Marlin e Julien: olio di palma?

marlin

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9 Maggio 2004
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L'Indonesia è uno dei paesi in via di sviluppo che crescono di più e pare l'Italia degli anni '60, non cerchiamo di mischiare le carte e il tipo di sviluppo a livello ambientale è del tutto analogo a quanto è avvenuto qui in altre epoche (secondo te se ci fosse tutta questa stagnazione gli indonesiani comprerebbero squadre di calcio, basket e altro dei paesi sviluppati ? Non è credibile il quadro da te descritto, se mio cugino lavora laggiù è proprio perché là c'è una crescita e stanno uscendo dalla povertà, ecologisti egoisti permettendo...[:)]).

Guarda sino all'altro ieri i grandi scienziati e la Nasa perdevano tempo con l'Amazzonia che ha una deforestazione incredibile non sostituita con piante d'alto fusto...ora è tutto finito ? Oppure come ben si vede ci sono delle mode e delle manie evidenti che i media amplificano in modo indecente e smisurato ? Sarebbe il caso di meditare un po' di più su questo...

Foreste primarie non significa affatto che sono state sempre lì, come qualcuno ti fa credere. Tu forse non lo sai, ma la Terra non è nata così come la vedi, ci sono state varie ere geologiche e cambiamenti e catastrofi ambientali di dimensioni tali che quelli attuali sono ben poca cosa.

Se aprire la mente significa farsi abbindolare dalla propaganda e dai media trascurando di ragionare con la propria testa stando ai fatti e alle conoscenze acquisite, preferisco tenerla ben chiusa[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

enjoy

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15 Settembre 2008
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a proposito della demonizzazione dell'olio di palma...dal mio punto di vista l'italiano medio
è quello che si fà imbambolare dai media pilotati dai poteri forti (purtroppo):

