per Marlin e Julien, parere

roverandom

Utente
15 Settembre 2011
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Sempre meglio di niente, però.

Poi magari qualcuno interessato emula e prova di persona se,per la propria situazione, funziona o no.

Trovo che più alimenti vengano proposti come utili alla nostra causa (con un razionale dietro), più aumentiamo le possibilità di avere una cura efficace con i soli alimenti e di ridurre il gap con i farmaci.

Anzi, se è possibile, si potrebbe stillare una lista di alimenti da evitare o che possano peggiorare la capigliatura.

Tra tutti questi alimenti anti-dht, non ce ne sarà magari qualcuno pro-dht? [:D]
 

romero

Utente
10 Maggio 2010
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Una cura a base di enterolattone è stata seguita per qualche anno da CausticSymmetry, amministratore di Immortalhair. Poi l'ha abbandonata. Prendeva il 7-HMR, lignani potentissimi e semi di lino. Insomma, faceva il pieno. Da tutta questa roba lui dice di aver ottenuto qualche aiuto (some help). Che sia stata però la cura di svolta, non pare proprio, tant'è che non compare nell'integrazione che ora lui raccomanda.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Bisognerebbe anche coltivare un minimo di memoria storica sul forum:

http://www.ieson.com/pop_printer_friendly.asp?ARCHIVE=true&TOPIC_ID=24434

Alimenti pro-dht non so se ne esistano, magari indirettamente possono essere quelli che fanno aumentare il T, ma anche questi non è che siano molti (altrimenti andrebbero a ruba per la libido...), di sicuro se mangi testicoli di animali un certo effetto in questo senso lo puoi avere....[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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>>7-HMR, lignani potentissimi e semi di lino.

i lignani introdotti con la dieta non sono gli attivi, l'attivo è il prodotto metabolico della flora batterica intestinale. Quello che viene convertito più facilmente in ENT è forse il mataresinolo (contenuto anche nei semi di zucca). Cmq la conversione non è dello stesso tenore in tutti i soggetti. Alcuni potrebbero essere migliori produttori di altri.

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1541-4337.2009.00105.x/abstract
una delle migliori pubblicazioni.
The behavior of the lignans depends on the biological levels of estradiol. At normal estradiol levels, the lignans act as estrogen antagonists, but in postmenopausal women (at low estradiol levels) they can act as weak estrogens (Rickard and Thompson 1997; Hutchins and Slavin 2003). Other activities related to estrogen include the in vivo synthesis of 2- hydroxy estrogen, a compound that may protect against cancer (Haggans and others 1999) and inhibit the binding of estrogen and testosterone to receptors on sex-binding globulin (Martin and others 1996).
 

romero

Utente
10 Maggio 2010
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JulienSorel ha scritto:
>>7-HMR, lignani potentissimi e semi di lino.

i lignani introdotti con la dieta non sono gli attivi, l'attivo è il prodotto metabolico della flora batterica intestinale. Cmq la conversione non è dello stesso tenore in tutti i soggetti. Alcuni potrebbero essere migliori produttori di altri.




I lignani del 7-HMR sono più potenti perchè producono solo enterolattone, mentre ad esempio quelli del lino producono anche enterodiolo, che è meno attivo. Inoltre il 7-HMR è più biodisponibile essendo sotto forma di aglicone anzichè glicoside.
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2257943
Possibile? l'esigua quantità di glucosidi cianogeni del lino contenuti in 10g sono cmq facilmente convertiti in tiocianati dal fegato, in linea con le capacità funzionali di un organo sano, s'intende.
 

crack

Utente
26 Ottobre 2004
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A parte che non esistono dati conclusivi sui naturali e la loro efficacia, vera o presunta, sull'AGA.
Il mio pensiero e' che qualcosa facciano, che i risultati possano essere appaganti e' invece un'altra questione.
 

nonlosoaaa

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20 Ottobre 2012
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JulienSorel ha scritto:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19223242
Zhou Z, Lenk R, Dellinger A, MacFarland D, Kumar K, Wilson SR, Kepley CL.
http://extremelongevity.net/wp-content/uploads/C60-Fullerene.pdf
Tarek Baati a, b, Fanchon Bourasset c, Najla Gharbi d, Leila Njim b, Manef Abderrabba e, Abdelhamid Kerkeni b, Henri Szwarc d, Fathi Moussa d, *

direi che autori e rivista non sono gli stessi. Probabilmente l'effetto incredibile del fullerene sui radicali liberi è dipendente dalla sua capacità quantistica di presentare una incredibile varietà di forme isomeriche con doppi legami (basta considerare le combinatorie possibili tra i 60 atomi di carbonio ripiegati a palla) che possono cedere protoni e neutralizzare gli elettroni. La forma c60 è del tutto miscibile in olio ma non in acqua. Avevano provato a trovare composti solubili nella fase acquosa ma si sono rivelati tossici, mentre il C60 invece risulta del tutto privo di tossicità e la somministrazioni in olio d'oliva risulta un ottimo veicolante in grado di penteziarne l'assorbimento. http://en.wikipedia.org/wiki/Fullerene





ma nel primo studio si parla sempre del c60 o fullereni in generale?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ma di quanto tempo fa è questa citazione ?

Comunque nello studio (che ho per intero) si parla di derivati del fullerene e c'è anche uno schema che fa vedere come non si tratti di fullerene puro, ma i dati relativi a queste molecole non sono stati pubblicati. Comunque a spanne, la struttura pare una molecola di C60 infilata in mezzo a due catene di acidi grassi, forse a un digliceride (la si vede in questo estratto dello studio).

