per Marlin e Julien, parere

funes

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18 Aprile 2009
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Marlin, per cortesia, non rinfacciare la sicumera altrui quando solo un paio di post sopra scrivevi, con una sicurezza e perentorietà che non dovrebbero ammettere repliche, che:

> il consumo di carni e in particolare le rosse è stato collegato strettamente almeno al
> cancro al colon (a volersi proprio limitare) che è uno dei più diffusi. Con le verdure si
> mitiga (per non dire si elimina) questo rischio.

Quando avrei pronti almeno un'altra dozzina di studi di senso opposto.

Io sono forse più diretto e irruento nell'esprimermi, ma anche il più sprovveduto dei frequentatori di questo forum avverte, tra le righe e mascherato di falsa modestia, il fastidio che provate tu e Julien quando qualcuno prova a rubarvi il centro della scena. Molto spesso il contenuto dei vostri messaggi sembra più uno scambio di salamecchi (che avrebbero una collocazione più adeguata tra la corrispondenza privata) che un contributo alla comprensione di tutti.

Senza rancore,
funes
 

marlin

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Non mi paiono delle frasi che mostrino sicumera...certo, sei abituato ai miei numerosi condizionali dubitativi possono averti colpito per l'uso dell'indicativo[:)]...ma sei io dovessi usare lo stesso metro con te....[:)]

Non ho voglia di trovare gli studi che tutti quelli che si occupano di queste cose (vedi Berrino) conoscono molto bene e soprattutto molto meglio di me, leggiti il documento che ho linkato di Berrino e vedrai come il prof sia molto prudente nelle affermazioni e come discrimini tra quello che è risultato utile per un tipo di tumore e non per altri.

Stranamente anche lui quando arriva alle carni rosse è piuttosto assertivo....[:)]

Quanto all'aspetto psicologico, non voglio stare al centro della scena, il mio sacro fuoco è piuttosto volto a informare sperando che dalla discussione nasca qualcosa di veramente utile, ma mi piacerebbe non fare tutta la fatica che devo fare per cercare di portare a termine delle conclusioni. In altre parole vorrei avere un po' di pappa pronta.

Piuttosto mi ritengo sfortunato perchè in tutti questi anni per dialogare costantemente ho trovato giusto Julien, le nostre posizioni non coincidono, ma il rispetto reciproco sì. Se noti in queste pagine io continuo a sostenere una tesi, ma lui non è convinto o si è convinto solo di recente (parlo di alcuni attriti per non dire conflitti, tra soluzioni che mirano a prolungare lo stato giovanile e soluzioni che mirano a prolungare l'esistenza).

Sono sfortunato perchè la maggior parte di chi in questi anni ha voluto, come dici tu, rubare la scena lo ha fatto in maniera aggressiva, mostrando che il suo intento fosse proprio questo e non quello di essere utile alla discussione.

Io sono nato in questo forum sotto il segno di Dep (lo trovi ancora tra i moderatori...) al tempo in cui la scena era tutta sua e ti assicuro che visto il modo pacato e non conflittuale di argomentare del nostro chimico, spero ogni giorno che torni qui coi suoi preziosi interventi. Ogni tanto lo vedo collegato, ma ormai non interviene più...magari leggendo questo richiamo...

In poche parole mi pare che hai preso un granchio, dammi degli intelocutori pacati e non aggressivi e gli lascio volentieri la scena, anzi se mi arrivano anche a dare soluzioni credibili per i vari problemi che affrontiamo mi limiterei a fargli giusto delle domande (come facevo con Dep e ancora faccio con Julien).

Ciao

MA - r l i n
 

funes

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18 Aprile 2009
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Tralasciando un attimo le questioni di galateo, vorrei tornare sul punto. Cominciamo con: http://www.sciencedaily.com/releases/2007/06/070611113729.htm

Eating Red Meat Will Not Increase Colorectal Cancer Risk, Study Suggests

ScienceDaily (June 13, 2007) — Recent studies published in the journal Cancer Science have disproved the common myth that consumption of red meat increases colorectal cancer risk.

