riguardo l'intervista dell'Annunziata:
ho lavorato a Londra per due anni e mezzo e di tanto in tanto mi capitava di vedere in TV le conferenze stampa di Blair e degli altri politici. Beh.. funzionava che Blair si sedeva davanti ad uno stuolo di giornalisti e quelli cominciavano a fargli domande CRITICHE, su cio' che non andava, le magagne, l'economia, i conti che non tornavano, la guerra in Iraq, le perdite umane! e a Blair toccava rispondere senza troppi giri di parole, botta e risposta, e quando diceva cazz.ate il giornalista si alzava e lo interrompeva: scusi, a dire il vero i dati riportati sui giornali ufficiali sono diversi da quello che sta dicendo lei oppure mi scusi, non sta rispondendo alla mia domanda, le avevo chiesto una cosa ben precisa [...], mi risponda per favore. e Blair, senza dire A contro il giornalista, si rimetteva in riga sulla domanda effettuata.
in Italia però siamo al paradosso e i vostri commenti lo dimostrano. ormai x noi è normale che il giornalista sia lo zerbino del politico. interviste in cui non si discute un bel NULLA ma sono solo monologhi enfatizzanti da parte dei politici.
Poi un bel giorno arriva una tizia X che prova ad instaurare per una volta in tutta questa benedetta campagna elettorale una intervista critica ad un politico e quello si alza e se ne va. In qualsiasi altro Paese Europeo Berlusconi con un atto del genere avrebbe perso qualsiasi credibilità.
Vi siete mai domandati perchè mai l’Italia nel 2004, è scesa ulteriormente nella classifica internazionale della libertà di stampa, passando al 77° posto, con un rating di 35, sprofondando sempre più tra i “Parzialmente Liberi”? Una situazione unica nell’Europa Occidentale.
Io penso che è ora di fare un atto di umiltà e di guardare agli altri paesi che stanno meglio di noi economicamente e prendere il buon esempio perchè qua la situazione non è per niente bella, lo denunciano sia i ceti bassi sia gli imprenditori (confindustria ecc..) per cui non capisco francamente a quale specchio ci vogliamo ancora aggrappare.