per Marlin e Julien, parere

marlin

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Julien, il defici di 17 beta di cui parliamo è quello riferito al follicolo che riceve testosterone nei maschi normali più che androstenedione[:)]

La soia usata topicamente non è meno efficace di alte sostanze più o meno standardizzate da me utilizzate (Revivogen compreso), aiuta nel mantenimento che è già qualcosa, anche se è la solita cosa.[:)]

In effetti molti inibitori di un enzima sono anche inibitori di altri enzimi, tuttavia all'eventuale inibizione dell'aromatasi si può ovviare con applicazioni topiche di estrone. Almeno io faccio così.

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Questo studio o studi simili sulla caspasi mi pare si trovino anche nella home

Ho cercato qualcosa sul 64th congresso ADD

http://www.aad.org/professionals/MeetingsEvents/64annualintro.htm

che ha avuto un bel po' di relatori, ma finora gli argomenti riguardanti i capelli che ho trovato riguardavano la calvizie femminile e la chirurgia.

ad es:

http://www.aad.org/aad/Newsroom/Hair+Loss+in+Women+More+Than+Meets+the+Eye.htm

Almeno per il momento la sopraddetta Accademia sui capelli può offrire solo questo:

http://www.aad.org/public/DermatologyA-Z/atoz_h.htm

Ciao.

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Marlin, ti allego questo studio sulla Ligodium japonicum, pianta che ha mostrato un potere antiandrogeno e di ricrescita sui capelli, similmente alla nipononivea. Gli autori, sulla scorta degli studi di Liao e LIang sugli acidi grassi riconducono la capacità inibitoria del suddetto Ligodium japonicum ai soliti acidi grassi, presenti anche nella nipononivea, vale a dire: oleico, palmitico, linoleico e linolenico. Non si fa cenno assolutamente a ecdysteroidi.
Curiosamente, si fa cenno, alla fine dello studio, al fatto che i semi di sesamo contengono un considerevole ammontare di acidi grassi liberi (anche in questo studio si evidenzia come i trigliceridi siano inattivi) e che la medicina tradizionale cinese li ha utilizzati proprio per promuovere la crescita dei capelli.
Effettivamente anche il FitoDB conserva la distinzione fra “fatty acids” e il generico “fat” e le classificazione fra le due categorie non sono affatto uguali.
Vi sempre il sospetto di destini metabolici differenti a seconda degli esteri degli acidi grassi e dei FFA.

Ecco tutti i riferimenti. Dimmi poi che ne pensi. Ciao…

http://www.jstage.jst.go.jp/article/bpb/25/5/622/_pdf

FitoDB sesamum indicum
http://sun.ars-grin.gov:8080/npgspub/xsql/duke/plantdisp.xsql?taxon=928

FitoDB fatty acids

http://sun.ars-grin.gov:8080/npgspub/xsql/duke/chemdisp.xsql?chemical=FATTY-ACIDS

COme vedi il sesamo è immediatamente sotto ai frutti di Serenoa repens (frutti che stando all'aritcolo sul permixon, contengono appunti acidi grassi liberi)
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Non credo che questa ricerca possa chiarire il mistero della nipo, nel senso che arriva alle stesse conclusioni a cui arriva quella della nipo e alle quali erano arrivati, anni prima, Liao e Liang sugli acidi grassi come inibitori della 5AR.

Tanto per chiarire: io non metto in dubbio che questi acidi grassi non inibiscano la 5AR, lo fanno sicuramente; solo che nella ricerca della nipo si mettono in una classifica gli estratti delle piante che maggiormente inibiscono l'enzima, poi si fa un'altra classifica con il contenuto percentuale di acidi grassi e quindi si afferma che c'è una stretta correlazione tra queste due classifiche che invece a un esame neanche troppo attento di questi dati, non risulta vera. Da qui la ricerca di un plus che possa modificare le classifiche in modo corretto.

