per Marlin e Julien, parere

marlin

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9 Maggio 2004
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Io penso di aver capito che come ci sono vari tipi di cicatrizzazione di cui solo uno utile (vengono stimolati i fattori di crescita giusti) anche per la ricrescita dei capelli, così ci possono essere diversi tipi di infiammazione, direi che i due processi sono simili e il processo utile ai capelli potrebbe unire questa cicatrizzazione benefica all'infiammazione altrettanto benefica portandole a coincidere.

In altre parole il capello alopecico ha bisogno di un shock e di uscire da un equlibrio sul quale è bloccato, quindi bisogna stimolare i fattori di crescita giusti e non quelli sbagliati, per far questo potrebbe essere necessario agire in modo energico, ma non tutti i modi energici funzionerebbero.

Io non mi aspetto miracoli dagli olii, ma ho delle aspettative verso una (max. due) sostanze contenute in vari grassi di origine animale e vegetale. Queste quando vengono adeguatamente veicolate possono agire in modo ottimale per la crescita.

Tieni anche conto che gli stessi fattori che portano all'infiammazione di alcuni tessuti possono invece essere utili per attivare i cheratinociti che sono una piccola parte delle cellule coinvolte, così che si può avere infiammazione da una parte e proliferazione dall'altra come nei processi di riparazione dei tessuti che le infiammazioni scatenano.

Leggerò il link sul sebo. Va appunto ricordato che il sebo esiste per la salute e l protezione del capello e quindi la sua eliminazione totale non può essere benefica.
Notoriamente solo quello in eccesso va eliminato, ma è difficile fermarsi al punto giusto.

Ciao

MA - r l i n





 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Tieni anche conto che gli stessi fattori che portano all'infiammazione di alcuni tessuti possono invece essere utili per attivare i cheratinociti che sono una piccola parte delle cellule coinvolte, così che si può avere infiammazione da una parte e proliferazione dall'altra come nei processi di riparazione dei tessuti che le infiammazioni scatenano.


Guarda, tutta questa questione dell'infiammazione mi ha spronato a sistematiche ricerche online e ho trovato questo articolo di dermocosmonews che parla del ruolo del sistema immuniatario a livello dei follicoli: spiega molto bene il concetto di privilegio d'immuniotà che è una caratteristica di certi distretti corporei come le unghie, gli occhi e i capelli. http://www.dermocosmonews.it/pdf/dermocosmo2-2006.pdf
l'nfiammazione è associata ad una risposta immunitaria ed è noto che il TGF-Beta1, fra le sue funzioni è anche un potente immunosoppressore. Che l'aga non sia associata anche ad un alterazione del delicato sistema dell'immune privilege?la colonizzazione abnorme della malassezia rientrerebbe forse nel quadro clinico di questa alterazione? (e non solo per una mera aumentata produzione del sebo dovuto agli androgeni)
Il punto sta allora connettere il ruolo che gli androgeni hanno in questa alterazione, argomento che, dagli abstract della bibliografia citata nell'articolo in italiano, non è stato ancora approfondito.
Mi viene anche da pensare che il beta-glucano, che è un immunomodulante (e infatti usato per prevenire i malanni di stagione), sia stato inserito proprio in forza di questa caratteristica più che per i suoi effetti antiossidanti.

...dimenticavo, un motivo in più per rileggersi l'articolo compilativo control of hair growth, a pag. 29 parla proprio di macrofagi e di immune privilege. Secondo me la faccenda della infiammazione perifollicolare cronica è legata a questa faccenda.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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L'articolo, molto utile, fa un riassunto dello stato dell'arte su risposta immunologica e follicoli pilifieri.

Come vedi non ci sono certezze a parte il fatto che ci troviamo di fronte a un sistema complesso che nell'uomo potrebbe avere ulteriori gradi di complessità.

