Marlin e Julien: olio di palma?

de rossi

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9 Agosto 2007
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Marlin ha scritto:
Devi prendere l'ultimo numero, in tutta evidenza hanno giustamente cambiato idea (segno di intelligenza[:)]).



Più che di intelligenza mi pare un segno di grande superficialità se una testata del genere pochi mesi fa scriveva che l'olio di palma provoca il diabete e che è pericoloso per il sistema cardiovascolare! Ad ogni modo non ho maniera di reperire questa rivista ed on-line non hanno pubblicato nulla pertanto non ho modi di verificare quanto dici mentre ciò che ho postato io ha dei link ben visibili.

https://www.ok-salute.it/diagnosi-e-cure/diabete-lolio-di-palma-distrugge-le-cellule-del-pancreas

https://www.ok-salute.it/alimentazione/vade-retro-olio-di-palma

Infine c'è questo recente lavoro pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition da cui dopo la revisione di 51 studi è emerso come diete ricche in olio di palma e acido stearico (un acido grasso presente nell’olio di palma) aumentino la quantità di colesterolo totale più di quanto non accada in diete abbondanti di altri acidi grassi saturi:

http://www.oeaie.org/content/uploads/2014/08/Fattore2014_Palm-oil-and-blood-lipid%E2%80%93related-markers-of-cardiovascular-disease.pdf

Tu ogni tanto parli di qualcosa a favore dell'olio di palma ma continuano a uscire continuamente studi accreditati di professionisti del settore che puntualmente accusano l'olio di palma per qualcosa di pericoloso che provoca.

Tirando le somme mi sembra che i giudizi negativi sull'olio di palma siano tuttora la stragrande maggioranza.

 

marlin

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Certo, io mi invento le cose, De Rossi, tu invece posti dei link ben visibili...basta andare in edicola comunque (è chiaro che una rivista non esce in contemporanea in rete se vuole vendere copie...)

Ormai si capisce che è una bufala bella e buona questa dell'olio di palma, non è che ne parlo io e basta, ho linkato un sacco di cose sopra, non credo di doverle riproporre solo perché tu linki di continuo la disinformazione sull'olio di palma (almeno linkassi qualcosa di Pubmed, ossia peer reviewed, ma trovi solo cose preconfezionate dei siti schierati...)

I documenti con i fatti concreti li ho appena linkati sopra, ma credo che tu non li abbia proprio letti, è tipico delle ideologie mettersi il paraocchi.

Comunque per l'intera vicenda bastava solo la logica e il corretto ragionamento per capire che si tratta di una gran bufala, molto probabilmente eterodiretta per interessi che vogliono restare nell'ombra, anche se sono intuibili.

Ti dirò che vista l'indecente pantomima sono quasi contento se si dovesse estendere il becero boicottaggio alimentare del prodotto, perché l'utilizzo di questo olio non ne sarà minimamente scalfito visto che ha diversi impieghi e che è comunque l'olio con la più alta produttività che permette di risparmiare più degli altri sui territori coltivati e quindi andrebbe preferito a coltivazioni molto meno ecosostenibili (pertanto chi lo boicotta ottiene esattamente gli effetti opposti di quello che si propone, anche se di fatto otterrà ben poco).

Qui comunque una esame scientifico peer review sull'argomento:

http://www.mdpi.com/1420-3049/20/9/17339

(puoi scaricare il PDF e magari leggiti le conclusioni, con i vari there is no evidence...)

Ciao

MA - r l i n

 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Marlin ha scritto:
Certo, io mi invento le cose, De Rossi, tu invece posti dei link ben visibili...basta andare in edicola comunque (è chiaro che una rivista non esce in contemporanea in rete se vuole vendere copie...)




Ciao Marlin, mai e poi mai mi sognerei di dire che ti inventi le cose, chiariamolo perché ti stimo e ti rispetto e come ho scritto in un altro thread ma te lo ripeto, ti reputo un utente preparato, interessato e col quale anche se a volte sembra esserci un po di polemica c'è almeno il piacere di confrontarsi.