Quanto al FitoDB devo dirti che questo contiene i dati delle analisi e delle ricerche effettuate in anni di studi con le loro terminologie originali, tanto che puoi trovare per un composto più diciture (oestrogenic, estrogenic, estrogenic ? e cose simili).
Quindi la ricerca, magari degli anni '60, che si era fermata a calcolare i grassi (i carboidrati, l'acqua etc.) contenuti in una parte di una pianta compare ancora con Fat; quella successiva che si è occupata degli acidi grassi nella stessa parte con fatty acids, però, bada bene, quella successiva ancora che ha voluto individuare gli acidi grassi con i loro nomi comparirà con a-linolenic, linoleic, palmitic etc.
E' il database che riporta fedelmente, errori compresi (spesso di denominazione), i dati delle varie ricerche a cui peraltro fa sempre riferimento.

In pratica non c'è un coordinamento dei gestori del fitoDB che distingue tra dati non omogenei e simili, perchè tutte le ricerche vengono riportate fedelmente coi loro termini originali.
Questo non aiuta ovviamente a fare questo tipo di ipotesi, che pure hanno una valido motivo di esistere.

Venendo al sesamo, nel fitoDB si fa riferimento a delle ricerche che hanno stabilito il contenuto di grasso nelle foglie e nei semi (CRC e CRC USA) e a un'altra che nell'olio di semi ha stabilito il contenuto in acidi grassi che è una cosa che si fa normalmente per gli olii di tutti i tipi, che sono tanto migliori tanto meno ne contengono, perchè son quelli che danno acidità di stomaco.

Tieni infine conto che proprio nella ricerca sul Ligodium, si parla di olio (oil) che viene appunto analizzato per individuarne i componenti come singoli acidi grassi.

Ciao.

MA - r l i n



 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:
Venendo al sesamo, nel fitoDB si fa riferimento a delle ricerche che hanno stabilito il contenuto di grasso nelle foglie e nei semi (CRC e CRC USA) e a un'altra che nell'olio di semi ha stabilito il contenuto in acidi grassi che è una cosa che si fa normalmente per gli olii di tutti i tipi, che sono tanto migliori tanto meno ne contengono, perchè son quelli che danno acidità di stomaco.


Consultando questo articolo:
http://www.plantphysiol.org/cgi/reprint/101/1/267.pdf
ho letto che l'olio di sesamo rispetto agli altri olii risulta avere una frazione elevara di FFA. Il sesamo inoltre è ricco di fitosteroli. QUindi, dato anche il costo non elevato, credo possa fungere da ottimo coadiuvante... assieme al lino: abbini in un unico elemento steroli, lignani e acidi grassi (sia esteri che ffa).




 

marlin

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9 Maggio 2004
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Leggerò con calma l'interessante, ma lungo, documento che hai postato.

Credo che tutti questi olii siano benefici per un motivo o per l'altro, non sarebbe male che qualcuno vendesse un blend una mistura per prendere tutti i principi attivi migliori (tipo l'Olys della Carpelli, ma con zucca, canapa, lino, borragine, sesamo, enotera). Così come non sarebbe male una mistura di semi (tipo quella che do al criceto che infatti ha un pelo bellissimo[:)]), perchè quelli di lino a me non piacciono molto, ma quelli di sesamo sì.

Ciao.

MA - r l i n



 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Leggerò con calma l'interessante, ma lungo, documento che hai postato.

Credo che tutti questi olii siano benefici per un motivo o per l'altro, non sarebbe male che qualcuno vendesse un blend una mistura per prendere tutti i principi attivi migliori (tipo l'Olys della Carpelli, ma con zucca, canapa, lino, borragine, sesamo, enotera). Così come non sarebbe male una mistura di semi (tipo quella che do al criceto che infatti ha un pelo bellissimo[:)]), perchè quelli di lino a me non piacciono molto, ma quelli di sesamo sì.


Bene, allora per il momento non posto nulla. Il punto interessante in cui parla del sesamo è a pagina 6-
Effettivamente i semi di lino contengono delle mucillagini (che sono poi glicosidi polimerizzati) che possono dare qualche fastidio. (pare però che siano salutari per l'intestino)
Io li lavo e li lascio asciugare un po'- Il problema è masticarli per bene, ci metti una vita! Devo provare a sminuzzarli con un atrezzo adeguato.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Letto, però la percentuale di FFA non mi sembra comunque elevata nel sesamo.