Si parla del timo e dei preparati a base di timo (ci sono due o tre prodotti in commercio), ma alla fine non si dice della loro efficacia; interessante poi sapere che la fuana micorbica (Malassezia, Demodex, Staffilococchi etc.) verrebbe tenuta in costante equilibrio pena lo sviluppo di patologie, quindi sarebbe anche utile. Da notare inoltre che i mastociti produrrebbero istamina e serotonina e quest'ultima (della prima si sapeva) provocherebbe la crescita dei cheratinociti follicolari (ed epidermici), anche perchè sinora si era parlato molto di più di melatonina, che qui invece non è citata. Infine viene detto che questa benedetta Sostanza P è effettivamete sia induttrice dell'anagen che del catagen, mentre la capsacina topica indurrebbe l'anagen, ma se iniettata.

Il TGF alfa favorirebbe invece l'anagen, mentre il beta, come sapevamo, il catagen, ma questo allora non dovrebbe essere sufficiente per demonizzarlo (visto che anche l'estradiolo fa lo stesso e altre cose ritenute utili alla crescita). Viene infine ricordato il ruolo, pare positivo, del NGF e quindi del PDGF di cui però non si dice nulla.

Io penso semplicemente che alcuni fattori che provacono infiammazione, magari perifollicolare, possano invece indurre proliferazione dei cheratinociti. Lo stesso minox, che mimerebbe uno di questi fattori di crescita, farebbe crescere i capelli in un contesto non eutrofico.

Ad ogni buon conto io sto continuando con uova (acici fosfatidici), olio di oliva, di canapa (acidi grassi), angelica gigas (decursina antiandrogeno naturale), asiasari(presunto pro-VEGF naturale), ginnastica passiva (spremitura dello scalpo) e spazzolino per unghie ho però aggiunto alla lozione della glicerina e devo dire che la già lieve foruncolosi
è sparita del tutto.

Vorrei poi Julien riportare la tua attenzione sul veratrum o elleboro bianco, anche perchè in questa stessa discussione lo avevi citato tu per la ciclopamina, che è un antagonista dell'hedgehog. Io ti avevo fatto notate che si stava lavorando a un agonista e la cosa era finita lì. Ricordi che mi chiedevi se fosse un giglio ?
Hai anche postato la formula in questa discussione.
(trovi tutto verso il fondo della p.2 di questa stessa discussione).
Non è un giglio, ma è molto frequente qui da noi, oltre che molto temuto. Come tu ben sai il filo che divide gli agonisti dagli antiagonisti alle volte può essere ridotto e comunque ci sono sostanze che parrebbero funzionare anche se vanno nella direzione opposta a quella ipotizzabile. Alla luce di ciò quello strano brevetto, segnalato da Goldrake, potrebbe non essere poi una bufala, tenendo conto che contiene poi lo jaborandi che è da tempo ritenuto utile per la crescita dei capelli e il fucus che sarebbe un antiipotiroideo per il suo contenuto di iodio.

Ciao

MA - r l i n

 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Vorrei poi Julien riportare la tua attenzione sul veratrum o elleboro bianco, anche perchè in questa stessa discussione lo avevi citato tu per la ciclopamina, che è un antagonista dell'hedgehog. Io ti avevo fatto notate che si stava lavorando a un agonista e la cosa era finita lì. Ricordi che mi chiedevi se fosse un giglio ?
Hai anche postato la formula in questa discussione.


Ma, la questione della Sonic hedgehog signalling pathway è molto complessa. Non saprei che tipo di efficacia potrebbe avere. Poi io sono sempre molto perplesso circa l'uso (anche se topico) empirico di intrugli di estratti di piante. Vale a dire un estratto deve portare alla mano studi che ne attestino l'efficacia e ne spieghino la modalità d'azione. Ad esempio il rosmarino topico stimolerebbe la sintesi di PGE2.
Su HH e WTN Signalling si sono concentrati gli studi degli utlimi anni di biologia dermatologica, e sono studi abbastanza tecnici- Ti suggeristco questo articolo http://www.nature.com/jid/journal/v118/n2/pdf/5601383a.pdf
che è un articolo compilativo: mi sembra chiaro, ma devo ancora leggerlo. Quando tra qualche giorno (appena trovo il tempo sigh!) l'avrò teminato magari ci scambieremo proficue opinioni, anche in relazione al brevetto postato da Goldrake.