Detto ciò io mi sono solo limitato a controbbattere citandoti fonti di pochi mesi fa dello stesso sito Ok Salute da te citato, dove converrai, si dicono cose molto critiche sull'olio di palma.

Se poi, pena la loro credibilità, dopo 4 mesi esatti cambiano bandiera allora resto diciamo perplesso e certamente come avrai potuto leggere nell'articolo linkato Ok salute fa chiaro riferimento ai rischi del diabete legati all'olio di palma.

Per me ciò unitamente a tutti gli altri tantissimi studi evidenzia per l'ennesima volta i rischi salutari e ambientali (tanto per citare quei vari miliardi di tonnellate di Co2 immesse nell'atmosfera dall'Indonesia nella deforestazione da olio di palma.

Mettiamola così: ci sono due scuole di pensiero, i favorevoli che minimizzano gli effetti e i contrari che temono per salute e ambiente. Siamo liberi di scegliere cosa acquistare e quindi ognuno è libero di mangiar ciò che vuole, se però certo studi sono firmati da noti professionisti o enti governativi qualche dubbio mi verrebbe anche essendo contrario!
 

marlin

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Non è che convengo che su OK Salute dicano cose contro l'olio di palma, ne ero certo, sino a quando ho preso in mano l'ultimo numero. Ovvio non si tratta di un articolo lungo, ma di una serie di vero falso con breve commento (possibile sia passato inosservato alla censura di Veronesi...[:)]).

Va anche detto che nello specifico parla di cancro, ma anche di infiammazioni e placche arteriosclerotiche, fa parlare la tua Villarini, che parla solo di problemi con dosi elevate, poi però conclude non ci sono evidenze scientifiche... (p.67)

Nello stesso articolo si dice che affermare che la carne alla griglia sia dannosa è un'esagerazione (p.64).

Che ti devo dire in entrambe le affermazioni mi ritrovo con gli studi più recenti e non con la vecchia scuola (parlo dei grassi saturi in generale).

Per il resto ragioniamo attentamente se l'olio di palma fa furore è perché è molto produttivo e perché c'è richiesta di questi olii da parte di ogni tipo di industria, ovvio che se non si coltivano palme si coltiva qualcosa d'altro, ma questo qualcosa d'altro essendo meno produttivo occupa più spazio (le cartine linkate sopra con l'olio di palma c'è l'equivalenza territoriale di alcune regioni italiane, con gli altri olii l'intero territorio nazionale anche moltiplicato per 4-5 volte come nel caso dell'olio di oliva...).

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Ciao,
capisco il tuo punto di vista, il problema è a chi credere? Tu parli spesso di vecchia scuola ma gli studi che io cito sono tutti del 2015 e mi riferisco in particolar modo a quello pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition da cui è emerso che le diete ricche in olio di palma aumentano la quantità di colesterolo totale più di quanto non accada in diete abbondanti di altri acidi grassi saturi. Altra questione riguarda questi nuovi studi che evidenziano una forte incidenza negativa dell'olio di palma sulle cellule pancreatiche.

Ora converrai che colesterolo e diabete sono due fattori di rischio molto elevato a cui dobbiamo aggiungere anche i ns fattori ereditari. Ora mi chiedo: se questi studi dicono la verità? Ecco io nel dubbio preferisco evitare l'olio di palma.

Con ciò non voglio dire che non ci sono altri prodotti dannosi così come la genetica giocherà sempre un ruolo fondamentale ma converrai che specie nelle diete moderne di olio di palma si tende spesso ad abusare (basta guardare l'alimentazione dei ragazzi).

Poi c'è la questione dell'inquinamento. Ora tu potresti rispondermi che dopo tutto l'Indonesia è solo al terzo posto dopo Cina ed Usa per emissioni di Co2 e ti darei ragione. Il punto è che Cina e Usa inquinano senza distruggere la foresta anche perché non cel'hanno. Cina e Usa emettono gas serra perché producono male allora si dovrà intervenire anche nelle loro industrie e nei loro allevamenti bovini ma aggiustare l'inquinamento di aziende e automobili è sempre fattibile, ripristinare milioni di ettari di foresta non è altrettanto semplice.

