Citazione:Messaggio inserito da gio72
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Chi sa dare una spiegazione?
http://www.acquaviva2000.com/STORIA/Bernadette.htm
Solo Yankee e trottolina si sono espressi a riguardo, gli altri hanno sltato l'ostacolo a piè pari!
come mai?[]
Il verificarsi di una decomposizione tardiva in seguito a una prima esumazione fornisce buoni elementi interpretativi del fenomeno. È infatti ragionevole pensare che la conservazione del cadavere avvenga grazie al verificarsi casuale di particolari condizioni fisiche, chimiche e microbiologiche che ne arresta i processi di decomposizione, indipendentemente dal livello di santità dell'individuo cui il corpo appartiene.
Tutto sommato il fenomeno della mummificazione è più comune di quanto si pensi ed è ben compreso nei suoi aspetti generali. Si tratta in pratica di un processo di disidratazione, durante il quale i tessuti organici perdono acqua senza che si verifichino decomposizioni. Molti fattori possono favorire questo processo: l'alta temperatura, la bassa umidità e una buona ventilazione sono sicuramente condizioni favorevoli. Inoltre conta molto anche il rapporto peso/superficie del corpo. Infine il processo avviene più facilmente se è presente una modesta quantità di microorganismi. Tutti i corpi ben conservati, infatti, erano stati inumati in casse o urne evitando rigorosamente il contatto con il terreno che, come è noto, è ricco di microorganismi che facilitano i processi decompositivi. Anche le famose mummie egiziane devono la loro straordinaria conservazione soprattutto al particolare clima caldo e secco che caratterizza l'Egitto, anche se i trattamenti cui i cadaveri venivano sottoposti ne limitavano indubbiamente la decomposizione. Il profumo di fiori che avrebbe accompagnato l'esumazione di alcuni cadaveri, infine, può trovare sicuramente una spiegazione nell'uso di balsami e profumi usati al momento della tumulazione.
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http://www.acquaviva2000.com/STORIA/Bernadette.htm
Solo Yankee e trottolina si sono espressi a riguardo, gli altri hanno sltato l'ostacolo a piè pari!
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Il verificarsi di una decomposizione tardiva in seguito a una prima esumazione fornisce buoni elementi interpretativi del fenomeno. È infatti ragionevole pensare che la conservazione del cadavere avvenga grazie al verificarsi casuale di particolari condizioni fisiche, chimiche e microbiologiche che ne arresta i processi di decomposizione, indipendentemente dal livello di santità dell'individuo cui il corpo appartiene.
Tutto sommato il fenomeno della mummificazione è più comune di quanto si pensi ed è ben compreso nei suoi aspetti generali. Si tratta in pratica di un processo di disidratazione, durante il quale i tessuti organici perdono acqua senza che si verifichino decomposizioni. Molti fattori possono favorire questo processo: l'alta temperatura, la bassa umidità e una buona ventilazione sono sicuramente condizioni favorevoli. Inoltre conta molto anche il rapporto peso/superficie del corpo. Infine il processo avviene più facilmente se è presente una modesta quantità di microorganismi. Tutti i corpi ben conservati, infatti, erano stati inumati in casse o urne evitando rigorosamente il contatto con il terreno che, come è noto, è ricco di microorganismi che facilitano i processi decompositivi. Anche le famose mummie egiziane devono la loro straordinaria conservazione soprattutto al particolare clima caldo e secco che caratterizza l'Egitto, anche se i trattamenti cui i cadaveri venivano sottoposti ne limitavano indubbiamente la decomposizione. Il profumo di fiori che avrebbe accompagnato l'esumazione di alcuni cadaveri, infine, può trovare sicuramente una spiegazione nell'uso di balsami e profumi usati al momento della tumulazione.