della ragione, in secundis, di moderare le aspettative per rendere meno traumatiche le disillusioni che in questo campo sono la regola, in tertiis di fare prodotti migliori, non certo di difendere prodotti esistenti, perché a me è sempre e solo interessato risolvere il problema calvizie per me e per tutti, non certo guadagnarci sopra).
Ciao
MA - r l i n
Bene marlin,
Grazie nuovamente per la risposta,
Cerco di rispondere punto per punto [8)]
A) Sono tanti i prrodotti che hanno suscitato speranze analoghe, ma si trattava di prodotti senza basi di sperimentazione e formate da tutto marketing e niente sostanza. E questo chiunque è in grado di distinguerlo.
Non si può confrontare una lozione alla serenoa, che ha un sito pieno zeppo di foto e testimonianze ambigue con una scoperta nata dalla ricerca in ambito diabetico.
E' abbastanza semplice coglierne le differenze [
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B) Vedo che hai travisato le mie parole. Eppure erano semplici e non interpretabili. [
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Io non credo di aver detto che, nel caso di riproduzione del prodotto, se uno lo riproduce ed eventualmente lo vende (che peraltro è ben diverso dall'utilizzatore) non infrange un brevetto.
Ho semplicemente detto che nel caso qualcuno del forum si iscrivesse fra coloro che vanno a testare questo prodotto, una volta uscito il prodotto ufficiale (se uscirà) ovviamente virerebbe su quest'ultimo.
Ma vedo che hai un'attimo capito male. Non ci sono problemi comunque, succede.
Il succo è comunque questo:
- Se una azienda farmaceutica viola un brevetto di un'altra azienda farmaceutica (quindi a fini commerciali o comunque per inserire il know how del brevetto all'interno di un nuovo prodotto) indipendentemente da quando lo fa, rischia una sanzione.
- Se un privato viola un brevetto di chiunque esso sia e non lo vende ma lo usa privatamente, non rischia niente.
- Se una farmacia o un lab viola un brevetto per riprodurre il prodotto, fare un test indipendente, e non per lucrare sul prodotto, forse qualcosina può rischiare (ma sicuramente chi lo fa ne saprà di più di qualcuno che fa ipotesi su ipotesi). La cosa certa è che chi ne usufruisce non rischia niente.
Se a me vendono un telefono samsung che viola un brevetto della apple, chi paga è la samsung non account_01.
Comunque finché si parla e non si fa niente....
C)Cosa ha fatto Brotzu in questi anni non è certo l'utente marlin ne tantomeno l'utente account:01 che deve stabilirlo o deciderlo. Al massimo ci possiamo attenere a quelle che sono le dichiarazioni ed i dati estraibili dai brevetti.
Entrambi dicono che i primi esperimenti sono stati fatti una decina di anni fa. Il resto è marmellata e la marmellata non è brevettabile.
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D)oh! Anch'io lavoro nel marketing. Ciao collega[
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] Ti suggerisco di fare un aggiornamento sul marketing in ambito farmaceutico. Anche qui comunque scorgo delle incomprensioni da parte tua.
A fidia conviene far sapere ora se funziona o meno il prodotto?
A parte che non può dal punto di vista legale, visto che i test non sono ancora terminati (pensa te). Quindi direi che il problema non si pone nemmeno.
Semmai una volta terminati i test, come dichiarato da Fidia nelle molteplici e-mail di risposta date agli utenti, partiranno con il piano di comunicazione del prodotto (nel caso decidano di lanciarlo) ed è allora che eventualmente diranno se il prodotto funziona o meno (ed ovviamente non diranno che non funziona). Per adesso dal punto di vista legale non possono dire niente.
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Quindi.. hai ragione, non c'è molta alternativa se si ragiona... e aggiungo io se ci si informa sulle cose.
E) ah; non capisco perchè hai risposto ad artiglio se non hai capito cosa intendesse. Anche qui, va ripetuto lo slogan di cui sopra.
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Grazie per l'attenzione
Un saluto amichevole