per Marlin e Julien, parere

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Del primo link sono andato rapidamente alle conclusioni e ho visto che per la degradazione dell'AR siamo ancora in alto mare.


Devo leggerlo per bene, ma quello che ho capito è che è un meccanismo molto complesso, in cui sono coinvolti molti feedbacks.
Se non riesci ad aprire il secondo link prova da questo: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...uids=15781642&query_hl=40&itool=pubmed_docsum
http://www.ars-grin.gov/cgi-bin/duke/chemical.pl?EMODIN
promuoverebbe proprio la degradazione dell AR. (interessante è il fatto che è delucidato il meccanismo d'azione.)
Curiosamente una delle prime fonti di Emodina è anche una delle prime fonti di resveratrolo: il poligonum cuspidatum.



 

marlin

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Ok adesso riesco ad aprirli entrambi. Stai a vedere adesso che il merito del resveratrolo non spetta a questo, ma al resto dell'estratto (di solito proprio di polygonum cuspidatum). Potrebbe ricordare il caso di nipo.

In effetti i cinesi hanno da sempre proposto il polygonum nelle lozioni per capelli dicendo che funzionava alla grande, però non spiegavono il motivo, forse perchè non lo sapevano.

In effetti trattandosi di degradazione dei recettori degli androgeni penso che l'utilizzo sistemico possa essere controindicato, mentre l'uso topico auspicato, nel senso che bisogna vedere se la molecola può passare.

Ecco il multiflora che è il prodotto basato sul polygonum più noto e di cui abbiamo parlato qui anni fa:

http://www.multiflora.co.uk/HAIR%20LOSS%20TREATMENTS%20TESTED!.htm

Per l'esattezza ne abbiamo parlato quando hanno voluto far credere che ci avevano messo anche l'equol. Cosa che però gli un squalificati un po' (visto che era la moda del momento). Inoltre il sito non è molto professionale, anche se sarebbe il meno. Pare che Mitzu ai tempi abbia ordinato da qui.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
In effetti trattandosi di degradazione dei recettori degli androgeni penso che l'utilizzo sistemico possa essere controindicato, mentre l'uso topico auspicato, nel senso che bisogna vedere se la molecola può passare.


Ma, non credo che possa essere più controindicato che altre strategie farmacologiche... COmunque dato che il polygonum cuspidatum che ti sei fatto preparare da galenico era solo al 20% in resveratrolo, probabilmente senza saperlo hai assunto emodina!

Citazione:per l'esattezza ne abbiamo parlato quando hanno voluto far credere che ci avevano messo anche l'equol. Cosa che però gli un squalificati un po' (visto che era la moda del momento). Inoltre il sito non è molto professionale, anche se sarebbe il meno. Pare che Mitzu ai tempi abbia ordinato da qui.


Lasciamo perdere l'oscurantismo che si è fatto sull'equol. Il suo meccanismo d'azione è veramete differente da tutte le sostanze in cui ci siamo imabattuti! Peccato che ad oggi nessuno si sia impegano a commercializzarlo come farmaco. Affidarsi alla biodismonibilità soggettiva presenterebbe incertezze, e poi il consumo di soia non è senza effetti collaterali, dovuti all'alto contenuto di fitati.
(gli stessi fitoestrogeni, a differenza dell'equol che non è un fitoestrogeno, darebbero dei problemi di ipotiroidismo).

Tutto comunciò da questo articolo del 2003, adesso fruibile gratuitamente: http://www.biolreprod.org/cgi/content/full/70/4/1188

Equol does not bind the prostatic androgen receptor, and has a modest affinity for recombinant estrogen receptor (ER) ß, and no affinity for ER. In castrated male rats treated with DHT, concomitant treatment with equol blocked DHT's trophic effects on the ventral prostate gland growth and inhibitory feedback effects on plasma LH levels without changes in circulating DHT. Therefore, equol can bind circulating DHT and sequester it from the androgen receptor, thus altering growth and physiological hormone responses that are regulated by androgens. These data suggest a novel model to explain equol's biological properties. The significance of equol's ability to specifically bind and sequester DHT from the androgen receptor have important ramifications in health and disease and may indicate a broad and important usage for equol in the treatment of androgen-mediated pathologies.