Comprendo che per certi paesi in via di sviluppo la palma è una fonte allettante ma non è nemmeno tollerabile distruggere la biodiversità e la foresta in nome della crescita.

Tu hai una posizione più tollerante io al contrario sono molto critico perché credo che noi esseri umani ci stiamo avvicinando sempre di più a un punto di non ritorno che probabilmente nella ns generazione non vedremo ma che lasceremo in eredità ai ns successori se non interveniamo in anticipo.

Del resto basta guardare cosa era la terra alcuni secoli fa: le 4 stagioni erano precise come un orologio, non esisteva lo smog di oggi e certe malattie come i tumori non erano così diffuse.





 

marlin

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Nel dubbio lo evito anche io l'olio di palma, da anni...anche perché se devo andare sui saturi utili per noi vado direttamente sul laurico e il miristico dell'olio di cocco e quindi spazio per l'olio di palma non ne rimane.

Può essere che il palmitico sia un po' peggio degli altri grassi saturi, ma tutta la questione sembra un po' tirata per i capelli per fare in modo che il cattivo per la salute sia lo stesso del cattivo per l'ambiente. E' questo che non mi piace. E' la stessa filosofia dell'alimentazione vegetariana, quello che fa bene al corpo non può che far bene all'ambiente e viceversa, ma questo non è esatto (e comunque la palma è un vegetale [:)]).

Anche perché alla fine si attacca l'acido palmitico in quanto saturo, quindi ci si rifà a un classico per portare avanti tutto il discorso, ma questo vuol dire che tutti i saturi sono parimenti pericolosi, quindi la questione salute non riguarderebbe il solo olio di palma...

Per la questione ambientale è un peccato che le foreste vergini vadano in fumo, ma non bisognava aspettare la richiesta mondiale di olio di palma perché ciò avvenisse e se per miracolo questa richiesta fosse azzerata, si coltiverebbero altre specie vegetali perché lo sviluppo andrebbe comunque avanti in questo modo. Il governo Indonesiano sta intervenendo pesantemente per evitare che i contadini brucino le terre da coltivare, ma il problema sono gli incendi e l'aria tossica che producono, non il fatto che coltivino le loro terre. Non si crederà davvero che il turismo possa trarre lo stesso redditto dell'agricoltura su questi immensi territori ? Questo è il pensiero che può stare nella testa deviata di alcuni occidentali che non hanno mai posato i piedi per terra...

A me piace molto il verde per cui frequento le aree verdi volentieri e mi oppongo alla loro cementificazione (che è l'ultimo stadio del degrado antropico, il primo è stato appunto la deforestazione a partire dal neolitico...). Però mi accorgo quando sono nei parchi che pochi cittadini ne usufruiscono, in un certo senso sono aree inutili e improduttive per la collettività, capisco quindi perché siano sempre a rischio, perché c'è sempre qualche modo più produttivo e soddisfacente per più persone di utilizzarle, purtroppo.
Quindi se riuscissimo a salvare le foreste vergini lo faremmo parimenti per pochi contro molti che hanno altre esigenze ci sarebbero quantità di terre non toccate da nessuno e in cui vivono pochissime persone e ai margini di questi santuari intoccabili e tutto sommato inutili, milioni di persone in condizioni disagiate. Ovvio che non può essere così e che nessuno possa far valere questo diritto, l'unica appunto sarebbe pagare il mancato reddito di sfruttamento delle terre coltivabili da parte del resto del mondo che vuole tenersi dei polmoni verdi e che per far questo ha sostanzialmente decretato che proprio lì e solo lì si debba avere questa riserva di ossigeno.

Se tu vedi le serie storiche del clima, capisci facilmente poi che le 4 stagioni sono solo un luogo comune, perché non sono mai esistite come blocchi integrali, questo è ormai ampiamente dimostrato, perché è da alcuni secoli che si tengono le statistiche climatiche.

Resta comunque il dubbio che i cambiamenti attuali siano antropici e deleteri, il che è lecito, tuttavia in un passato recente (1600-1700 circa) abbiamo avuto una piccola glaciazione e pare che un'altra sia alle porte, quindi il surriscaldamento del pianeta potrebbe rivelarsi provvidenziale.[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Marlin ha scritto:
Nel dubbio lo evito anche io l'olio di palma, da anni...

