per Marlin e Julien, parere

cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
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Figurati yeahoo.
grazie a te per il complimento!
Se decidi di provarlo fammi sapere come ti trovi e cosa ne pensi.

Un abbraccio
Cleopatra...[:)]
 

energize

Utente
13 Ottobre 2005
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Ho trovato questo articolo sull'olio di lino: L'acido linolenico è il più delicato tra gli acidi grassi: si ossida molto facilmente e di conseguenza il processo di estrazione dell'olio di lino deve essere fatto accuratamente, possibilmente in assenza di aria e a temperatura controllata.
Fino a qualche anno fa l'olio di lino spremuto a freddo veniva prodotto esclusivamente con il metodo Baglioni, a temperatura controllata, per lo più da piccole aziende biologiche.
Ora che il consumo è aumentato le aziende più grandi hanno adottato metodi molto meno delicati nei confronti del prodotto, che viene portato a temperature molto più alte che possono ossidare l'acido linolenico.
Inoltre nessun produttore propone confezioni totalmente opache che proteggano l'olio dalla luce; nessun negoziante lo conserva in frigorifero per proteggerlo dalla temperatura.
La probabilità di trovare un prodotto veramente fresco, quindi, è molto bassa.
Consigliamo quindi di evitare il consumo di olio di lino, a meno di non approvvigionarsi direttamente dal produttore, assicurandosi che utilizzi il metodo Baglioni e che conservi in frigorifero l'olio così prodotto.
Il prodotto va conservato in frigorifero in bottiglie scure, e va consumato nel giro di qualche settimana.
Ha un sapore caratteristico di noce, leggermente amarognolo. Quando irrancidisce prende un sapore sgradevole di pesce.

Ciao
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da energize
Ho trovato questo articolo sull'olio di lino: L'acido linolenico è il più delicato tra gli acidi grassi: si ossida molto facilmente e di conseguenza il processo di estrazione dell'olio di lino deve essere fatto accuratamente, possibilmente in assenza di aria e a temperatura controllata.
Fino a qualche anno fa l'olio di lino spremuto a freddo veniva prodotto esclusivamente con il metodo Baglioni, a temperatura controllata, per lo più da piccole aziende biologiche.
Ora che il consumo è aumentato le aziende più grandi hanno adottato metodi molto meno delicati nei confronti del prodotto, che viene portato a temperature molto più alte che possono ossidare l'acido linolenico.
Inoltre nessun produttore propone confezioni totalmente opache che proteggano l'olio dalla luce; nessun negoziante lo conserva in frigorifero per proteggerlo dalla temperatura.
La probabilità di trovare un prodotto veramente fresco, quindi, è molto bassa.
Consigliamo quindi di evitare il consumo di olio di lino, a meno di non approvvigionarsi direttamente dal produttore, assicurandosi che utilizzi il metodo Baglioni e che conservi in frigorifero l'olio così prodotto.
Il prodotto va conservato in frigorifero in bottiglie scure, e va consumato nel giro di qualche settimana.
Ha un sapore caratteristico di noce, leggermente amarognolo. Quando irrancidisce prende un sapore sgradevole di pesce.

Ciao


E' proprio per i motivi da te elencati che ho sempre evitato l'olio di lino. L'acido alpha linolenico è contenuto anche in altri alimenti... (come ad esempio la frutta secca, specialmente le nocciole e le noci californiane)
Altrimenti ci si può rifare a qualche integratore.

http://www.pho.it/schedaProdotto.asp?prodottoID=159
 

marlin

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9 Maggio 2004
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I semi di lino che contengono anche l'SDG e che non danno questi problemi di conservazione, niente eh ?[:)]

MA - r l i n
 

matteo

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6 Maggio 2003
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magari lo stesso problema c'è lo potrei avere anche con la nipo? è forse per questo che la nipononivea associata ai fitocotrienoli (potente antiossidante)ha maggiore efficacia perchè permette di non farmi ossidare l'acido linolenico che invece in un'altro integratore di solo nipo potrei avere ?? ciao
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì Matteo, la vit. E (questo sono i fitotocotrienoli) è un coservante-antiossidante, quindi nella nipon-e (e nel k-max) ha la doppia funzione di conservare il prodotto e di essere utile all'organismo, ma forse la prima è prevalente.