Published by the world’s largest society publisher Wiley-Blackwell, the study also found that consumption of fish and fish products was similarly inversely related to the risk.

High intake of red meat has traditionally always been associated with increased risk of colorectal cancer, especially in Western countries. There has recently been heightened interest in examining the role n-3 polyunsaturated fatty acids (PUFA) plays in enabling colorectal cancer prevention further, as existing epidemiological findings are limited and inconsistent.

Researchers have run a large case-control study in Japan, examining associations of meat, fish and fat intake with risk of colorectal cancer, paying particular attention to the subsite within the colorectum. The Fukuoka Colorectal Cancer Study – using a newly developed personal-computer software for registering semi quantitative food frequencies – found that intake of beef/pork, processed meat, total fat, saturated fat or n-6 PUFA showed no clear association with the overall or subsite-specific risk of colorectal cancer.

Lead author, Dr. Yasumi Kimura from the Graduate School of Medical Sciences at Kyushu University said, “There was an almost significant inverse association between n-3 polyunsaturated fatty acids (PUFA) intake and incidences of colorectal cancer, particularly in the distal colon.”

“This study provides further evidence that a diet with a high intake of fish and n-3 PUFA can help reduce the risk of colorectal cancer.”

The published findings not only disproves the common hypothesis that consumption of red meat increases colorectal cancer risk, the results also suggest that a high intake of fish may in fact decrease the risk- particularly in the case of distal colon cancer.

A seguire abbiamo qui (http://jama.ama-assn.org/cgi/content/abstract/294/22/2849) anche Berrino tra gli autori che, dopo un fremito iniziale di eccitazione (dietary fiber intake was inversely associated with risk of colorectal cancer) devono a malincuore (after accounting for other dietary risk factors) ammettere di aver preso l'ennesimo granchietto.

Conclusions In this large pooled analysis, dietary fiber intake was inversely associated with risk of colorectal cancer in age-adjusted analyses. However, after accounting for other dietary risk factors, high dietary fiber intake was not associated with a reduced risk of colorectal cancer.
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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>>>Quando avrei pronti almeno un'altra dozzina di studi di senso opposto.

ci sono 26 pag. per un totale di 518 articoli alle voci red meat e cancer. vogliamo vedere quanti correlano un rischio e quanti no? [:D] perché se si fa un ragionamento quantitativo occrre eseguire questi meri conti.
(io dico che già il numero assoluto in sé è indicativo di un qualche pericolo ma a me personalmente non mi frega niente perché io non mangio carne per motivi etici ed ecologici)

Ad ogni buon conto l'autorevole wikipedia alla voce Red Meat annota con tanto di bibliografia:

Recent studies show that red meat could pose an increase in cancer risk. Some studies have linked consumption of large amounts of red meat with breast cancer,[9] colorectal cancer,[10][11] stomach cancer,[12] lymphoma,[13] bladder cancer[14] and prostate cancer.[14][15] Furthermore, there is convincing evidence that consumption of beef, pork, lamb, and goat from domesticated animals is a cause of colorectal cancer.[16] Professor Sheila Bingham of the Dunn Human Nutrition Unit attributes this to the haemoglobin and myoglobin molecules which are found in red meat. She suggests these molecules, when ingested trigger a process called nitrosation in the gut which leads to the formation of carcinogens.[17]

Eating cooked red meat may increase the likelihood of cancer because carcinogenic compounds called heterocyclic amines are created during the cooking process. Heterocyclic amines may not explain why red meat is more harmful than other meat, however, as these compounds are also found in poultry and fish, which have not been linked to an increased cancer risk.[18]

A 2009 study by the National Cancer Institute revealed a correlation between the consumption of red meat and increased mortality from cancer and cardiovascular diseases. [19] This study has been criticized for using an improperly validated food frequency questionnaire [20], which has been shown to have low levels of accuracy [21][22]

>>il fastidio che provate tu e Julien quando qualcuno prova a rubarvi il centro della scena. Molto spesso >>il contenuto dei vostri messaggi sembra più uno scambio di salamecchi (che avrebbero una collocazione più >>adeguata tra la corrispondenza privata) che un contributo alla comprensione di tutti.