Qui bisogna stappare una bottiglia di Don Perignon del 56'!!!!!!! Questa cosa non l'avevi detta, ti fa grande onore, ne sono davvero lieto di scoprire che anche tu eviti l'olio di palma! A leggerti mi eri sembrato totalmente a suo favore ma forse come tutti coloro a cui piace studiare le cose tendi a fare un po l'avvocato perché non ti va giù che vengano diffuse notizie non del tutto chiare. Da questo punto di vista ti capisco perché è giusto essere giustizialisti e difendere gli accusati. Ad esempio mio padre ex avvocato penalista quando gli chiesi perché non facesse il civilista mi rispose che c'era più piacere a dimostrare il contrario quando c'è una base d'accusa.

Però sai come diceva quel tale? A sbagliare si commette peccato ma spesso ci si azzecca. Ecco io mi domando se tutti quegli studi contro l'olio di palma non ci abbiano davvero azzeccato.

Oltretutto parliamoci chiaro: sai meglio di me come hai tu stesso sottolineato che il problema sono le quantità, non è il palmitico in se contenuto anche nell'olio d'oliva che io tanto difendo. Il punto è che nelle alimentazioni e nei cibi moderni l'olio di palma è omnipresente.

Se uno mi dice di mettere olio d'oliva a valanga d'appertutto o di cucinare col burro io gli farei la stessa ramanzina sui grassi saturi, il problema è che soprattutto i più giovani poco esperti mangiano vagonate di prodotti con olio di palma e se quegli studi sono veri questa gente potrebbe ritrovarsi con un quadro clinico compromesso già a 40 anni.

Ad esempio in Usa dove i junk foods sono molto diffusi (vedi fast food), c'è un aumento enorme di obesi e di infarti tra soggetti giovani (gente con nemmeno 30/40 anni) quando l'infarto mediamente colpisce in età abbastanza avanzata o almeno dopo i 60 anni (come media).

Io conosco chi è stato in Indonesia e mi ha raccontato con i suoi occhi la devastazione della deforestazione e credimi non è diversa da quelle immagini che si vedono su internet ma standoci di persona e vedere quegli animali ammazzati, quella foresta letteralmente rasa al suolo, abbattuta, bruciata, respirare quell'aria ti fa capire quanto grave sia il problema.

Che poi sia sostenibile è anche vero ma fino ad ora non lo è stato e non è certo un caso se solo con le nuove normative si è obbligato a riportare la digitura olio di palma al posto di grassi vegetali.

Comunque mi hai stupito dicendomi che non assumi olio di palma oramai da anni.
 

marlin

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No, ti sbagli, è una delle prime cose che ho detto che in tutti questi anni (almeno una dozzina) in famiglia abbiamo provato ad evitarlo (ossia quando appariva in etichetta non buttavamo via il prodotto, ma non ripetevamo l'acquisto). L'allarme sull'olio di palma è vecchio (solo ora è stato rafforzato con la questione ecologica) e mia moglie con problemi di colesterolo (a livello familiare, ossia della sua famiglia di origine) è sempre stata attenta a queste cose (magari meno a cibarsi di dolci...[:)]).

Per me tutti quegli studi a cui ti riferisci potevano essere fatti con risultati simili su tutti i grassi saturi, quindi difendo questi grassi e con essi l'olio di palma o meglio il palmitico che il nostro corpo produce volentieri e di continuo.

Per me (e direi qui sì per la maggioranza di ricercatori ed esperti) tutti questi problemi alimentari che paventi e che leghi all'olio di palma sono semplicemente causati dagli zuccheri e dai carboidrati raffinati che stanno nei medesimi prodotti. In pratica levando l'olio di palma si toglie la pagliuzza e si lascia la trave.

