Mi sta bene, de rossi...ma i punti che hai elencato sopra sono quelli che ti avevo chiesto di mettere da parte nella mia domanda.
Torniamo sempre punto e a capo: se mi parli delle sostanze con cui rimpizzano gli animali negli allevamenti, Ok.
Se parliamo dei conservanti nelle carni lavorate, Ok.
Se parliamo delle sostanze nocive che si formano con la cottura alla griglia, Ok.
Se parliamo di differenza tra saltuariamente e tutti i giorni, Ok.
Però, come ti dicevo, è tutto lì il problema. Non hai fatto altro che confermare anche tu che il problema vero non è la carne in sè per sè. Dunque essere vegetariani o vegani sono soluzioni drastiche contro un problema che sta a monte della carne stessa.
Se, invece, parliamo di carni allevate e cotte a dovere e consumate nelle quantità giuste, abbi pazienza, ma le chiacchiere stanno di nuovo a zero.
Vegetariani e vegani si ostinano a demonizzare la carne, quando non è la carne il problema.
Si può chiacchierare quanto vogliamo, possiamo risponderci a suon di studi, ecc...ma la conclusione contro cui non si può andare contro è sempre quella: madre natura ci ha fatto onnivori e di conseguenza DOBBIAMO nutrirci di tutto, e non possiamo. Sono due cose diverse. Non è corretto valutare il concetto dell'essere onnivori come possibilità di scelta tra l'uno e l'altro: non si vive bene nè mangiando solo vegetali nè solo animali. Ci vuole una quantità giusta dell'uno e dell'altro.
Se fosse così potremmo nutrirci sin dall'infanzia solo con i vegetali, ma così non è. Si finisce all'ospedale e si va incontro a problemi seri se si fa una cosa del genere. Tolgono la patria potestà per cose come questa (giustamente!).
Per finire, vorrei fare una metafora per far capire l'insensatezza dell'accanimento nei confronti della carne da parte dei vegetariani e dei vegani: è come se uno si schianta con la macchina a 200 contro a un muro, muore e poi si comincia a dire che i muri uccidono. Non sono i muri ad uccidere. E nemmeno le automobili. è stato l'impatto ad alta velocità ad uccidere.
Dunque: siamo intelligenti e distinguiamo la realtà delle cose da ciò che ci ostiniamo a voler credere.
Perchè, anche se puoi pensare che la mia metafora sia stupida, in realtà il principio di fondo è il medesimo.
Non è la carne a far male: sono la qualità e la quantità ad incidere. (i punti della tua risposta li condivido anche io, è la conclusione e il senso che vuoi dargli che non condivido).