LA RICERCA SEGRETA DEL DOTTOR PRICE IN GIRO PER IL MONDO

Così scrive il Dott. Francesco Perugini Billi nel suo libro Mangia Grasso e Vivi Bene:
“Ai suoi tempi, esistevano già eccellenti testimonianze di antropologi sulleperfette dentature della gente appartenente a culture non ancora “intaccate” dalla civiltà. Fu allora, chedecise di partire alla ricerca delle ultime popolazioni “primitive” del Pianeta o di quelle comunità che ancora si attenevano ad un’alimentazione tradizionale. Egli voleva trovare gruppi di uomini che ancora vivevano del cibo con cui si erano evoluti i loro antenati e valutarne lo stato di salute, soprattutto da un punto di vista odontoiatrico. È così che, spesso assieme alla moglie, fece più volte il giro del mondo, visitando gli angoli più remoti del pianeta. I suoi viaggi lo portarono insperduti villaggi delle Alpi svizzere, nelle isole a nord della Scozia, perennemente sferzate dal vento, nelle più idilliache isole del Pacifico, nella gelida Alaska, nella misteriosa Africa e tra gli ultimi “paleolitici” dell’Australia.
Poté constatare e riccamente documentare con eloquenti fotografie che là, dove questi popoli erano rimasti fedeli alla loro dieta tradizionale, le carie e i denti storti erano praticamente inesistenti. Studiando invece gli indigeni che avevano iniziato a consumare gli alimenti raffinati, devitalizzati e ricchi di zuccheri dei coloni occidentali, egli accertò un notevole aumento del decadimento dentale. Soprattutto nelle seconde generazioni, si potevano notare vistosi cambiamenti nella struttura facciale. Oltre ad un aumento delle carie, i giovani avevano, con sorprendente frequenza, un viso che tendeva ad essere triangolare (con angolo più acuto verso il basso) e questo comportava arcate dentali più strette, poco spazio per i denti che quindi crescevano storti. Questo aspetto del viso strideva, se paragonato ai visi più ovali e alle mandibole più possenti e squadrate degli indigeni che seguivano ancora la dieta tradizionale. Inoltre, gli indigeni che avevano abbandonato i loro alimenti nativi, erano molto meno resistenti alle malattie.”
LA SCOPERTA DEL FATTORE X
Fu scoperto dal Dott. Price analizzando gli aspetti comuni dell’alimentazione delle popolazioni “primitive”. L’attivatore X è un potente catalizzatore che ha un ruolo influente nello sfruttamento dei minerali, la protezione dalle carie, la crescita e lo sviluppo, la riproduzione, la protezione contro le malattie cardiache e la funzione delcervello.
Per circa sessant’anni è rimasto un mistero questo componente chiamato Fattore X prima che gli scienziati nel 2006 hanno scoperto che si trattava di un’altra forma di Vit K chiamata Vitamina K2.
Studiando i resti di scheletri umani si stima che ci sono state più carie dentali negli ultimi 100 anni di quanti ce ne fossero in un periodo di mille anni. E la ragione era la perdita di questo attivatore.
DOVE SI TROVA LA VITAMINA K2
Il Dott. Price la trovò maggiormente in alcuni cibi che i “primitivi” consideravano sacri,come diversi organi animali e le uova dei pesci e il burro. Ma solo nel grasso dianimali a pascolo su erbe verde in rapida crescita[primavera ed autunno] ricche di vitamina K1 [gli animali da allevamento oggi non si nutrono di erba ma di mangimi]. Questo salutare fattore, sarebbe praticamente scomparso dai cibi moderni. D’altronde anche il grandeGaleno (129 – 201 d.C.) ebbe ha dire: “Ogni animale che si nutre di erba, di foglie e germogli quando questi sono più rigogliosi, cresce più sano, s’ingrassa più facilmente ed è migliore per l’uomo da un punto di vista nutritivo”.
Quello che è stato provato è che è proprio il contenuto di Vit K1 nell’erba che il tessuto degli animali è capace a convertire in K2. La capacità di fare questa conversione varia molto tra le specie e purtroppo non è stato determinato nelle stesse misure negli esseri umani. La Vit K 2 è utilizzata dai tessuti anche per inserire il calcio dove dovrebbe andare, nelle ossa e nei denti, e per tenerlo lontano dei tessuti molli [evita le varie calcificazioni].
NIENTE CIBI INDUSTRIALI, MA TANTI GRASSI
“Una delle caratteristiche comuni di tutte le diete primitive era l’assoluta mancanza di cibi manipolati, conservati, pastorizzati, dolcificati, raffinati o in qualche modo privati delle loro caratteristiche di naturalità. Tutte contenevano prodotti animali e relativi grassi, a volte anche in quantità importanti. Le analisi sui campioni di cibo effettuate dallo Stesso [Dott. Price] rivelano che le diete primitive contenevano almeno quattro volte la quantità di minerali e di vitamine idrosolubili rispetto alla dieta occidentale. Il fatto più sorprendente è che queste diete contenevano almeno 10 volte più vitamine liposolubili, come la A, E, D, K derivate dai grassi animali, compreso il burro. Secondo il Dr. Price, erano proprio le vitamine liposolubili, gli elementi nutritivi più preziosi delle diete degli indigeni. Li chiamò “attivatori”, perché erano fondamentali per assimilare tutti gli altri fattori presenti nei cibi, come proteine e minerali. “È possibile soffrire di gravi carenze di minerali anche se questi sono abbondantemente presenti negli alimenti, perché senza i fattori di attivazione liposolubili non possono essere utilizzati” spiegò il Dott. Price. I cibi che fornivano all’uomo questi preziosi “attivatori liposolubili” si trovano nel burro, nelle uova, nella carne, nel pesce e nei grassi animali, compreso il lardo. Come si vede, per la gran parte, si tratta di cibi che in questi decenni sono stati, a torto, demonizzati per il loro contenuto di colesterolo e di grassi saturi.” afferma il il Dott. Francesco Perugini Billi nel suo libro Mangia Grasso e Vivi Bene.
In questo libro si spiega che la verità è che il colesterolo e i grassi saturi non sono la causa delle malattie cardiovascolari. Seguire una dieta povera di grassi non vi fa vivere più a lungo. La “Teoria Lipidica“, che così tanto ha condizionato le nostre abitudini alimentari, non è mai stata dimostrata e rimane una semplice teoria. Dietro alle campagne antigrassi o per ridurre il colesterolo nel nostro sangue con l’uso di farmaci, si nascondonocolossali interessi economici.
Nell’articolo I Grassi fanno dimagrire, aumentano i muscoli, allungano la vita ho spiegato proprio questo.
GLI STUDI SULLA VITAMINA K2
Alcune ricerche scientifiche suggeriscono che la Vitamina K2 può anche aiutare la salute cardiovascolareattraverso la sua capacità di prevenire o addiritturainvertire calcificazione delle arterie, un noto fattore di malattie cardiovascolari. I ricercatori la stanno anche studiando come terapia per l’artrite reumatoide. E’ stata osservata anche la potenzialità di questa vitamina nella prevenzione del cancro alla prostata e nel trattamento complementare di leucemia e cancro ai polmoni.
MIRACOLOSA GUARIGIONE DELLE CARIE CON IL FATTORE X
Price ha utilizzato una combinazione di olio di fegato di merluzzo e burro contenente fattore-X per suo protocollo per invertire carie dentale. Questo protocollo non solo ha fermato la progressione della carie, ma le ha completamente invertito, senza bisogno di chirurgia orale, stimolando la crescita e rimineralizzazione della dentina. Una ragazza di 14 anni è completamente guarita da 42 carie attive in 24 denti prendendo capsule di olio fegato di merluzzo e fattore-X tre volte al giorno per sette mesi. Utilizzando la nutrizione, Price ha ridotto il tasso di carie 250 volte in diciassette individui che avevano gravi carie ai denti. Adesso sappiamo che la crescita e rimineralizzazione della dentina che Price ha osservatorichiede tre fattori essenziali: Vit A, Vit D e Vit K2 che sono tutte liposolubili!
In Italia non si trova questo prodotto a base di olio di fegato di merluzzofermentato e burro da mucche alimentate ad erba in rapida crescita, però è possibile acquistarlo online proveniente dai Paesi Bassi a questo link. Queste informazioni possono sembrare nuove e radicali, ma erano la normalità prima che la modernità delle multinazionali prendesse piede. Io sto assumendo grassi tutti i giorni e non ho mai crisi di fame, mangio meno, ho messo su massa muscolare e ho più energia, e soprattutto non soffro il caldo né il freddo.

