per Marlin e Julien, parere

juliensorel

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>>Se 400 mg di curcumina si ottengono da 20 grammi di curcuma in polvere, e se la bioperina aumenta la biodisponibilità della curcumina di 20 volte, ergo una formulazione contentente 1 grammo di curcuma + abbondante pepe nero + olio di oliva caldo dovrebbe equivalere ai 400 mg di curcumina pura. Se poi aggiungiamo la sinergia di coriandolo e compagnia bella, questa formulazione non è altro che un soffritto a base di curry.

una ratio 2/100 di piperina/curcumina auemnta l'assorbimento del 2000% secondo UNO STUDIO sui ratti, ma sai quanti GRAMMI di pepe nero per fare 20mg di piperina? altro che soffritto.
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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>>ma questi moscerini con un grammo di curcumina riuscivano ancora a volare

io ho capito 1/mg per grammo di moscerini. quindi 1 mg per diverse decine di moscerini. cmq è l'unico studio che ho trovato. Ma a breve ci saranno risultati più esatti e compresivi.
 

marlin

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Tornando allo studio postata da Julien e agli effetti bifasici della curcumina, se dovessero valere anche in vivo potremmo dire che basse concentrazioni favorirebbero l'attività dei proteasomi e quindi lo smaltimento di proteine residue e tossiche per l'organismo, mentre concentrazioni da 3 a 10 volte (microMolarità) più alti avrebbero attività antiproteasomica.

Quindi a un uso sistemico non esagerato e comunque da stabilire, andrebbe abbinato un possibile uso topico cercando più alte concentrazioni. Questo perchè per la crescita dei capelli pare che sia necessario inibire il proteasoma piuttosto che aumentarne l'attività. Il proteasoma infatti finisce per smaltire gli aggregati di proteine inutili e il capello si può considerare come uno di questi aggregati. Questo in una visione abbastanza semplicistica, perchè come si evince dallo studio il blocco del proteasoma mette in attività le heat-shock proteins che sono anch'esse legate agli storici tentativi di far ricrescere i capelli agendo su percorsi diversi o comunque andando in senso contrario rispetto a quelli messi in azione dal DHT nei follicoli sensibili.

Va anche detto che lo smaltimento delle proteine effettuato dal proteasoma, riguarda anche l'elastina e il collagene (tramite gli appositi enzimi, elastasi e collagenasi) che favoriscono il trofismo dello scalpo e dei capelli.

Comunque, se i miei calcoli sono giusti, per raggiungere nel sangue 1mcM (come nello studio) di curcumina (peso molecolare 368) servirebbe l'assorbimento di 2mg circa di curcumina che è quello che ci possiamo attendere nella peggiore delle ipotesi prendendo 300 mg di estratto titolato al 95%.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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Non mi convincono i dati che indicano che l'inibizione del proteasoma favorisca la ricrescita. DI fatto gli androgeni sono ormoni fortemente anabolici e provocano aumento intracellulare di proteine e deposizione proteica.
una inibizione del proteasoma a lungo periodo non farebbe che esacerbare il processo messo in moto dagli androgeni.

DHT binds to a receptor in the target cell and activates RNA polymerase leading to the progressive increase of cellular protein which is mainly responsible for most of the effects of the hormone The protein is deposited in the scalp and fat decreases under the influence of the androgens [7] and [38]. Therefore, once baldness progresses the pressure on the neurovascular bundle increases, and the space available for the follicles to migrate decreases and the condition progresses fast. The vicious cycle starts and the changes are almost irreversible. fonte_ doi:10.1016/j.mehy.2009.03.032

Alla luce delle nostre conoscenze sul ruolo dell'autofagia, cioé il riciclo proteico e l'aumentata efficienza del sistema autofagico penso che la curcumin possa sevire, anche se non saprei quantificare, per questo sto testando su me stesso, anche se non mi aspetto ricrescita (per quello aspett un restyling della hairline tra qualche anno)
 

marlin

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Il lavoro di Soni, che hai citato, è originale, ma è poco accreditato (anche se bisognerebbe appunto andare a vedere gli studi a cui fa riferimento per la prima parte della frase).

