LIVE dal 6° congresso Tricoitalia (cronaca in diretta)

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ore 9.30: il Prof. Andrea Marliani, fondatore SITRI, relaziona sulle alopecie cicatriziali

Le alopecie cicatriziali si dividono in due grandi gruppi;

linfocitiche: malattie reumatice del follicolo che portano alla distruzione del follicolo stesso
neutrofiliche: sono patologie infettive del follicolo

Le principali patologie reumatiche sono:

Lichen plano pilare (lichen decalvante)
Lupus eritematoso Discoide
Follicolite decalvante


La zona di agressione della malattia è a livello dell'infundibolo, cioè del bulge.
le malattie distruggono le cellule staminali del capello.

A livello di diagnosi, quando si esegue il pull test si nota che i capelli vengono estratti con la guaina gelatinosa; questo evidenzia un danno a livello esterno della guaina esterna e quindi il capello perde il suo potere di ancoraggio.
questo ci fa capire che è in corso una alopecia cicatriziale.
il defluvio (cioè la caduta del capello) è in fase ANAGEN.

LICHEN
il lichen ruben planus è una malattia infiammatoria che può colpire pelle, mucose, unghie, peli. A livello di cuoio capellluto porta a cicatrizzazione che portano a gravi quadri clinici di alopecia.
Questa patologia è desquamante e pruriginosa (il paziente lamenta anche prurito); sembra di vedere forfora, in realtà è in corso una cicatrizzazione decalvante.
La papula follicolare p la lesione elementare che deve far sospettare un Lichen in corso.
Le papule follicolari risultano scure qualora sia stata effettuata una tintura ai capelli; le papule infatti prendono il colore della tintura.
La progressione del lichen è molto rapida e agressiva (6-8 mesi) pertanto è importante, qualora diagnosticata (anche dal parrucchiere, informalmente) , portare immediatamente il paziente dal medico curante.
Il parrucchiere può effettuare in via preliminare massaggi calmanti con oli come: olio di lavanda, tea tree oil, camomilla, botswelia, ecc; poi il cliente va ovviamente inviato dal MEDICO.
E' importante trattare il lichen con i guanti, in quanto è estremamente contagioso sul paziente stesso; più il paziente si gratta, più il lichen si espande velocemente.

Varianti del Lichen
Il lichen ha diverse varianti:

1. Alopecia Frontale Fibrosante
Il lichen ha diverse varianti;
la più importante (soprattutto fra le donne ultra cinquantenni) , è l'alopecia frontale fibrosante.: Le donne perdono sopracciglia e basette, poi la linea frontale dei capelli inizia ad arretrare.
E poco sintomatica, poco pruriginosa e a lento sviluppo.
Si chiama fibrosante perchè è in progressione, è frontale perchè tende a colpire la parte frontale (sopracciglia e linea frontale dei capelli appunto)
La pelle diventa lucida, quasi atrofica, trasparente, mettendo in evidenza i vasi sanguigni sottostanti.

Se si effettua un trapianto su un quadro di alopecia cicatriziali si rischia di peggiorare il quadro, in quanto il trapianto è un intervento irritante e quindi con l'irritazione l'alopecia cicatriziale avanza più velocemente.
E' quindi importante tenere il paziente in terapia durante e dopo il trapianto; in ogni caso l'esito dell'autotrapianto è incerto poichè i capelli trapiantati vengono trapiantati in una area con una malattia in corso, e quindi i follicoli trapiantati potrebbero essere contagiati allo stesso modo.

2. Pseudo Area di Brocq
Un altra forma di lichen è la Pseudo Area di Brocq.
Si definisce pseudo perchè simula l'alopecia areata, però inizia subito con una chiazza cicatriziale, non c'è fase infiammatoria (o eritematigena come direbbe il medico); comparsa di aree alopeciche non infiammate, a forma allungata (a forma di impronta di piede sulla neve come disse Brocq) sono sintomi di questa malattia.
Compare improvvisamente, asintomaticamente.
Il paziente può essere messo in terapia e la malattia fermata, ma laddove non c'è più follicolo, la ricrescita è impossibile. il trapianto di capelli o l'infoltimento non chirurgico rimangono le uniche soluzioni

3. Alopecia Parvimaculare.
E' una variante rara di pseudo area di brocq (cioè sempre una forma attenuata di Lichen) senza prurito e senza desquamazione; le chiazze alopeciche sono molto piccole.