Fonte: http://lastella.altervista.org/miracolosa-guarigione-delle-
carie-e-delle-ossa-con-il-fattore-x/
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Marlin ha scritto:
L'Indonesia è uno dei paesi in via di sviluppo che crescono di più e pare l'Italia degli anni '60, non cerchiamo di mischiare le carte e il tipo di sviluppo a livello ambientale è del tutto analogo a quanto è avvenuto qui in altre epoche (secondo te se ci fosse tutta questa stagnazione gli indonesiani comprerebbero squadre di calcio, basket e altro dei paesi sviluppati ? Non è credibile il quadro da te descritto, se mio cugino lavora laggiù è proprio perché là c'è una crescita e stanno uscendo dalla povertà, ecologisti egoisti permettendo...[:)]).

E' proprio qui che ti sbagli perché un paese non dovrebbe crescere distruggendo la natura e contribuendo all'effetto serra e quindi al riscaldamento globale. Inoltre le aziende estere che acquistano l'olio di palma a basso costo in Indonesia lo fanno fruttare rivendendolo in altri paesi e la moneta in Indonesia non ritorna e infine sfruttano la povertà degli Indonesiani per dargli 4 soldi a fare quel lavoro di piantare e raccogliere le palme da olio, dimmi chi uomo accetterebbe se non alla fame di distruggere il proprio territorio per far arricchire degli stranieri. Forse tuo cugino lavora in quel settore e quindi non ammette la realtà delle cose ma non è nascondendo la testa sotto la sabbia che si risolvono i problemi.

