per Marlin e Julien, parere

marlin

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9 Maggio 2004
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Lo studio è di alcuni anni fa, eppure da allora non mi pare si siano fatti molti studi per capire a cosa servano queste due isoforme, almeno riguardo l'aga. Così io ero convinto che il recettere degli androgeni fosse unico a differenza di quello degli estrogeni (e a quanto pare anche di quello del progesterone).

Da notare che in questi fibroblasti il rapporto è di 10 a 1 a favore di AR-B che è il recettore più completo.

Ecco qui uno studio del 2003 che mostrra forse la maggiore nocività dell'AR-B (il più diffuso)e alcune specificità dei due recettori:

http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6TC9-49Y461T-2&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=745d3d58ea5c7b8e41a62da040a31dcb

Ciao

MA - r l i n





 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...ez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum

Sai Marlin cosa si intende per autofagia (autophagy)? è un po' quel processo che si libera della spazzatura cellulare. L'insulina/IGF-1 reprimono i geni preposti ad attivare quei meccanismi cellulari di autophagia (mi pare siano coincolte delle proteine dette chaperoni). Quindi la senescenza e il non corretto funzionamento dell'insulia/IGF-1 produce nello spazio cellulare un po' quello che sta accadendo oggi nelle strade di Napoli.
chi ci rimettono da questa difetto nel meccanismo di autophagia sono le proteine provviste di gruppi tiolici (quindi quelle che contengono i residui di cisteina come il glutatione).
meditate, meditate... bisognerebbe trovare delle sostanze che stimolano l'autofagia... Di mimetici dei chaperoni ho trovato solo le catechine (quante cose fa il té!?)... cmq se vuoi approfondire io collego il tutto all'articolo recente sulla senescenza prematura nei follicoli (mediato genomicamente dagli androgeni che per motivi genetici nei follicoli agiscono malauguratamente?)

interessante la relazione fra Nf_kappa_B e autofagia.
http://www.landesbioscience.com/journals/autophagy/article/4248
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Citazione:e questo spiegherebbe il comportamento di quel tizio che anni fa ha voltuo provare su se stesso, e quindi sull'uomo, che digiuno e astinenza sessuale allungano di molto la vita, adottando questo ascetico stile di vita[:)]).

mi hai fato venire in mente Diogene e S. Girolamo. [:D]
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Scusami Marlin, invece di reply ho modificato il tuo messaggio. Era un pezzo che non mi capitava, mannaggia... sono desolato

Cmq l'autofagia non è proprio identificabile con il catabolismo. E' sicuramente un processo catabolico, ma che ha a che fare specificamente con la riduzione del pattume cellulare (cioé dentro la cellula), come ti avevo già accennato, riciclando le proteine con attivita biologica ma compromesse e dunque inutili (magari quando queste non sono più funzionali per un qualche motivo) E' insomma il sistema di riciclaggio dei componenti della cellula e regola l'apoptosi e altri processi.

http://en.wikipedia.org/wiki/Autophagy
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Fa niente per il mio messaggio, Julien[X], in pratica per chi ci seguisse, sopra mi chiedevo se ci fosse una relazione tra catabolismo proteico dovuto al digiuno e l'allungamento della vita che pare sia favorito da una dieta ipocalorica.

Di recente leggendo un libro di specalisti di fitness ho scoperto infatti che il digiuno non è ben visto perchè non fa che diminuire la massa muscolare (e questo lo sapevo anch'io), ma fa eccezione la pratica dell'allenamento a digiuno di prima mattina perchè va elevare di molto il GH (anche nel link di sopra si parlava di digiuno, starvation, notturno e di post-absortive state - in the early morning che è la situazione a cui tutti andiamo incontro dormendo e risvegliandoci vuoti con tutti le sostanze assorbite da tempo nel nostro corpo).

Comunque della Rapamicina non so nulla.

Invece informandomi sulle proteine chaperones sono rispuntate fuori le heat shock proteins che ricordo che stanno alla base dell'applicazione di aloe+sale:

http://en.wikipedia.org/wiki/Chaperone

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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December 12, 2007
Chaperones in aging: nothing too shocking
Posted by ouroboros under Gene expression, Protein degradation, Sirtuins
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After yesterday’s feast of autophagy I realized that I have another full meal’s worth of stories regarding chaperones and heat shock proteins (HSPs). Regulation of chaperone genes — which catalyze folding and assembly of proteins, and also help dispose of malfolded proteins — already holds a special place in biogerontologists’ hearts: the life-extending compound resveratrol induces the heat shock response (possibly in an example of hormesis), and stochastic changes in chaperone levels are associated with parallel changes in organismal lifespan.

