per Marlin e Julien, parere

willi

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23 Marzo 2005
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marlin, io me li son letti tutti :°D
(in quello che dici tu in cui serve solo attività fisica però dice che non basta ma serve anche non fumare e anche uno status sociale non basso, diciamo che bisogna avere una vita almeno mediamente agiata, credo anche per il minor stress derivante dall'assenza di serie preoccupazioni economiche).

julien, riguardo alla tua frase che astaxantina, quercitina e EGCG si accumulerebbero nei mitocondri, sarebbe una cosa positiva o negativa?
e questo accumulo ci permetterebbe di ridurre le dosi assunte nel lungo periodo?
the dirtiest place in the cell fa intendere che nei mitocondri si accumulino un sacco di altre sostanze o sbaglio? per pulire i mitocondri si sa qualcosa? [:D]
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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No i mitoconcri sono il luogo più sporco perché è la fornace in cui si produce l'energia che serve alla cellula per mandare avanti il metabolismo. Il processo è ossidativo e porta alla produzione ogni giorno da parecchi litri di H2O2.
Poiché il DNA del mitocondrio non è protetto come il DNA cellulare dalla cromatina e dalla membrana più interna del nucleo, ma al contrario è esposto alla continua produzione di radicali liberi, si pensa che la disfunzione dei mitocondri porti alla formazione - a partire da circa l'1% di cellule del corpo e attraverso un meccanismo che è stato ipotizzato da A. de Grey nel 2000 e che non sto qui a ri-riassumere (mi pare di averne accennato pagine addietro) - di un aumento dell'ossidazione incrementale e in grado di diffondersi in tutte le altre cellule dell'organismo attraverso ilcolesterolo veizolato nelle LDL. Ma le mutazioni del DNA mitocondriale non sono ovviamento l'unico meccanismo coinvolto. Sembrerebbe però che agire sui mitocondri potrebbe garantire nel breve periodo un primo presidio anti-aging in grado di funzionare davvero in maniera significativa.
L'accumulo nel mitocondrio di particolari sostanze antiossidanti presenta quindi il vantaggio di localizzare l'azione di scavenging e renderla più efficace. E' ciò che ha fatto il russo in questione, sintetizzando una sostanza derivata da un ubiquinone presente nelle cellule vegetali vegetali, detto plastoquinone, a cui ha legato uno ione positivo in grado di penetrare, in virtù della sua carica positiva, all'interno del mitocondrio che è di carica negativa, e qui accumularsi e assorbire all'origine la fiumana di radicali prodotti per la continua produzone di ATP.

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marlin

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Willi, sul non fumare non ci piove, lo stato sociale invece è un contenitore di tante cose, ma si finisce in media per avere meno tempo e soldi per praticare sport e per avere regimi alimentari e stili di vita meno salutari, sempre in media ovviamente.

I vari studi mostrano che la lunghezza dei telomeri è qualcosa che non può essere allo stato attuale semplificato in pro-cancro, anti-cancro. Dipende dal cancro e quelli più comuni come quello alla mammella per le donne e alla prostata per gli uomini sembrano risentirne o rispettivamente giovarne.

In questo discorso c'entra il sopracitato De Grey infatti il suo avveniristico progetto WILT che prevede manipolazioni genetiche per eliminare la telomerasi (l'enzima che allunga i telomeri) si basa sul fatto che il 90% dei tumori sia telomerasi-dipendente. Se però questo è un calcolo non ponderato per la frequenza dei tumori stessi, l'illustre ricercatore sarebbe caduto in un grave errore metodologico.

Ovviamente De Grey ha anche una strategia per gli altri tumori che non dipendono dalla telomerasi, ma questa è una complicazione su una cosa già parecchio complicata (tolta la telomerasi ogni 10 anni ci sarebbe la ricarica con staminali per rigenerare i tessuti...[:)]).

Comunque uno degli effetti constatati della mancanza di telomerasi è proprio un invecchiamento precoce della cute e perdita di annessi tra cui i capelli, alopecia in altre parole....

Ciao

MA - r l i n

Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

willi

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23 Marzo 2005
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grazie ad entrambi!

beh marlin riguardo all'ultima frase spero non c'entri niente con l'azione anti-telomerasi dei principi attivi dell'anti-age!
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://blog.netesq.com/2007/11/ending-old-age-through-telomerase.html
TI PIACERà...
a quanto pare oltre all'estratto di astragalo (TA-41) esiste altro. (TA-65 molecule). TA è ovviamente acronimo di Telomerase Activator.
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To wit, 2 to 4 daily doses of 10mg tablets of TA-41 were given to men aged 60 to 85 for 12 weeks in a double-blind study, and the condition of their immune system, eye sight, sexual function, and skin improved dramatically. questi studi sono reperibili?
 

marlin

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Sì il Patton Protoco è alla base di quella chilometrica discussione sul forun ImmInst.