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1549963408001512

Ciao


MA - r l i n
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Qualcosa di più la vedi nel brevetto (pare proprio C60...ma non puro):

http://www.freepatentsonline.com/WO2009114089.html

Ciao

MA - r l i n
 

witosten

Utente
29 Gennaio 2005
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relativamente al fullerene ho aperto il link relativo...a me la molecola derivata dal fullerene sembra un fosfolipide artificiale
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ok, ma comunque ha una relazione con l'assunzione di C60 in olio di oliva che va per la maggiore dopo gli esperimenti di Baati:

http://livelog.weebly.com/the-baati-rat-study.html

Ciao

MA - r l i n
 

andreat

Utente
18 Ottobre 2010
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Posso proporre un argomento?( sperando che non sia stato già trattato)
Quale potrebbe essere una stategia alimentare per evitare gli anti nutrienti?
Sembrano essere dappertutto....

Protease inhibitors are substances that inhibit the actions of trypsin, pepsin and other proteases in the gut, preventing the digestion and subsequent absorption of protein. For example, Bowman-Birk trypsin inhibitor is found in soybeans.

Lipase inhibitors interfere with enzymes, such as human pancreatic lipase, that catalyze the hydrolysis of some lipids, including fats. For example, the anti-obesity drug orlistat causes a percentage of fat to pass through the digestive tract undigested.

Amylase inhibitors prevent the action of enzymes that break the glycosidic bonds of starches and other complex carbohydrates, preventing the release of simple sugars and absorption by the body. Amylase inhibitors, like lipase inhibitors, have been used as a diet aide and obesity treatment. Amylase inhibitors are present in many types of beans; commercially available amylase inhibitors are extracted from white kidney beans.

Phytic acid has a strong binding affinity to minerals such as calcium, magnesium, iron, copper, and zinc. This results in precipitation, making the minerals unavailable for absorption in the intestines. Phytic acids are common in the hulls of nuts, seeds and grains.

Oxalic acid and oxalates are present in many plants, particularly in members of the spinach family. Oxalates bind to calcium and prevent its absorption in the human body.

Glucosinolates prevent the uptake of iodine, affecting the function of the thyroid and thus are considered goitrogens. They are found in broccoli, brussel sprouts, cabbage and cauliflower.

Excessive intake of required nutrients can also result in them having an anti-nutrient action. Excessive intake of fiber can reduce the transit time through the intestines to such a degree that other nutrients cannot be absorbed. Because calcium, iron, zinc and magnesium share the same transporter within the intestine, excessive consumption of one of these minerals can lead to saturation of the transport system and reduced absorption of the other minerals.

Some proteins can also be antinutrients, such as the trypsin inhibitors and lectins found in legumes. These enzyme inhibitors interfere with digestion.

Another particularly widespread form of antinutrients are the flavonoids, which are a group of polyphenolic compounds that include tannins. These compounds chelate metals such as iron and zinc and reduce the absorption of these nutrients, but they also inhibit digestive enzymes and may also precipitate proteins.
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Adesso ho capito perchè fortificano i corn flakes, c'era l'inghippo, se prendi i corn flakes
al cioccolato oltre ai fitati ti becchi anche l'ossalato, en plein.
Quello che mi viene di pensare che l'unica strategia sia la supplementazione, sperando che questi anti nutrienti una volta ingeriti non rimangano comunque attivi rendendo la supplementazione inutile o meno efficace. Evitarli del tutto mi sembra molto più difficile.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ne abbiamo parlato qua e là in questa discussione.

Ma credo che su questi argomenti si pecchi di integralismo, ossia si pensa che se si mangia uno degli alimenti sopraddetti si annulli tutte le sostanze di cui questi inibiscono l'assorbimento. Normalmente non è così, diciamo che sono state evidenziate alcune tendenze di queste sostanze, che in alcuni casi patologici, possono avere prodotto queste situazioni di scarsa assimilazione.

Si assolutizza un'azione che si è rilevata magari in vitro, oppure anche in vivo, ma in casi particolari e non generalizzabili.

Lo posso dire senza tema di smentita, perché assumo quasi tutte le sopraddette sostanze in dosi superiori a quelle che apporta la normale dieta standard nostrana e faccio analisi del sangue con una certa regolarità e comunque non accuso grossi problemi di salute, anzi sono piuttosto messo bene; in compenso quando non mi alimentavo così bene ed ero pure più giovane qualche problema in più ce l'avevo a cominciare dall'anemia sideropenica (che con i capelli c'entra qualcosa e ai tempi tutte queste sostanze chelanti non le prendevo in quantità comparabili a quelle odierne).

Probabilmente è vero il solito luogo comune: ossia che il segreto della dieta sana sta nella dieta variata e che le variazioni di nutrienti finiscono per compensare le reciproche carenze in mancanza di specifiche predisposizioni (quindi di qualcosa di personale che non dipende dai cibi ingeriti, magari la carenza di qualche enzima...).

Ciao

MA - r l i n
 

andreat

Utente
18 Ottobre 2010
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Certo che se il chelare questi nutrienti( di solito cationi) ti ha fatto bene resta da capire
il perchè di certe RDA o AI che si trovano in giro per i suddetti nutrienti, forse ne assumi/hai assunto troppi? ...Io ho il controesempio di mia madre che negli anni 80 si sottopose ad una terapia chelante (mi sembra con EDTA): da quel momento in poi iniziò un rapidissimo declino e anche se si cercò di ripristinare i valori normali dei metalli non si riprese mai totalmente. Per questo ne ho timore.