per Marlin e Julien, parere

marlin

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Ultima pagina da Immist forum su astragaloside IV da leggere tutta, Julien:

http://www.imminst.org/forum/index.php?s=f5425d3fcbfc6a984c30b03f27bf537c&showtopic=19921&st=360

L'ottantenne Vince Giuliano, non è solo quel tizio (uno dei due almeno) che prendendo l'astragaloside sta assistendo a ricrescita di capelli (bianchi, alcuni però pigmentati) essendo pressochè calvo da 30 anni, ma è anche un cultore di terapie anti-age con tanto di sito e blog molto ricchi di informazioni specifiche.

Anche dal dibattito sul P16 e telomerasi si evince il conflitto tra tessuti da ringiovanire e pericolo tumori, però nell'ultimo posto di ViceG si pone il piacevole dubbio che in realtà le sostanze anticancro siano conservative solo con le cellule tumorali.

Ciao

MA - r l i n

Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Appena pubblicato nella home:

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=6.1.1041

Ricordo (poi lo scriverò anche nel testo in questione) che l'aldosterone è quell'ormone che ha come una struttura simile a quella dello spironolattone (e anche del progesterone) e si dovrebbe comportare da agonista-antagonista.

http://it.wikipedia.org/wiki/Aldosterone

http://it.wikipedia.org/wiki/Spironolattone

Facendo parte appunto del sistema renina-angiotensina-aldosterone :

http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_Renina-Angiotensina-Aldosterone

Proprio l'angiostensina II era stata di recente individuata per la sua incidenza sulla longevità.

http://www.corriere.it/salute/09_febbraio_09/elisir_giovinezza_topi_matusalemme_31d2bdd0-f6a1-11dd-9c7e-00144f02aabc.shtml

Ciao

MA - r l i n

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juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.pubmedcentral.nih.gov/picrender.fcgi?artid=2648681&blobtype=pdf

ecco lo studio originale. Si tratterebbe di capire, nel nostro praticabile, quali sostanze naturali sono ACE inhibitor.

http://www.ars-grin.gov/cgi-bin/duke/chemical_activity.pl
Dr. Duke's
Phytochemical and Ethnobotanical Databases



Chemicals with Ace-inhibitor Activity

--------------------------------------------------------------------------------

(+)-CATECHIN 0.24 mg/ml rbt (weak activity) IC50=0.155 mM/l
(+)-GALLOCATECHIN
AFZELIN IC50=2.8 mM
ALLO-CYMENE 100 ug/ml (weak activity)
ALPHA-TERPINENE 100 ug/ml (weak activity)
ALPHA-TERPINEOL 100 ug/ml (weak activity)
AMENTOFLAVONE IC60-90=333 ug/ml
ANISOMELIC-ACID 20 ug (weak activity)
ASTRAGALIN ID50=180 ug/ml rat (24 hr.)
ATRACTYLODINOL IC50=50 uM
CAPSIANOSIDE-A 1.15 mg/ (31.1% inhibition)
CAPSIANOSIDE-C
CAPSIANOSIDE-D 2.47 mg/ (32.8% inhibition)
CAPSIANOSIDE-I 1.97 mg/ (weak activity, 22.1% inhibition)
CORILAGIN IC50=3.7 mM/l
ELLAGIC-ACID IC50=5 mM/l
FANGCHINOLINE
FISETIN IC50=150 uM/
GALLIC-ACID IC50=7.7 mM/l
GAMMA-TERPINENE 100 ug/ml (weak activity)
GERANIIN IC50=0.4 mM/l
GLUTATHIONE IC50=3.2 ug/ml
GOSSYPETIN IC60-90=333 ug/ml
GOSSYPOL hmn male
ISOQUERCITRIN ID50=300 ug/ml rat (24 hr.)
ISOVITEXIN IC50=0.28 mM/l
MONOCROTALINE 2 mg/kg rat (drinking water, 12 weeks)
MORIN IC60-90=333 ug/ml
MYRCENE 100 ug/ml
N-METHYLCOCLAURINE
NICOTIANAMINE IC50=0.26 uM/
OLEOSIDE 0.33 mg/ml (weak activity, 70% inhibition)
OLEUROPEIN 0.33 mg/ml (weak activity, 8% inhibition)
PROCYANIDIN-B-2-3,3'-DI-O-GALLATE ED50=2.2 uM/
PROCYANIDIN-B-3 0.33 mg/ml (62.1% inhibition)
PROCYANIDIN-B-5-3,3'-DI-O-GALLATE ED50=1.3 uM/
PROCYANIDINS IC30-90=150-333 ug/ml
QUERCITRIN IC50=0.67 mM/
SYRINGIN
TETRANDRINE
VICENIN-2 IC50=0.2 mM/l
VITEXIN 5 ug/ml IC50=0.3 mM/l
ZINC


