Citazione:Messaggio inserito da Achilles
[Cmq dato che non ti vedo soddisfatto mo ti metto pure la parte 3°. Sto giro ti voglio + costruttivo![
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PARTE 3°
La prima scimmia umanoide presentata negli anni 50/60 fu il Ramapithecus, scimmia di Rama, se ne trovarono tracce fossili in India.
Da quei fossili si procedette a ricostruire una creatura dall'aspetto scimmiesco a stazione eretta.
Per decenni questo ominide ha occupato con la massima stabilità il posto situato ai piedi dell'albero evolutivo dell'uomo. Chi è andato a scuola negli anni 70-80 se lo sarà ritrovato nei libri di storia....
Ma la situazione oggi è cambiata, fossili + completi scoperti di recente hanno rivelato che il Ramapithecus assomigliava molto alla famiglia delle scimmie antropomorfe.
New Scientist 24/6/82 pag. 873[/i] Il Ramapithecus non può essere stato il primo rappresentante della linea dell'uomo
Wikipedia: Fino agli anni '80 del XX secolo il Ramapithecus era considerato un elemento di base della linea filetica che porta all'uomo moderno, sulla base della somiglianza del palato di questa scimmia con quello umano. L'esame dell'anatomia complessiva ha invece confermato una stretta somiglianza con l'orango.
Ma dai??.....ops si sono sbagliati....era un orango....che peccato!!![
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e arriviamo all'Australopithecus....o scimmia australe...(notate SCIMMIA)
I primi fossili furono trovati nell'Africa meridionale verso gli anni 20. I Beatles gli dedicarano pure una canzone...LUCY....(stendiamo un velo pietoso)
E' sempre stato considerato da QUASI tutti gli evoluzionisti come antenato dell'uomo.
Eppure nel corso degli anni anche l'Australopithecus ha perso di credibilità:
un famoso anatomista scrisse (Journal of the Royal College of Surgeons of Edimburgh gennaio 1966 apg. 93):se lo si confronta con crani umani e di scimmia, il cranio delle australopitecine risulta essere inconfondibilmente scimmiesco, non umano. Sostenere il contrario equivarrebbe a dire che il nero sia bianco.
Ma il nostro agente Smith ama sostenere il contrario...no? non sarebbe l'agente Smith.[
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Richard Leakey nel suo libro ORIGINI scrive: Gli austalopitecini NON erano uomini...improbabile che i nostri diretti antenati discendano da questi.
Le nostre scoperte non lasciano praticamente dubbi sul fatto che...l'Australopithecus non assomiglia all'Homo Sapiens ma alle attuali scimmie, antropomorfe o no. Se qualcuna delle australopitecine fosse trovata in vita oggi....verrebbe messa in uno zoo insieme con le altre scimmie
New Scientist 20/01/83 pag.172: il cranio di Lucy...è molto simile a quello di uno scimpanzè
MA DAI??!!.....[
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Le ultime ricerche hanno definitivamente stabilito che quest'animale era una scimmia normale dalla postura ricurva.
Tutte le specie di Australopithecus non sono altro che scimmie estinte che rassomigliano a quelle contemporanee, e la loro capicità cranica è 1/3 di quella dell'uomo, cioè pari o inferiore a quella degli attuali scimpanzè. (wikipedia)
Stesso discorso x l'HOMO ABILIS...si è scoperto che presentava tutte le caratteristiche delle scimmie che vivono sugli alberi, e si è dimostrato che era ancora + scimmiesco della specie Australopithecus.
L'Homo Erectus invece ha connotazioni al 100% umane, ed è classificabile solo come una razza umana estinta.
Ci sono ancora oggi diverse varietà di razza umana....basti pensare ai watussi o ai pigmei.....ma sempre UOMINI SONO.
Gli stessi pigmei hanno la stessa capacità cranica dell' HOMO ERECTUS (900-1100 cc), inferiore rispetto a quella dell'uomo moderno, mentre altre razze umane hanno arcate sopraccigliari prominenti (come i nativi australiani).