Hai alla fine chiarito perchè estratti di piante con meno acidi grassi della nipo sono migliori inibitori della 5 AR ? Solo chiarendo questo si potrà dire qualcosa di serio sulla titolazione e le dosi.


Ho l'impressione che il mio post su fattori di crescita, papilla dermica e matrice, sia passato inosservsato tra the verde, the rosso e olio di lino etc. per questo lo riposto qui sotto[:)] (Julien più che altro è per te, poi partendo da qui c'è un nuovo filone da indagare ricco di sorprese [:)]):

INIZIO - Sì il the rosso è buono anche freddo, magari mischiato col the alla pesca come nelle bottiglie della Rocchetta.

L'astaxantina è quella che da il colore rosso anche ai crostacei.

Comunque Julien riprendendo il discorso dei diversi fattori di crescita sono incappato in uno studio abbastanza noto, ma sempre riportato non in originale e al completo (anche nella nostra home).

In questo studio oltre alle famose masse delle due 5 AR e del recettore androgenico (22 kDa la 1, 25 kDa la 2 )vengono elencati tutti i fattori che influiscono sul capello/pelo e se sono stati verificati sull'uomo o sugli animanli.
Viene detto anche se il fattore di crescita agisce sulla papilla dermica, oppure sulla matrice (cosa importantissima, come cercherò di spiegare).

E' importante questa differenza perchè la papilla dermica sta al centro e la matrice tutta intorno . Nell'androgenetica viene sopratutto a rallentare l'attività della seconda, almeno più che proporzionalmente (mentre il malfunzionamento della crescita della stessa genera capelli strani).
In un capello sano il rapporo tra queste due parti è di 10 a 1 dove il primo numero è riferito alla matrice, nel capello alopecico si porta sul 3 a 1.

Quindi dovremmo insistere sui fattori che fanno crescere le cellule della matrice piuttosto che sugli altri. Secondo questo studio però di verificato sull'uomo e che fa crescere le cellule della matrice ci sarebbe solo l'IGF-1 ossia il fattore di crescita insulinosimile. Da qui si può capire perchè da alcuni anni vi è tutto questo utilizzo di sostanze tipo glucosio, glicogeno e simili fonti di energia cellulare(nella fitoterapia ci sarebbe la cannella che parrebbe agire come l'insulina). Inoltre si può capire perchè si parli nei forum Usa di resistenza all'insulina per l'aga.
(si può anche capire la questione dell'antielastasi visto che la matrice è ricca di collagene ed elastina).

Tra l'altro il minox sembrerebbe non agire sulla papilla e agire appunto sulla matrice. A mio giudizio qui sta la differenza tra allungamento e ingrossamento.

Ecco i due link f o n d a m e n t a l i da (ri)leggere con attenzione (del secondo soprattuto la tabella finale):

http://www.sitri.it/papilla/papilla.html

http://dermatology.cdlib.org/DOJvol4num1/original/jankovi.html

- FINE

Ciao.

MA - r l i n

 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:
Hai alla fine chiarito perchè estratti di piante con meno acidi grassi della nipo sono migliori inibitori della 5 AR ? Solo chiarendo questo si potrà dire qualcosa di serio sulla titolazione e le dosi.

Mi sembra difficile in quanto hanno ottenuto risultati anche gli utenti che usavano solo la nipononivea senza il tocomax, come si evince dal paper di Rinaldi.


Citazione:Ho l'impressione che il mio post su fattori di crescita, papilla dermica e matrice, sia passato inosservsato tra the verde, the rosso e olio di lino etc. per questo lo riposto qui sotto[:)] (Julien più che altro è per te, poi partendo da qui c'è un nuovo filone da indagare ricco di sorprese [:)]):

Non mi era affatto sfuggito Marlin, solo ci stavo ragionando e stavo facendo le mie ricerche... è materia complessa: si entra non solo nel terreno di complesse interazioni biochimiche ma anche nell'analisi istologica ed embrionale.