Se non ti piace questo topic allora dovresti spiegarci cosa ti spinge a leggere periodicamente queste pagine? ci sono tantissimi treads in questo forum...
 

funes

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18 Aprile 2009
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Questa poi è spassosa, seguitemi.
Il prof. Berrino viene intervistato nel luglio del 2005 (http://www.corriere.it/sportello-cancro/articoli/2005/07_Luglio/11/carne_rossa_rischio.shtml) dal Corriere della Sera, e se ne esce con un perentorio «Gli studi degli ultimi anni, soprattutto statunitensi - spiega Berrino - avevano messo in discussione l’azione delle fibre, ma i nostri dati, invece, dimostrano ora che senza dubbio gli alimenti non raffinati sono migliori, dal punto di vista del rischio-cancro».

Lo studio con Berrino tra gli autori, che citavo nel post precedente, viene pubblicato nel dicembre 2005. A luglio probabilmente avevano cominciato ad analizzare i risultati, e sembrava che dietary fiber intake was inversely associated with risk of colorectal cancer e quindi si sentiva abbastanza forte per usare toni perentori. Ma trascorsa l'estate, l'intervista alle spalle, arriva la doccia fredda: i dati non sono significativi, una volta depurati. E da qui le meste conclusioni di dicembre. Il prof. impara (?) la lezione e nei suoi interventi pubblici successivi ridimensiona il valore delle fibre in chiave antitumorale. Ma per la carne rossa? Sempre pimpante e assertivo. Almeno fino alla prossima smentita.

Noi attendiamo fiduciosi. Il tempo è galantuomo.
 

funes

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18 Aprile 2009
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Cosa mi spinge a frequentarvi in queste pagine? Il fatto che siete persone intelligenti e preparate. Che trovo sempre qualcosa di nuovo e interessante. Che la polemica mi stimola e diverte.

Quanto agli aspetti etici ed ecologici del consumo di carne, non mi ci addentro per rispetto della sensibilità altrui e perché argomento spinosissimo. Se posso permettermi, consiglio questo magistrale articolo di Jared Diamond:
http://www.lopo.it/2009/04/11/il-peggior-sbaglio-nella-storia-della-razza-umana/

Buona lettura e buon weekend a tutti
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Si il saggio in questione lo conoscevo, ma con questo? i motivi ecologici oggi restano imperativi e i motivi etici sono legati all'allevamento e alla produzione di massa di bovini suini e pollame. Ovvio che se mi trasferissi in una landa incontaminata non mi farei scrupolo di sacrificare qualche bestia.

Hai visto Food.inc. o Fast food nation? Sai cosa si fa all'interno di un macello? sai qual'é l'impronta ecologica che implica un consumo quotidiano di carne? (senza contare gli studi di cui sopra sui quali non hai opportunamente replicato)

http://www.veoh.com/videos/v14141000rP4YZgbQ
http://www.youtube.com/watch?v=QqQVll-MP3I
 

funes

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18 Aprile 2009
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Quanto all'impronta ecologica, hai sbagliato mira. Gli agricoltori hanno modificato il paesaggio a proprio uso e consumo, disboscato prima e desertificato poi ampie zone del pianeta. I pastori mongoli o bushmen del Kalahari camminano da migliaia di anni sulle terre degli avi senza lasciare traccia.

