Il punto della situazione: dovremmo unire le forze

proxy

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Proponiamo al governo una tassa sulla calvizie,tra merendine,bibite gassate ecc magari ci sta :rolleyes:
 
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whitefox

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17 Maggio 2016
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Riuscire ad autofinanziare la ricerca servirebbe proprio ad eliminare tutti questi problemi di fondo. Se la ricerca viene condotta senza fini di lucro l'unico obbiettivo diventa quello di trovare la soluzione al problema, non palliativi commercializzabili. Per quanto ne sappiamo magari non è ancora possibile venirne a capo, magari non abbiamo ancora la tecnologia necessaria, sicuramente una cosa importante che ci manca è la conoscenza e su questo si può lavorare. Con le possibilità economiche, le menti e gli strumenti giusti si crea quello che è il progresso.
Se qualcuno trovasse una soluzione soddisfacente non sarebbe sbagliato lucrarci, la gente sarebbe felice di pagare per qualcosa che funziona. E' sbagliato invece lucrare sulle promesse e su prodotti che non valgono certamente quello che costano.
L'importante è che la ricerca sia finalizzata soltanto a trovare LA soluzione. Senza la pressione di big investors che finanziano ovviamente per ottenere un big profit. Difficile che esista qualche filantropo disposto a finanziare costose ricerche per risolvere un problema estetico. E qui tutto muore. Tutto è business, stop.
Chi invece questo problema estetico lo vive, e lo vive male, è il finanziatore perfetto.
Magari non si caverebbe un ragno dal buco, ma non si può escludere che qualche anno di ricerca "spinta" potrebbe dare i suoi frutti. E come dicevo, rimango convinto del fatto che tutto questo valga anche per diverse malattie.
Se poi le case farmaceutiche non potrebbero più lucrare onestamente credo che non freghi nulla a nessuno. Quello che vuole la gente normale è una vita serena.
 

whitefox

Utente
17 Maggio 2016
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bisognerebbe prima proporre un progetto credibile, se chiedi soldi per qualcosa di vago te li danno in pochi.

Certo Artiglio
Sicuramente esistono un sacco di giovincelli cervelloni con tante idee e pochi capelli senza i mezzi per sperimentare. Dispersi in qualche università in giro per il mondo aspettando la loro occasione. Per non parlare dei ricercatori senza finanziatori.

1 - servono persone motivate, con le competenze necessarie e qualcosa su cui iniziare a lavorare, un punto di partenza e degli obbiettivi, e da li nasce il progetto.
2 - si costituisce un'associazione no profit finalizzata alla ricerca
3 - si fa partire la raccolta fondi internazionale (sui vari forum dedicati e sui social tramite sponsorizzate ben targettizzate)

Ormai esistono diverse piattaforme tramite le quali si posso fare donazioni mensili automatiche. Un click e non ci pensi più. Poi se sei bravo con il marketing sai anche come far arrivare un messaggio efficace alla gente.

Insomma a parole è semplice
 

proxy

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12 Febbraio 2003
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Guarda non sei il primo a pensare a questo progetto, già 20 anni fa se ne parlava,ma è una cosa improponibile,una chimera.
 

whitefox

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17 Maggio 2016
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Guarda non sei il primo a pensare a questo progetto, già 20 anni fa se ne parlava,ma è una cosa improponibile,una chimera.

Certo, chissà quanta gente ci ha pensato... Improbabile perchè è difficile da organizzare o perchè pensi che non porterebbe a niente dal lato scientifico?
Perchè se è per il secondo motivo può anche essere, non sono uno scienziato. Mentre per il primo direi che gli strumenti che abbiamo oggi non sono quelli di 20 anni fa. Tutto si può fare.
Con 4-5000 euro la giostra parte. Poi se continuerà a girare non lo so... Per come stanno le cose oggi l'unica cosa che si rischia è di buttare un pò di tempo.
Ovvio che se non ci sono basi scientifiche da cui partire non vale la pena buttare neanche quello. Ma sarei pronto a scommettere che qualcuno in giro con delle idee interessanti c'è...
 

artiglio5825

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ci vuole gente che ha i miliardi e che ha veramente voglia di risolvere il problema, pochi cazzi, a jeff evidentemente non gliene sbatte una sega, che si tenga la pelata.
 