Without further ado then, here are three recent articles on chaperones and heat shock:

Just as autophagy declines with age, so too does the activity of the proteasome and the expression of the major cytosolic chaperone Hsc70. Bonelli et al. describe how calorie restriction (CR) of rats maintains proteasome activity and Hsc70 expression in the liver, well into old age. In contrast to CR’s effects on autophagy, the boost in proteasome activity does not appear to occur simply as a result of increased expression of proteasome components; the authors argue that something is acting to qualitatively increase the activity of proteasomes while keeping their levels unchanged. (Maybe targeting or delivery is more efficient?)
In humans, several HSPs are upregulated with age, perhaps as a response to increased steady-state levels of oxidatively damaged proteins, which would be expected to fold poorly. Njemini et al. describe an interesting association of increased HSP expression with the increased inflammatory cytokine expression that is a hallmark of frailty in old age.
In budding yeast, daughter cells are protected from inheriting their mother cells’ old age because the mothers keep damaged macromolecules on their side of an asymmetric cell division, a process that requires SIR2, the founding member of the sirtuin family. Erjavec et al. demonstrate that the sequestration of oxidatively altered proteins also requires Hsp104. Overproduction of this chaperone can rescue the accelerated-aging phenotype of sir2 mutants.

December 11, 2007
A feast of autophagy
Posted by ouroboros under Autophagy, Calorie restriction, Protein degradation
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Autophagy is increasingly thought to play an important role in aging, in part because autophagic degradation allows cells to prevent the accumulation of damaged macromolecules such as oxidized proteins and advanced glycation endproducts (AGEs).

I’ve been slowly squirreling away abstracts about the subject, and they’ve been building up — so on this crisp nearly-winter day I figured that it might be time to dig up some of those nuts:

In heart muscle, calorie restriction (CR) boosts autophagy, both by increasing the number of autophagosomes and the expression of autophagy-related proteins. Wohlgemuth et al. suggest that this might provide a mechanism for the beneficial effects of CR on cardiac tissue.
The overall rate of autophagy decreases with age. One specific flavor of degradation that undergoes such a decline is chaperone-mediated autophagy, which directs cytosolic proteins to the lysosome via an interaction with an intracellular receptor. Kiffin et al. have tracked down the cause of this decline, and lay the blame on changes in the processing and stability of the lysosomal receptor LAMP-2.
The benefits of autophagy (and the hazards resulting from its age-related decline) are hinted at in the results of Bergamini et al., who show that an anti-lipolytic drug that stimulates autophagy can reverse at least one biomarker of aging, in this case high levels of altered mitochondrial DNA. The authors also address the relationship between CR and the cellular adaptation to fasting, and argue that autophagy is essential to the anti-aging action of CR.

http://ouroboros.wordpress.com/ un blog interessante.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ok il proteasoma diventa meno attivo con l'età e quindi degrada meno proteine di scarto, ma per quanto riguarda i capelli, mi pare chiaro che il proteasoma finisce per degradare con elastasi, collagenasi ed enzimi vari il follicolo stesso, in questo caso c'è forse un eccesso di attività del proteasoma stesso che finisce per prendere come scarto quello che scarto non dovrebbbe essere. Lo stesso problema mi pare si abbia con le patologie del tessuto osseo, quando questo si degrada eccessivamente rendendo la struttura ossea inadeguata alla sua funzione.

Ciao

MA - r l i n

 

juliensorel

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il proteasoma non è l'unico strumento per la degradazione proteica. C'é un altro meccanismo importante, e più pertinente al concentto di autofagia, che coinvolge soprattutto i lisosomi.
Se riguardi l'articolo sulla senescenza dei follicoli gli autori scrivono che fra le proteine up-regulated ci sono proprio le Heat shock protein, sembrerebbe come risposta cellulare alla mancata degradazione degli scarti cellulari (come complessi non funzionali di proteine ossidate).

http://it.wikipedia.org/wiki/Chaperones_molecolari
http://it.wikipedia.org/wiki/Lisosoma

the decrease in cysteine reflects changes in the autophagic protein catabolism that normally ensures free amino acid homeostasis during starvation. Autophagy is negatively regulated by the insulin receptor signaling cascade that is enhanced by oxidative stress in the absence of insulin.