Non ho mai capito poi perché, pur non avendo mai dimostrato l'esistenza dell'anima, se ne assegna una d'ufficio a tutti i membri del mondo animale e si esclude a priori per quello vegetale (sempre senza una dimostrazione).

Perché infine, se non è la presenza di un'anima, cos'altro ci porta a ritenere crudele la macellazione di un bovino e a lasciarci indifferenti di fronte a un sedano fatto a pezzi.
Il dolore è prerogativa del regno animale? Dimostralo.
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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>>Perché infine, se non è la presenza di un'anima, cos'altro ci porta a ritenere crudele la macellazione di un bovino e a lasciarci indifferenti di fronte a un sedano fatto a pezzi.
Il dolore è prerogativa del regno animale? Dimostralo

Ahah, non sono un esperto di istologia vegetale ma credo che l'equivalente di un sistema nervoso, almeno nei comuni ortaggi e cereali sia da escludere. E del resto da una prospettiva darwiniana a che servirebbe evolutivamente ad una pianta, che è ancorata su radici ferme e non può scappare, provare dolore?

quanto all'impronta ecologica ci sono dati inoppugnabili. Pregate che i cinesi continuino a mangiare soia...
http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2006/11/mangiare-meno-carne-3-riduciamo-la-nostra-impronta-1.html
 

funes

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18 Aprile 2009
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Mai letto articolo più stupido. Davvero.
Fare equivalenze tra proteine vegetali e animali senza tenere in conto il profilo amminoacidico. Dimenticarsi che i terreni coltivabili nel mondo sono una piccola % rispetto a quelli disponibili. Come a dire che i sardi sono tutti stupidi ad ammazzarsi di fatica da generazioni seguendo i greggi: non potevano coltivare tutta la loro bella terra a soia, in appezzamenti rigorosamente piani e rettangolari dissodati con un trattore equo e solidale, prodotto in India con gli scarti della canapa e alimentato a bioetanolo equo e solidale prodotto dagli indios amazzonici? Convertire tutti gli abitanti della terra alla causa vegetariana significherebbe chiedere l'estinzione di Tuareg, Boscimani, Eschimesi, Mongoli e chiaramente pastori sardi e familiari a carico. Ma salveremmo le belle anime dei vegetariani che hanno avuto il culo di nascere nella pianura padana o nel tavoliere delle puglie. A morte il pastore dalle mani callose e il macellaio con le mani insanguinate. Solo così si potrà rigenerare spiritualmente la Germania ... oddio, stò parlando come il Fuhrer!



 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Articolo stupido? metto altra carne al fuoco, vediamo se è tutto inequivocabilmente stupido, ecceto vossignoria, ovviamente.
Qui non si mette in discussione la pastorizia o l'allevamento laddove queste attività siano condotte in modo non massificato e nel rispetto della tradizione, quanto nell'aspetto più moderno e post-industriale, cioè l'aspetto che contribuisce al benessere del ricco occidente civilizzato.

http://en.wikipedia.org/wiki/Environmental_vegetarianism
http://tech.mit.edu/V121/N7/veggie7.7a.html
http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0921800900001750
 

funes

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18 Aprile 2009
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Concordo al 100% con maurizione. Oltretutto se ci riallacciamo all'articolo su cosa mangiavano gli italiani, ci si accorgerà che la carne era quasi sempre in umido, cotture lunghe a bassa temperatura. Il barbecue e le bistecchiere, e relativi danni, sono il frutto (amaro) della mancanza di tempo che subiamo tutti quanti.
 

marlin

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Credo che il problema ecologico legato al consumo di carne sia un po' sfuggito a tutti: leggevo sul magazine del Corriere che l'allevamento di bestiame contribuisce a più del 18% della produzione dei gas serra, contro ad esempio solo il 13% del traffico a motore...per questo i più informati in questo campo chiedono di consumare meno carne.

