Il problema è che per un virus si può implementare un vaccino, farmacologicamente è più semplice(almeno in via concettuale), per quanto riguarda l’aga se vogliamo limitarci al solo dht la soluzione forse sarà la terapia genica. io penso che potrebbero anche creare una terapia genica magari iniettando sotto cute il vettore virale per cercare di inibire il gene dell’alfa aromatasi 1 e 2 ma tale virus potrebbe inibire l’alfaaromatasi anche in altri distretti prostata, fegato... con effetti definitivi che non possono essere tollerati, secondo me la strada è quella di cercare un marker specifico per le cellule staminali del follicolo. Non so quanto ci vorrà.Dopo un mese, cura sperimentale sul coronavirus. Dopo 20 anni niente per l'alopecia. Io non ho mai usato fina e minoxidil. A che serve? Tanto soffri uguale e non ti rassegni mai. Meglio accettarsi, smetterla di alimentare le loro case e allora vedrete come si smuovono a trovare una cura
Fatte da medici incompetenti,che fanno terapia assurde come due minox ad gg con % diverse o trattamenti per tre mesi.Qui su ieson un sacco di pazienti riportano terapie con usi strani del finasteride, tipo alternato con serenoa o a cicli, come se cercassero di limitarne l'uso..
L'ultima raccolta firme è andata male...Trinov ?Esatto! Avete proposte? Proponiamo una raccolta firme. Facciamo qualcosa per favore. 40 anni di minoxidil e finasteride ma non ci voglio credere non ci sia altro.
Fatte da medici incompetenti,che fanno terapia assurde come due minox ad gg con % diverse o trattamenti per tre mesi.
Poi boom pazienti in panico e li vediamo qui
La prossima andrà meglio no? ?L'ultima raccolta firme è andata male...Trinov ?
Purtroppo il dermatologo non è uno specialista in ambito Tricologico.Il mio primo dermatologo mi aveva prescritto minoxidil per 3 mesi e poi mi ha detto di togliere e riprenderlo l'anno dopo perché la pelle aveva bisogno di cicli alterni. Qui poi ho scoperto non solo che sta cosa fa danni pazzeschi, ma che sono tanti che ricevono sta prescrizione a cicli. E pazzesco che non ci sia una standardizzazione nel protocollo di cure fra tutti i dermatologi che si occupano di capelli
La prossima andrà meglio no? ?
Sono in parte d accordo con quello che hai scritto, trovo che questa idea sia abbastanza utopica. Innanzitutto non avendo una figura di riferimento non credo che molti aderirebbero, magari se partecipasse qualche imprenditore famoso interessato ai capelli tipo un giovane Berlusconi oppure un Elon Musk la cosa potrebbe farsi interessante. Non sono d accordo sul fatto della “potenza economica” del progetto, se fosse un iniziativa abbastanza estesa (magari non solo in Italia, ma inglobando anche altri forum e pelati esteri) si potrebbe tranquillamente avere tutti i capitali necessari. Per quanto riguarda l assunzione di medici e ricercatori se a loro venisse proposto una serie di garanzie e uno stipendio superiore lascerebbero le multinazionali. Per quanto riguarda il fatto di trovare una cura definitiva non converrebbe alle case farmaceutiche e ci sono moltissime motivazioni per questo. Poi sono d accordo che trovare una cura per la calvizie possa essere complicato, però è anche vero che ho visto topi avere più capelli umani di molti uomini che incontro al supermercato, ho visto capelli crescere su blocchi di grasso umano, è possibile che in 40 anni non si sia trovato qualcosa di meglio della fina o del minox soprattutto con la tecnologia e la strumentazione di oggi?Mi sono iscritto a questo forum perchè per caso mi sono imbattuto in questo post molto ingenuo. Innanzitutto l'industria tricologica investe miliardi ogni anno per trovare soluzioni a questo problema, quindi non è vero che l'industria del settore non investa in ricerca. Sono decenni che vengono proposte soluzioni, macchinari, lozioni, ecc. (ovviamente non considero le cialtronate, ma solo le soluzioni proposte che avevano una base di fondamento scientifico). Quindi pensare che un autofinanziamento possa portare a risultati scientifici migliori è davvero bizzarro, anche perchè oltre ai macchinari bisognerebbe prendere dei professionisti bravi (bisognerebbe averne una ventina con un mix di competenze e una grande esperienza) e quale professionista abbandonerebbe la casa farmaceutica presso la quale lavora per abbracciare uno strampalato progetto basato su autofinanziamento di calvi o semi calvi? Inoltre tutte le case farmaceutiche che investono nel settore tricologico vorrebbero avere la soluzione definitiva alla calvizie, primo perchè i ricercatori prenderebbero il premio nobel per la medicina, dando lustro alla casa farmaceutica dove hanno lavorato, secondo perchè tutte le cause farmaceutiche ambiscono alla leadership. Non è vero che le cause farmaceutiche non vogliono trovare una soluzione perchè guadagnerebbero di meno, la sfida nel farmaceutico è trovare soluzioni non solo vendere, tanto più che dopo n anni tutte le cause farmaceutiche devono rinunciare ai diritti sui farmaci e può essere fatta la produzione galenica, pertanto con questa cosa negativa nessuno avrebbe interesse a fare ricerca, tanto alla fine i diritti si perdono comunque, e invece la ricerca va sempre avanti in tutti gli ambiti. La prova di ciò la vediamo nei vaccini, alle cause farmaceutiche converrebbe di più vendere farmaci per curare i malati anzichè produrre vaccini, perchè i farmaci costano molto di più di un vaccino e delle pandemie costanti di morbillo, varicella, peste, scarlattina, meningite, poliomelite, ecc. in giro per il mondo garantirebbero introiti ben maggiori rispetto a quelli garantiti dai vaccini. Pertanto pensare che agli istituti farmaceutici non convenga trovare soluzioni è poco intelligente. Veniamo alla calvizie e al perchè l'idea di questo post non ha senso: pensare di investire qualche migliaio di euro una tantum per finanziare una ricerca contro i miliardi investiti dalle multinazionali è una cosa molto ingenua, ma con il passare dei decenni si è compreso che le soluzioni in ambito farmacologico si trovano facendo confluire le ricerche proveniente da settori differenti. Il fenomeno della calvizie non è un fenomeno ancora ben compreso, probabilmente perchè è estremamente complesso e influenzato da molteplici fattori, pertanto la possibile soluzioni verrà trovata quando le evoluzioni in ambiti di ricerca differenti tracceranno una strada ben precisa, che ad oggi non conosciamo. Abbiamo l'esempio sotto gli occhi: i farmaci più efficaci contro la calvizie ad oggi sono i preparati a base di minoxidil, questo farmaco non fu pensato per la cura contro la calvizie ma per curare l'ipertensione, la crescita dei peli fu un effetto secondario non preventivato, il cui meccanismo è ancora oggi sconosciuto. In quel caso la cura contro la calvizie ha beneficiato della ricerca in ambito vascolare. Questa è la prova provata che l'idea di questo post è completamente sballata, inutile e denota un'assenza di visione d'insieme.
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