Io penso che l'evoluzione della calvizie anche sotto anti-DHT sia dovuta ad una sovraregolazione dei recettori, che è un processo del tutto fisiologico con l'avanzare dell'età. Per adeguarsi ai livelli inferiori di ormoni circolanti, gli organi bersaglio si rendono "più sensibili" imparando a recepirli meglio; è comunissimo nei tumori, per esempio. Ci sarebbe anche il discorso della perdita di grasso sottocutaneo dello scalpo e quindi dell'aromatasi cutanea che non antagonizza più gli androgeni, rendendoli di fatto via via sempre più attivi.
Tuttavia pyrilutamide ha sulla carta un'affinità per AR mi pare 5 volte superiore a quella del DHT, quindi non possiamo basare le nostre previsioni sui dati di RU o Breezula che hanno un'affinità recettoriale al più pari a quella del testosterone; stiamo parlando di una sostanza che ha - sulla carta, ripeto - tutte le carte in regola per congelare - parola d'ordine CONGELARE - ogni forma di AGA, anche quella più aggressiva. Per la ricrescita serveranno sempre degli stimolatori, per non parlare della finasteride stessa che è praticamente necessaria affinché il testosterone non convertito in DHT possa essere aromatizzato ed utilizzato a fin di crescita...
L'AGA ha più forme, può dipendere da eccessiva presenza di reduttasi ma anche da estrema densità recettoriale. In genere i frontali partono proprio perché troppo sensibili, ed è per questo che finasteride funziona meno in questa zona; ridurre il DHT aiuta ma non risolve perché anche il T fa danni brutali se la sensibilità è elevata. Pyrilutamide dovrebbe agire sulla causa regina... Speriamo bene.
Un buon antagonista recettoriale dovrebbe essere imprescindibile in ogni terapia topica, questo è un tassello che manca nelle terapie attuali.