Quindi non sarebbe più questione di uccidere gli animali, ma degli animali che con i loro gas ucciderebbero noi[:D][:D][:D]

Ciao

MA - r l i n
 

funes

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18 Aprile 2009
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E quanti gas serra produciano noi consumando leguminose? [:)]

Wikipedia alla voce gas serra:

[...] Il metano (CH4) è considerato responsabile per circa 8%. Il metano è il prodotto della degradazione di materiale organico in ambiente anaerobico. La sua capacità nel trattenere il calore è 30 volte maggiore a quella dell’anidride carbonica. La sua concentrazione atmosferica media sta aumentando con un tasso medio annuo valutato tra l’1.1% e l’1.4%. Le principali fonti di metano sono i terreni paludosi (25-170 Tg annui; 1 Tg o teragrammo = 1012 grammo), le risaie (40-179 Tg), la fermentazione del concime organico (40-110 Tg), la combustione della biomassa (30-110 Tg), la produzione e la distribuzione di gas naturale (20-50 Tg), l’estrazione del carbone (10-40 Tg) e le termiti (5-45 Tg), per un incremento dello 0.6% annuo .
 

marlin

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Sta di fatto che quella sopra descritta è una situazione statica mentre l'allevamento cresce a grandi ritmi e a mio avviso qui Wiki manca di questa non secondaria info:

http://www.quattroruote.it/News/articolo.cfm?codice=106604&CFID=50046283&CFTOKEN=89242615a8353869-87CEB9FA-E8E0-6664-7265ADEEF2B9345D&jsessionid=ea302c83ca125d7d2672

Ah, ecco l'avevo letto qui (sempre Corriere comunque):

http://route66.corriere.it/2009/10/la_bistecca_che_distrugge_il_p.html

Ciao

MA -r l i n
 

funes

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18 Aprile 2009
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Una modesta proposta. Tutti i vegetariani e animalisti del mondo potrebbero smettere di respirare (gas serra risparmiati). Una cosa fatta bene però, pianificata. Una volta constatato il decesso li selezioni: i vecchi diventano concime, i giovani li macelliamo e ne facciamo bistecche. Diminuisce così il fabbisogno di fertilizzanti di sintesi (altri gas serra risparmiati) e di carne d'allevamento (ulteriori gas serra risparmiati).

Tornando a cose più serie, copio e incollo da un commento all'articolo del corriere:

Il mio nome è Alessandro ho vissuto in Argentina per 3 anni!!! Ho visto coi miei occhi i danni causati dalla Soia!!!! E al contrario di quanto ammesso qua sopra: i loro allevamenti di bestiame non inquinano!!! Perchè sono naturali ossia allo stato brado!!!!!!! Quindi, mi sa che questi signori si sono presi la mazzetta da qualche impresa che produce prodotti a base di soja!!! Inoltre, ad inquinare sono gli ALLEVAMENTI INDUSTRIALI, ossia quelli che ben conosciamo qui da noi e anche negli States!!! Dove gli animali sono pigiati in un locale e gonfiati con cibi industriali (saranno cibi???). Io sono a favore di non inquinare, risparmiare e rispettare l'ambiente!!! è IL MIO credo!!! Fra l'altro
non posseggo neppure la macchina e giro coi mezzi pubblici (ho 35 anni e lavoro in un ufficio di ingenieria). Quindi produrre carne inquina?? La soja no?? Chiedete in Argentina!! E vedrete che la soja è la più grande porcata inventata dall'uomo!!! Chiedete in Argentina quanto bambini perdono la vista a causa della Soja!!!! Chiedete in Argentina che prodotti DEVONO usare per coltivare la soja e per fertilizzare la terra dopo che la soja l'ha impoverita drasticamente di minerali(generosamente VENDUTI dalla MONSANTO) SI!! Quella che si chiamava Union Carbide e ha cambiato nome dopo la strage di Bhopal in India (Tonnellate di cianuro in giro per la città e un bel po di morti). Quanti di VOI sanno che la soja distrugge la terra dove viene piantata?? Produrre carne inquina??? Vi ricordo che a breve, fine dicembre, un gruppo di personaggi inutili e viziati andranno in Argentina a correre la Parigi-Dakar Ossia correre con macchine jeep e camion in mezzo alla natura incontaminata: COMPROMETTENDOLA!!! questo non inquina?? Cosa è piu utile il cibo o una gara automobilistica per pochi??? Magari come sponsor avranno la ditta che produce le lampadine ecologiche!!! Va bene non inquinare, va benissimo proteggere l'ambiente!! però BASTA prenderci per i fondelli!!! lo ripeto, il mio nome è Alessandro!!! Se qualcuno ha voglia di scambiare due parole in merito questa è la mia mail: alexgatto73@libero.it Provvedero a fargli sapere cosa è la soja!!!! BASTA PRENDERCI PER IL C....
 

