Non sono tanto d’accordo con questa guerra tra chi è il più bravo/competente/onesto fino ad arrivare in certi casi al “complottismo” o al disfattismo del “tanto non funziona niente”.Io sono sicura che tutti i tricologi qui menzionati siano seri professionisti, posso parlare ovviamente solo per il mio caso e motivare le mie scelte dettate da motivazioni specifiche. La Tosti chiede 250€ a visita, i 500€ si può sfiorarli solo alla prima visita SE c’è necessità di fare biopsia e altri esami specifici. Che rimane sicuramente una cifra consistente e non ci piove. Io prima mi sono rivolta ad altri due specialisti della mia zona, e la diagnosi non risultava chiara, abbiamo provato ad andare avanti 5/6 mesi dopo di che, volendo capire esattamente di cosa si trattasse (e vista la caduta di 300/400 capelli al giorno) ho valutato di rivolgermi a Bologna anche per essere sicura che ci fossero anatomo patologi dedicati solo a quello, che leggono istologici di patologie del cuoio capelluto e basta dalla mattina alla sera. Avrei potuto fare una biopsia anche nella mia città ma anche chi mi seguiva è stato d’accordo, perché hanno valutato che il mio caso era difficile e non abbiamo anatomopat dedicati. Tutto questo l’ho fatto di comune accordo con chi mi aveva visto anche prima, da cui anzi sono anche tornata per confrontarci. Sicuramente ci sono patologie più o meno frequenti, più o meno complesse. Per alcune 100 dermatologi su 100 prescriverebbero le stesse terapie, in casi un po’ più complicati già a partire dalla diagnosi la cosa può complicarsi, soprattutto se non si risponde ai primi step più convenzionali o si ha la sfortuna di avere delle complicazioni che rendono non più praticabili quelle terapie. Non sempre è facile o lineare, ad esempio le questioni allergiche le abbiamo scoperte perché ho inisistito io notando una ciclicità anomala della tricodinia, che prima non notavo. Perché alla dermatoscopia non si vedeva il classico eczema da dermatite da contatto, ma solo un “residuo” di reazione psoriasica che però avevo anche prima, e che quindi portava fuori strada. Fatti i patch test risultati positivi si è capito il problema. Io credo che la collaborazione, lo scambio di idee e opinioni sia sempre la miglior strada, anche tra tecnici. E in certi casi ci sono terapie “nuove”, magari ancora poco battute in Italia e quindi la casistica può essere importante. La Tosti stessa a una mia richiesta specifica mi ha risposto di non aver esperienza con un determinato farmaco nella mia patologia specifica. Detto questo, scusate la pallosità, io sono una che valuta sempre tutto, almeno finché non trovo la soluzione. Rimane il fatto che se non si risolve non è detto che chi ci segue sia un ciarlatano. Io al momento non ho ancora risolto e ci sono stati dei problemi. Per questo cerco di sfruttare ogni canale.