Mi sembra anche abbastanza deprecabile che nessun rinomato e stimato dermatologo in Italia si sia interessato a tutto ciò...
 

marlin

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Sì Julien è proprio quello che penso, nell'estratto di polygonum c'è emodina e se pensi che quello della Long Life contenenva solo il 2% di resveratrolo allora forse abbiamo sottovalutato il miglior prodotto scartandolo[:)]

Tu sai Julien che io sono stato, appena arrivato sul forum, il profeta dell'equol[:)] tanto da cercare di produrlo in casa con ingegnose procedure. Ne è venuta fuori una lozione molto densa e sporchevole che ho smesso quasi subito, ma che conservo nel caso qualcuno volesse un giorno analizzarla... gratuitamente[:)]

Ora come ora posso rimproverarmi di aver peccato un po' di ingenuità dovuta all'entusiasmo del neofita, ma non per le procedure adottate che ho studiato attentamente e che erano tutto quanto era possibile fare con mezzi non sofisticati, ma per aver creduto in questa molecola arrivando a scommettere leggendo i brevetti che in breve avremmo avuto un mucchio di prodotti all'equol, cosa che non si è verificata.

Io non propendo tanto per un intenzionale oscuramento sull'equol, ma forse per un abbaglio preso o per una smentita da successivi test, non pubblicati.

Ciao

MA - r l i n
 

pollino

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11 Dicembre 2006
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Un'ultima cosa a proposito delle lozioni fatte in casa: questa curcumina si trova nel curry, vero?
Conviene utilizzarlo?
Ecco li ingredienti che voglio usare per un'estrazione in alcool 75%:
timo
salvia
cannella
rosmarino
liquirizia (ma in tronchetti)
lecitina di soia
tè verde
caffè
tè nero
... ed eventualmente curry

A parte sperimenterò altre sostanze, ma per quanto riguarda la lozione di piante, qualcuno suggerisce di aggiungere qualcosa (o di eliminare, dato che a me interessa solo stimolare la ricrescita)?

 

marlin

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La polvere di curcuma da sola si trova, ma non facilmente, io l'ho appena vista alla Metro in confezione gigante per i ristoranti che devono preparare il curry. Costa pochissimo.

Va bene, ma caffè e liquirizia spo*cano, mentre la lecitina servirebbe più come emulsionante. Prova invece a metterci un tuorlo d'uovo (anche dopo l'estrazione), contiene acidi fosfatidci in buona quantità.

Ciao

MA - r l i n



 

pollino

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11 Dicembre 2006
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Allora potremmo fare così:

MATTINA
uovo più estratto di tè verde per un impacco di qualche minuto
shampoo
minoxidil (tu non lo metti)

POMERIGGIO
lozione di erbe

SERA
minoxidil

PRIMA DI DORMIRE
melatonina estratta (spero) da pillole

ma forse dovrei togliere qualcosa oppure unire almeno due lozioni in una per non aggredire la pelle con tutto quell'alcool!
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da pollino
MATTINA
uovo più estratto di tè verde per un impacco di qualche minuto


Alcuni polifenoli del té si legano alle proteine di uovo e latte formando un complesso non biodisponibile, quiondi eviterei questa associazione, pena l'inefficacia.
 

marlin

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Per uovo intendo solo il tuorlo e visto questo problema ricordato da Julien è meglio metterlo a parte magari in idroalcoolica e non come impacco. Non ci ceederai, ma non spo*ca più di tanto.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Riprendo brevemente la questione degli acidi grassi liberi presenti nel sebo. Ti segnalo dei link davvero interessanti, soprattutto per te che eri interessato all'uso topico dell'acido oleico. Pare infati che la malassetia furfur degradi le secrezioni sebacee, che sono trigliceridi, in acidi grassi liberi e che il metabolita sospettato di provocare infiammazione sia proprio l'acido oleico libero. Lo dice l'autorevole Dott.ssa Tosti e la notizia è apparsa anche sul Corriere della sera online. Lo studio su cui si basano le sue dichiarazioni penso si riferisca a questo acstract, dove per l'appunto parla di free fatty acids come i metaboliti della malassetia e dell'oleic come il principale:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...uids=16382685&query_hl=56&itool=pubmed_docsum