La terapia è COMPLICATA e di esclusiva competenza del medico curante.
trattamenti irritanti possono come già detto peggiorare il quadro clinico della malattia.

L'esposizione alla luce intensa (luce solare esitiva, ecc.) può migliorare il quadro clinico.

LUPUS ERITEMATOSO DISCOIDE (LED)
è un disordine immunitario, presente in alcune varianti:
lupus sistemico
lupus discoide
lupus subacuto/disseminato

Inizia con eritema DOLENTE (il paziente manifesta dolore) che si associa a iperacheratosi.
La zona di agressione è sempre a livello del bulge: le cellule staminali sono distrutte, il capello non potrà più ricrescere.
E' una malattia sempre più rara, mentre negli anni 70 era molto diffusa (stranamente, forse sono diminuite le cause, tutt'oggi ignote) probabilmente partono tutte con cause virali, quindi forse le vaccinazioni stanno limitando questa forma di malattia.
L'immunofluorescenza mostra i danni a livello del bulbo.
Anche in questo caso è importante non trattare con trattamenti chimici.
A differenza del lichen, il LED peggiora con l'esposizione alla luce del sole.

FOLLICOLITE DECALVANTE
colpisce soggetti adulti, indifferentemente uomini e donne.
Si dice sia legata a infezione di stafilococco aureo che colpisce il follicolo.
Una spiegazione che non convince...
Si nota una pustola e i capelli/follicoli in guarigione si fondono insieme e sembrano uscire a ciuffi dal cuoio capelluto (la capigliatura assume l'effetto bambola).
Coinvolge tutto il follicolo, distrugge il bulge e viene definita neutrofilica perchè nei follicoli si vedono pustole follicolari giallastre (pus).
Queste pustole non vanno via con gli antibiotici normali.
Il cliente (in caso di parrucchiere) VA MANDATO DAL MEDICO.
Il soggetto va tenuto in terapia antibiotica per molto tempo, talvola utilizzando più antibiotici e derivati acidi della vitamina A, pertanto terapia complessa richiede OBBLIGATORIAMENTE la supervisione di un medico competente.

la malattia in dettaglio (tutto quanto non trattato dalla relazione al congresso) sarà affrontata in un articolo specifico sul portale.
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ore 10.20: ancora il Prof. Marliani con la relazione Perchè lo stress fa perdere i capelli?

Si parla di neuroni, neurotrasmettitori (serotonina, Dopamina, ecc.) e attività celebrale.

Lo stress causa cambiamenti fisici nel corpo e nel cervello: aumenta la produzione di neurotrasmettitori;
vediamo i più importanti:

Dopamina
quando manca dopamina, ad esempio, compare la malattia di Parkinson.
E' importante per la memoria, la memoria di lavoro (la RAM del nostro cervello)
E' chiamata anche l'ormone del piacere; anche le droghe (sintetiche o naturali) agiscono aumentando la dopamina.
La dopamina è importante nel sonno: traduce i segnali luminosi in seratonina (al mattino) e in melatonina (la sera).
Maggiore la dopamina, migliore l'apprendimento.

Serotonina
Importante perchè da il senso di veglia; si converte in Melatonina soprattutto la notte, col buoio , è da il senso del sonno.
E' importante per l'umore, l'appetito, per la sensibilità al dolore e al prurito (cali di serotonina possono portare a depressione)
regola motilità e funzioni intestinali, regola l'effetto periferico degli estrogeni, IMPORTANTISSIMI PER I CAPELLI.

Noradrenalina
regola la risposta anti-stress più importante; permette di decidere in caso di pericolo; è importante per l'umore apatico.
In caso di mancanza di noradrenalina il paziente non ha voglia di svolgere alcuna attività.
E' un'importante inibitore della adenilciclasi e quindi conseguentemente si ha TELOGEN EFFLUVIO

Acetilcolina
in caso di mancanza di questo neurotrasmettitore si hanno deficit di apprendimento

Glutammato e Gaba (acido gamma aminobutirrico)
altri importanti neurotrasmettitori

tutte le funzioni celebrali dipendono dal DIAGOLO FRA NEUROTRASMETTITORI. un linguaggio molto eleboarato che solo recentemente stiamo iniziando ad apprendere.