un abstract chiarificatore:

Mech Ageing Dev. 2004 Mar;125(3):161-8.Links
Autophagy and aging--importance of amino acid levels.Dröge W.
Division of Immunochemistry, Deutsches Krebsforschungszentrum, Im Neuenheimer Feld 280, D-69120 Heidelberg, Germany. W.Droege@dkfz.de

Melendez et al. [Science 301 (2003) 1387] have recently shown that the increased longevity of Caenorhabditis elegans mutants with defective Daf-2 protein, i.e. an insulin receptor analog, involves increased autophagy. Autophagy increases the free amino acid pool and is in certain cells essential for survival at times of limited amino acid availability. In addition, autophagy plays an important role in the turnover of proteins and organelles including mitochondria. The autophagic activity is sensitive to changes in physiological conditions, i.e. it is strongly inhibited by an increase in amino acid concentrations or in insulin receptor signaling. In line with this fact, clinical studies indicate that autophagy mainly occurs at times of low plasma amino acid and insulin concentrations in the post-absorptive (fasted) state, and that the post-absorptive amino acid-sensitive protein catabolism may be taken as a bona fide indicator of autophagic activity. The increased longevity of insulin receptor mutants or of organisms subjected to calorie restriction may, therefore, be attributed to an increase in autophagic activity. Importantly, the autophagic activity decreases with age. Recent studies suggest that this decrease may result from an age-related increase in post-absorptive amino acid levels and/or from an increase in baseline insulin receptor signaling. If so, it is potentially reversible.

-------------------------
1: J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2005 Nov;60(11):1378-85. Links
Oxidative aging and insulin receptor signaling.Dröge W.
Professor of Immunology, Senior Vice-President, Research & Development, Immunotec Research Ltd., 300 Joseph Carrier, Vaudreuil-Dorion, Quebec, J7V 5V5, Canada.

The life span of nematodes, fruit flies, and mice can be significantly increased (and aging-related changes decreased) by mutations affecting insulin receptor signaling. This effect involves several cellular functions which are negatively regulated by the insulin receptor and thus typically expressed under fasting conditions. This involvement raises the question of whether the insulin-independent basal receptor kinase activity in the postabsorptive state can be decreased without compromising the physiologically important response to insulin in the postprandial state. Recent studies have shown that (a) the basal human insulin receptor kinase activity is increased under oxidative conditions in the absence of insulin [!!!] and (b) insulin signaling in the fasted state can be decreased by cysteine supplementation. Cysteine supplementation has also been shown to improve certain aging-related parameters, suggesting that the average dietary cysteine consumption in Western countries may be suboptimal[/B]. These findings provide a conceptual framework that extends the free radical theory of aging.
 

marlin

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Nel post scomparso, ora che mi sovviene, Julien, avevo chiesto se in seguito al primo studio da te postato, non bastava supplementare con cisteina (NAC) e glutatione.

Ora mi confermi il tuo interesse per il NAC (file pdf salvato, da leggere[:)]), però questo mi riporta indietro di alcuni anni visto che questa integrazione era ampiamente consigliata da Dep già tre anni fa e magari qualche utente l'ha anche seguita con costanza. Certo, dopo pochi anni non è che si possa dire se si è ringiovaniti o meno[:)], però credo che riguardo ai capelli qualcosa si possa dire e temo che questa integrazione non riporti la chioma ai fasti dell'adolescenza.

Ma forse mi sbaglio, perchè il glutatione (che insieme al NAC dovrebbe essere presente nello shop da quel dì) è anche piuttosto costoso e quindi non credo che molti l'abbiano assunto con continuità.