 

marlin

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9 Maggio 2004
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Intanto io ho letto abbastanza velocemente quel brevetto (76 pag.!!![:)])

Allora: nel veratrum ci sarebbe un altro alcaloide la jervina che al contrario della ciclopamina sarebbe un antagonista dell'SHH.Inoltre dicono che la ciclopamina inibiribbe il formarsi dei follicoli, ma nel follicolo adulto non impedirebbe l'allungamento dello stesso follicolo.


Jaborandi sarebbe usata solo come apri-pori, rubefacente per la penetrazione delle altre sostanze, mentre molto più importante sarebbe il ruolo del fucus di cui abbondano (è legato anche al fucoidan, di cui avevamo appena ri-parlato).

I risultati dei test sembrano strabilianti anche perchè i primi capelli a ricrescere sarebbero quelli delle tempie e del frontale. Gli autori dicono che per queste sostanze, utilizzate da tempo e ben conosciute, non esisterebbero controindicazioni, ma per il veratrum la cosa non mi risulta, almeno che non si riferisca al solo uso topico di un estratto.

Leggerò anche il pdf sopra, ma tu spulcia questo se hai tempo (il brevetto, che è di un laboratorio canadese, non pare fatto da ciarlatani o sprovveduti, ma da veri esperti del ramo) :

http://v3.espacenet.com/origdoc?BD=EPODOC&IDX=WO2006122396&F=0&QPN=WO2006122396

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Grande Marlin! Unico problema è la lunghezza del pdf! ma intanto una letta veloce stanotte gliela dò.

Citazione:Messaggio inserito da Marlin
la ciclopamina inibiribbe il formarsi dei follicoli, ma nel follicolo adulto non impedirebbe l'allungamento dello stesso follicolo.

Sì perché gli inibitori della HH hanno quell'effetto! infatto la HH e il WTN signalling sono implicato proprio nella morfogenesi di peli e capelli. ma che significa, che se già c'é un capello non stimola il catagen? E poi tu sottolinei l'importanza del fucus, ma il fucus che contiene?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Non sono io, Julien, a dare importanza al fucus vescicolosus o alga bruna (ampiamente disponibile in vari prodotti qui da noi), ma i ricercatori del brevetto in questione, perchè alla fine privilegiano le preparazioni in cui il 50% è estratto di fucus contro quelle in cui è solo 10%. Inoltre per le calvizie esistenti da più tempo hanno sottoposto i volontari anche alla somministrazione orale di un preparato a base di fucus.

Il fucus è utilizzato molto per i problemi metabolici e contiene (oltre allo iodio), mannitolo, sorbitolo, fuicodan(o), lipidi, steroli e fenoli e quant'altro. Una pagina semplice sul fucus è quella di Anagen:

http://www.anagen.net/fucus.htm

Comunque alla fine si capisce che anche il fucus finisce per dar manforte nell'ipotensione stimolata dai vari alcaloidi velenosi di veratro & Co., forse proprio attraverso l'arsenico che pure contiene.

E' usato in molti preparati topici e sistemici contro i grassi e la cellulite; la Aboca, solo per fare un esempio lo vende come Alga bruna in estratto titolato in iodio:

http://www.saninforma.it/Sezione.jsp?idSezione=3463

Comunque nel brevetto appare come il secondo elmento più importante anche se il più abbondante, tenendo conto che con il veratro etc. è realmente rischioso abbondare. Bosso e veratro qui da noi dovrebbero essere dati solo dietro prescrizione medica, forse si può avere la Rauwolfia attraverso le erboristerie ayurvediche (sarpagandha), questa conterrebbe la reserpina un altrettanto potente ipotensivo.


Ciao.