Il TA-65 dovrebbe essere il cicloastragenolo, ossia una astragaloside IV modificato e potenziato. Anche per questo ora la dose di Astral Fruit è stata elevata a 100 mg a cps.

Willi, l'anti-age è non è certo nato per far ricrescere i capelli, al limite per mantenerli, sono sostanze anticancro, ma anche antiossidanti molto efficaci quindi l'effetto non è (notoriamente) negativo, ma possibilmente positivo.


Comunque la pagina più semplice sull'astragalo e le telomerasi è questa:

http://knol.google.com/k/eliecer-alberto-velasco/longevity/2tewnn4alrwuz/2

Michael Fossel, Cells, Aging, and Human Disease, p.160. notes that among progerics, whose fibroblasts exhibit short telomeres, baldness is almost universal.

Chi è Fossel ?

http://en.wikipedia.org/wiki/Michael_Fossel

http://www.inspiredliving.com/anti-aging/a~cureaging.htm

Del resto di TERT ne abbiamo parlato tempo fa:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16037417?ordinalpos=13&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18208333?ordinalpos=7&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19188696?ordinalpos=1&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17954610?ordinalpos=1&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DiscoveryPanel.Pubmed_Discovery_RA&linkpos=1&log$=relatedarticles&logdbfrom=pubmed

Ciao

MA - r l i n


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orione65

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13 Maggio 2008
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Nei prodotti della Solgar o della Long life, qualche traccia di astragaloside IV ci dovrebbe essere...cosa ne dici Marlin?
 

marlin

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Sì senz'altro c'è, ma pare non sia sufficiente per vederne gli effetti positivi sui capelli.

Questo perchè c'è almeno un utilizzatore che è passato dall'estratto titolato al 5% in astragaloside IV a quello con 33 mg (Astral Fruit) e solo a questo punto e dopo alcuni mesi ha riscontrato ricrescita.

Io pensavo a un topico con estratto di astragalo che già ho in casa, in questo caso si potrebbero mettere in idroalcolica Solgar e Long Life, anche perchè Astral Fruit è proprio un estratto secco ottenuto in idroalcoolica.

Unica preoccupazione la questione melanomi, è uno di quei tumori che rispondono positivamente all'allungamento dei telomeri (l'altro è il cancro al seno). Peraltro si diceva che pure con il minox si corresse questo rischio, ma decenni di utilizzo sembrerebbero escluderlo.

Ciao

MA - r l i n

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juliensorel

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Se hai la pazienza di leggerti il recentissimo The Aging Epigenome di D. Sinclair (lo stesso del resveatrolo)
http://dx.doi.org/10.1016/j.arr.2009.04.004 noterai che si sofferma molto sulla questione telomeri. cmq la teoria di Sinclair lega le mutazioni random (o altrimenti dette stocastiche) al DNA ad una progressiva instabilità epigenomica. Intuitivamente non è difficile capire che se i geni che controllano l'acetilazione e la metilazione dell'intero DNA - e a sua volta, in virtù dell'adesione agli istoni che costituiscono la cromatina modulano la trascrizione/silenziamento genico - cominciano a funzionare male, l'effetto a cascata è micidiale.. Ne conseguirebbe un'amblificazione dell'instabilità genomica a partire da un danno genico abbastanza circoscritto. Sinclair conclude ottimisticamente sostenendo che le modificazioni all'epigenoma sono teoricamente reversibili e che in definitiva potrebbero trovare un trattamento farmacologico.
E' certo che la restrizione calorica e altri mimetici della stessa funzionano principalmente in modo epigenetico, rallentando questo meccanismo di disregolazione dell'espressione genica.

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juliensorel

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In chiosa introduttica all'articolo fi Sinclair da leggere la seguente pagina:
http://it.wikipedia.org/wiki/Riparazione_del_DNA


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juliensorel

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astragaloside e alopecia, testimonianze.
http://www.regrowth.com/hairloss-forums/viewthread.cfm?f=1&t=23544

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marlin

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Sì appunto Julien, se non erro avevo linkato da qualche parte le due o tre testimonianze dirette, che però non sono di regrowth, ma di altri siti.