Citazione:Comunque Julien riprendendo il discorso dei diversi fattori di crescita sono incappato in uno studio abbastanza noto, ma sempre riportato non in originale e al completo (anche nella nostra home)E' importante questa differenza perchè la papilla dermica sta al centro e la matrice tutta intorno . Nell'androgenetica viene sopratutto a rallentare l'attività della seconda, almeno più che proporzionalmente (mentre il malfunzionamento della crescita della stessa genera capelli strani).
In un capello sano il rapporo tra queste due parti è di 10 a 1 dove il primo numero è riferito alla matrice, nel capello alopecico si porta sul 3 a 1.


Certo, avevo già letto l'articoletto del sitri sulla papilla e la matrice: a quanto pare la degenerazione coinvolge la matrice, quello che bisognerebbe capire però è come! Ed a tutt'oggi l'unico motivo per cui non vi è un cura veramente risulutiva è che non si conoscono esattamente i meccanismi attraverso cui questa degenerazione tissutale ha luogo...

Citazione:
Quindi dovremmo insistere sui fattori che fanno crescere le cellule della matrice piuttosto che sugli altri. Secondo questo studio però di verificato sull'uomo e che fa crescere le cellule della matrice ci sarebbe solo l'IGF-1 ossia il fattore di crescita insulinosimile. Da qui si può capire perchè da alcuni anni vi è tutto questo utilizzo di sostanze tipo glucosio, glicogeno e simili fonti di energia cellulare(nella fitoterapia ci sarebbe la cannella che parrebbe agire come l'insulina).

in realtà non ho capito perchè associ l'insulina all'IGF - 1: benché strutturalmente simili (di lì deriva infatti il nome insulinosimile) la loro azione mi sembra assai diversa.
http://en.wikipedia.org/wiki/Insulin-like_growth_factor_1

Citazione:Inoltre si può capire perchè si parli nei forum Usa di resistenza all'insulina per l'aga.

In realtà finora non ho capito perché parlano di resistenza all'insulina, uno scompenso che si ritrova nei diabetici a livello sistemico nel sistema di regolazione glucosio insulina e non certo a livello locale della papilla dermica. (correggimi se sbaglio)

Citazione:(si può anche capire la questione dell'antielastasi visto che la matrice è ricca di collagene ed elastina).

Sull'elastasi che distrugge la proteina elastina (proteina che come il collageno ha funzione di sostegno) e la correlazione alopecica mi devo ancora documentare...
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Julien, la prima citazione non so se è giusta, infatti io continuo a chiedere lumi sul fatto che la nipo non ha l'estratto più potente contro la 5 AR pur essendo uno dei più ricchi di acidi grassi, quindi la questione del tocomax non ha niente a che vedere (forse volevi citare la frase di Matteo coi suoi dubbi sull'efficacia di nipo semplice e di nipon e)

La degenerazione è più evidente nella matrice, ma non coinvolge solo la matrice, anche la papilla dermica e le cellule staminali del bulge.

L'IGF-1 è importante per il trofismo dei tessuti, inoltre ha effetti simili all'insulina (se leggi proprio su quanto da te linkato), ricorderai che si sta proprio cercando una proteina con struttura simile per attivare la crescita dei capelli. Le sorprese cui accennavo sopra vanno proprio in questa direzione, anche se cambia la proteina (dimmi quando sei pronto che procedo ad esporre brevemente questo altro filone).

La resistenza all'insulina quindi è importante anche per questo tipo di ipotesi in cui è coinvolta una sostanza analoga a questa proteina che fa sì che il glucosio venga immagazzinato come glicogeno (proprio quello che ci vorrebbe realmente per dare energia ai cheratinociti) nei tessuti.

In tutti i casi (elastina compresa) si tratta di proteine che sono la novità degli ultimi anni nella lotta alla calvizie (prima non si pensava potessero avere un ruolo).

Ciao.

MA - r l i n
 

matteo

Utente
6 Maggio 2003
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Citazione:
Sì Matteo, la vit. E (questo sono i fitotocotrienoli) è un coservante-antiossidante, quindi nella nipon-e (e nel k-max) ha la doppia funzione di conservare il prodotto e di essere utile all'organismo, ma forse la prima è prevalente


Marlin ma anche se uso il nipotrix che come sappiamo è solo nipo e lo uso in tempo relativamente breve avrei dei problemi di ossidazione? ad esempio ho una scatola di nipotrix che mi scade nel 2008 e lo consumo nel giro di un mese come fanno a deteriorarsi gli acidi grassi?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Credo Matteo, che non si deteriorino così rapidamente nell'estratto, ma credo anche che ci siano altri conservanti nella nipotrix, come nella maggior parte degli integratori in capsule. Leggi bene se ci sono conservanti di altro tipo.