Comunque parlando di glutatione io ribadisco l'utilità della silimarina.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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Si Marlin, non è che la cosa è specificamente indicata per i capellin nel senso che ti ridonerà una chioma adolescenziale.
però il NAC non è niente di che e preso a diguno secondo quell'articolo ha degli ottimi effetti sulla salute abbassando nelle cellule dell'organismo l'attivazione basale dei recettori dell'insulina, quindi aumentando l'espressione dei geni che promuovono l'autofagia. L'articolo parla oltre che al NAC di whet protein isolate, cioé proteine del siero del latte isolato, che sarebbero ricche di cisteina. Poi ovviamente ci sarebbero altri accorgimenti, come quelli che usano i diabetici. Occorrerebbe assumere delle sostanze che inibiscono le amilasi e altri enzimi che demoliscono i carboidrati complessi in modo da regolarizzare ancora di più l'omeostasi del glucosio minimizzando del tutto la risposta insulinica.
Ovviamente per limitare l'accumulo di pattume proteico cellulare sono anche utili delle sostanze antiglicative , che ho elencate in un altro tread, data la tendenza dei saccaridi in quanto riducenti di legarsi alle proteine e creare dei crosslinks.
Il resveratrolo anch'esso bloccherebbe i recettori insulinci, mentre l'EGCG, che agisce come antidiabetico per altri sensi, mimerebbe fra le altre cose l'insulina, purtroppo, attivando i recettori insulinici, ma con una cinetica più blanda dell'insulina (cerca su Medline EGCG + insulin receptor). D'altro canto è anche vero che il té verde blocca l'amilasi (quindi è indicato durante i pasti ricchi di carboidrati) e riduce di brutto la produzione epatica di glucosio (gluconeogenesi) a partire da piruvato, lattato, glicerolo ecc... quindi agendo indirettamente anche sull'insulina.
Unica perplessità in merito a una supplementazione importante di n-acetyl-cisteina o proteine del siero del latte è il dato che se alcuni calcoli sono il risultato sali di ossalati, altri hanno una differente origine biochimica in cui è coinvolta la cistina. Cmq l'articolo sul NAC leggilo, poi dimmi che ne pensi [;)]
Sorprendentemente molti antiossidanti efficaci sono delle sostanze il sui sito attivo è un grippo tiolico o comunco contengono lo zolfo
(lipoic acid, glutatione, melatonina, taurina ecc...)






 

marlin

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Dell'articolo in questione per ora ho letto sopratutto i riassunti di ogni paragrafo. Parla infatti di proteine del siero del latte che io prendo (anche se ho ripreso da poco) per la massa muscolare, ma che hanno il difetto di essere quasi sempre dolcificate con aspartame. Io sinora non sono morto[:)], ma mi piacerebbe trovarne anche di dolcificate in altra maniera, magari a prezzi non esorbitanti.

Mi pare che con aspartame venga dolcificato anche il Fluimucil (NAC), ma credo che qui sia facile trovare alternative.

Come antiglicativo invece bevo il matè.


La questione dell'a digiuno la sto seguendo su un testo specialistico, in pratica dovrebbe essere di prima mattina, ossia prima di colazione, che peraltro è l'unico pasto del giorno in cui si dovrebbe abbondare con i carboidrati.

Ciao

MA - r l i n

 

juliensorel

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Citazione:Il resveratrolo anch'esso bloccherebbe i recettori insulinci, mentre l'EGCG, che agisce come antidiabetico per altri sensi, mimerebbe fra le altre cose l'insulina, purtroppo, attivando i recettori insulinici - attraverso un supposto effetto pro-ossidante -ma con una cinetica più blanda dell'insulina (cerca su Medline EGCG + insulin receptor).

http://www.jbc.org/cgi/content/full/277/38/34933
http://ajpendo.physiology.org/cgi/content/full/290/6/E1339

Il punto è accertarsi che questi mimetici dell'insulina (fra cui le procianidine) agiscano surrettiziamente senza stimolare la secrezione di insulina e senza attivare la stessa cascata di segnali biochimici (che inibiscono l'autofagia) che si attiva quanto l'insulina si aggancia ai suoi recettori. Il resveratrolo sembra essere ipoinsulinco e ipoglicemico senza interagire con i recettori, anche se gli autori del secondo studio fanno molte congetture...
Il té verde agendo sullo stato redox mimerebbe l'insulina, attravero i recettori, ma dubito che sortisca lo stesso effetto genomico dell'insulina. Ad ogni modo il suo effetto su questi recettori è inibito dal NAC, quindi agiscono in maniera differente.
Sì, il flumicil ha quel difetto (aspartame), e le proteine del siero del latte non le mangio, vado a yogurt magro e uova. [:p]
Cmq se il NAC ha questi effetti positivi non capisco perché venga utilizzato solo come mucolitico o come antidoto per l'avvelenamento da paracetamolo?