Ho letto tutto Sinclair, mi pare che queste cose le avesse già in gran parte dette in studi precedenti.

Ovviamente la situazione è piuttosto articolata, ma non è un caso che chi integra con astragaloside ci dia dentro parecchio anche col resveratrolo e non solo come anti-cancro, ma appunto come anti-age sfruttando le proprietà di attivazione delle sirtuine che sono anche quelle che mimano la restrizione calorica.

Ciao

MA - r l i n

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marlin

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Comunque il dualismo che intendevo e la relazione cancro/crescita si vede bene anche da questi due singoli studi:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19141591?ordinalpos=20&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17575141?ordinalpos=1&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DiscoveryPanel.Pubmed_Discovery_RA&linkpos=1&log$=relatedarticles&logdbfrom=pubmed

Da qui si può anche intuire perchè l'IGF-1 e altri fattori di crescita fanno male per la prostata, ma possono far crescere i capelli.

Ciao

MA - r l i n

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juliensorel

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Si tratta comunque di almeno 500mg di resveratrolo e 100 di astragaloside, che un certo costo ce l'hanno. Se poi si va sul cicloastragaloside i prezzi sono tali che se li può permettere chi ha un reddito molto alto o cmq soldi da investire. Il fiorente mercato dell'antiaging temo sarà appannaggio di una classe elitaria...

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marlin

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Beh, ma poi i prezzi tendono a scendere perchè tutti vogliono i prodotti che funzionano (se funzionano) è una legge di mercato, dovuta al fatto che si crea domanda.

In realtà Loera, quello della Revgenetics, prende 2 g di resveratrolo e ora prenderà 100 mg di astragaloside.

Il prodotto TA65 ha un costo proibitivo, ma se funzionano i surrogati dovrebbe appunto crollare per forza di cose.

A me basterebbe che funzionasse un topico, tanto per cominciare[:)]

Ciao

MA - r l i n



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juliensorel

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Decline is an accepted part of old age for most people, even for those still searching for the fountain of youth. We expect the same in our pets and in the flies that buzz around us, albeit at a different rate. So why are lobsters different? A study conducted in 1998 showed that lobsters maintain telomerase activation late in life. But before we explain that, let's talk briefly about cell division.


Telomeres are like caps or sheathes that encase the ends of chromosomes. When cells divide, telomeres get shorter. When telomeres get to a certain length, they can no longer protect chromosomes and the chromosomes start to suffer damage. The number of cell divisions before damage sets in is called the Hayflick limit.

Telomerase is an enzyme that adds length to telomeres, extending their life span. In humans, telomerase is abundant in embryonic stem cells and then declines later in life. This is actually a good thing because when cells re-activate telomerase after reaching the Hayflick limit, they become cancerous (in other words, they don't die when they're supposed to). The downside is that cells with short telomeres weaken and die, so we eventually die, too.

In humans, telomerase levels decline later in life and are only found in some types of tissue, but in lobsters, telomerase is found in all types of tissue. That likely accounts for lobsters' ability to grow throughout their lives. And because lobsters' skeletons are on the outside and the molting process allows them to periodically shed their exoskeletons in favor of a new, larger one, their constant growth isn't a problem. With a steady, evenly distributed supply of telomerase, lobsters don't approach the Hayflick limit, which means that their cells stay pristine, young and dividing.

The dual role of telomerase in keeping cells healthy and in cancer growth means that it's an important area of research for both anti-aging and cancer treatments. Further study of lobsters may teach us more about their longevity, how long they can actually live and what that knowledge may mean for human health.

Scientists are also studying a variety of other animals that are long-lived. Like lobsters, many types of turtles don't show compromised immunity or physical breakdown because of age. They also become more fertile with age and usually die because of a predator or malady unrelated to age.

A bird known as Leach's storm petrel fits into a human hand yet lives more than 30 years. They're also the only known animal in which telomeres grow longer with age. Related animal species with vastly different life spans are also a point of interest. Conventional mice live only three years, but naked mole rats can live for 28.

Other animals being studied include whales, bats, rockfish, zebrafish and clams, the oldest of which, a quahog clam, lived to be 220 years old. In many of these animals, the rate of telomere deterioration corresponds with their lifespan. The longer the telomeres last, the longer the animals live. Studying these creatures may tell us much about human aging and lead to treatments for aging-related diseases. Exciting research is being conducted on many fronts -- on the molecular and genetic levels and regarding lifestyle, diet and habitat. If one day humans discover an important new treatment for cancer, it may be due to one of these creatures -- or to a 200-pound lobster living peacefully in a tank at Boston University.