Ecco gli altri trivial links:

http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Medicina/2006/03_Marzo/27/forfora.shtml

http://www.stampamedica.it/2006/03/aprile-e-settembre-i-mesi-della.html

Se è vero ciò che sono gli assunti di questi studiosi nel sebo sarebbe prodotto di continuo acido oleico (dato che la malassethia è un saprofita presente nello scalpo anche in chi non ha forfora) libero e quindi non credo che esso a livello topico sia di alcuna utilità tricologica.
 

marlin

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Infatti Julien, l'acido oleico potrebbe essere la molecola energetica che viene veicolata solo con gli acidi fosfatidici all'interno della cellula, mentre da infiammazione se resta in circolazione all'esterno o penetra in cellule diverse da quelle preposte alla crescita dei capelli.

Non è un caso che gli acidi grassi liberi siano responsabili dei foruncoli che sono proprio un'infiammazione dei follicoli (quello dei piccoli peli di solito) con formazione di pus.

Io da quando sto usando l'uovo ho visto la comparsa di alcuni forunculetti sul vertex, cosa che appunto mi succedeva con gli olii (tipo melagrana) a conferma di questo tipo di infiammazione dovuta peralto all'azione di batteri ed enzimi.
Ma continuo, perchè come sai l'infiammazione può portare proprio alla crescita dei capelli stimolando le PGE2. Non a caso nella ricerca russa si parlava di mediatori degli acidi grassi che stimolerebbero la crescita dei capelli e questi derivano tutti dal famigerato a. arachidonico che porta a tutta questa serie di mediatori tra cui le PGE2 (le uniche prostaglandine a cui sinora è stato riconosciuto un ruolo nella crescita dei capelli e sono proprio quelle infiammatorie).

In realtà la mia attenzione più che sull'acido oleico si è fissata su quei trigliceridi e acidi grassi elencati come altamente efficaci nel brevetto da te linkato.

Questi sono presenti in percentuali molto esigue nell'olio di oliva, ma anche in vari cicatrizzanti naturali e unguenti con tali proprietà e la cosa non penso sia casuale (l'elenco è già significativo).
Infine in analoghe basse percentuali, il più efficace di questi è presente proprio nel sebo e a mio avviso è quel lipide che permette nel capello sano di fa crescere il capello strsso, come affermano molti naturopati.

Ovvio che il sebo non deve essere alterato e non vi devono essere problemi di dermatite seborroica.

Non credo neppure che sia un caso che nella cura dell'Asdomar, sia previsto di risciacquare l'olio dopo due ore di applicazione, infatti penso che proprio tenendolo più a lungo si rischia di infiammare lo scalpo.

Io vado però lo stesso avanti perchè sto vedendo che i problemi sono di pochissimo conto e in compenso sto scorgendo un miglioramento in copertura proprio nelle microzone in cui sono comparsi i foruncoletti, quindi spero che questa sia la volta buona[X][:)]

Inoltre per far agire anche il sebo ho dimezzato i lavaggi e devo dire che i miei capelli migliorano proprio nel giorno in cui non li lavo (fenomeno conosciuto dai parrucchieri che sanno che i capelli fini sembrano più folti se non li si lava, salvo poi sembrare una schifezza quando il troppo sporco li raggruppa e arruffa[:)], quindi c'è una misura per tutte le cose).

Ciao

MA - r l i n



 

pollino

Utente
11 Dicembre 2006
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Comincio a rispondere io:

Da qualche parte ho letto che gli acidi grassi a numero dispari di carboni occupano il recettore del DHT, ma non vorrei dire una (ennesima) sciocchezza.
Il problema è adesso che questo acido oleico che dite voi sembra scatenare direttamente l'infiammazione. Se è così la cosa si complica.
Se invece l'infiammazione è causata da altri metaboliti del lievito,
1) applicare del lievito di birra sciolto in acqua, come consigliavano su un altro forum, contrasterebbe la crescita di questi saprofiti dannosi
2) l'applicazione di acido oleico, che è il prodotto della degradazione dei trigliceridi, dovrebbe non favorire l'attività dei lieviti ma semmai inibirla

Aggirando il problema, si potrebbero applicare fosfolipidi, dall'uovo appunto o dalla lecitina di soia.
Non ricordo a cosa servano, se mi potete rinfrescare la memoria... però essendo formati da un glicerolo, due fosfati e un alcool (serina, colina, etanolammina o inositolo) non darebbero, se anche degradati dai lieviti, acido oleico come prodotto secondario.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì Pollino il numero dispari è quello magico, anche se non è detto che agisca così o in alra maniera.

