per Marlin e Julien, parere

marlin

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La pagina 154 non è diponibile (almeno ora).

Il secondo link è pure molto interessante, ma non riesco a capire cosa c'entri con questa pianta.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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devi andare nella board a destra: cerca questo in questo libro e inserire impatiens.
poi clicca su 154 e ti dirotterà a quella pagina. Il secondo link non centra nulla col primo, lo trovo interessante per diverse ragioni. Non ultima la bizzarra cura attuata negli anni 60' a base di testosterone topico. (nelle ascelle riesce in effetti a stimolare la crescita pilifera)
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ok Julien;

Ecco lo studio sulla impatiens coevo di quello su nipo pure citato nel libro in questione (ma allora perchè non quello sull'albero del pane ?):

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?Db=pubmed&Cmd=ShowDetailView&TermToSearch=10641051&ordinalpos=3&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum

La cura a base di testosterone non è nuova c'era anche su La Leva, ma non riesco ritrovare la pagina. Ne avevamo parlato ai tempi, si trattava di un composto del testosterone, che potrebbe anche avere l'effetto di non trasformarsi in DHT e occupare il recettore e/o l'enzima. Certro che se fa crescere i peli del corpo, non dovrebbe far bene ai capelli.

Ho poi visto le pagine sull'uso della corrente elettrica, molto interessanti anche perchè parla dell'ETG della Current Technology, dice anche i prezzi e il numero di sedute, ma quando arriva sul più bello la pagina non è disponibile.

Pare in effetti che l'elettricità, usata in un certo modo, abbia fatto qualcosa già in passato.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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list_com_naph29_e.gif


precisamente marlin, la impatients è una pianta edibile, e l'impatienolo è un potente inibitore della 5 alpha- Si tratta dei soliti quinoni.

Quanto al testosterone topico pare che non abbia fatto né bene né male. Ma recentemente sono stati utilizzati anche degli antiestrogeni puri (come il fulvestrant) per vedere se davano ricrescita e a quanto pare anche in questo caso i risultati non sono stati un peggioramento (come forse qualcuno ipotizzerebbe ad occhi chiusi) ma un nulla di fatto. (né ricrescita nè caduta indotta)

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/e...ez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum


 

marlin

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9 Maggio 2004
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Dunque Julien, vediamo se ho capito bene:

Nel primo studio si mette in relazione più il T libero che il DHT con l'aga e con il cancro alla prostata, la cosa quadra abbastanza, non sarebbe quindi il DHT in eccesso a dare aga come spesso si sente dire, quanto in eccesso per chi è sensibile allo stesso ormone.

Il secondo dice che non c'è correlazione tra aga e i geni preposti agli enzimi 5AR, anche qui le cose quadrano abbastanza, nel senso che non è la quantità di enzima a dare calvizie, ma sempre la sensibilità che probabilmente è dovuta ad altri geni.

Interessante sapere che il gene del recettore androgenico è situato sul cromosoma X e non sull'Y (che determina il sesso maschile), forse è per quesot che si è poi indagato sui nonni materni.

Pure interessante la questione sul nitrossido, e a proposito vorre chiederti come lo vedi come ossidante.

Da questa ricerca del '98 si vedono poi i primi passi verso il collegamento dell'aga con insulina-diabete e sindrome da ovaio policistico.

Il link curuioso invece ribadisce le mie nozioni sul T maschile e femminile: le donne hanno da 10 a 20 volte meno T degli uomini, con tutti i pro e i contro[:)]

Ciao

MA - r l i n

 

juliensorel

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Il nitrossido dovrebbe essere pericoloso quando reagisce con altri radicale come il radicale superossido. I reagenti in questo caso danno come prodotti la perossinitrite

O2- + NO --> ONOO-
The resultant paring of these two free radicals results in peroxynitrite, a molecule which is itself not a free radical, but which is a powerful oxidant.

tuttavia il Nitrossido pur essendo un radicale può tornare utile per le relazioni che intrattiene con l'isulina, che ha pesanti impatti sulla lifespan dei vertebrati regolando diversi geni che hanno a che fare con lo stress ossidativo nella cellula.
Nei modelli transgenici una alterazione del recettore dell'insulina (Insulin signalling impairment), che ha quindi elicitato una minor risposta genomica del suddetto ormone, ha allungato straordinariamnete la speranza di vita nelle mosce della frutta, nei lieviti e nella drosofila.