 

marlin

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Sul NAC mi sono informato, non che abbia faticato molto[:)], mi è sono limitato a Wiki:

http://en.wikipedia.org/wiki/N-acetyl_cysteine

NAC is a derivative of cysteine wherein an acetyl group is attached to the nitrogen atom. This compound is sometimes considered as a dietary supplement, although it is not an ideal source since it is catabolized in the gut.

Quindi pare non sia molto biodisponibile.

Come puoi peraltro vedere in fondo al link, recenti studi lo indicherebbero come tossico (immagino ad alte dosi, del resto nello studio da te postato si parlava di 3-8 g per i malati di HIV e credo che i body builders non siano lontani da dosi di quesot tipo).

La cosa più indicata per assumere cisteina pare sia la cistina presente nei cibi:

http://en.wikipedia.org/wiki/Cysteine

Vanno molto bene uova, formaggi (ricotta) e anche ortaggi vari, ma le proteine del siero del latte sarebbero ideali, solo che come puoi leggere nello studio che hai inviato devono essere non denaturate (oltre che senza aspartame). Pare infatti che quelle idrolizzate perdano i tutte le proprietà, inoltre se pensi che la cisteina viene ricavata appunto dai capelli umani idrolizzati, puoi capire che non è il massimo assumerla (anche se è poco stabile e biodisponibile).

Con questa cosa del recettore dell'insulina bisogna stare attenti, perchè ho letto che NAC-cisteina sarebbero controindicati per i diabetici e in effetti se ho capito bene nel tuo studio vi sarebbe un aumento dell'indice (HOMA-R) di resistenza all'insulina a meno che non ci sia congiunta supplementazione con carnitina. Forse anche por questo tutti test di questo studio sono stati effettuati su obesi non diabetici.

Il tutto va approfondito.

Intanto, ritornando sull'aspartame ho saputo che la celebre controversia è di estrema attualità con gli italiani a far da guastafeste (in quel di Bologna...)[:)]:

http://en.wikipedia.org/wiki/Aspartame_controversy

Quello che grida vendetta è la questione del ban della Stevia in Europa (negli USA è durata solo dal 1991 al 1994), quando Coca-Cola e Cargill stanno per lanciare un nuovo dolcificante fatto con i glicosidi di questa pianta che in Giappone è utilizzata dal 1970.

Ebbene la Stevia pare sia proprio antidibetica e antiipertensiva (quindi ci ricollega al discorso di cui sopra su insulina, glucosio, resistenza all'insulina e recettore dell'insulina):

http://en.wikipedia.org/wiki/Stevia

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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quoto marlin, la cisteina agisce proprio bloccando i ricettori insulinici ed è per questo che nell'articolo la somministravano a digiuno. Sapevo anche che il NAC oltre una certa dose è lievemente tossico (sicuramente non a 500mg)
(Adrebbe presa lontano dai pasti ricchi di carboidrati, quindi prima di dormire?).

- Ma queste proteine del siero del latte non trattato dove si trovano?
(mi sa che abbonderò con lo yogurt magrissimo anche di sera... anche la chiara d'uovo non è male...)

-Sulla stevia, e lo steviolo, sapevo di una controversia accademica, cmq servirebbe per dolcificare, ma io sinceramente non sono un affezionato del dolce, preferisco di gran lunga l'amaro.

-L'asparteme sarebbe da bannare...

P.S.
ti volevo comunicare anche una mia recente passione: http://en.wikipedia.org/wiki/Black_rice.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...ez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum



 

marlin

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Si trovano veramente tante marche di preparati di proteine del siero del latte, ma capire quali siano quelli giusti non è facile.
Il mio prima cerca ha riguardato le sena aspartame, ebbene venivano fuori preparati con E950 ed E951 che è un sinonimo dell'aspartame !

Il problema poi di trovarle non idrolizzate (e senza aspartame) è dovuto al fatto che si degradano anche se il latte è solo pastorizzato come tutto il latte che utilizziamo senza ulteriori procedimenti. Credo che se si trovano non idrolizzate, da latte non pastorizzato e senza aspartame e simili, finiscano per costare molto.

Anch'io non amo il dolce (e per fortuna i dolci[:)]), ma le proteine in questioni sono veramente immangiabili se non dolcificate, quindi la soluzione ideale resta la stevia. Ancora più ideale se pensi che pare sia antidibetica e antiipertensione. Insomma questo integratore aspetta solo di essere inventato[:)] (EU permettendo).