For more information about lobsters and aging, and to hear a song about Leroy, the Uninterrupted Lobster, please check out the links on the next page.

http://www.febsletters.org/article/S0014-5793(98)01357-X/abstract
http://www.ebmonline.org/cgi/content/abstract/233/8/958

http://genomics.senescence.info/species/entry.php?species=Homarus_americanus
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juliensorel

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In addition to occurring in normal cell division, telomere shortening is accelerated by oxidative stress. In vitro studies have suggested that a portion of the oxidative damage sustained by telomeres remains unrepaired and aff ects the amount of shortening in the next cell division.38,39 Furthermore, oxidative stress seems to downregulate telomerase activity in vascular smooth muscle cells40 and endothelial cells.41 An association between oxidative stress and telomere length has been reported in vivo too.42,43 Inflammation is another factor thought to contribute to telomere attrition in cells of the immune system by promoting leucocyte turnover.44,45 Oxidised LDL is inversely associated with telomerase activity in PBMCs46 and activates monocytes and macrophages by upregulating adhesion molecules and increasing production of infl ammatory cytokines.47 The increased production of certain cytokines has been shown to adversely aff ect telomerase activity.48 These oxidative stress and infl ammatory processes potentially pose threats to the telomere maintenance system. The most common causes of oxidative stress and inflammation stem from unhealthy nutrition, little exercise, obesity, metabolic syndrome, and chronic emotional stress. In the Harvard Nurses’ Health Study, higher intakes of red and processed meats, sweets, desserts, French fries, and refi ned grains increased blood markers of inflammation, whereas higher intakes of fruit, vegetables, legumes, fi sh, poultry, and whole grains decreased blood markers of infl ammation.49 Therefore, changes in diet, exercise, and stress management might decrease markers of oxidative stress and infl am mation.50,51 The diet used in this study might have benefi cial eff ects on many chronic diseases associated with older age. This diet is low in components (eg, saturated fats, cholesterol) that have been implicated in the development of diseases associated with ageing (including some types of cancer, cardiovascular diseases, diabetes, age-related macular degeneration, dementia) and high in several dietary constituents (eg, lycopene, antioxidants, carotenoids, zinc, fi bre, folate) that might decrease the risk of these conditions.51 Obesity, insulin resistance, and related cardiovascular disease processes, which are related to oxidative stress and infl ammation,52,53 have all been linked to shorter telomeres.54,55 Thus, improvements in these health conditions might favourably aff ect the regulation of telomerase activity. In a study that followed individuals over a 10-year period (but did not intervene in changing their weight), decreases in obesity were associated with increases in bulk telomere length, suggesting that shortening telomere length associated with obesity might be partially reversible.55 Also, in-vitro studies have shown that antioxidants reverse oxidative telomeric damage, prolonging the replicative lifespan and lowing telomere shortening.39 In summary, lifestyle factors known to promote cancer and cardiovascular disease processes might also adversely affect the telomere maintenance system, including telomerase.

Increased telomerase activity and comprehensive lifestyle changes: a pilot study Dean Ornish, Jue Lin*, Jennifer Daubenmier*, Gerdi Weidner, Elissa Epel, Colleen Kemp, Mark Jesus M Magbanua, Ruth Marlin, Loren Yglecias,Peter R Carroll, Elizabeth H Blackburn

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marlin

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Milano
Ottime ricerche, Julien, l'ultima sembrerebbe la quadratura del cerchio, con ossidanti, infiammazione, insulino resistenza, sindrome metabolica, obesità, inattività fisica e i noti cibi sconsigliati che accorcerebbero i telomeri e le integrazioni e gli stili di vita che si oppongono a queste degenerazioni che li allungherebbero, mantenendo i tessuti giovani.

Sull'aragosta ci sono conferme importanti, ma effettivamente è molto diversa dai mammiferi dovendo rifarsi l'esoschelotro di continuo. Noi abbiamo solo pochi tessuti con la telomerasi e sicuramente tra questi c'è la pelle (il nostro rivestimento) con gli annessi.

Così il tuo 2° link di cui sopra ci pare riportare un po' con i piedi per terra riguardo alla longevità:

Thus, the expression of telomerase in aquatic animals is likely not related to longevity but to their ability to regenerate injured tissue.

Per questo mi piacerbbe limitatamente ai capelli provare derivati topici dell'astragalo (possibilmente ad alto titoto di astragaloside IV).

Ciao

MA - r l i n


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