Lo stress protatto come detto porta ad una cattiva produzione di neurotrasmettitori.

Come lo stress porta alla caduta di capelli, è ignoto, ma si conoscono le INCIDENZE.
Non si può sopprimere lo stress, ma siu può limitare.

UN SONNO DI BUONA QUALITA' (almeno 8 ore) può sicuramente contribuire alla QUALITA' DEI CAPELLI
 
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Ore 10.40: il Dott. Andrea Cardini relaziona su Aromaterapia (oli essenziali) e fattori di crescita follicolari.

il termine aromaterapia è stato coniato nel 1928.
un primo volume che ha pubblicato i risultati con aromaterapia è del 1964.

I metodi estrazione degli oli essenziali sono per Distillazione o Spremitura

Caratteristiche generali degli oli essenziali, essendo caraterizzati dalla presenza di più componenti (anche presenti in tracce) sono COMPLESSITA' e UNICITA'
quindi non sono riproducibili in laboratorio.
Il rendimento di produzione è molto basso: ci vuole un grande quantitativo di materia prima (foglie, fiori, parti della pianta) per ottenere una quantità molto limitata di olio essenziale; motivo che incide anche sul costo di questi oli essenziali


Gli oli essenziali più frequentemente utilizzati in Tricologia sono:

  • Salvia
  • Lavanda
  • Eucalipto
  • Rosmarino
  • Limone

Azione farmacodinamica
Farmacologia
Fisiologica
Psicologica

questo si ricollega alla risposta dei follicoli agli odori (vedi relazione verona e articoli sul Sandalore)

Sinergie
non tutti gli oli essenziali sono uguali e performanti.
In ambito tricologico un preparato a basi oli essenziali deve prevedere appunto una SINERGIA di più oli essenziali.
la sinergia di più oli essenziali può portare a risultati esponenziali.
E' importante anche la concentrazione degli stessi nella preparazione. Devono essere sufficientemente concentrati ma anche sufficientemente diluiti per non dare irritazioni e/o effetti collaterali; ci vuole dunque esperienza nella preparazione.

Principali prorietà degli oli essenziali
Antisettiche
Fungicide
Cicatrizzanti
Analgesiche (potere antidolorifico in alcuni casi paragonabile a quello di farmaci!)
Antiossidante
Anti-infiammatorie (potere in alcuni casi paragonabili a farmaci specifii)
Estrogeno Simili
Migliorative del microcircolo

e' pertanto indubbia la loro utilità in tricologia per ovvi motivi.

Gli oli essenziali possono svolgere un ruolo nella regolazione dei fattori di crescita (VEGF) e dei fattori inibitori (EGF, TGF-alfa,...) del ciclo del capello (vedi studio della Prof.ssa Tosti e Dott.ssa Bianca Maria PIraccini)


il VEGF e l'aromaterapia.
uno studio coreano del 2009 ha evidenziato potenzialità degli oli essenziali attraverso l'induzione del gene VEGF (fattore di crescita endoteliale vascolare)
Il VEGF sviluppa da una cellula tutto il sistema circolatorio e la formazione di nuovi vasi da strutture vascolari preesistenti.
Olio essenziale di Cipresso (Cuminolo, Eucarvone, Calamenene, presenti anche in eucalipto e rosmarino) hanno mostrato induzione di VEGF.

Il dott. Cardini presenta numerosi studi a supporto dell'utilità degli oli essenziali sulla stimolazione di fattori di crescita positivi e l'inibizione di fattori di crescita negativi per il ciclo vitale del capello.


Uno studio comparativo del 2015 evidenzia come olio essenziale di rosmarino possa avere proprietà simili a quelle di minoxidil 2%

Viene suggerito un percorso terapeutico (applicazione 2 volte/settimana di preparazione con oli essenziali) e vengono presentati casi fotografici di alcuni pazienti del dott. Cardini.Pubblicheremo un articolo specifico e dettagliato nelle prossime settimane riportanti le informazioni , le foto e i links agli studi.

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Ore 11.30: dopo il consueto coffee-break la Dr.ssa Fiorella Bini relaziona su Alimentazione e Capelli

Esiste un rapporto diretto fra stato nutrizionale e salute dei capelli.
una dietra inappropriata può alterare la produzione di cheratina quindi di annessi cutanei quali unghie e capelli

I capelli necessitano di proteine, vitamine, acidi grassi, oligoelementi che devono essere tutti apportati in modo bilanciato e nei corretti dosaggi.


bisogna tenere conto che GLi esami del sangue in ambito tricologico devono evidenziare valori SPECIFICI dei nutrienti che sono diversi rispetto ai valori normali in medicina!