Ora c'è un preciso collegamento fra NO e insulina, la biodisponibilità del primo migliora la risposta della seconda. Tanto è vero che l'ipertensione si associa all'insulino resistenza oltre che all'aga e che diversi composti NO-Donor o che stimolano eNOS (come l'epicatechina e opc del cacao) sono molto positivi nella regolazione della sensibilità dell'insulina e nell'omeostasi glicemica.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/e...ez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum

Ora il mio pensiero è che l'insulina non solo agisca sull'aga indirettamente in relazione alla proteina legante degli steroidi sessuali SHBG (quindi aumentando la quota di testosterone libero), ma anche, in modo più consistente, sullo stress ossidativo. Negli studi degli anni precedenti quelli che venivano identificati misteriosamente come inibitory autocrine growth factors http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/e...med.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVAbstractPlus, attivati una volta che il complesso AR-androgeno traslocava nel nucleo attivando gli ATG (androgen target genes), sembra che non siano null'altro che i geni sul marker osssidativo e la precoce senescenza identificati nel già citato studio:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/e...ez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum
Curiosamente però nessuno specifico polimorfismo del recettore dell'insulina è associato all'aga precoce (secondo uno studio neanche troppo recente)http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/e...ez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum

Il punto è che probabilmente è il ruolo del nitrossido ad essere fondamentale nella regolazione dell'insulina, soprattutto nella DPC (l'insulina a sua volta regola lo stato redox delle cellule)

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/e...ez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum

Ho messo molta carne al fuoco e ne avrei ancora per molto, ma continueremo prossimamente...
La ginnastica potrebbe alzare il livello di nitrossido nello scalpo per via delle contrazioni muscolari.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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A proprosito di ginnastica e NO, sto per tirare fuori alcune ipotesi legate ai campi elettromagnetici del sistema nervoso, ricollegandomi con l'ETG. Come ho postato nell'apposita discussione, alcune frequenze e certe intensità (studi di Doniz e di Manni) portano le cellule alla produzione di nitrossido.

Ho visto che sono poi le frequenze con cui lavorano i muscoli (sino a 150 Hz, ma qui ne bastano anche meno di 50, cosa che per muscoli non molto grandi e mobili come il frontale e gli occipitali deve essere più che plausibile).

Però sono d'accordo con i ragazzi della GF che scriverò tutto questo nell'appposita sezione.

Se ne accenno qui è per sensibilizzare più interessati possibili.

Ciao

MA - r l i n
 

kerberus

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5 Ottobre 2006
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Dunque Julien, vediamo se ho capito bene:

Nel primo studio si mette in relazione più il T libero che il DHT con l'aga e con il cancro alla prostata, la cosa quadra abbastanza, non sarebbe quindi il DHT in eccesso a dare aga come spesso si sente dire, quanto in eccesso per chi è sensibile allo stesso ormone. cut...


bhe allora prendere la fina invece della possibilità di ridurre la possibilità di avere il cancro alla prostata lo potrebbe aumentare, visto che fa aumentare del 10% il testosterone.
Quindi bisognerebbe evitare tutti quei cibi ad alto indice glicemico affinche non si stimoli l'insulina.
Andrebbe evitata anche la palestra con alti carichi visto che si aumenta il testosterone in circolazione dopo esercizi ad alta intesità. Andrebbe invece bene la classica corsa al parco o qualsiasi attività aerobica, visto che cosi si stimola il SHGB.

Che ne pensate ?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Kerberus, ne abbiamo parlato altre volte, l'aerobica abbassa il testosterone (per un certo periodo di tempo), lo sforzo anaerobico lo fa alzare, qui però si parla di testosterone libero e non legato.
Per l'insulina etc. è da tempo che io e Julien consigliamo a chi soffre di aga di alimentarsi come se soffrisse di diabete.

La fina alza il testosterone pure e non è però scontato che sia tutto libero (anzi).

I tentativi di agire sul testosterone diminuendolo, sono una forma molto blanda di castrazione, forse l'unica mossa azzeccata potrebbe appunto essere quella di aumentare l'SHBG, perchè, pare che renda comunque disponibile il testosterone quando ce n'è bisogno.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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1: Nature. 2007 Nov 29;450(7170):712-6.
Small molecule activators of SIRT1 as therapeutics for the treatment of type 2 diabetes.Milne JC, Lambert PD, Schenk S, Carney DP, Smith JJ, Gagne DJ, Jin L, Boss O, Perni RB, Vu CB, Bemis JE, Xie R, Disch JS, Ng PY, Nunes JJ, Lynch AV, Yang H, Galonek H, Israelian K, Choy W, Iffland A, Lavu S, Medvedik O, Sinclair DA, Olefsky JM, Jirousek MR, Elliott PJ, Westphal CH.
Sirtris Pharmaceuticals Inc., 790 Memorial Drive, Cambridge, Massachusetts 02139, USA.

