L'andro-genetica è appunto dovuta agli andro(geni) che alla genetica[
]. Si può mettere quindi l'accento sui primi o sulla seconda, ma attualmente siamo in grado di agire in qualche modo solo sui primi.
Chissà forse la ginnastica, come dice Pecchiai, agisce anche sulla genetica, in senso lato, ossia facendo produrre, più recettori AR (degli androgeni, si tratta di proteine) tetrameri che monomeri, ma non abbiamo alcuna evidenza che ciò avvenga.
Alla fine come descrivere questa situazione per la quale alcuni follicoli sono soggetti a miniaturizzazione sotto l'influsso del DHT e altri no, se non parlando di sensibilita ? Chiaro che dentro questa parola ci sono i meccanismi genetici non ancora del tutto conosciuti, però è anche chiaro che senza il segnale ormonale questi non si attivano.
Willi e Julien hanno ragione entrambi, ma pongono l'accento su aspetti collegati, ma diversi del processo. Sarebbe bello che la questione potesse portare a individuare nuove cure e non si fermasse al solo dibattito. Mi pare infatti che Willi punti a rivalutare la qualità del catagen suggerita da Marliani, ma mi sento di poter dire che questa strada non ha sortito risultati risolutivi.
Personalmente trovo più aggiornato discutere di staminali del bulge e della loro eventuale (ri)attivazione nonchè della loro eventuale perdita a causa delle proteine ATR.
Ciao
MA - r l i n