Disturbi alimentari
sempre più frequenti, e sempre più femmine e giovani; c'è l'importanza dell'apparire secondo i modelli sociali che ci vengono proposti (modelle, attrici, ecc.)
La dismorfofobia assume un ruolo importante e pericoloso.
La perdita di peso e diete a tema, diete fai da te e sregolate possono essere pericolose e influire negativamente sulla qualità dei nostri capelli, oltre che essere pericolose per la salute in generale.
un dieta povera di proteine e vitamine, con eccessi di alcool, dolci, colesterolo e grassi saturi di origine animali è dannosa per i capelli.

Conseguentemente e al contrario, una dieta sana ed equilibrata è benefica per la salute in genere e per la salute dei capelli.
Uno stile di vita non corretto porta a scompensi metabolici, sviluppano radicali liberi, squilibrio del microbiota (microbioma)

In particolare il microbiota intestinale (la flora batterica dell'intestino) risente di una dieta scorretta!
(NDR: abbiamo già visto come il microbiota intestinale può influire sullo sviluppo di calvizie ed in particolare sulle calvizie autoimmuni come le alopecie areate.
sono particolarmente utili per un corretto equilibrio del microbiota.)

cattiva nutrizione aggrava il quadro clinico di dermatite seborroica, proriasi e dermatiti...quindi ...caduta di capelli!

Squilibri di alimentazione evidenziano al tricogramma:
-ridotto diametro dei fusti
-bulbi pseudodistrofici
-riduzione di spessore delle guaine (o perdita completa)

L'impiego degli integratori in tricologia
  • Ottimizzare gli apporti nutrizionali
  • Fornire sostanze con effetti trofici e protettivi sul follicolo
  • Migliorare il metabolismo delle funzioni fisiologiche del follicolo
E' corretto integrare SOLO IN CASO DI CARENZE EVIDENZIATE.
Inoiltre, le sostanza vanno reintegrate in modo corretto e non INDISCRIMINATO.
Eccessi di sostanze nutritivi possono portare a problemi e o danni/squilibri da sovradosaggi (iperzinchemia, ipervitaminosi, IPER....)
Alcune vitamine (distinte in idrosuolubili e in idrosolubili) possono accumularsi nel fegato e in altri tessuti determinando appunto uno stato di intossicazione.

Bisogna stare attenti anche alle interferenze con farmaci eventualmente assunti.

Anche i tanto decantati anti-radicali liberi non sono da considerare una panacea e vanno assunte in modo equilibrato perchè in caso contrario si può giungere a squilibrio a livello salutistico generale.

In sintesi, la dottoressa Bini evidenzia la necessità di una assunzione CONSAPEVOLE e (possibilmente controllata da uno specialista) di integratori nutrizionali e nutrienti in genere

I fito-composti
La sinergia di questi nutrienti (i fito-composti in particolare, cioè i nutrienti derivati dall'assunzione di frutta e verdura) è la chiave per un equilibrio nutrizionale.

Le proteine
Una dieta aproteica (cioè povera di proteine) porta ad alterazioni del bulbo e poi dello stelo del capello:
Come sappiamo, l'organismo risparmia questi nutrienti fondamentali per gli organi vitali (ed evidentemente i capelli non lo sono!) e quindi questi ultimi sono fra i primi a risentire di una carenza di proteine:
  • I capelli in anagen scendono al 26-30%
  • si nota marcata riduzione del pigmento dei capelli
  • la velocità di crescita dei capelli è rallentata
..e altri effetti evidenti

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Ore 12.10: il Dott. Piero Tesauro, presidente in carica Sitri, relaziona su il tempo con una relazione curiosa e simpatica sul trapianto di capelli:

gli ospiti sono stati invitati a giocare su alcuni casi fotografici prima-dopo per indovinare se i soggetti mostrati hanno effettuato terapia, trapianto o altro..

L'esito dei giochi video presentati porta a invitare gli ospiti a fare una VISIONE DI INSIEME del cliente/paziente, senza concentrarsi su un SOLO dettaglio che porta appunto a perdere la visione di insieme.