In Indonesia si devasta per l'agricoltura, qui ormai si è devastato per cementificare che è la cosa che toglie completamente dalla natura un territorio. Certo, se bruciassero un po' meno foreste non sarebbe male, ma dissodare costa e ovunque si è sempre fatto così (pensa che in molte zone d'Italia - io ho l'esperienza della Sicilia - d'estate è del tutto normale che i pastori appicchino incendi per lasciare pascoli e non far ricrescere le foreste: è il metodo più veloce da sempre per avere terreno utilizzabile).

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Marlin ha scritto:


Per me tutti quegli studi a cui ti riferisci potevano essere fatti con risultati simili su tutti i grassi saturi, quindi difendo questi grassi e con essi l'olio di palma o meglio il palmitico che il nostro corpo produce volentieri e di continuo.



Premesso che sono tra i sostenitori della tesi che il colesterolo importante sia quello endogeno e che questo sia alimentato o se preferisci stimolato dalla glicemia (quindi pienamente d'accordo sui dolci e in generale sugli zuccheri semplici), tuttavia non penso che quando un ricercatore fa degli studi scarta la pagliuzza e lascia la trave. Gli studi condotti sono stati svolti sull'olio di palma stop e se ci sono delle evidenze scientifiche che relazionano il suo coinvolgimento nelle cellule pancreatiche o nell'aumento dell'ldl io ci credo perché mi fido di coloro che hanno svolto questi studi (mi riferisco sempre a quei due articoli apparsi ad Aprile sulla nota rivista Ok Salute da te citata e totalmente contrari all'olio di palma).

Sono curioso di vedere se la metteranno online come altri articoli, di poter leggere quanto dici sul loro cambiamento di posizione ma fino ad ora non trovo nulla e la rivista per me non è reperibile.

Quanto all'ambiente ho ben presenti gli ecomostri e gli scempi fatti in Italia solo che in Italia non abbiamo la stessa biodiversità dell'area equatoriale che da sola raccoglie il 50% di tutta biodiversità mondiale inoltre noi italiani non siamo mai stati segnalati per aver modificato l'effetto serra riversando nell'atmosfera ben 18 miliardi di tonnellate di co2 come accade nella sola Indonesia.

Considera che la richiesta di olio di palma è talmente cresciuta che a parte il Borneo e il Brasile si sta pensando di incominciare alla stessa maniera anche in Africa dove con alcuni regimi che ci sono sarebbe facile assistere a uno scempio di dimensioni colossali.

La sostenibilità per me è una bufala perché per tenere produzioni alte di palma devi per forza deforestare, non è possibile altrimenti rispondere alla domanda del mercato. Questo è il motivo per cui si deve intervenire drasticamente sul problema.

Pazienza se le aziende avranno costi maggiori ma credo che dopo il crollo nelle vendite di alcuni prodotti (notizia confermata da alcuni gestori di supermercati che conosco), molti staranno capendo che devono cambiar politica e spero che ciò accada presto. Del resto hanno spremuto come un limone l'Indonesia fino ad oggi, non avranno problemi con le loro competenze a trovare un'alternativa all'olio di palma così come hanno fatto gli altri.




 

marlin

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Guarda, il problema della ricerca è che il 90% e passa degli studi non sono riproducibili, quindi non prendere per oro colato tutti gli studi, questo ovviamente vale anche per quelli contrari.

L'Italia ha una diversità di flora e fauna notevole, o meglio aveva, poi non puoi paragonarmi terre selvagge e sinora poco densamente abitate con un'Italia dove la civiltà è presente da millenni e che proprio per questo ha completamente stravolto l'ambiente naturale. Se pensi che la situazione sia paragonabile commetti una grave ingiustizia nei confronti di chi si è venuto a trovare a vivere nelle zone in attesa di sviluppo.

Appunto, il mercato, quello alimentare è molto limitato per l'olio di palma, se davvero fosse un problema da prendere di petto ci vorrebbero ben altre iniziative.

Se l'alternativa all'olio palma è un altro olio meno produttivo la deforestazione procederà ancora più velocemente, la tipica eterogenesi dei fini che a questo punto ci saremmo ampiamente meritati.