L'oleico infiamma se lo tieni a lungo se risciaqui dopo due ore non hai questo effetto. Ma tutti gli acidi grassi hanno questo effetto non solo l'oleico.

Nell'uovo ci sono questi acidi grassi quindi il rischio lo corri, però questa infiammazione può far crescere i capelli.

La questione dell'acido oleico nasce solo da due considerazioni legate una alla cura con olio di oliva in cui l'oleico è ovviamente l'acido più rappresentanto sia in forma legata che libera, sia dal fatto che l'acido fosfatidico che dava più ricrescita nella relativa ricerca era quello che aveva due catene di acido oleico (ma in vitro era meglio il miristico del saw plametto).

Io penso però che appunto ci siano acidi grassi più efficaci dell'oleico se presi a se stante. Questi si trovano, guarda caso in sostanze considerate miracolose per la cicatrizzazione e la rigenerazione delle cellule dell'epidermide.

Comunque la pulizia dello scalpo impedisce che l'infiammazione nella sua forma più evidente abbia luogo, se è quello che temi. Quindi dopo due ore dall'applicazione basta lavarsi i capelli.

Ciao

MA - r l i n
 

anthonyk

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10 Dicembre 2005
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Marli, tenendo conto che il sebo è importante nella crescita dei capelli, almeno questo mi sembra di aver capito dalla discussione, chi combatte la dermatite con lozioni e shampoo aggressivi, altera il sebo e questo non dovrebbe far bene ai capelli.
 

pollino

Utente
11 Dicembre 2006
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Anthonyk: un conto è seccare il cuoio capelluto, un altro è curare la dermatite seborroica. Se usi prodotti prescritti dal dermatologo, non ci saranno problemi.

Marlin: io penso che per tenere i fosfolipidi e l'as do mar sulla capoccia per tutta la notte si possa scioglierli nella lozione idroalcolica alle erbe per la ricrescita, o al minoxidil, in modo da limitare l'infiammazione e permettere la maggiore penetrazione dei grassi, sciolti nell'alcool. In particolare i fosfolipidi, sia idrofili che lipofili, penetrerebbero bene.
 

marlin

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Dunque Pollino la cura dell'Asdomar, in effetti prevede per i casi più difficili di far precedere l'applicazione dell'olio da quella dell'alcool, dieci minuti prima.
Mischiare tutto non so che effetti possa avere, ci sta provando Matty e, mi pare con profitto, usa maionese Asdomar e alcool, però poi sciacqua tutto, se non erro.

Io comunque non credo tanto nei fosfolipidi, quanto negli acidi fosfatidici. Questo perchè una ricerca che forse Julien ricorderà citata anche da Liao & Co. nella famosa ricerca sugli acidi grassi anti-dht, mostrava che almeno uno di essi, non ricordo se la fosfatidilserina o fosfatidilcolina, faceva aumentare di brutto l'attività della 5AR.

Punto quindi sul rosso d'uovo perchè so che gli acidi fosfatidici vengono estratti da lì dalle aziende fornitrici di prodotti chimici, quindi immagino siano in quantità superiori che in altre lecitine.

Quanto al sebo, c'è chi dice che sia essenziale per la crescita dei capelli tanto da arrivare a consigliare di lavarli il meno possibile. Tuttavia io credo che questo vada bene per chi ha uno scalpo sano di suo e per chi vive in condizioni ideali di clima e ambiente. Chi vive nell'atmosfera inquinata comune un po' a tutti noi deve necessariamente eliminare i veleni che si accumulano col grasso sebaceo. Inoltre penso anche che finiscano in questo modo per accularsi gli ormoni androgeni e quindi per peggiorare la situazione. Credo che come sempre la soluzione stia nel mezzo che poi corrisponde al vecchio adagio che dice che i capelli vanno lavati solo quando sono sporchi[:D]

Io usavo lozioni che mi obbligavano a lavarli tutti i giorni, ma ora vorrei continuare con soluzioni che mi permettono di lavarli solo ogni due o tre giorni. E' da poco che adotto questo sistema, ma già mi sembra di essere messo meglio.
Certo non come ero messo a 16 anni quando ricordo che arrivavo a lavarli anche dopo 15 giorni (l'acqua di risciacquo diventava nera[:p]).