Marlin ha scritto:



Foreste primarie non significa affatto che sono state sempre lì, come qualcuno ti fa credere. Tu forse non lo sai, ma la Terra non è nata così come la vedi, ci sono state varie ere geologiche e cambiamenti e catastrofi ambientali di dimensioni tali che quelli attuali sono ben poca cosa.




Nessuno mette indubbio che il pianeta sia mutato ma una cosa è che muti naturalmente e altra cosa è che gli uomini distruggano la biodiversità e trasformino la foresta amazzonica in una immensa piantagione di palma da olio! Oltretutto come concetto il termine di foresta primaria intende mai modificata dall'uomo, proprio ciò che sta accadendo in Indonesia, Borneo etc. quindi stai dicendo delle inesattezze.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Enjoy ha scritto:


NIENTE CIBI INDUSTRIALI, MA TANTI GRASSI
“Una delle caratteristiche comuni di tutte le diete primitive era l’assoluta mancanza di cibi manipolati, conservati, pastorizzati, dolcificati, raffinati o in qualche modo privati delle loro caratteristiche di naturalità.

L'articolo è in se interessante ma c'è un punto: qui si parla di popoli primitivi che assumevano grandi quantità di grassi anche saturi ma si sottolinea l'assoluta mancanza di cibi manipolati. L'olio di palma è un prodotto manipolato che allo stato naturale contiene anche dei buoni antiossidanti che tuttavia si perdono durante la raffinazione, pertanto ne rimane solo un surplus di grassi saturi.

Ora quegli uomini primitivi avranno pur fatto una dieta ricca di carni, uova e saturi in quantità ma a parte che la % di saturi nella carne, nel pesce, nel pollame è assai inferiore a quella presente nel palma c'è anche da sottolineare due cose fondamentali:

1) l'età media degli uomini primitivi era assai bassa, si parla in alcuni casi di nemmeno 35 anni

2) date le epoche mancano studi scientifici e documentazioni

4) non possiamo abbattere anni di ricerca scientifica moderna in ambito cardiovascolare in virtù di come campava l'uomo delle caverne!

Pertanto per me restano solo opinioni senza delle basi dimostrabili.

 

marlin

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Mio cugino fa il pilota di aerei, se non andava in un paese come l'Indonesia in grande sviluppo per lui non c'era lavoro. E' tale e quale l'Italia degli anni '60 e ha ricchezze e sviluppo che prescindono largamente dall'olio di palma. C'è poco da fare, sono partiti alla grande con la crescita e stanno diventando sempre meno poveri, per non dire più ricchi.Quindi chi si sbaglia non sono io che ho notizie di prima mano, ma basterebbe informarsi un po' più di economia per sapere le stesse cose. Nessun paese che si sia sviluppato è rimasto selvaggio, è un po' ingenuo credere che ci possa finalmente essere un'eccezione.

L'inesattezza è tutta tua: foresta primaria non significa che esiste da sempre (come hai scritto sopra).

Quanto alla questione alimentare dovrebbe essere del tutto evidente che un onnivoro come l'uomo può mangiare di tutto senza rischi per la salute se consuma il tutto con adeguato sforzo fisico, cosa che si fa sempre meno. Quindi anziché scagliarsi contro l'olio di palma che è un olio come tanti, ci si dovrebbe scagliare contro la sedentarietà e se proprio vogliamo prendercela con dei cibi i primi responsabili della diffusione delle maggiori malattie degenerative attuali sarebbero gli zuccheri e i carboidrati che se non vengono consumati come energia si trasformano in grassi (saturi) accumulati. I consumi procapite di zucchero storicamente sono cresciuti a dismisura quindi è risibile mettere in guardia dall'olio di palma per la diffusione del diabete, dell'obesità, delle malattie cardiovascolari o quant'altro.

http://www.disinformazione.it/zucchero_killer_sileziooso.htm

http://www.lastampa.it/2013/03/06/scienza/tuttoscienze/un-killer-di-nome-zucchero-SUlq94WV3ZrgNZCaiAlsPK/pagina.html

- nel 1700 il consumo annuo pro capite è stato di 1,8 Kg-
- nel 1800 il consumo annuo pro capite è stato di circa 8 kg-
- nel 1900 il consumo pro capite annuo è salito a 40 Kg-
- nel 2009 il 50% degli americani ha consumato in media oltre gli 8o Kg di zucchero all'anno.