Ad ogni modo il destino metabolico di queste sostanze non appare così luminoso[:)]:

http://en.wikipedia.org/wiki/Fatty_acid#Free_fatty_acids

Vedi un po' se riesci a trovare qualcosa che faccia capire che questo tipo di sostanze non è sottoposto ai processi che subiscono un po' tutti gli altri lipidi.

Ciao.

MA - r l i n
 

cleopatra

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10 Agosto 2004
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Cari Marlin e Julien
i cinesi sono grandi estimatori del sesamo..sarà uno dei loro segreti per la capigliatura?!
Cmq, a parte gli scherzi, sul Tiangong kaiwu (Le Creazioni della Natura e dell’Uomo) del Maestro Song (inizi XVll sec.) si legge:
... Il sesamo è delizioso e nutriente, anzi non è esagerato dire che è il re di tutti i cereali. Poche manciate (di semi) sono sufficienti a placare a lungo la fame, se si spruzzano semi di sesamo su torte, pane, o dolci, il vapore di questi migliorerà e il loro valore aumenterà. L'olio di sesamo abbellisce i capelli, fa bene all'intestino rende aromatiche le carni dall'odore forte e dissolve gli elementi velenosi. Che enormi vantaggi ricaverebbero i contadini se destinassero più terra a questo raccolto!...
http://www.italiacina.org/cultura/cucina/ingr.htm

Cmq mi sono divertita a trovare qualche prodotto che lo contenga e mi sono imbattuta in questo che contiene vari estratti tra cui quello di sesamum:
http://www.helloindya.com/sas_pharma/hairfit.htm
sembrerebbe promuoverne l'inscurimento! [8)]

ed in questo che è un concentrato di olii per applicazione topica:
http://www.philipb.com/details.asp?ProdID=2

Poi, proprio alla fine, mi sono imbattuta in questo sito http://www.mothernature.com/Library/Bookshelf/Books/41/18.cfm che commercializza proprio piante contro la calvizie e tra le varie (notare la Serenoa e la liquirizia!) c'è anche il sesamo per il quale si legge:

Sesame (Sesamum indicum). Sesame seeds are also a Chinese treatment for hair loss, according to pharmacognosist (natural product pharmacist) Albert Leung, Ph.D. Just for taste, you can add toasted sesame seeds to all kinds of dishes, and if the additional sesame helps you keep your hair, so much the better

Baci
Cleopatra...[:)]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ottimi link Cleop, molto interessanti. Tra l'altro il fatto che il sesamo scurisca il capello è un buon segno anche per la crescita, infatti penso ci sia una stretta relazione tra l'involuzione dei cheratinociti e quella dei melanociti, visto che i capelli miniaturizzati sono anche depigmentati.

Sarebbe interessante sapere anche come i cinesi utilizzano il sesamo per curare la calvizie.

Baci.

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.jstage.jst.go.jp/article/bbb/70/2/387/_pdf


vi segnalo questo studio uscito qualche mese fa che mostr come certi glicosidi del Kempferolo e il (Kempferolo stesso in forma algliconica) sono assai efficaci nell'inibire la 5 alpha reduttasi.
Il kempferolo è un flavonoide molto interessante, peccato sia abbastanza raro. Lo studio è stato compiuto utilizzando un estratto dei semi dell'abero del tè. ma la più alta contentrazione (2000, ppm). - stando al FitoDB - si trova nei fiori del Neem, albero assai comune originario della birmania, chissà forse si trova qualche tintura madre...
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Julien, del Neem o melia (indica) azadirachta si è parlato qui altre volte, è una, come forse sai, pianta molto utilizzata per la cura dei capelli, inoltre si trovano anche qui lozioni e shampoo al neem.

tipo:

http://www.wala.it/drhauschka/prodotti/capelli/documenti/lozione_neem.htm

Si usa molto anche l'olio per i capelli, ma dovrebbe esistere anche la tintura madre (di foglie ?):

http://www.ecosalute.it/default.asp?scheda=59&provenienza=60

Che riguardi specificamente i fiori di questa pianta ho trovato questa essenza (Isan):

http://www.arabafenix.it/50143.php

Ciao.