Ciao

MA - r l i n
 

chelseafc_lad

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1 Gennaio 2015
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Un assist a porta vuota per DeRossi [:D]

http://www.dailymail.co.uk/news/article-3247422/Abducted-babies-chained-trained-pick-1-000-coconuts-day-Revealed-billion-pound-coconut-water-industry-built-abuse-monkeys.html


 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Marlin ha scritto:


L'Italia ha una diversità di flora e fauna notevole, o meglio aveva, poi non puoi paragonarmi terre selvagge e sinora poco densamente abitate con un'Italia dove la civiltà è presente da millenni e che proprio per questo ha completamente stravolto l'ambiente naturale. Se pensi che la situazione sia paragonabile commetti una grave ingiustizia nei confronti di chi si è venuto a trovare a vivere nelle zone in attesa di sviluppo.

Non puoi portare avanti una discussione basandosi su ciò che aveva l'Italia millenni fa, ciò non aiuta a salvare il salvabile e a rimediare agli errori che si continuano a fare oggi. Allora siccome secoli fa in Italia c'erano i leoni abbiamo il diritto di sterminare le tigri in Borneo...per par condicio?! Non sto dicendo che la situazione è paragonabile, assolutamente. Sto solo dicendo come moltissima altra gente che la foresta equatoriale contiene da sola il 50% di tutta la biodiversità del pianeta e andrebbe difesa meglio. Credo di aver fatto molti esempi su molti farmaci scoperti proprio grazie alla biodiversità, distruggerla per sostituirle con piantagioni di palma da olio senza contare tutte le specie ridotte a poche centinaia di esemplari in una manciata di decenni (tigri, rinoceronti, oranghi, elefanti etc.), che madre natura aveva messo la evidentemente per qualche motivo insieme a quei milioni di ettari andati distrutti. Ciò che forse non è chiaro è che per la fame di soldi si sta distruggendo e modificando ciò che la natura ha fatto cioè un equilibrio perfetto.

Marlin ha scritto:

Appunto, il mercato, quello alimentare è molto limitato per l'olio di palma, se davvero fosse un problema da prendere di petto ci vorrebbero ben altre iniziative.



Mercato limitato??? Quando fu introdotta nelle regioni del sudest asiatico venivano esportate 250 mila tonnellate di olio di palma, oggi la richiesta è salita a 60 milioni e si prevede che raddoppierà entro il 2020! Come faranno? Useranno l'olio di palma com'è che lo chiamano...sostenibile? Dovrebbero piantare solo le palme da olio sulla Luna per non continuare a deforestare! Per non parlare dello sfruttamento che alcuni confondono con crescita...

-Nel Rapporto del Bloomberg Businessweek si legge che tra i circa 3,7 milioni di lavoratori del settore, sono migliaia i bambini lavoratori. Allo sfruttamento minorile si aggiungono le condizioni di lavoro: i lavoratori devono affrontare situazioni di pericolo e di soprusi. Nel rapporto si parla addirittura di una sorta di “schiavitù”.-

http://www.ideegreen.it/olio-di-palma-24714.html

- il Dipartimento di Stato Usa indica le coltivazioni di palma da olio della Malesia come uno dei principali settori in cui vengono impiegati e sfruttati lavoratori oggetto di tratta. Il Rapporto del 2014 aveva classificato la Malesia al livello 3, il più basso, a causa degli insufficienti sforzi del governo malese nel contrasto al traffico di esseri umani.-

http://www.ilfattoalimentare.it/olio-di-palma-malesia-sfruttamento.html

Insomma perché dobbiamo essere complici di tutto ciò?

 

marlin

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9 Maggio 2004
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La crescita della domanda è dovuta alla convenienza dell'olio di palma, ma l'alimentare è uno dei tanti settori di impiego, per questo il boicottaggio dei cibi che lo contengono è solo marketing, se il problema c'è non è questa la soluzione...

Quanto ai bambini e lavoratori sfruttati non è una caratteristica dell'olio di palma, ma di tutte le produzioni dei paesi in via di sviluppo, prenderla in questo modo significa solo voler impedire a questi paesi di svilupparsi comunque. Quindi bisogna opporsi allo sfruttamento a prescindere dal prodotto.