Sulla questione dell'inibizione del proteasoma c'è stata tutta la ricerca del Neosh101 della Neosil e quindi della Osteo Screen, aziende a quanto pare facenti parte del sistema della ricerca avanzata. Lo stesso prodotto è stato abbandonato per una mancanza di fondi per svilupparlo e non per il venir meno delle basi della ricerca.

Alla base di questo filone di ricerca ci sono i seguenti assunti (tatti appunto del brevetto Neosil):

http://www.reactome.org/cgi-bin/eventbrowser_st_id?ST_ID=REACT_10017.1

La beta-catenina (che è inibita dal DHT) è degradata dal proteasoma.

Ecco il brevetto Neosil:

http://www.patentgenius.com/patent/7223554.html

In particolare oltre al punto sopra sottolineerei:

Gat, U., et al., Cell (1998) 95:605 614 has demonstrated that .beta.-catenin causes adult epithelial cells to create hair follicles, a surprising result in light of the known inability of mature cells to do so. B-Catenin is known to play a rolein cell-cell adhesion and growth factor signal transfection.

The proteasome is a noncompartmentalized collection of unrelated proteases which form a common architecture in which proteolytic subunits are self-assembled to form barrel-shaped complexes (for review, see Baumeister, et al., Cell (1998) 92:367380. The proteasome contains an array of distinct proteolytic activities inside eucaryotic cells. Compounds which inhibit proteasomal activity also reduce NF-.kappa.B activity by limiting its capacity to be translocated to the nucleus (Barnes, P. J.,et al., New Engl J Med (1997) 336:1066 1071.

A seguire ci sono tutti i numerosi test in vivo e in vitro.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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Sì, ho solo citato il lavoro si Soni perché mi ricordavo che poneva l'accento sull'effetto anabolico. In realtà non lo considero molto neanche io, ma la questione della deposizione delle proteine l'autore in qestione la riprende appoggiandosi a fonti autorevoli.
 

marlin

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Ad ogni modo l'inibizione del proteasoma è legata strattamente a quella dell'NF-kappa B (come ho avuto modo di dire di recente, per me è congruente con questo fatto che i capelli funzionino in modo diverso dal resto del corpo).

Il fatto che ci sia un effetto anabolizzante è un analogia (ma è l'effetto del DHT, o quello del T...?), ma si potrebbe dire che questo effetto si vede eccome, ma sui peli del corpo...

Se per motivi evolutivi-genetici, l'attivazione nelle aree della calvizie è il contrario di quella che si ha nel resto del corpo tutto quadra.

Stando alla calvizie una delle relazioni più accreditate è appunto DHT(-AR-DNA)-attivazione DKK1-inibizione WNT/Beta-catenina:

http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&cpsidt=20040319

http://en.wikipedia.org/wiki/DKK1

Ciao

MA - r l i n





 

juliensorel

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Diciamo che la linea sulla quale argomentavo era questa.
http://www.nature.com/jid/journal/v128/n5/pdf/5701147a.pdf (avevo in passato postato l'abstract ma oggi è finalemnte free online, Buona lettura!)

Androgenic alopecia may have evolved to protect men from prostate cancer by increasing skin exposure to ultraviolet radiation Medical Hypotheses, Volume 70, Issue 5, Pages 1038-1040 http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0306987707005427


Trovo che il discorso evolutivo sia interessane, anche in relazione al DKK-1 gene. Fra l'altro la vitamina D3 ne sarebbe un attivatore (e inibendo il percorso WNT andrebbe a sortire un effetto anticancro). A questo punto vi sarebbe un vantaggio differenziale nei soggetti maschi con predisposizione alla calvizie: Gli androgeni contemporaneamente attiverebbero sì il WNT nella prostata (http://www.biomedcentral.com/1471-2121/9/4), ma lo disattiverebbero nei capelli attraverso l'espressione del dkk-1, esponendo lo scalpo alla radiazine solare. Ciò si convertirebbe statisticamente in un aumento di D3 in una conseguente protezione dai tumori prostatici rispetto ai soggetti non calvi. Poiché il cancro alla prostata è il tumore maschile più diffuso, nelle generazioni il vantaggio competitivo si convertirebbe a livelo di genetica delle popolazioni in una aumentata predisposizione generale dell'uomo a sviluppare calvizie. Mi sembra che fili...
 