proxy

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Difficile da realizzare,con 5000 euro non comperi neanche l'attrezzatura di base
 

whitefox

Utente
17 Maggio 2016
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Haha certo... Quelli bastano per costituire l'associazione e iniziare a pubblicizzare la questione per raccogliere "adesioni". I primi fondi in entrata si reinvestono in "pubblicità" per far conoscere il progetto e incrementare il numero dei finanziatori. Quando i sostenitori del progetto iniziano ad essere qualche migliaio si hanno finalmente i fondi per iniziare ad allestire un laboratorio e stipendiare gente che ci lavora. Da li si inizia a pubblicare materiale sul sito ufficiale su ciò che viene fatto, con immagini, video, impressioni, aspettative. Per coinvolgere le persone, informarle, per fare in modo che continuino a finanziare, e continuare a far crescere il numero di sostenitori.
E' l'unico modo per fare una cosa simile partendo dal nulla. Non servono i miliardi.

Ma non succederà mai perchè è uno sbattimento e nessuno avrà mai voglia di provarci.
 

artiglio5825

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per una soluzione rapida ci vogliono eccome, e già partendo da zero qualche anno ci vuole, partendo con l handicap di non avere soldi buona notte.
 

whitefox

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Una soluzione rapida non esiste ne con i soldi ne senza. Se ti metto 20 milioni sul tavolo domani mattina non te ne farai comunque niente. Li spenderai man mano che la ricerca avanza. Quindi se li raccogli in 5 anni e li usi man mano è la stessa cosa. Hai solo più sbattimento e un pò di sicurezza in meno.
Ti ricordo che la maggior parte delle persone che hanno fatto grandi cose in tasca avevano zero euro. O dollari...
 

artiglio5825

Utente
22 Luglio 2010
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mah non credo, non sono esperto ma credo nemmeno tu, per me la differenza la farebbero eccome. mi risulta proprio il contrario, per arrivare sulla luna qualche dollaruccio lo hanno speso tanto per fare un esempio.
 

whitefox

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17 Maggio 2016
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Haha se vuoi aprire un laboratorio sulla Luna ti do ragione.
Per il resto, nel mondo del business, cose del genere ormai ne fanno ogni giorno.
Non vedo perchè non si possa tentare di applicare lo stesso sistema al campo medico.
Pensa ai miliardi che vengono donati ogni anno alla ricerca e poi non si sa che fine fanno.
Tutto è difficile ma niente è impossibile...
 

whitefox

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So che non sono bravissimo ad esprimere i concetti ma se ti rileggi gli ultimi post magari riesci ad intuire che l'idea non è sicuramente quella
 

marco9272

Utente
19 Dicembre 2016
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Le grandi industrie farmaceutiche non fanno i soldi con i farmaci per l'aga, ma con quelli prescrivibili attraverso il sistema sanitario nazionale.

Le cura definitiva ad oggi non esiste nemmeno per le altre patologie dove è implicata la genetica (talassemia, retinite ecc...), sono complesse da affrontare dal punto di vista della ricerca, non credete perché si tratta da capelli che il problema sia piu "semplice". Ciao
 

whitefox

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17 Maggio 2016
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Le grandi industrie farmaceutiche non fanno i soldi con i farmaci per l'aga, ma con quelli prescrivibili attraverso il sistema sanitario nazionale.

Le cura definitiva ad oggi non esiste nemmeno per le altre patologie dove è implicata la genetica (talassemia, retinite ecc...), sono complesse da affrontare dal punto di vista della ricerca, non credete perché si tratta da capelli che il problema sia piu "semplice". Ciao

Concordo, mai detto che sia semplice. Ma prima o poi se ne verrà a capo. Che sia fra 10 anni o fra 50 dipende dall'impegno che ci si mette nella ricerca.
 

dragonscar

Utente
16 Settembre 2018
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Napoli
che servirà a garantire reddito al 100% all’agato ?
Non è sbagliata stà cosa tutto sommato...
Una persona con gravi problemi estetici, di conseguenza se non aiutato avrà gravi problemi psicologici, che di conseguenza si ripercuote sugli altri....il soggetto in questione possibile diventi pericoloso e/o soggetto psicologicamente instabile.
Precisiamo che questo mondo attualmente non è tutto rosa e fiori eh...se non si è "normali" avanti non si va.