Ciao

MA - r l i n
 

pollino

Utente
11 Dicembre 2006
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Marlin, cosa intendi per maionese?
Forse unire tuorlo d'uovo e olio della scatoletta di tonno?

Cosa pensi di una maionese fatta con olio, limone (acido e viatmina C), tuorlo d'uovo e olio di pesce omega 3 estratto da pillole, da applicare dopo l'alcool (o il minoxidil)?
Mi sembra una potenza.
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Ma continuo, perchè come sai l'infiammazione può portare proprio alla crescita dei capelli stimolando le PGE2. Non a caso nella ricerca russa si parlava di mediatori degli acidi grassi che stimolerebbero la crescita dei capelli e questi derivano tutti dal famigerato a. arachidonico che porta a tutta questa serie di mediatori tra cui le PGE2 (le uniche prostaglandine a cui sinora è stato riconosciuto un ruolo nella crescita dei capelli e sono proprio quelle infiammatorie).


Io so, Marlin, che l'infiammazione cutanea è smpre nociva ai capelli.
Il fatto che le PGE2 migliorino il trofismo del capelli non significa che l'infiammazione del derma (che è una risposta complessa che coinvolge non solo le prostaglandine) sia benefica. Infatti chi espone lo scalpo al sole nel periodo estivo rischia seriamente di soffrire di effluvio intenso nei mesi successivi. L'infiammazione non coinvolge solo le prostaglandine ma anche svariati messaggeri chimici fra cui le citokine pro-infiammatorie che servono per stimolare la risposta immunitaria http://en.wikipedia.org/wiki/Inflammation If inflammation of the affected site persists, released cytokines IL-1 and TNF will activate endothelial cells to upregulate receptors VCAM-1, ICAM-1, E-selectin, and L-selectin for various immune cells. Receptor upregulation increases extravasation of neutrophils, monocytes, activated T-helper and T-cytotoxic, and memory T and B cells to the infected site. IL TNF e IL-1 sono come sai alopecizzanti, e l'infiltrato immunitario come sai è presente nei pazienti affetti da alopecia. Inoltre l'infiammazione cronica (quale è quella legata alla dermatite seborroica presente nel quadro clinico dell'alopecia androgenetica) è legata anche alla fibrosi - http://it.wikipedia.org/wiki/Fibrosi. C'è uno studio che sostiene che la fibrosi è responsabile del fatto che dopi 30 mesi di miniaturizzazione ci sono dei fenomeni di sclerotizzazione del collageno irreversibile che pregiudicano il successo delle eventuali terapie futurehttp://www.hairlosstalk.com/newsletter/xtrahtml/072001.htm#2
ho trovato anche il patent di L'oréal che ha portato alla formulazione dell'inneov, pensato più che antiandrogeno come antifibrotico.
http://www.freepatentsonline.com/20050175565.html

Citazione:
In realtà la mia attenzione più che sull'acido oleico si è fissata su quei trigliceridi e acidi grassi elencati come altamente efficaci nel brevetto da te linkato.

QUello di spalmarsi degli oli in testa è una pratica vecchia e non credo che se ci fossero stati dei risultati eclatanti questi ultimi sarebbero stati stati occultati. Di fatto io non ho mai sentito parlare di ricrescite miracolose...

Citazione:
Infine in analoghe basse percentuali, il più efficace di questi è presente proprio nel sebo e a mio avviso è quel lipide che permette nel capello sano di fa crescere il capello strsso, come affermano molti naturopati.


infatti il sebo naturalmente contiene, assieme ai free fatty acids, dei trigliceridi, http://en.wikipedia.org/wiki/Sebum oltre che ceramidi e squalene. Tutte sostanze grasse che sorprendentemente si trovano lì dove servono... eppure
 

marlin

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Come sai Julien, io ho provato anche con il martelletto da agopuntura per un anno e se vogliamo quello era molto più invasivo e infiammatorio di quello che sto facendo ora.
Devo dire che nemmeno allora la mia situazione è peggiorata, quindi io direi che c'è infiammazione e infiammazione, diciamo che i fenomeni attuali possono essere la manifestazione marginale negativa di qualcosa di positivo.