MA - r l i n



 

gabriele79

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8 Settembre 2006
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Complimenti per la vostra padronanza della questione, speriamo che riusciate a trovare qualcosa di utile per noi...
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Ho degli abstract interessanti da farti conoscere che forse hanno ricadute anche terapeutiche.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...uids=16923962&query_hl=34&itool=pubmed_docsum
come sai i SIRT sono influenzati dal resveratrolo e sono alla base dell'allungamento della speranza di vita nei ratti secondo il recente sudio di Harvard coordinato da Sinclair

molto interessanti anche questi altri due, lascio a te il commento [:D] :

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...uids=17170703&query_hl=35&itool=pubmed_docsum

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/..._uids=2943941&query_hl=36&itool=pubmed_docsum
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Da quello che credo di capire[:)] il resveratrolo potrebbe agire appunto, come si era detto, riducendo l'espressione del recettore degli androgeni AR, inoltre non tutta l'apoptosi verrebbe per nuocere[:)] perchè almeno una capsasi, la 8, agirebbe sempre riducendo l'espressione di AR e questo indipendentemente dall'altra fuzione che porta alla morte cellulare.

Infine, nello studio di 21 anni fa (1986) si dice che sarebbe il DHT a regolare l'aromatasi, cosa che mi pare plausibile come compensazione in un sistema che funziona. Per capire il mistero degli antiaromatasi, bisognerebbe sapere se in qualche maniera potrebbe essere vero anche il contrario. Ma mi chiedo come.

Ciao

MA - r l i n

 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Da quello che credo di capire[:)] il resveratrolo potrebbe agire appunto, come si era detto, riducendo l'espressione del recettore degli androgeni AR

Si, ma qui si parla di un ulteriore effetto possibile rispetto a quelli finora ipotizzati (vedi su Medline resveratrol + androgen receptor) . Il resv. è una attivatore del SIRT1, e questo a sua volta blocca il recettore AR- in questo caso sarebbe una inibizione indiretta... il resveratrolo alle dosi giuste potrebbe prevenire i disturbi androgeno dipendenti proprio attraverso l'attivazione di quei geni che sono attivati in condizioni di restrizione calorica (sirtuins.) e che sono responsabili dell'allunguamento della vita nelle cavie a cui è stato somministrato il resv. nei recenti esperimenti di Harvard.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Mi stavo chiedendo quindi se la maggior longevità femminile non sia proprio dovuta al minor livello di androgeni durante tutta la vita.

Ma non è Julien, che l'azione del resveratrolo in funione anti-adrogena è sempre unica, ma solo ora si è visto che attiva il Sirt1 ?

Altrimenti avrebbe due azioni simili e sarebbe in teoria un antiandrogeno molto forte, cosa che dalla mia esperienza pratica dopo quasi un anno di resveratrolo a 50mg non riesco ad avallare.
In compenso vedo che raffreddori e influenze li prendo in forma molto attenuata e sono praticamente debellati[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

pollino

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11 Dicembre 2006
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[Julien Sorel]

Alcuni polifenoli del té si legano alle proteine di uovo e latte formando un complesso non biodisponibile, quiondi eviterei questa associazione, pena l'inefficacia.
[/quote]




Si tratta dunque di evitare di mescolare le proteine del tuorlo d'uovo con i polifenoli; a questo proposito vorrei chiedere se secondo voi esiste il rischio di un'interferenza o di un'inibizione reciproca tra i vari estratti vegetali che ho ricavato in questi giorni:
cannella
the verde
the nero
caffè
bardana
ortica
vite rossa
lavanda
salvia
timo
zenzero
curcuma
rosmarino
cardo mariano
equiseto
liquirizia
inltre resveratrolo, estratto da pillole

La mia intenzione è quella di far evaporare le lozioni fino ad ottenere una pasta o una polvere, da stemperare tutte insieme nel gel d'aloe da applicare poi la sera.

In questo modo potrei sperimentare l'efficacia in diverse zone dello scalpo di prodotti che non si devono mischiare, per esempio:

tempia destra: as do mar più tuorlo d'uovo
tempia sinistra: lozione suddetta veicolata dal gel d'aloe




 

pollino

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11 Dicembre 2006
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Ah, ho fatto un'estrazione anche di pillole di bioflavonoidi da pillole, sono bioflavonoidi di agrumi, quindi deduco che dovrebbero essere presenti anche quercitina e rutina.
Li mescolerei insieme alla lozione vegetale che dicevo:

tempia destra: gel all'aloe con tutti gli estratti
tempia sinistra: grassi (as do mar=acido oleico+omega3, e poi tuorlo d'uovo)
Che ne dite?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Per estrazione cosa intendi ? In idroalcoolica ? Tutti insieme immagino.