Calorie restriction extends lifespan and produces a metabolic profile desirable for treating diseases of ageing such as type 2 diabetes. SIRT1, an NAD+-dependent deacetylase, is a principal modulator of pathways downstream of calorie restriction that produce beneficial effects on glucose homeostasis and insulin sensitivity. Resveratrol, a polyphenolic SIRT1 activator, mimics the anti-ageing effects of calorie restriction in lower organisms and in mice fed a high-fat diet ameliorates insulin resistance, increases mitochondrial content, and prolongs survival. Here we describe the identification and characterization of small molecule activators of SIRT1 that are structurally unrelated to, and 1,000-fold (!!!) more potent than, resveratrol. These compounds bind to the SIRT1 enzyme-peptide substrate complex at an allosteric site amino-terminal to the catalytic domain and lower the Michaelis constant for acetylated substrates. In diet-induced obese and genetically obese mice, these compounds improve insulin sensitivity, lower plasma glucose, and increase mitochondrial capacity. In Zucker fa/fa rats, hyperinsulinaemic-euglycaemic clamp studies demonstrate that SIRT1 activators improve whole-body glucose homeostasis and insulin sensitivity in adipose tissue, skeletal muscle and liver. Thus, SIRT1 activation is a promising new therapeutic approach for treating diseases of ageing such as type 2 diabetes.
 

kerberus

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5 Ottobre 2006
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Kerberus, ne abbiamo parlato altre volte, l'aerobica abbassa il testosterone (per un certo periodo di tempo), lo sforzo anaerobico lo fa alzare, qui però si parla di testosterone libero e non legato.
Per l'insulina etc. è da tempo che io e Julien consigliamo a chi soffre di aga di alimentarsi come se soffrisse di diabete.
cut...


quindi se mi mango una banana dopo l'allenamento (visto che fa aumentare l'insulina) potrebbe essere dannoso per i capelli ?

Saluti !
 

marlin

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Kerberus, magari dopo un allenamento fa meno male che senza allenamento, comunque è uno dei pochi frutti sconsigliati se si tiene sott'occhio la glicemia.

Julien, interessante, di che sostanze si tratterebbe ?

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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A già, marlin, non lo so di che sostanze si tratta... non ho accesso allo studio per intero. La cosa interessante è che dietro ci sta qualcosa di non meramente teorico ma legato ad una azienda farmaceutica, la sirtris pharmaceuticals. Una sostanza 1000 volte più efficiente del resveratrolo ovvierebbe all'alto dosaggio che rende a tutt'oggi onerosa l'integrazione naturale. Il punto è, fino a che punto siamo (la società civile) è disposta a prevenire le malattie prima che queste si manifestino?

quanto all'insulina ho scoperto da studi recenti che i polifenoli del té verde limitino la produzione epatica di glucosio e allo stesso tempo blocchino a concentrazioni nanomolari la glutammato deidrogenasi, un enzima che se inibito limita la produzione di insulina. (Nei casi di iperinsulinemia congenita pare che questo enzima sia più espresso).

Non so se hai letto il link sotto l'abstract della Sitris pharmaceuticals, lì sta scritto chiaramente che limitare l'insulina migliora il metabolismo e riduce lo stress ossidativo. In precedenza si era pensato che il resveratrolo agisse soprattutto agendo sui geni SIRT, ora si sa che I geni SIRT sono connessi con il turnover insulinico.
Altre prove indirette di specie - yeast, fruit flies, Drosophyla - con una situazione di Insulin receptor impairment mostrano che se viene limitata l'azione genomica dell'insulina vi è un considerevole allungamento della speranza di vita. Bisogna andarci cauti però perché un malfunzionamento dei recettori IR potrebbe anche portare al diabete. QUindi l'ideale sarebbe avere sempre una omeostasi bassa di insulina, usando alimenti antidiabetici naturali e uno stile alimentare che elimini cibi ad alto picco glicemico.

http://www.biochemj.org/bj/397/0519/bj3970519.htm
interessante la discussione
 

marlin

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Credo che se c'è di mezzo una framaceutica, possiamo essere sia ottimisti che pessimisti, a seconda dei punti di vista[:)]

Penso che sia interesse di tutti prevenire piuttosto che curare, del resto a livello di marketing strategico già dieci anni fa si era individuato nell'invecchiamento della popolazione una fonte di business rilevante per il futuro e una popolazione che invecchia ha bisogno di tutto quanto la possa mantenere il più giovane possibile, diciamo che la nazione ne ha bisogno[:)].

Sul the verde ho visto che è stato rilanciato alla grande da uno studio coreano l'utilizzo topico di EGCG (ma forse è il proseguimento del primo famoso studio), ne stanno parlando sui forum americani (Regrowth) ed è venuta fuori una linea della Topix Oharmaceuticals che non conoscevo a base di EGCG che si chiama Replenix (e che qui non si trova):

http://topixpharm.com/

La questione dell'insulina e dell'allungamento della vita l'abbiamo affrontata, io sto ormai andando sull'antidibetico spinto, ovviamente non solo per i capelli. In particolare dopo i pranzi prendo la Rehmannia, su questa radice di pianta asiatica ci sono finito per il suo contenuto di verbascoside, ma ha tante proprietà, anche se in particolare quella di abbassare la glicemia. Sarà un caso ma tra gli usi tradizionali c'è quello contro l'alopecia.

http://www.itmonline.org/arts/cistanche.htm

Infine, a proposito di erbe (cinesi e non) e aga, conoscevi già questo sito ?

http://www.herbsforhairloss.com/

Ciao

MA - r l i n