funes

Utente
18 Aprile 2009
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> ma il vero problema è che tali lavori sono stati effettuati su intestini già infiammati e disbiotici per l'uso
> concomitante di carbo raffinati


Parole sante, maurizione. Anche il latte, troppo spesso ingiustamente accusato di allergie e/o intolleranze, in molti casi è solo l'ospite sgradito di un intestino reso disbiotico da troppi cereali. L'eliminazione completa del glutine dalla dieta porta spesso a riacquisire la tolleranza al latte. Non è un problema di lattasi o biondismo, ma semplicemente di intestini irritati e permeabili.

http://preview.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17917999

Regression of lactose malabsorption in coeliac patients after receiving a gluten-free diet.

Ojetti V, Gabrielli M, Migneco A, Lauritano C, Zocco MA, Scarpellini E, Nista EC, Gasbarrini G, Gasbarrini A.

Internal Medicine Catholic University, Rome, Italy. veronica.ojetti@tin.it
OBJECTIVE: In a recent study by our group, it was shown that a large proportion of patients with lactose malabsorption and with no bacterial overgrowth are affected by silent coeliac disease (CD). Our aim was to evaluate the effect of a gluten-free diet on lactose malabsorption assessed using the hydrogen lactose breath test (LBT) and also the relationship with normalization of duodenal biopsies in coeliac patients. MATERIAL AND METHODS: Fifteen patients (11 F, 4 M; mean age 35.8+/-6) affected by CD with a positive LBT and negative glucose breath test were enrolled. All were started on a gluten-free diet and were re-evaluated after 6 months by LBT and after 12 months by both LBT and upper gastrointestinal endoscopy with biopsies. RESULTS: LBT normalization was observed in 1 out of 15 patients (6.7%) after 6 months and in 9 of the remaining 14 (64.2%) after 12 months. Duodenal biopsies showed normal villi in 8 patients, partial villous atrophy in 5 and total atrophy in 2. CONCLUSIONS: The present study shows that a large proportion of CD patients experience a regression of lactose malabsorption after receiving a gluten-free diet. This may be related to normalization of the brush border with an improvement of lactase enzyme activity. LBT should be performed after 12 months in CD patients on a gluten-free diet in order to assess the persistence/disappearance of lactose malabsorption, thus avoiding an unnecessary lactose-free diet.

PMID: 17917999 [PubMed - indexed for MEDLINE]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ma in pratica il discorso era come ridurre nella maniera più efficace i gas serra e pare che limitare l'hamburger che va crescendo, sia una delle cose a effetto maggiore, poi si può passare a quelle minori o comunque che ci sono sempre state e non sono in crescita.

Che ci sia da tempo in atto una guerra tra coltivatori e allevatori, ne ho parlato sin dai tempi della mia integrazione con soia (2004) ed è fatta spesso a colpi di studi scientifici.

Penso che anche i fumatori si difendessero in questo modo sino a qualche decennio fa, ora più semplicemente ammettono ironicamente che tutto quello che da piacere, fumo compreso (per loro), fa male.