...la diffusione del diabete a livello mondiale ? Ovviamente è tutta colpa dell'olio di palma...[:)][:)][:)]

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Marlin ha scritto:

L'inesattezza è tutta tua: foresta primaria non significa che esiste da sempre (come hai scritto sopra).



Con il termine di foreste primarie s'intende
quell'insieme d'ecosistemi forestali sviluppatisi
spontaneamente nel corso dei millenni. Si
stima che fino a circa 8.000 anni fa questo tipo
di copertura vegetale interessasse buona
parte del Nordamerica, la regione centronord
del Sudamerica, buona parte dell'Africa
centrale, tutta l'Europa e larga parte dell'Asia.

Nb: preciso che questo articolo è redatto da dottori in biologi e scienze naturali e non da guru improvvisati, se ti vuoi documentare è molto interessante
http://www.iltuffetto.it/ae2007/page3/files/foreste_primarie.pdf



Nb: ho citato le foreste primarie perché tu qualche post fa hai scritto che la palma da olio non sta facendo nulla di male perché si sta riprendendo il proprio territorio. Ciò è totalmente falso poiché sono gli uomini (le multinazionali) che stanno bruciando le foreste per impiantarvi le palme da olio, le palme da sole non hanno la capacità di bruciare altri alberi, ammazzare la biodiversità e mettere pestidici!

Inoltre.......

Secondo un nuovo studio sulla rivista Nature Climate Change, la deforestazione in tutto l’arcipelago sud-est asiatico è quasi il doppio di quello dell’Amazzonia.

In Indonesia sono stati distrutti 840.000 ettari (3.250 miglia quadrate) di foresta nel 2012, mentre in Brasile – che ha quattro volte la foresta pluviale dell’Indonesia – 460.000 ettari.

Gli autori del rapporto hanno scoperto che i dati del governo sottostimano il reale calcolo della deforestazione di almeno la metà. Negli ultimi 12 anni, è possibile che la distruzione di più un milione di ettari di “foresta primaria” non sia stata dichiarata.

Tu parli di sviluppo economico ebbene...

La collusione tra i funzionari governativi corrotti e proprietari di piantagioni ha aumentato gli espropri illegali e ha di fatto trasformato i residenti, da un giorno all’altro, da proprietari terrieri a schiavi.

Tutto tratto da
http://www.veganlifestyle.it/2015/05/25/olio-di-palma-deforestazione-e-distruzione-ecco-cosa-dovete-sapere/

Ora già immagino che dirai che sono tutte cricche di allarmisti, stime infondate e notizie false e gonfiate. Povero olio di palma tutti contro di lui senza un motivo...la gente non ha proprio niente a che pensare!
 

marlin

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Un bel autogol ti sei fatto, De Rossi[:)]. Lo sai quanti anni ha la Terra e cosa sono le ere geologiche ?...8.000 anni sono ridicoli, non si parla di millenni, ma di ere che sono anche di milioni di anni (sarai mica un creazionista che pensa che la Terra sia nata qualche millennio fa ?[:)]).

Voglio dire, la palma è una pianta antica, ci sono stati tanti avvicendamenti tra la flora dei diversi continenti che tu neanche ti immagini, ci si straccia le vesti per una cosa che qui sarebbe un toccasana, soprattutto dopo che il punteruolo rosso ci ha distrutto gran parte delle palme...

Si, tu citi gli allarmisti che sono parecchi, l'unica cosa non sono così autorevoli come ti fanno credere e non sono nemmeno la comunità scientifica, ma, quando va bene, solo una minuscola, sebbene chiassosa, pare di essa (quando va bene...perché altrimenti con la ricerca c'entrano un tubo...)