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marlin

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9 Maggio 2004
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Comunque vanno bene a livello naturale tutti gli ipotensivi: aglio, the verde (da quello che leggo sopra), olivo, biancospino, (flavonoidi in genere), etc. Mi pare l'avessimo detto.

Comunque interessanti i links che hai messo, anche per la questione della vit.D e per le tante conferme su sostanze di cui qui si è parlato diffusamente.

Ciao

MA - r l i n

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juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://groups.google.com/group/sci.life-extension/browse_thread/thread/9e79bbfc917d2fa2?hl=en
http://www.springerlink.com/content/6662887436v76041/fulltext.pdf
http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/fulltext/118523868/PDFSTART

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khil

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6 Febbraio 2004
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615
Insomma se l'antinvecchiamento è una retta i punti vit.D, thè verde e flavonoidi quindi
flavonoli e polifenoli, la individuano sicuramente.Viceversa se l'antinvecchiamento è un punto per esso passano sicuramente, provenendo da meccansimi d'azione anche diversi, le rette su cui stanno vitD, thè verde e flavonoidi.

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marlin

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9 Maggio 2004
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Infatti pare che per l'uomo una buona percentuale di acidi saturi di membrana sia quella del 55%-60% (un buon olio saturo è quello di cocco).

E non a caso si consiglia di prendere Omega3 con antiossidanti specifici come vit.E e vit.C.

Ciao

MA - r l i n



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marlin

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9 Maggio 2004
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Per continuare il discorso su pressione e alopecia collegandolo con IGF-1, capsaicina e isoflavone:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19502719?ordinalpos=11&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

Possiamo anche collegare questi effetti della capsaicina sull'IGF-1 ai recenti moniti degli urologi contro il peperoncino che farebbe male alla prostata (forse anche per questo motivo l'integratore Capsures, mirato alla prostata, ha visto diminuire drasticamente il dosaggio di capsaicina, che probabilmente era il principio utile limitatamente ai capelli).

Ciao

MA - r l i n

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khil

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6 Febbraio 2004
1,883
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615
>>Possiamo anche collegare questi effetti della capsaicina sull'IGF-1 ai recenti moniti degli urologi contro il peperoncino che farebbe male alla prostata>>

Ti rivolgo la solita consueta osservazione Marlin, scienza non è ogni studio che esce fuori, nel senso banalmente che i dati del medesimo vanno incrociati con quelli esistenti e questo comporta tempo.Nell'attesa non direi che i recenti moniti degli urologi sarebbero sul fatto che indistintamente ..il peperoncino farebbe male alla prostata...
://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16540674?ordinalpos=6&tool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16374544?ordinalpos=7&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17828457?ordinalpos=4&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

cioè, se noi aggiorniamo questo blog accreditando per scienza acclarata ognuna delle spesso schizofreniche news giornaliere derivanti da studi scientifici, il rischio è togliere del tutto valore al blog.Il senso invece a mio avviso sarebbe, è, quello di cercare di tirare i fili della trama per capire le possibili direzioni dei filoni di studio..