Ciao

MA - r l i n
 

andreact95

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15 Ottobre 2013
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Ragazzi date un'occhiata a questo video, è di un nutrizionista molto conosciuto e competente.
https://www.youtube.com/watch?v=fBcLr1q4efk

Ammetto che mi ha lasciato un po' perplesso.

Parla anche dell'olio palmisto, e dice che l'acido laurico che contiene non è esattamente 'buono', anzi. Dice anche che eviterebbe l'olio di cocco (immagino per lo stesso motivo).. non capisco. L'acido laurico dovrebbe essere un grasso saturo a catena media, non dovrebbe dare problemi come gli altri grassi saturi (es. problemi al cuore e alla circolazione), anzi spesso tra gli articoli in cui si parla di 'superfood' si trova pure l'olio di cocco..
 

marlin

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Ogni nutrizionista dice la sua, comunque si possono dividere in due categorie, quelli che temono i grassi saturi e quelli che li accolgono. Non si fa fatica a trovarne della prima categoria e neppure della seconda.

Quanto al nostro olio cocco (per uso tricologico) le quantità sono davvero controllate e limitate quindi non influiscono sulla salute generale (questo l'abbiamo sempre detto, perché il pregiudizio contro i grassi saturi c'è da alcuni decenni...ma poi quelle che contano sono le quantità...).

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Marlin ha scritto:
La crescita della domanda è dovuta alla convenienza dell'olio di palma, ma l'alimentare è uno dei tanti settori di impiego, per questo il boicottaggio dei cibi che lo contengono è solo marketing, se il problema c'è non è questa la soluzione...

Quanto ai bambini e lavoratori sfruttati non è una caratteristica dell'olio di palma, ma di tutte le produzioni dei paesi in via di sviluppo, prenderla in questo modo significa solo voler impedire a questi paesi di svilupparsi comunque. Quindi bisogna opporsi allo sfruttamento a prescindere dal prodotto.




Ciao, sono pienamente d'accordo in questo caso, tuttavia essendo questa discussione sull'olio di palma è chiaro che io mi concentri sui suoi difetti lasciando da parte tutti gli altri scempi che avvengono per altre produzioni. Anche la Cina inquina troppo (è al 1 posto per inquinamento), anche in Cina c'è sfruttamento e schiavitù pertanto se vogliamo discuterne nessun problema (anche sulla Cina avrei molto da dire in negativo), ma se parliamo di olio di palma io mi concentro sui suoi effetti negativi A) sulla salute, B) su deforestazione/inquinamento, C) sfruttamento della popolazione.

Tra parentesi la Felda Global Ventures, (una compagnia creata dal governo malese), asserisce che l'85% dei lavoratori sono stranieri il che evidenzia che evidentemente i locali rifiutano di lavorare per distruggere la propria terra ed inoltre i lavoratori stranieri portano i soldi nei loro paesi e quindi il paese sfruttato non cresce.

Ci sarebbe molto ancora da dire ma mi fermo qui perché ognuno può fare le proprie ricerche e trarre le proprie conclusioni se usare ancora prodotti con olio di palma oppure no. Io ci tengo alla mia salute e a quella del pianeta quindi evito anche perché non muoiamo certo di fame se non consumiamo l'olio di palma.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Andreact95 ha scritto:
Ragazzi date un'occhiata a questo video, è di un nutrizionista molto conosciuto e competente.
https://www.youtube.com/watch?v=fBcLr1q4efk

Parla anche dell'olio palmisto, e dice che l'acido laurico che contiene non è esattamente 'buono', anzi.

La cosa non mi stupisce ma guarderei con maggior attenzione anche all'acido stearico (anch'esso presente nell'olio di palma), e questo recente studio pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition ha evidenziato che le diete ricche in olio di palma aumentano la quantità di colesterolo totale più di quanto non accada in diete abbondanti di altri acidi grassi saturi:

http://www.oeaie.org/content/uploads/2014/08/Fattore2014_Palm-oil-and-blood-lipid%E2%80%93related-markers-of-cardiovascular-disease.pdf

Ricordiamoci che al di la delle diatribe fra i vari esperti sia favorevoli che contari l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, non un pinco pallino qualunque), ha stabilito delle direttive molto ferre e sostiene che il colesterlo totale non deve superare i 200
mentre il rapporto fra colesterolo totale e hdl (il colesterolo buono) non deve avere un valore superiore a 5.