Ciao.

MA - r l i n
 

matteo

Utente
6 Maggio 2003
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ciao marlin ho letto ma come eccipiente nel nipotrix c'è solo gelatina alimentare e talco il resto è tutta nipononivea....addirittura la scadenza è nel 2008 secondo te è normale? ciao
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Julien, la prima citazione non so se è giusta, infatti io continuo a chiedere lumi sul fatto che la nipo non ha l'estratto più potente contro la 5 AR pur essendo uno dei più ricchi di acidi grassi, quindi la questione del tocomax non ha niente a che vedere (forse volevi citare la frase di Matteo coi suoi dubbi sull'efficacia di nipo semplice e di nipon e)


Perdonami,ho frainteso, mi sembrava erroneamente che tu stessi sostenendo che la nipononivea fosse efficace per via
dell'associazione ai tocotrienoli.

Citazione:
L'IGF-1 è importante per il trofismo dei tessuti, inoltre ha effetti simili all'insulina (se leggi proprio su quanto da te linkato), ricorderai che si sta proprio cercando una proteina con struttura simile per attivare la crescita dei capelli. Le sorprese cui accennavo sopra vanno proprio in questa direzione, anche se cambia la proteina (dimmi quando sei pronto che procedo ad esporre brevemente questo altro filone).

Ho trovato diversi abstract in accordo con quanto sostieni. I primi due sono assai interessanti e sarebbe doveroso procurarseli.

Resta comunque da porre un distinguo, poiché insulina e IGF-1 sono due cose diverse, benché strutturalmente simili sono prodotte in distretti corporei diversi (rispettivamente nel pancreas e nel fegato), inoltre l'IGF-1 rispetto all'insulina viaggia legata ad una proteina vettrice e mima la funzione del GH (o ormone della crescita) che l'insulina non mima. Curiosamente il GH sembra non influire sui capelli.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/..._uids=12894070&query_hl=1&itool=pubmed_docsum

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/..._uids=10673454&query_hl=1&itool=pubmed_docsum

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...t_uids=8006448&query_hl=1&itool=pubmed_DocSum

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...t_uids=7999676&query_hl=1&itool=pubmed_DocSum

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/..._uids=10025745&query_hl=1&itool=pubmed_DocSum

Forse il minoxidil agisce proprio sull'IGF-1- e forse il composto del cinnamomo http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...uids=14709014&query_hl=15&itool=pubmed_docsum, http://www.jacn.org/cgi/reprint/20/4/327
che mima l'insulina potrebbe essere un candidato da usare topicamente. Meglio, perché non provare direttamente con l'insulina?

In merito agli estratti naturali ho chiesto ed ottenuto da Galenico il famigerato articolo Structure-activity relationships for inhibition of human 5alpha-reductases by polyphenols. di Hiipakka RA, Zhang HZ, Dai W, Dai Q, Liao S. se mi mandi in pvt un indirizzo e-mail te lo spedisco e magari ne parliamo, madando avanti entrambi i filoni... (magari potresti chiedere sempre a galenico alcuni abstract sull'IGF-1)

In anteprima è interessante come da questo studio si evinca che Biochanin A (che appunto menzionavo alcuni posts fa) Daidzein, genistein e il flavonoide Kaempferol, siano potenti inibitori della 5 AR tipo II in the whole cell, e quindi credo sia da rivalutare la possibilità di un integratore con queesti principi attivi.
L'associazione di un probiotico in grado di trasformare Daidzein in equol sarebbe il top.

Saluti...

 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ottimo lavoro Julien, questi abstracts sono tutti molto interessanti. Anch'io ho trovato molte cose sull'IGF-1, ma vorei fare un semplice riassunto molto rapido.

In pratica ,come hai detto bene tu, il GH (l'ormone della crescita) sembrerebbe agire proprio tramite l'IGF-1 (questa è una delle due teorie, l'altra prevede azioni separate, ma connesse), ecco perchè anche a livello di body builder si da molta attenzione a questa proteina. I muscoli, le ossa, e un po' tutti i tessuti crescono con l'IGF-1.
Questo ha azione sia endocrina che autocrina/paracrina quindi è anche un ottimo candidato per l'efficacia della ginnastica. E' comunque il principale responsabile del trofismo di quasi tutti i tessuti.