...se oggi quella cosa fa male perchè l'hanno detto alla tal università, se la vitamina d è pericolosa perchè l'hanno visto nel tal studio, se etc etc., risulta che a giorni alterni nulla è fondamento e tutto è umoralmente variabile.Mentre esiste semplicemente il singolo studio che può essere spesso ridimensionato dalla mole ben più cospicua di pubblicazioni già presenti.....

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marlin

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9 Maggio 2004
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Sfondi una porta aperta Khil, io conservo sempre un sano scetticismo nei riguardi della scienza, però questo non mi esenta dal sottoporre al forum degli spunti di discussione legati agli studi in questione...

La questione peperoncino è vecchia almeno di due anni, ossia da un congresso degli urologi tenutosi due anni fa e alle cui conclusioni (allora sorprendenti) abbiamo accennato alcune volte qui.

Posso solo dirti che c'è poca interdisciplinarietà tra le varie branche della medicina e quei collegamenti spesso non vengono fatti dagli addetti, ma solo da chi osserva, come noi, più campi tutti assieme, meglio se da una certa distanza: per vederci meglio[:)]

Non si tratta comunque di uno studio isolato, ma di conclusioni di specialisti (urologi):

http://www.altrogiornale.org/comment.php?comment.news.697
http://www.biospazio.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1932
http://www.padovanews.it/content/view/18314/88889018/

Per quanto rigurada il nostro argomento, i capelli, invece tutto fila ancora più liscio e va nel senso di tirare i fili della trama da te auspicato per questi motivi:

- IGF-1 è notoriamente temuto per i tumori alla prostata (vedi commenti di Julien)
- IGF-1 è ritenuto benefico per rendere trofici i follicoli
- pare proprio che capsaicina e IGF-1 siano collegati
- IGF-1 e pressione sono collegati
- prostata e follicolo si comportano in modo opposto sotto gli androgeni, e quindi c'è da attendersi che un fattore di crescita come l'IGF-1 faccia ingrandire entrambi e quindi bene al secondo e magari male alla prima.
- il famoso studio che mette in relazione aga come difesa dal cancro alla prostata, appare rafforzato da acquisizioni come queste.

In altre parole il tuo allarme magari poteva anche andare bene in altre occasioni, ma non in quella presente che, a mio avviso, rappresenta un passo avanti nella comprensione dei meccanismo che andiamo qui discutendo e non un rimettere tutto in dubbio.

Ciao

MA - r l i n






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khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Il meccansimo d'azione dell'igf1 è solo uno dei molteplici afferenti alla patogenesi del cancro e di quello alla prostata.Sarà per questo che se digiti capsaicin e cancer prostate come chiavi sia su google sia su pubmed ti escono fuori decine di pagine di questo tipo, dove rispetto a molti altri canali d'azione diversi dall'increento dell'igf1 l'antiproliferatività del capsicum rispetto al cancro alla prostata è un punto fermo

http://www.google.it/search?q=capsaicin+prostate+cancer&sourceid=navclient-ff&ie=UTF-8&rlz=1B3GGGL_itIT217IT217

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18533110?ordinalpos=2&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

nelle quali pagine insomma gli effetti clamorosamente antiproliferativi rispetto al prostate cancer risultano a dir poco preponderanti rispetto a quelli (1?...2?) di segno opposto: quale studio finale, quale metanalysis ci dice che le facoltà antiproliferative del cpasicum acclarate dalla molteplicità di studi presenti in letteratura siano invalidate da quelle passanti per il meccanismo d'azione diverso indicato dallo studio da te perorato?Chi stabilisce che il computo finale del bilancio del peperoncino sia negativo rispetto al cancro alla prostata?!Questo intendo....



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willi

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23 Marzo 2005
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marlin me lo puoi linkare quello studio che mette in relazione aga come difesa contro cancro alla prostata? grazie
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Anzitutto la questione è più complessa di così. Il cancro alla prostata, non è l'iperplasia prostatica benigna e i ricercatori stanno ancora cercando di capire quali fattori influiscono di più in una patologia e nell'altra (che peraltro si divide in altri sottotipi).