 

marlin

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Diciamo che su questa linea bisognerebbe boicottare tutti i prodotti provenienti dai paesi in via di sviluppo, infatti anche se non tutti sono A) molti sono B) e quasi tutti sono C); capisci che non è una cosa corretta e proponibile.

A me pare che la questione dei lavoratori stranieri non abbia gli esiti che dici, la Svizzera e la Germania sono cresciute con la manodopera straniera e così fanno anche i paesi del Golfo e altri ancora, che poi si reclutino lavoratori stranieri solo perché i locali si rifiutano di distruggere la propria terra significa non conoscere il livello di attenzione per l'ambiente che si ha in questi paesi in via di sviluppo e fare giusto del romanticismo scollegato dalla realtà. Se i lavoratori sono stranieri è perché i locali godono già di uno status migliore grazie a questo sfruttamento delle loro risorse e fanno fare questi lavori faticosi a chi non ha le stesse possibilità di sviluppo.

Non moriamo certo di fame se non usiamo l'olio di palma, ma le foreste muoiono ugualmente se non a ritmi più intensi se si coltivano piante meno produttive delle palme, per cui sarebbe il caso di trovare soluzioni più brillanti e incisive per far fronte a gravi problemi come questi, evitare l'olio di palma non è una di queste soluzioni pertanto io non la percorrerò più di tanto (questo perché personalmente con l'olio di palma non ci faccio nulla, mi avessero colpito quello di cocco, non l'avrei proprio percorsa...).

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Beh converrai che ci sono delle differenze sostanziali fra un paese in via di sviluppo come l'Indonesia ed uno sviluppatissimo come la Germania che può consentirsi di accettare tutta quella mano d'opera straniera. E' dimostrato come buona parte dei guadagni degli stranieri tornino al loro paese e non restino in quello dove si lavora pertanto se a paesi come la Germania questo impatta poco, in paesi poveri ha un evidenza molto più alta.

Prendiamo le piantagioni di olio di palma: i lavoratori stranieri a fine contratto (generalmente 6 mesi/1 anno) tornano a casa coi soldi guadagnati. Le multinazionali pagano 4 soldi l'olio di palma e lo fanno fruttare nei loro paesi come oro. Cosa rimane a paesi come l'Indonesia? Pochi spiccioli coi quali non crescerà mai, un paese distrutto e modificato, una biodiversità cancellata, smog e pesticidi ovunque beh ci saranno anche altri scempi sul pianeta ma io a questo non voglio partecipare e se posso non partecipo nemmeno ad altri infatti evito i prodotti made in Cina (a meno che a mia insaputa non siano lavorati li e poi confezionati con inganno in Italia) ma cerco di leggere chiaramente le etichette e un minimo collaboro anch'io alla salute del pianeta.

Altrimenti lo fanno anche altri diventa una scusa per non pensarci più tanto sono problemi troppo grossi. Beh credo che il sol fatto che sia siano obbligate le aziende a sostituire la dicitura ingannevole grassi vegetali conh olio di palma e le campagne informative che si stanno facendo se unite a leggi più efficaci possono certamente fare la differenza.

Poi come sempre liberi di scegliere ma anche se fosse tutto vero a metà io continuerei comunque a non voler essere partecipe perché non è ne un obbligo ne una necessità usare prodotti con olio di palma, ci sono quelli con olio di oliva o olio di girasole, la colazione si può fare in 5 minuti a casa anzicchè al bar e basta un po di attenzione per non essere complici di una cattiva salute e della deforestazione.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Leggete su questa pagina di Abc Salute il parere del notissimo Prof. Giorgio Calabrese il quale asserisce una cosa fondamentale cioè che i grassi saturi danno al sangue una maggiore viscosità.

http://www.abcsalute.it/esperti-della-salute/prof-giorgio-calabrese/videointerviste/i-grassi-non-essenziali-sono-grassi-saturi.html