Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Sì Julien, è la resistenza che è locale e non l'insulina, nel senso che quei tessuti offrono una qualche resistenza all'isulina, o meglio sono indotti a una qualche resistenza da parte dei meccanismi messi in moto con gli ormoni. In altre parole è un po' la scoperta dell'acqua calda, se non fosse che ci può aiutare a trovare rimedi analoghi a quelli adottati per la vera e diffusa resistenza all'insulina.
E' per questo motivo che si è puntato da anni su fattori simili all'insulina come il noto IGF-1 e nel campo del naturale sulla cannella che mimerebbe l'insulina e per questo è finita dentro ad alcune note lozioni.
Continuo da dove avevo lasciato...
Io invece avevo capito che la resistenza era sistemica, del resto nei paesi occidentali il diabete a una certa età diviene tanto endemico quanto l'alopecia, quindi il tutto lascia pensare che vi siano delle interazioni fra le due patologie.
Curiosamente però se l'alopecia è androgeno dipendente, vi è uno studio che dimostra come l'insulino resistenza sia correlata a bassi livelli di testosterone - che caratterizzano il periodo senescente.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...uids=15983313&query_hl=29&itool=pubmed_DocSum
Sembra in effetti che nel profilo ormonale del soggetto che soffre di alopecia sia più importante l'SHBG, (anche se marliani sostiene in uno dei suoi documenti online che ache l'SHBG è ininfluente) -
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...uids=10953626&query_hl=40&itool=pubmed_docsum
Citazione:Tieni conto che io sono ancora innamorato della tesi del Protandim ossia dello sviluppo degli antiossidanti endogeno, e per questo proseguo col cardo mariano. Anche questa sarà un'americanata però mi piace il concetto.
Oltre alla silymarina estratta dal cardo mariano, ho letto anche di molte altre sostanze naturali che agirebbero in questo senso, cioè potenziare gli enzimi antiossidanti endogeni (tipo glutathione perossidasi e la catalasi): farò una ricerca e redigerò una breve rassegna.
Citazione:Oggi ho fatto rifornimento per l'estate:
dal cinese, achyrantes bidentata (dopo due mesi d'interruzione), radice di angelica koreana gigas (Don Quai, già in uso sotto forma di bustine messe nelle mie lozioni, questa è la radice pura), Asiasari (così, tanto perchè te lo regalano o quasi);
dall'erborista: foglie secche di gelso ed epilobio (secondo giro[
]) e tinture madri degli stessi (per le vacanze, dove non ci sarà tempo per fare infusi)
dal biologico: curcuma (rifornimento) e the rosso
Il problema di svariate di queste sostanze vegetali, sicuramente utili, è che sono scarsamente assorbite, sia sistemicamente e topicamente. Nell'esperimento in cui veniva testato il potere antiandrogeno della tumerica le concentrazioni di curcumina erano pari a 5 microM, che può sembrare poco, ma a quanto ho letto
solitamente la curcumina non raggiunge una concentrazione plasmatica superiore ai 0,1 microM. Se è fondato che la piperina ne aumenta significativamente l'assorbimento, del 2000%, non si andrebbe comunque sopra i 2 microM. Sull'epilobio dubito molto che vi sia un buon assorbimento: non sono riuscito a trovare in letteratura alcun dato certo. L'oenotheina è una molecola troppo grossa per essere assorbita nell'intestino, se è vero che anche le proantocianidine oligomere, proprio per il loro peso molecolare non vengono assorbite, ma degradate dalla flora intestinale in acidi fenolici più semplici.
http://www.ajcn.org/cgi/reprint/77/4/912.pdf
Tra gli isoflavoni le sostazne più biodisponibili sono la daidzeina e tra i flavonoli il kaempferolo (la fonte è quel lavoro compilativo completo sugli isoflavoni che avevo linkato), che sono anche quelle più efficaci per la inibizione della 5AR tipo II.
Stavo pensando di farmi aggiungere in un galenico queste due sostenze unitamente all'estratto di bohemeria.