Leggi questo pezzo di Wired sull'olio di palma (e do per scontato che tu sappia che Wired è una delle riviste di divulgazione migliori e maggiormente attente alla ricerca scientifica attuale, quella seria...):

http://www.wired.it/scienza/medicina/2015/05/08/tutta-verita-olio-di-palma/


Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Marlin ha scritto:
Un bel autogol ti sei fatto, De Rossi[:)]. Lo sai quanti anni ha la Terra e cosa sono le ere geologiche ?...8.000 anni sono ridicoli, non si parla di millenni, ma di ere che sono anche di milioni di anni (sarai mica un creazionista che pensa che la Terra sia nata qualche millennio fa ?


Ciao,
Qui non si tratta di fare autogol o segnare un rigore. Che siano 8.000, 10.000, o più o anche meno torna relativo. Io ho semplicemente cercato di replicare alla tua affermazione cioè:


Marlin ha scritto:


La palma peraltro è un vegetale preistorico, nata prima di tutte quelle specie che formano le foreste, se si riprende una parte degli spazi che erano suoi, si rifarebbe solo parzialmente rispetto a quando gli è stato sottratto nelle ultime ere geologiche.



Ora qui il concetto di foresta primaria torna relativo poiché se come tu scrivi la palma da olio si riprendesse legittimamente il proprio territorio ci potrebbe anche stare, ciò che non ci sta è che li ce la stanno mettendo gli uomini bruciando, ammazzando, deforestando e inquinando l'intero pianeta!!!! Per me la palma da olio se riesce per fatti suoi a migrare può crescere pure sulla Luna, ma deve farlo da se senza tutto questo scempio cui stiamo assistendo, capitto mi hai?!

Marlin ha scritto:

Leggi questo pezzo di Wired sull'olio di palma (e do per scontato che tu sappia che Wired è una delle riviste di divulgazione migliori e maggiormente attente alla ricerca scientifica attuale, quella seria...):

http://www.wired.it/scienza/medicina/2015/05/08/tutta-verita-olio-di-palma/





Conosco molto bene quel sito ma sottolineo due aspetti. Il primo è che una giornalista anche se si definisce scientifica non può permettersi di dar la pariglia ad autorevoli scienziati che ne sanno molto ma molto più di lei, la seconda è che quell'articolo dice sull'olio di palma ciò che dico anch'io e cioè:

Fa male?
Dipende da quanto ne consumiamo. Trattandosi di un grasso saturo, va considerato esattamente come tutti gli altri grassi saturi

Il punto come ripetuto più volte non è nemmeno l'olio di palma in se ma il fatto che l'olio di palma è dovunque e difficile da evitare e pertanto molta gente ne assume a dismisura e quindi assume a dismisura grassi saturi, punto!
 

marlin

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Come ti ho scritto nell'altra discussione, si è deforestato davvero con l'acido palmitico (napalm) il Vietnam, ma è ricresciuto tutto in pochi anni, inoltre chi lanciava il palmitico non piantava palme...[:)] che sono sempre delle belle e sane piante verdeggianti che fanno molto paese tropicale.

I giornalisti lavorano riportando fatti non esprimendo opinioni, quando lavorano bene, quindi non è lei contro gli autorevoli scienziati, ma la comunità scientifica da lei sentita contro questi ultimi.

Io non vedo tutto questo olio di palma nei prodotti. Ricordo che nel lontano 2006, quando tu probabilmente non sapevi nulla sull'olio di palma, a casa mia abbiamo scartato uno yogurt firmato da un grande nutrizionista francese che lo conteneva (e lo dichiarava). Allora eravamo all'avanguardia, ora saremmo di retroguardia[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Marlin ha scritto:


I giornalisti lavorano riportando fatti non esprimendo opinioni

Usando una tua frase dovrei dire che ti sei fatto gol da solo! Ma come, quando fa comodo a te che un articolo parla a favore dell'olio di palma allora i giornalisti lavorano riportando solo i fatti mentre quando gli articoli parlano di deforestazione, danni al clima, uccisione di animali e sfruttamento del lavoro minorile allora raccontano bufale?