marlin

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Il primo studio da quanto ricordo parla appunto della senescenza della papilla dermica, ma non affronta il problema del proteasoma che potrebbe essere pure parallelo e quindi conpresente.

Il secondo studio mi è sempre parso originale, ma di recente me lo avevate stroncato (tu e un altro utente)...(le motivazioni erano appunto quelle che la maggiore esposizione alla luce non evita l'aga, se ricordo bene...).
Tuttavia una relazione tra le due cose ci deve essere se si prende in considerazione anche questo studio australiano (già citato qui in passato):

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17136762?itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum&ordinalpos=1

Inoltre per la serie corsi e ricorsi[:)] ricordo che propio tu hai fatto notare per primo (e anche ultimo per ora...[:)]) come i capelli siano materiale di scarto coi quali il corpo eliminerebbe delle scorie, quindi il proteasoma non deve essere troppo attivo per creare queste pile di proteine inerti.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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>>le motivazioni erano appunto quelle che la maggiore esposizione alla luce non evita l'aga, se ricordo bene...).

No, io non ho stroncato niente, era un'obiezione. Non debilita questa tesi ma semmai ne richiede una più circostanziata formulazione ;-)

>>i capelli siano materiale di scarto coi quali il corpo eliminerebbe delle scorie, quindi il proteasoma non deve essere troppo attivo per creare queste pile di proteine inerti.

Le donne vivono in media di più, e hanno meno metalli pesanti nei tessuti (specie il ferro), ma hanno anche più capelli.
 

marlin

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Sì d'accordo sul fatto che la tesi aga=anti-cancroe richieda una migliore formulazione perchè il nesso si starebbe comunque evidenziando (si veda studio australiano), anche se non nei termini della proprosta dell'ungherese (ma era quello che sostenevo io in quell'occasione...).

Per le donne mi interesserebbe capire se hanno più materiale di scarto nei capelli e non nei tessuti genericamente, visto che nel formulare questo concetto ai tempi, mi pareva che tu sottointendessi che fosse un modo per smaltire, esternalizzandoli nella capigliatura, gli stessi scarti. Ovvio che ne dovrebbero avere di più avendo più capelli, sarebbe curioso capire se anche a livello di concentrazione ne hanno di più (nei capelli, che sono costituiti da cellule morte...).

Ciao

MA - r l i n



 

marlin

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Piano, piano si diffonde l'IF[:)]:

http://www.corriere.it/salute/nutrizione/09_novembre_29/dieta-giorni-alterni_8035f6a0-dcc3-11de-8223-00144f02aabc.shtml

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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http://www.mprize.org/index.php?pagename=blogdetaildisplay&BID=20091210-02122536&detaildisplay=Y
http://www.mprize.org/index.php?pagename=blogdetaildisplay&BID=2009122-01062722&detaildisplay=Y
 

marlin

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Però le donne vivono di più e ancora di più le donne-donne[:D]:

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_dicembre_02/vita-uomini-donne_28ec6db4-df36-11de-9ac1-00144f02aabc.shtml

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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...e mi raccomando mangiate piano (come dice la mamma[:)]):

http://www.corriere.it/salute/nutrizione/09_novembre_30/mangiare-velocemente-fa-ingrassare_85416bf8-dc09-11de-abb8-00144f02aabc.shtml

...slow food.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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http://ihealthbulletin.com/blog/2008/02/24/three-statins-toxic-to-mitochondria-but-green-tea-boosts-energy/
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2715872/