Non so se è proprio così in tutti i casi, ma difficilmente ciò più ci piace si rivela anche il non plus ultra sotto tutti i profili (ecologico-salutistico-etico). Del resto di una cosa che ci piace tanto non si usa dire che ci piace da morire ?[:D]

Ciao

MA - r l i n


 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2527621/

The reported failure to achieve these modest target levels in humans with oral supplements predicts limited success in translating to the Xxxxxx. In our studies, increasing curcumin solubility with phosphatidyl choline, olive oil, or stearic acid increases plasma and brain levels compared with administering unformulated curcumin powder. For example, oral gavage of an optimized, lipidated curcumin formulation (Verdure Sciences, Noblesville, IN; www.verduresciences.com) resulted in 11-fold higher levels of curcumin in plasma and 4-fold higher levels in brain compared with equal doses of curcumin powder or curcumin-piperine extracts. A 5-mg curcumin dose delivered by acute gavage in this lipid rich formulation (n = 5) resulted in 2.15 ± 0.744 µM mouse brain curcumin levels after 3 h. After 2 weeks of lipidated formulation at 500 ppm curcumin in chow (n = 5), we observed 5.79 ± 1.22 µM mouse brain curcumin, well above the 1 to 2 µM range of EC50 concentrations for the inhibition of iNOS, IL-1#946;, PGE2, and isoprostanes. This suggests oral delivery can achieve our target tissue levels. Finally, the traditional method of dissolving turmeric in fat during cooking is likely an effective method to improve absorption, and it could play a role in India’s low incidence and prevalence of Alzheimer’s disease (Lim et al., 2001 and references therein).

La dose contenuta nell'anti-age potrebbe quindi non essere in grado di venir assorbita nel modo migliore.
Personalmente posso riportare un fatto. Soffrivo per via dello jogging di problemi infiammatori al ginocchio dovuti alla forma delle mie gambe un po' arcuate (così almeno disse l'ortopedico ) e parallelamente ho cominciato a dissolvere della curcuma pura in ragione di 400-500mg in pochi grammi di ottimo olio d'oliva extravergine (dal verde smeraldo diventava giallo). Siccome la solubilità aumenta col calore riscaldavo lievemnte l'olio sopra un bricco con acqua in fase di ebollizione e una volta che gli ultimi grumi si solubilizzavano completamente bevevo il tutto. Ebbene il dolore è completamente scomparso e dire che ero ridotto a zoppicare immediatamente dopo aver corso. poi ho smesso ma ho continuato a correre e si sono ripresentati i soliti fastidi, in maniera minore certo, ma alla fine dei miei 35-40 min dovevo fermami non per mancanza di fiato ma per l'aumentare del fastidio. Ripreso la curcuma nel giro di 48 ore il fastidio è nuovamente passato.

c'é caso però che la curcumina renda più biodisponile altre sostanze, poiché inipisce diversi enzimi epatici della classe del citocromo p450 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2574793/
 

funes

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18 Aprile 2009
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Marlin,
Io dei gas serra me ne infischio, soprattutto da quando il maggior meteorologo vivente, Mojib Latif http://en.wikipedia.org/wiki/Mojib_Latif , ammette di essersi ricreduto sul riscaldamento globale e di vedere, dati e modelli alla mano, che ci aspetta un raffreddamento globale.
http://www.calgaryherald.com/business/Scientists+pull+about+face+global+warming/2010571/story.html

Ci si dimentica sempre che l'80% dell'anidride carbonica è immagazzinata dagli oceani sottoforma di ione bicarbonato, in confronto quella prodotta dall'attività antropica è poca cosa. Oltretutto se ci attende un ventennio di raffreddamento globale gli oceani più freddi sequestreranno tanta di quella anidride carbonica che tutta quella prodotta dall'uomo sarà assorbita in un battito di ciglia.