Venendo a quanto più ci interessa, va ribadito (era da tempo che non lo facevo...[:)]) che una sostanza ha azioni molteplici e che andrebbe conosciuta appunto la risultante di queste azioni. Quindi qui meccanismi anti-cancro convivono insieme all'aumento dell'IGF-1 che è fortemente indicato come un fattore aggravante per il cancro alla prostata.

Ma c'è di più: i più recenti studi evidenziano una sinergia tra IGF-1 e Vitamina D dove il primo è, come si è detto oncogenico, ma la seconda anticancro eppure crescono assieme:

http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6WDF-4NR647K-2&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=1062f641584167ebd78e186d1c4f1af2

(si noti il coinvolgimento di entrambi con la pressione che ci fa rimanere, per così dire, On Topic[:)])

Da qui appunto allo studio richiesto da willi:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17910907?ordinalpos=16&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

Su richiesta posso postare i punti salienti degli studi in questione, relativamente al secondo posso dire che la questione degli ultravioletti si estendeva appunto alla produzione di vitamina D.

Quindi capsaicina anche aumentando IGF-1 aumenterebbe la vitamina D (e ed entrambi sarebbero ipotensivi) che anticancro alla prostata, bisogna come sempre capire la risultante finale, ma questa al momento non la si conosce, anche perchè potrebbe essere altamente individuale (o appunto di tipo genetico).

Per i capelli ad ogni modo non c'è contraddizione perchè IGF-1 e vitamina D sono entrambi ritenuti benefici.

Ciao

MA - r l i n



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marlin

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9 Maggio 2004
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Vabbè, Willi, te lo mando in pvt...[:)]

Tieni conto che è venuto fuori quando si succedevano gli studi su vitamina D e cancro alla prostata, che, come vedi, sono ancora di attualità.

Ciao

MA - r l i n

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khil

Utente
6 Febbraio 2004
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>Anzitutto la questione è più complessa di così. Il cancro alla prostata, non è l'iperplasia prostatica benigna e i ricercatori stanno ancora cercando di capire quali fattori influiscono di più in una patologia e nell'altra (che peraltro si divide in altri sottotipi).>

ma chi ha parlato o linkato circa iperplasia prostatica benigna perdonami?

>Venendo a quanto più ci interessa, va ribadito (era da tempo che non lo facevo...) che una sostanza ha azioni molteplici e che andrebbe conosciuta appunto la risultante di queste azioni. Quindi qui meccanismi anti-cancro convivono insieme all'aumento dell'IGF-1 che è fortemente indicato come un fattore aggravante per il cancro alla prostata.>

appunto, ribadiscilo come ti ho suggerito pocanzi alla faccia degli urologi italiani, scrivi magari che cliccando su pubmed 'capsaicin cancer prostate' quanto esce è quanto osservabile e dunque decisamente distante dalle loro intepretazioni di non so quale studio (è quello stesso che hai linkato a willi?).

qui appare ovvio che il presupposto per cui ad aumento di igf1 aumenti cancro alla prostata
si scontra col fatto che l'azione di capsicum passa attraverso molti altri mediatori biochimici impossibili da isolare ed escludere, cmq non eslcusi in quel singolo studio.Mediatori che hanno già mostrato inequivocabilmente di avere effetto proprio antitumorale in riferimento alla prostata e in sperimentazioni con il principio attivo capsaicina integrale (dunque la risultante pratica dell'uso di capsaicina potrebbe essere già solida e acclarata....)

l'ipotesi poi che alopecia sia un meccanismo evolutivo/difensivo contro il cancro alla prostata appare fallace in quanto vitD ha un effetto dimostrato allo stesso modo per tutta una serie di patologie tumorali e non (autoimmuni in particolare...), immaginarsi un salto evolutivo verso nuovi pattern somatici solo per fronteggiare una singola patologia mi pare improbabile già come assunto iniziale.....