MA - r l i n
 

cleopatra

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10 Agosto 2004
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Caro Marlin
sono contenta che i link ti siano piaciuti! In effetti sullo stesso tono e più o meno con gli stessi contenuti ce ne sono ancora diversi ma non mi sono imbattuta ancora (ancora, perchè non si sa mai!) in un sito che spieghi meglio l'impiego del sasamo nella tricologia cinese.

X julien
come ti ha detto Marlin del Neem ne abbiamo già sicusso...ti riporto uno delle discussioni più specifiche:
http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=10093

Una linea contenete questi estratti è quella Omhari (Marlin ti ricorda qualcosa? [;)]):
http://www.omhari.info/avalon/tricologica.php

Un abbraccio
Cleopatra...[:)]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Si Cleop, ricordo quella linea quando ero alla ricerca di estratti di melagrana.[:)]

Il sesamo ho letto che i cinesi lo assumono nelle zuppe e usano quello nero che il mio negozietto biologico vende, ma che costa abbastanza.

Comunque Julien, si concentrava sul kaempferolo che è presente in quantità solo nei fiori di neem, è un composto che potrebbe avere attività mutagenica e cancerogena, anche se non è il solo tra quelli che farebbero bene ai capelli[:)] !

In effetti si parlava proprio con un biotecnologo di questo: le sostanze che servirebbero ai capelli non dovrebbero essere antiapoptotiche, bensì pro-apoptosi, ossia per la proliferazione cellulare e non per la morte cellulare. Un bel dilemma, risolvibile solo con utilizzi possibilmente topici di sostanze dal buon assorbimento cutaneo, ma che allo stesso tempo non finiscano per entrare troppo in circolo. Non è facile, quindi, trovare quelle giuste.

Un abbraccio.

MA - r l i n

 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Si Cleop, ricordo quella linea quando ero alla ricerca di estratti di melagrana.[:)]
Il sesamo ho letto che i cinesi lo assumono nelle zuppe e usano quello nero che il mio negozietto biologico vende, ma che costa abbastanza.


Io lo mangio senza cottura ma prima lo sciacquo accuratamente. La sesamina è il lignano più rappresentativo e pare che una volta mangiato venga anch'esso (come il secoisolariciresinol diglucoside) in enterolactone.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...uids=15867281&query_hl=11&itool=pubmed_docsum

Citazione:Comunque Julien, si concentrava sul kaempferolo che è presente in quantità solo nei fiori di neem, è un composto che potrebbe avere attività mutagenica e cancerogena, anche se non è il solo tra quelli che farebbero bene ai capelli[:)] !

una buona rassegna sui fitoestrogeni http://jcem.endojournals.org/cgi/reprint/83/7/2223.pdf
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sono appena andato nel mio negozio bio e ho preso di nuovo il sesamo (e anche il lino, ci riprovo, coi semi). Interessante sapere che ha due tipi di olio di sesamo che non costano nemmeno tanto, rispetto a quelli di lino, zucca, canapa etc.

L'olio di canapa per me è veramente il massimo, ho riletto le sue proprietà e oltre all'acido gamma linolenico, come l'enotera, contiene tutti gli altri acidi grassi essenziali e un ottimo mix tra omega 3, 6 e 9. Però non l'ho comprato, ho deviato invece sulla salsa di canapa,una novità (almeno lì) che è tipo la salsa di soia, mi faceva più fantasia al palato[:p][:)] (poi vi saprò dire...)

Vedo Julien che il tuo impegno è tutto nel combattere il dht, fai bene, visto che devi salvaguardare i capelli che hai e che sono sani. Io che tento di recuperare qualcosa sono più alla ricerca degli introvabili sostituti naturali del minox[:)]

Linko qui sotto un recente articolo scientifico che sottolinea l'interazione tra capelli e sistema nervoso e l'importanza come mediatori in questo rapporto della sostanza P (SP) e del fattore di crescita dei nervi, l'NGF (quello la cui scoperta è valsa il Nobel del 1986 alla Montalcini). Entrambi farebbero male al capello e questo mi riporta alla questone degli antielastasi che nasceva proprio da queste considerazioni (e quindi alla questione del naltrexone a basso dosaggio, legato al ruolo giocato in negativo da questi due fattori nella sindrome da stanchezza cronica e nella fibromialgia).