La stessa ginnastica attiva e ancor più la passiva è debolmente infiammatoria, diciamo che è più rubefacente che infiammatoria, anche se il limite tra queste due cose è tutto da definire.
Quanto all'esposizone al sole pare che il problema dell'effluvio sia dovuto alla produione di vitamina D, che però alla fine farebbe bene ai capelli (in pratica nel ricambio dell'effluvio ci sarebbe da guadagnarci se le cose restano nella normalità, se quindi questo non si cronicizza).

La pratica degli unguenti è anche vecchia come il cucco, ma il fatto che sia stata tramandata di generazione in generazione significa che qualcosa si è visto. Non è vecchio, ma nuovo il caso dell'Emu Oil, che molti dicono sia efficace.
Ebbene se alla luce degli studi attuali uno trovasse un filo che lega tutti questi casi di successo che riguardano vari prodotti, perchè non dovrebbe approfondire ?

Si tratta di una sostanza presente in basse percentuali in tutti questi grassi compreso l'olio di rosa moqueta che ha delle incredibili proprietà rigeneranti e cicatrizzanti.
L'olio di oliva quindi potrebbe non essere la soluzione migliore, oppure sì, si deve approfondire.

Le sostanze del sebo si trovano dove servono, ma dimentichi che con l'aga si ha un'alterazione anche del sebo perchè la ghiandola sebacea è sensibile proprio agli androgeni quindi il sebo diventa qualitativamente peggiore, di conseguenza anche se sta dove servirebbe, non serve più come prima, anzi può essere dannoso il suo accumularsi e anche il tipo di infiammazione (dermatite) che origina.

Quindi Est modus in rebus c'è una misura per tutte le cose, un leggero processo, diciamo, di infiammazione, potrebbe essere favorevole alla crescita, sorpassato questo esiguo limite che spannometricamente[:)] per me è quello della percezione di fastidio, diventerebbe controproducente.

Ciao e buon anno.

MA - r l i n


 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
La stessa ginnastica attiva e ancor più la passiva è debolmente infiammatoria, diciamo che è più rubefacente che infiammatoria, anche se il limite tra queste due cose è tutto da definire.


Io so solo che a me la recessione temporale è esordita con una debole infiammazione cronica localizzata alle anse frontali. Con la ginnastica tale infiammazione è sorprendentemente scomparsa. E' le avevo provate tutte. Addirittura l'uso di cortisonici (idrocortisone butirrato allo 0,01%, minoxidil, proge, estrone, 17 alpha estradiolo, acido salicidico) aveva peggiorato le cose...

Citazione:La pratica degli unguenti è anche vecchia come il cucco, ma il fatto che sia stata tramandata di generazione in generazione significa che qualcosa si è visto. Non è vecchio, ma nuovo il caso dell'Emu Oil, che molti dicono sia efficace.
Ebbene se alla luce degli studi attuali uno trovasse un filo che lega tutti questi casi di successo che riguardano vari prodotti, perchè non dovrebbe approfondire?

Si, approfondiamo, ma non aspettatevi dei miracoli dall'uso topico di olii...

Citazione:Le sostanze del sebo si trovano dove servono, ma dimentichi che con l'aga si ha un'alterazione anche del sebo perchè la ghiandola sebacea è sensibile proprio agli androgeni quindi il sebo diventa qualitativamente peggiore, di conseguenza anche se sta dove servirebbe, non serve più come prima, anzi può essere dannoso il suo accumularsi e anche il tipo di infiammazione (dermatite) che origina.

Già, la seborrea è contraddistinta da un sebo differente, che tende a spo*care di più. Però non è che sia peggiore nel senso che contiene sostanze tossiche: saranno sempre acidi grassi, cere squalene e triglicerdi, ma l'aumentata produzione di sebo incentiva la colonizzazione epidermica della malassezia che a sua volta incentiva la produzione di acidi grassi liberi. Il sebo presente nei quadri clinici contraddistinti da dermatite potrebbe quindi essere più acido innalzando quindi il PH della pelle dal fisiologico 5.5-

Volevo anche linkarti questo lunghissimo articolo di approfondimento dove si sofferma anche sulla ghiandola sebacea. http://edrv.endojournals.org/cgi/content/full/21/4/363