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marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Quando si parla di Aga, prima di parlare di cancro alla prostata è inevitabile fare il più adatto parallelo con l'ipertrofia prostatica benigna. Almeno per chiarire di cosa si sta parlando. Anche perchè Capsures nasce per l'ipetrofia e in secondo luogo per i capelli, non per il cancro.

No, lo studio linkato a Willi è medical hypthesis, ma suggerita dalla funzione anti-cancro alla prostata della Vit.D (e analoghi). Comunque non sottovaluterei l'esperienza clinica degli urologi italiani, che peraltro sono collegati con le analoghe associazioni internazionali e che conoscono le novità in anticipo:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19059400?ordinalpos=1&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

(notare che è lo studio più recente della stessa equipe che aveva effettuto uno degli studi da te linkato sopra)

La capsaicina appare pertanto una sostanza double face, ma la situazione non è nuova, visto che esiste anche un molesto studio ungherese che ha riscontrato effetti alopecizzanti della stessa sostanza (in netta controtendenza con gli altir studi sull'uso topico).

(inoltre per lo stesso motivo di cui sopra, distinguiamo tra capsicum, la pianta, e capsaicina, una sostanza contenuta nel frutto della stessa pianta...)

L'ipotesi dell'aga come difesa anti-cancro era risultata bizzarra, ma a una più attenta lettura dell'intero lavoro ha delle basi accettabili (e accettate dal meccanismo peer review). Alla luce le più recenti verifiche di una sinergia tra IGF-1 e vit.D (e pressione) non ti dovrebbe sfuggire che questi collegamenti aggiungono alcuni suggestivi spunti di meditazione su tutta la questione capelli/prostata (e volendo pure pressione).

In pratica, anche se va valutato bene esattamente in che senso, oggi abbiamo fatto almeno un passettino avanti sull'intera questione e non dei passi indietro (che era quello che temevi).

Ciao

MA - r l i n

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juliensorel

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21 Marzo 2005
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>>L'ipotesi dell'aga come difesa anti-cancro era risultata bizzarra

Non mi convince e sembra criticabile almeno per i seguenti motivi

-L'esposizione solare è funzione del clima, pertanto un fattore di protezione di questo tipo dovrebbe essersi sviluppato trasversalmente nelle popolazioni mentre non è affatto così essendo l'Aga più comune presso i caucasici.

-Dove l'esposizione solare è bassa (vedi paesi scandinavi o cmq caratterizzati da clima atlantico) l'incidenza dovrebbe essere maggiore per consentire di sequestrare più luce possibile, mentre dovrebbe essere praticamente ininfluenzte in regioni dal clima caldo che consentono una esposizione solare maggiore.

- Non è detto che una maggiore esposizione continua del sole nella zona della chierica non aumenti collateralmente l'incidenza di altre forme tumore maligno della pelle, andando a vanificare il vantaggio di una maggiore sintesi di vitamina D.

- verrebbe da chiedersi infine se sia casuale filogenetica la coincidenza presente in alcune scimmie e primati (come il macaco stumptail) che perda anch'essi i peli sul capo del cranio pur presentando nel resto del corpo una folta pelliccia.

Piuttosto io collego l'azione dell'IGF-1 alla questione della resistenza all'insulina, anche se ciò potrebbe spiegare meglio le alopecia più tarde (>45-50). Come già avevo scritto sembra che col tempo ci sia una tendenza, regolata su base e genetica e epigenetica, a sviluppare una resistenza, ossia una perdita di sensibiltà ai segnali chimici che giungono alle cellule, specie i segnali veicolati dai fattori di crescita, con la conseguenza che uno stesso segnale a parita di concentrazione risulta col passare del tempo sempre meno efficente nel regolare il turnover fra apoptosi e rigenerazine cellulare. Senza contare che certi geni possono presentare un comportamento pleiotropico, magari favorendo la crescita in un certo periodo della vita e agire in modo contrario a maturazione sessuale avvenuta.


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