Non mi pare che possano interferire uno con l'altro anche se sono veramente tanti.

Io ho usato l'aloe per sei mesi come veicolante, ma sono tornato all'alcool+acqua che da più garanzie di penetrazione profonda. Ad alte percentuali l'alcool solubilizza anche i grassi e quindi l'olio pertanto il mio Asdomar è una lozione come tutte le altre, solo un po' più oleosa (ma non tanto sporchevole).

Io credo che per uso topico non sia da temere il legame tra proteine e polifenoli.
Inoltre nel tonno ci sono tante belle sostanze, ma non spicca certo per gli omega 3.
In compenso l'oleico sta facendo furore coi vari Crinagen e Hairgenesis.[:)]

Temo però che cominciare dalle tempie rappresenti una sfida molto alta per tutte queste sostanze, visto che minox, fina e antiandrogeni vari di solito falliscono in questa zona.

Ciao

MA - r l i n
 

pollino

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11 Dicembre 2006
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Le estrazioni sono tutte di singole piante o pillole, però siccome ho una capoccia sola devo per forza unirle, o provare in zone separate dello scalpo tre o quattro mix diversi di esse.

Ne ho anche una alla melatonina, ma a quanto pare nell'uomo proprio nelle tempie non sembra la più adatta.

Ho pensato, dato che uso il Minoxidil due volte al giorno e troppo alcool potrebbe far male alla pelle, di far asciugare un po' le lozioni e unirle al gel di aloe.

Adesso però ho un altro problema: ho schiacciato un tuorlo d'uovo in due parti di alcool 95% e non si è sciolto: ha formato dei grumi dall'aspetto fibroso. Evidentemente sono precipitate le proteine; mi domando se gli acidi fosfatidici siano invece passati in soluzione.
Marlin, tu che lo usi che dici?




Grazie per le risposte, ciao.
 

marlin

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Sì infatti è quello che succede, io infatti puntavo a fare la maionese, poi ho sbagliato nel prepararla e ho fatto una lozione. Io credo che molte sostanze dell'uovo finiscano nell'alcool anche perchè si vedono delle sostanze anche nella parte liquida. Ongni tanto agita il tutto.

Ti ditò che io uso questa lozione agitandola prima ogni due giorni, ossia quando il giorno dopo devo lavarmi i capelli e posso spo*carli un po' di più. Subito dopo agitata, la lozione diventa più densa e quindi contiene sicuramente molte sostanze dell'uovo. Negli altri giorni uso la parte liquida senza agitarla e i capelli restano puliti anche il giorno dopo.

Tieni conto che gli acidi fosfatidici non si solubilizzano più dei tanto. Con alcool a 80° si ha solo lo 0,4%. Quindi non devi aspettarti che tutto l'uovo entri in soluzione.
La gradazione che usi è un po' alta, io scenderei di poco, aggiungendo glicerina e un goccio di un buon tensioattivo (prova con quello per detergere le lenti a contatto che vendono anche nei supermercati, dovrebbe essere polisorbato, anche se non è 80 e neppure 20; se non erro è 21).

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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http://www.nature.com/jid/journal/v119/n5/pdf/5601659a.pdf

Marlin, volevo segnalarti questa ottima rassegna che ha il grande pregio di non inquadrare l'androgenetica solo con l'attività della 5 alpha reduttasi, ma di prendere in considerazione anche gli altri enzimi coivolti nel metabolismo cutaneo degli androgeni. E' uno di quei lavori che riassumono molti articoli più specidici e quindi risulta di grande utilità e interesse soprattutto per i non addetti ai lavori...
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Grazie Julien, non è memmeno tanto lungo[:)], comunque dalle famose 40 pg. che avevo letto, mi era parso di capire che gli androgeni postessero contare per un 50% o giù di lì nell'androgenetica. Nel senso che all'azione di questi che è fondamentale si legano poi altri fattori di tipo neurologico, immunologico, metabolico etc.

Ciao

MA - r l i n