Il minox c'entra in tutto ciò perchè, quello topico agirebbe come l'antagonista al recettore della sostanza P e gli anticorpi che neutralizzano l'NGF. Si veda appunto l'articolo:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=16364026&query_hl=2&itool=pubmed_DocSum

Ora uno dei principali antielstasi secondo il FitoDB è l'acido caffeico che se non erro è contenuto nella nipo:

http://sun.ars-grin.gov:8080/npgspub/xsql/duke/ma3.xsql?search=select+chem+from+duke.aggregac+where+activity+=+'Antielastase'&minus='Antielastase'

La pianta che ne contiene di più però è la mitica gialappa, che è un famoso purgante, ma basta prenderla topicamente per non avere effetti indesiderati[:D][:p]

Ciao.

MA - r l i n

 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.ars-grin.gov/cgi-bin/duke/chemical_activity.pl?Elastase-Inhibitor

Fra i principali anti elastasi c'è il resveratrolo, l'acido ursolico (che è una sapogenina steroideahttp://www.amsar.com/oleanolic.jpg) e le proantocianidine. IC50 più basso è proprio relativo a queste ultime, ma si erano se non erro avanzati dei dubbi sulla biodisponibilità. Il FitoDB non indica l'acido caffeico nè altri acidi fenolici. Il biancospino contiene sia l'acido ursolico, sia le procianidine che l'acido oleanolico. Non comprendo però , Marlin, cosa c'entri l'elastasi con lo studio sullo stess, molto interessante, che ha postato.

Comunque meglio i semi degli olii, che si autossidano...

ciao...
JS
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Sul FitoDB c'è l'acido caffeico Julien, se apri il mio 2° link del post sopra lo vedi. Curiosamente io ho linkato gli antielastase e tu gli elastase inhibitor che in parte coincidono. Come ti dicevo sopra il fitoDB usa i termini originali delle ricerche che elenca.

Non si conoscono ancora bene i meccanismi, ma chi soffre di CFS (sindrome da fatica cronica) e di fibromialgia ha un abbondanza dell'enzima elastasi che degrada l'elastina e in tutto questo è coinvolto anche il sistema nervoso. Tanto che il naltrexone a basso dosaggio, secondo chi lo propaganda, sembrerebbe avere effetto agendo con la produzione di endorfine e contrastando la sostanza P e l'NGF.
Tutta la questione è poi venuta fuori quando un utente dei forum americani sulla calvizie che soffriva di fibromialgia ha usato l'LDN e ha visto ricrescere i suoi capelli, puoi seguire il tutto in questo famoso 3D:

http://www.hairlosshelp.com/forums/messageview.cfm?catid=10&threadid=50115&STARTPAGE=1

Ne avevamo già parlato, ma erano ipotesi e non c'erano ricerche che collegassero questi fattori più strettamente, ora mi pare che si inizino a vedere un po' meglio gli eventuali collegamenti.

Ciao.

MA - r l i n


 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Ho scaricato le oltre 20 pagine di discussione su Elastasi e LDN. vedrò di leggerlo con calma e fare delle ricerche...

Intanto ti segnalo questo studio che non è direttamente connesso ai capelli, ma non ti sarà difficire stabilirne gli eventuali collegamenti, Infatti gli acidi grassi polinsaturi omega 3 (anche di origine animale come l'EPA e il DHA) possono anche agire modulando la produzione di citokine coinvolte nel ciclo vitale del capello. (come il TNF-alpha), fra cui alcune promotrici dell'infiammazione, - riferimenti su http://en.wikipedia.org/wiki/Cytokine-ed effettivamente spesso si nota come spesso le zone alopeciche sono contraddistinte da iperemia cutanea... questo aspetto credo abbia una certa rilevanza...
D'altro canto in altri casi i soggetti mostrano scalpi glabri senza alcun segno di infiammazione. Ma probabilemte l'eziologia è multiforme e assai complessa...

http://www.ajcn.org/cgi/reprint/71/1/343S

A proposito, l'elastasi non è prodotta dai macrofagi nel processo di risposta immunitaria?