Ecco il riassuntino del documento sugli enzimi coinvolti nel metabolsismo cutaneo degli androgeni:
Nel documento si parla degli enzimi che compiono le trasformazioni degli ormoni steroidei sessuali a livello di cute e di annessi cutanei (ghianole sebacee, follicoli, ghiandole sudoripare).. La produzione locale di questi ormoni ha fatto coniare il termine di intracrinologia.E' importante sapere che qesti ormoni si distinguono per il numero di carboni: C19 sono gli androgeni, C18 gli estrogeni e C21 progestenoidi. A livello di questi organi periferici pare che il testosterone derivi principalmente dal DHEA-S con la trasformazione data prima dalla solfatasi steroidale e quindi dagli enzimi 3beta-delta5-HSD e il 17beta-HSD (da qui in poi 3BHSD e 17BHSD). Da qui in poi il testosterone può essere trasformato nell'androgeno più attivante che è il DHT a opera dei due coenzimi della 5AR. Sono le ghiandole sebacee e sudorifere a compiere le maggiori trasformazioni di androgeni a livello periferico, tanto che nelle donne anziane questa trasformazione rappresenta il 100% della produzione di androgeni, mentre negli uomini adulti sarebbe il 50%, quindi niente affatto trascurabile.
La 3BHSD è presente nella papilla dermica dei follicoli e contribuirebbe con la produzione di T dall'androstenadiolo all'aga. Gli inibitori steroidei sono il ciproterone acetato, il norgestrel, il trilostano e il noretindrone, quelli non steroidei gli isoflavoni (genisteina) e il cianochetone.
La 17BHSD ha ben 7 isoenzimi, quelli dispari rafforzano gli androgeni, mentre quelli pari li depotenziano (con una riduzione li potenziano e con l'operzione inversa detta ossidazione li riducono in forme meno attive).
Non tutti questi isoenzsimi si trovano in tutti gli organi. Pare che a livello di follicolo se la giochino la 1 e la 2 con questa più abbondante in anagen nella guaina della radice (interna ed esterna). L'inibizione del tipo 1 avverrebbe a opera di alcuni composti particolari dell'estradiolo e da flavonoidi, isoflavoni e lignani, questi, purtroppo, inibirebbero anche la tipo 2 che è invece utile contro l'aga. Anche la glicirrizina e l'acido glicirretinco inibirebbero la 17HSD quella delle ovaie che è prevalentemente di tipo1. Può essere interessante sapere che in cheratinociti coltivati si è potuta aumentare l'espressione della tipo 2 con 1,25 diidrossivtamina D3.
Le 5AR sono qui già abbastanza conosciute, comunque può essere interessante sapere che l'esatta distribuzione dei due enzimi nel follicolo è ancora incerta e che la tipo 1 è quella di cui andrebbe stabilita l'esistenza in questi organi in vivo, mentre è certa la sua predominanza nella ghiandola sebacea. La tipo 2 è invece, come è noto, la più attiva nei follicoli dello scalpo e ancor più della barba. Gli inibtori sono più o meno tuttio conosciuti, per la tipo 1 si conferma l'EGCG del the verde, lo zinco, l'acido azelaico (otre a alcuni azasteroidi e altri composti), mentre la tipo 2 oltre alla solita fina, annovera come inibitore il 17alfa estradiolo e un composto dell'acido butirrico. Inibitori di entrambe le forme sono, oltre a duta e altri azasteroidi e dei composti del progesterone, sernoa, artocarpo, alizarina, curcumina, isoflavoni e lignani, acido grasso mirsitoleico e gamma linolenico, il benzochinolinone, un altro composto dell'acido butirrico e i derivati della fenazina come la riboflavina.
Vi è poi l'aromatasi, che trasforma gli androgeni in estrogeni e che si pensa sia utile contro l'aga. La cAMP indurrebbe la produzione di questo enzima così come quegli agenti che la utilizzano come secondo messaggero. Ma anche gli stessi androgeni e i corticosteroidi (come l'idrocortisone) ne stimolerebbero l'espressione.Servirebbero però degli studi su pazienti privi di questo enzima o che lo hanno in modo eccessivo per capire quanto contribuisca a certe patologie tra cui l'aga.
Infine c'è la 3alfaHSD che è quell'enzima che trasforma il DHT in 3a-Adiol rendendolo meno potente. Anche questa ha 3 tipi di forme e la tipo 3 sarebbe quella presente nei cheratinociti, tuttavia si sa ancora poco di questo enzima e quindi non sono indicare sostanza per attivarlo o inibirlo.
Va messo in evidenza che tutte le trasformazioni di questo tipo avvengono grazie all'iniziale trasformazione della DHEA-S in DHEA e quindi con l'enzima solfatasi che è presente i varie cellule dei follicoli e che viene inibito con l'estrone solfamato (solfato?) e con alcune composti ticiclici e sulfamati delle cumarine. Non è però certo che l'alopecia sia prodotta da un eccesso a monte di DHEA. Può essere invece interessante sapere che è questo enzima e quindi la DHEA a essere ritenuto quello maggiormente coinvolto nel acne e che pare che gli antiaromatasi la incrementino nei soggetti adulti.
Ciao
MA - r l i n