Non assomiglia tanto all'insulina qunato alla pro-insulina perchè ha più aminoacidi 70 (contro 50), ma in pratica è la proteina che induce la crescita dei tessuti e questo ci può bastare.

Questo filone si congiunge con l'altro che ti volevo esporre ossia quello dei BMP-Bone Morphogenetic Protein -(non è nuovissimo, piuttosto recente) ossia le proteine che fanno crescre le ossa. Per i capelli si sono visti agire positivamente il BMP2 e il BMP7. Queste considerazioni hanno portato al 6-BAP che si era visto attivare queste proteine e che è la sostanza inserita nel Innovate, anche se i risultati non sono apparsi clamorosi.
Si trattava però di una stimolazione indiretta di queste proteine e di questo va tenuto conto, anche perchè, tornando al IGF-1, si è visto che queste proteine sono molto attive se prodotte internamente e in questo caso specifico con la ginnastica.
Mi chiedo solo se l'utilizzo di cartilagine di squalo sia dovuto a queste ricerche sulle BMP.


Io sto usando ancora una lozione con genisteina, daidzeina e estratti di soia, quindi sto utilizzando queste sostanze naturali inibitrici del dht. L'equol, come sai, è stata la mia grande scommessa appena arrivato sul forum, ma l'entusiasmo iniziale si è un po' spento, forse hanno visto che questa sostanza non è così efficace se usata topicamente.
Comunque ricorderai che stava uscendo un prodotto per la menopausa che attraverso un batterio avrebbe prodotto l'equol.
Ti dico solo che ho saputo che le saponine della soia (che non sono i flavonoidi) aprirebbero i canali del potassio (che è uno dei più accreditati meccanismi del minox), per questo insisto con la mia lozione a base di soia e isoflavoni.

Io credo che il dht lo sto inibendo sin troppo bene con k-max, curcuma, the verde, licopene, resveratrolo e non so che cosa d'altro[:)]. Adesso cerco una spinta in ricrescita, quindi sono più sensibile a fattori tipo l'IGF-1, BMP etc.

Ciao.

MA - r l i n

 
13 Gennaio 2006
426
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265
scusate la mia ignoranza
ma se io quindi compro il the verde tipo quello star in bustina e ne metto 5 bustine per 2 litri d'acqua non serve a niente?
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Pare che la Sofora flavescens, di cui avevamo accennato in precedenza, agisca proprio sul fattore di crescita IGF-1, oltre che inibire la 5AR tipo II.

Sophora flavescens extract induced mRNA levels of growth factors such as IGF-1
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Ginolollobrigido
scusate la mia ignoranza
ma se io quindi compro il the verde tipo quello star in bustina e ne metto 5 bustine per 2 litri d'acqua non serve a niente?


Meglio comprarlo in farmacia o in eboristeria, e dosarne un cucchiaino a tazza.
 

marlin

Amministratore
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9 Maggio 2004
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Dunque Gino, io credo che se poi bevi ogni giorno quei due litri di the verde qualcosa faccia (è un po' quello che fanno in oriente 7-8 tazze al giorno, non molto cariche).

Al super vendono tante marche di the verde che c'è l'imbarazzo della scelta, io prendo spesso quella del commercio equo e solidale, ma alle volte mi è capitato di prendere la Sir Winston Tea, la Twinings etc.

Al super trovi anche gli integratori di the verde io ho preso quelli di Matt&Diet e della Efficance, ma Julien preferisce quello della Long life certamente più potente che si trova solo in farmacia.

Ah Julien, leggedo meglio i tuoi link sull'IGF1 ho visto che sarebbe molto più potente per la crescita dei capelli dell'insulina, quindi è meglio cercare di usare questo che l'insulina. Inoltre la cannella io la uso da tempo, anche se qui viene individuata una sostanza ben precisa. L'IGF-1 si può anche comprare direttamente come integratore (almeno in USA[:)]):

http://www.lifesvigor.com/prod/1175/

Ciao.

MA - r l i n