Se fosse solo un fatto di stampa allora potrei anche dire che i media gonfiano le notizie per vendere di più e guadagnare visibilità ma quando intervengono organi governativi e scienziati da tutto il mondo a dire che la deforestazione per l'olio di palma ha raggiunto livelli pericolosi alla salute dell'intero pianeta e qui non c'è giornalista che tenga.

Oltretutto la Nasa, l'Onu etc. non vedo che legami possano avere con aziende concorrenti all'olio di palma. Qui stiamo parlando di climatologi con la C maiuscola, di enti dotati di satelliti ad altissima risoluzione, di strumenti ultraprecisi per rilevare i cambiamenti climatici, non stiamo parlando di giornalisti o fanatici di Green Peace.

Comunque visto che hai scritto che i giornalisti riportano solo i fatti, allora segnalo questo articolo del Fatto Quotidiano:

Deforestazione olio di palma - un flagello di dimensioni mostruose

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/24/deforestazione-lolio-di-palma-e-un-flagello-di-dimensioni-mostruose/1131728/

 

de rossi

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9 Agosto 2007
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JulienSorel ha scritto:
De Rossi, con la dialettica non si convince nessuno. il tempo è prezioso. [:D]


Quelle foto e quegli studi me li chiami dialettica?
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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romero ha scritto:
Ragazzi che palle con 'sto olio di palma [:D]



Neanche a te frega niente della salute del pianeta?
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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In questo thread ho letto i pareri di molte persone che minimizzano gli effetti drammatici della deforestazione e dell'impatto sul clima del pianeta addicendo la giustificazione che i paesi in via di sviluppo come l'Indonesia devono pur crescere. Tralasciando sullo sfruttamento del lavoro, la schiavitù e il lavoro minorile nelle piantagioni di palma da olio
https://www.salviamolaforesta.org/mailalert/921/il-lavoro-forzato-e-intollerabile

Qualcuno ha bollato come fanatici addirittura quelli della Nasa e dell'Onu che si stanno interessando ai gravissimi effetti climatici dovuti alla deforestazione per la produzione di olio di palma allora vi invito a leggere il parere del noto biologo indonesiano Rudi Putra, quindi uno che dovrebbe essere favorevole allo sviluppo del proprio paese ma come potete leggere da questo articolo è anch'egli assai preoccupato dalla deforestazione...leggete

http://www.lifegate.it/persone/news/rudi-putra-ambiente-foreste-indonesia

Aprite gli occhi! Davvero volete essere complici di tutto questo?

.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
No, l'autogol resta tuo De ROssi, perché io non ho parlato di giornalisti, ma di organizzazioni ecologiste e annessi, i giornalisti sempre riportano quanto queste gli dicono.

Di là ho postato questo:

http://thefielder.net/19/05/2015/la-ridicola-fobia-per-lolio-di-palma-operazione-verita/

ma ce ne sono molti altri...alla prossima puntata[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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Più che dei giornalisti mi concentrerei maggiormente sulla schiavitù e sullo sfruttamento minorile per la produzione di olio di palma, bel modo di fare sviluppo sulle spalle della povera gente...

https://www.salviamolaforesta.org/mailalert/921/il-lavoro-forzato-e-intollerabile

Inoltre soppeserei anche le parole del noto biologo Indonesiano che non è certo un giornalista ma essendo uno del luogo chi più obiettivo di lui?

http://www.lifegate.it/persone/news/rudi-putra-ambiente-foreste-indonesia

Stranamente queste notizie dai sostenitori del palm oil non vengono mai commentate
 

romero

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10 Maggio 2010
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De Rossi ha scritto:
romero ha scritto:
Ragazzi che palle con 'sto olio di palma [:D]



Neanche a te frega niente della salute del pianeta?


Uff...che pesantezza [:)]
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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soleluna1 ha scritto:
alla fine questo olio di palma e valido per l'alopecia o no?


L'alopecia la fa venire al pianeta [:D]