Sì sapevo che il riso nero ha delle ottime proprietà dietetiche (come altri tipi di riso che qui da noi non sono coltivati tipo il riso rosso che è anticolesterolo).

Ciao

MA - r l i n

 

juliensorel

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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...ez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum

Si ritrovano sempre questi geni DAF, analghi del FOXO...

Della rapamycina non sapevi nulla..., quindi spiego: è un sostanza-farmaco (secreta da alcuni batteri) che inibisce una proteina Kinasi detta TOR (targhet of rapamycin) e blocca la relativa signalling pathway http://en.wikipedia.org/wiki/Mammalian_target_of_rapamycin:
network biochimico che se inibito ha gli stessi effetti (benefici) della restrizione calorica. http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?tool=pubmed&pubmedid=17914901


 

marlin

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Alla rapamicina peraltro si acccennava nel link tuo di cui sopra su NAC e proteine del siero del latte.

Sto approfondendo su questo aspetto delle proteine del siero del latte, sono effettivamente le migliori in assoluto tanto che il loro valore biologico che era stato stabilito del 100% per quelle dell'uovo è risultato pari al 105%.

Invece attento all'albume d'uovo: solo crudo mantiene inalterate le proteine qualitative che possiede, inoltre assunto con costanza potrebbe risultare negativo per i capelli dal momento che contiene avidina una sostanza che sequestra la biotina (vit.B8 o H).

http://en.wikipedia.org/wiki/Egg_white

Se le proteiene del siero del latte sono lattoglobuline microfiltrate ed estratte con scambio ionico non di dovrebbe essere il problema della denaturazione (resta quello dell'aspartame[:)])

(vedi anche
http://en.wikipedia.org/wiki/Denaturization)

Nel libro che sto leggendo non si accenna all'indisponibilità del NAC e si fissa la dose giornaliera sui 400/800 mg (contro i 200/300 mg del glutatione che viene segnalato però come non assorbito per via orale).

Comunque tutte queste belle cose alla fine stimolerebbero oltre all'isulina e al testosterone, il GH e l'IGF-1 (bisogna capire se quest'ultimo è nocivo per i capelli).

Potrebbe appunto essere un conflitto tra capelli e durata della vita, nel senso che alcune sostanze e accorgimenti che allungano la vita finiscono per essere controindicati in chi soffre di aga.

Ciao

MA - r l i n


 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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umh, però non capisco Marlin, il fatto che le strutture tridimensionali delle preteine siano compromesse che ci importa? E' proprio per questo che l'uomo ha scoperto il fuoco e con esso la cottura. La cottura distrugge la struttura contorta delle proteine rompendo i legami intermolecolari (che sono le forze di Van der Walls?, le più deboli) ma non il legame peptidico. Finché si parla di bollitura è denaturata la forma delle proteine, non i mattoni, cioé gli amminoacidi, che le compongono. Quando si parla di proteina ad alto valore biologico si parla di valore non certo per la forma proteica, la testura che le proteina formano per compattarsi, quanto per la presenza bilanciata di tutti gli amminoacidi essenziali (= non sintentizzabili dal corpo). Ora a noi ci interessano le proteine ricche di cisteina.
La cisteina contiene come è notto un gruppo tiolico che è poi responsabile del sapore sulfureo delle uova. La cistina è presente nella chiara sia cotta che cruda. Quella cotta ha il vantaggio di essere più buona, digeribile e con l'inibizione della frazione di avidina (inibizione dovuta allo stiracchimento della testura del filamento proteico, ma il filamento contiene intatti tutti gli amminoacidi). (fattore antinutrizionale).

Altro discorso è per la cottura a temperature molto elevate, come quando si fa la grigliata, in cui le proteine si ossidano (vedi reazione di Maillard).

Poi queste cose (intendi la cisteina?) andrebbero a silenziare i recettori dell'insulina. E' proprio la ridotta attivazione dei recettori insulinici che attiva i meccanismi biochimici connessi alla restrizione calorica. In effetti se si restringono le calorie si restringono anche in proporzione i carboidrati e si riduce la secrezione di insulina e la conseguente attivazione dei recettori dell'insulina in tutte le cellule del corpo.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...ez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum
sembra poi che la CR e l'inibizione del TOR siano strettamente collegate. Sembra incredibile che sia stato scoperto qualcosa che teoricamente può estendere la salute e la durata della vita e nessuno ne parli