Più seriamente, parlando di tempo, In una società che vuole tutto e subito, non siamo in grado avere una visione del futuro (come evolverà il nostro cliente/paziente?)
Guardare solo PRE-POST non è un modo corretto per giudicare un intervento; il modo corretto è RIVEDERE e SEGUIRE il paziente nel tempo, indirizzando il loro LIVELLO DI ASPETTATIVA in modo corretto.

Semplicità è importante:
semplicità significa sottrarre l'ovvio e aggiungere il significativo

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Ore 12.40: La Dr.ssa Fiorella Bini relaziona sulla luce LED: utilità in tricologia

I processi di invecchiamento e morte cellulare sono correlati con la produzione di radicali liberi.
I mitocodri sono fondamentali: producono energia (ATP) a livello cellulare attraverso vari procedimenti

La luce può stimolare i mitocondri a produrre più energia (la natura ci mostra ad esempio a fotosintesi)
La fotobiomodulazione (utilizzo di luce a bassa intensità a scopo terapeutico per modulare, incrementandola o riducendula, l'attività della cellula) ha una sua utilità in tricologia: ma non tutte le luci sono idonee.

Quale è la luce ottimale?
590nm
633 nm
830nm
a queste lunghezze d'onda stimolano la mitosi cellulare e quindi stimoliamo le cellule a crescere (fibroplasti, miofibroplasti, cheratinociti, cellule endoteliali, ....)
diverse lunghezze d'onda hanno inoltre diversi livelli di penetrazione nei tessuti.

Fattori che influiscono su una corretta fotobiostimolazione
lunghezza d'onda
intensità dell'energia: bassa
Angolazione
Dose
Tempo di applicazione
Modalità di emissione: intermittente
Intervallo fra le emissioni
Ritmo di seduta

le fonti di luce idonee sono i LEDs (light emitting diodes) : la luce emessa è coerente, monocromatica, non collimata.

A distanza di 8gg di trattamento è stato dimostrato un incremento di oltre il 600% del VEGF.
Gli effetti clinici che più ci interessanto della fotomodulazione LED sono l'azione antiinfiammatoria e l'accelerazione dei processi di guarigione dei tessuti (quindi anche nelle Alopecie):
  • produzione di fattori di crescita
  • innesco di mitosi cellulare
  • attivazione delle cellule totipotenti
  • Miglioramento del microcircolo
  • azione immunomodulante
tuttavia LA FOTOTERAPIA NON E' UNA ALTERNATIVA ALLE TERAPIE SPECIFICHE BENSI' IN ASSOCIAZIONE ALLE STESSE

anche le fonti a laser a bassa potenza (LLLT) sono utili e praticamente sovrapponibili a quelle LED.
In commercio sono presenti numerosi caschi.

La dr.ssa Bini evidenzia i PRO e i CONTRO delle soluzioni in spazzola e delle soluzioni in casco.

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Ore 13.00: il dott. Rivetti parla dell' odore del cuoio capelluto

L'odore corporeo è un argomento di interesse non solo scientifico, ma anche psico-sociale ed economico.

Il cuoio capelluto può avere odore sgradevole.
E' stato coniato il termine smelly hair per identificare appunto un cuoio capelluto maleodorante.

i fattori che incidono maggiormente sull'odore del cuoio capelluto sono sebo e sudore
anche batteri e microbi o parassiti (il demodex ad esempio) possono contribuire ad odore sgradevole tramite la loro metablizzazione degli elementi presenti sul cuoio capelluto.

Dermatite seborroica e seborrea (dovute a funghi del genere Malassezia) influiscono ovviamente e negativamente all'odore del cuoio capelluto.

Anche alimenti odorosi (aglio, cipolle, broccoli, ecc.), cosìccome fattori ormonali (particolarmente in epoca puberale) , stress emozionale e anche stati tumorali sottocutanei contribuiscono all'odore del cuoio capelluto.

i fattori genetici
Il dott. Preti (Monell Chemical Senses Center di Philadelphia) uno dei maggiori esperti di odori al mondo evidenzia come l'odore sia regolato da fattori genetici.

esistono profumi specifici per cuoio capelluto che possono coprire o nascondere questi odori; in ogni caso, laddove possibile, il trattamento delle cause e una corretta igiene possono ridurre notevolmente il cattivo odore del cuoio capelluto.

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