E' un fatto comunemente accettato che tali differenze di capacità cranica non denotino disparità per quanto riguarda l'intelligenza o la capacità. L'intelligenza dipende dall'organizzazione interna del cervello, non dal volume.
Il più famoso esemplare di Homo erectus trovato in Africa è il fossile del “Narikotome erectus” o ragazzo di Turkana, in cui la struttura scheletrica eretta del fossile non si differenzia da quella dell'uomo moderno, e gli studiosi hanno ammesso che il cranio assomiglia molto a quello di un uomo di Neanderthal. Tuttavia, gli uomini di Neanderthal sono una razza umana moderna; ne consegue, quindi, che anche l'Homo erectus deve essere considerato tale.
E arriviamo all'uomo di Neanderthal....
I Neandertaliani erano una razza umana robusta, semplicemente scomparsa nel corso del tempo. L'unico elemento che li differenzia dall'uomo moderno è la superiore robustezza del loro scheletro.
Se si potesse reincarnare un Neanderthal, e porlo nella metropolitana di New York, opportunamente lavato, sbarbato e modernamente vestito, si dubita che potrebbe attrarre alcuna attenzione.
(William Straus) Wikipedia
l'Homo rudolfensis è di circa un milione di anni più vecchio dell'Homo habilis, del quale si dice sia l'antenato contemporaneo nell'immaginario schema evolutivo, ma in realtà presentano scarse differenze rispetto all'uomo moderno, ed anzi alcuni studiosi hanno indicato varie popolazioni, tra cui gli aborigeni australiani, come rappresentanti ancora viventi di questa razza. Da notare che il gruppo denominato Homo heilderbergensis nella letteratura evoluzionista è in realtà lo stesso Homo sapiens arcaico ma con connotazioni più simili ai popoli europei.
Passando all'uomo di Cro-Magnon, egli era una razza umana con caratteristiche simile a quelle delle altre razze umane estinte, e la struttura e il volume del suo cranio sono molto simili a quelli di alcune razze viventi oggi in Africa e ai tropici.
Ci sono anche forti indizi che queste razze si siano anche mescolate tra loro, generando delle razze ancora viventi.
Più volte molti scienziati e reperti fossili hanno dimostrato l'impossibilità dell'esistenza dell'albero genealogico dell'evoluzione umana, proposto appunto dagli evoluzionisti.
Se, come sostengono gli evoluzionisti, l'Australopithecus si convertì nell'Homo habilis, e se questo, a sua volta, si evolvette nell'Homo erectus, allora i periodi in cui vissero dovrebbero necessariamente susseguirsi reciprocamente. Non c'è tuttavia un tale ordine cronologico nella documentazione fossile, dato che specie descritte come progenitrici le une delle altre in realtà vissero contemporaneamente. Per esempio, i fossili dimoscoprì che le specie Australopithecus, Homo habilis e Homo erectus erano coesistite nello stesso periodous apparve sulla Terra nello stesso lasso di tempo dei loro cosiddetti antenati, ovvero, l'Homo habilis. Inoltre, esistono prove dall'Africa orientale della tarda sopravvivenza di individui minuti di Australopithecus, i quali furono contemporanei dapprima dell'Homo habilis, poi dell'Homo erectus.
Facendo un passo avanti nel tempo, è provato che l'Homo erectus e l'Homo sapiens arcaico continuarono a vivere 27.000 anni fa, e anzi addirittura 10.000 anni prima del nostro tempo. Nella palude di Kow in Australia, è stato rinvenuto il cranio di un Homo erectus risalente a 13.000 anni fa, mentre nell'Isola di Giava sono stati scoperti i resti di Homo erectus la cui datazione è attribuibile a 27.000 anni orsono.
Arrivando all'uomo moderno, invece dobbiamo andare indietro nel tempo, perché i fossili ed i ma